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Autore: MaggieMary    17/08/2014    1 recensioni
Yeoubi: Una pioggia con il sole - si tratta dell'evento nel quale piove mentre ancora il sole splende luminoso; lett. "fox rain".
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« Odio la pioggia. È il momento in cui sono più debole. »
« Odio il sole. È quando sono più vulnerabile. »
« Allora perché siamo ancora qui a parlare? Dovremmo smettere di vederci. »
« Perché? Non voglio. »
« Ma non capisci? Siamo totalmente incompatibili! »
« Non direi proprio... »
[ MyungJong ]
Genere: Fantasy, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: L/Kim Myungsoo, Lee Sungjong
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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 ❥ La storia è stata tradotta in spagnolo da Luhiessi ( che ancora una volta ringrazio♡ ) ❣ 

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Y E O U B I ( 여우비 )

 

×

 

 

« Odio la pioggia. È il momento in cui sono più debole. »

« Odio il sole. È quando sono più vulnerabile. »

« Allora perché siamo ancora qui a parlare? Dovremmo smettere di vederci. »

« Perché? Non voglio. »

« Ma non capisci? Siamo totalmente incompatibili! »

« Non direi proprio. »

« Come no? »

« È vero che siamo diversi, ma proprio per questo ci completiamo l'uno con l'altro. »

« Ma se non piove c'è il sole, e se non c'è il sole... piove. Non ci sarà mai un momento in cui potremo stare tranquilli! »

« Non ne sarei così sicuro ... »

 

 

 

×

 

 

Erano le 5 di pomeriggio quando, nei pressi di un modesto appartamento di Seoul, la pioggia stava cominciando a cadere con meno intensità. Grossi goccioloni erano diventati goccioline più sottili, mentre grandi nuvoloni grigi lasciavano spazio nel cielo. Erano le 5 di pomeriggio quando un giovane, sdraiato nel letto della sua camera, stava cominciando a sbattere le palpebre, segno di un suo prossimo risveglio. Il giovane dagli scuri capelli corti si mise a sedere sul materasso per poi cominciare a stropicciarsi gli occhi grandi.

« Sei stato via a lungo questa volta. »

Una voce ricordò a quel giovane la presenza di un altro ragazzo. Ragazzo che in quel momento se ne stava ritto in piedi a fissare fuori dalla finestra con fare svogliato. Con indosso una chiara camicia a maniche lunghe e dei jeans scuri, osservava le goccioline di pioggia che cadeva leggere sui vetri della finestra di quella camera.

« Nevicava. » disse semplicemente il giovane seduto sul letto, mettendosi comodo e cominciando anche a lui ad osservare fuori dalla finestra.

Il ragazzo in piedi sorrise, socchiudendo appena gli occhi « E' tanto che non nevica. » sospirò.

L'altro concordò, annuendo appena « Pensavo di aver scordato addirittura come fosse. Ed invece, quando ho toccato la neve, era come se non me ne fossi mai dimenticato. Era come se fosse davvero nevicato di recente. » disse, con una punta di amarezza.

Il giovane alla finestra gli sorrise nuovamente, mentre si avvicinava a lui e gli scompigliava affettuosamente i capelli « Vado a prepararti qualcosa di caldo da bere. »

Il ragazzo nel letto ricambiò il sorriso, prima di cominciare a fissarsi le mani, come nella vana speranza di ricordare la sensazione che aveva provato quando i suoi polpastrelli avevano accarezzato quella fredda superficie biancastra.

Tutti l'avevano sempre saputo. Avevano sempre saputo che prima o poi, se nessuno si fosse più preso cura del mondo, sarebbero arrivati a quel punto. Punto in cui non nevicava più e alcuni tempi meteorologici erano diventati così sfasati e assurdi da provocare strane reazioni in alcune persone.

Kim Myungsoo e Lee Sungjong erano tra queste.

E mentre il maggiore perdeva conoscenza se stava troppo tempo sotto il sole, il più piccolo sveniva quando pioveva troppo. E queste non potevano reputarsi normali reazioni fisiche. Capitava sempre e sempre i due finivano per subire le conseguenze di una poca cura del mondo che si era avuta in precedenza. Capitava sempre e i due finivano per svenire e ritrovarsi lontani da lì. Nei posti più disparati, nei tempi più disparati. Potevano finire 10 anni nel passato in un palazzo sconosciuto, come potevano ancora ritrovarsi dall'altra parte del mondo qualche ora più avanti nel futuro. Dove capitassero era sempre un incognita incontrollabile. Ma ormai i due se n'erano abituati, così evitavano in tutti i modi possibili di incorrere in spiacevoli situazioni. Però sempre più spesso capitava di finirci. Come anche quel giorno del resto. I due ragazzi erano usciti di casa per sfruttare quella mattinata dal clima mite, ma all'improvviso era scoppiato un forte temporale e, nonostante tutte le resistenze, Sungjong era finito per svenire in mezzo alla strada, venendo presto sorretto da Myungsoo che subito lo aveva riaccompagnato nell'appartamento che da tanto tempo condividevano. Erano ormai azioni abituali che l'un per l'altro facevano.

L'ultima volta che Sungjong aveva visto nevicare aveva avuto 4 anni. E sempre a quella tenera età aveva cominciato a non sopportare più la pioggia.

Myungsoo ritornò nella stanza con un bicchiere di the caldo fumante, offrendolo all'altro ragazzo, ancora seduto sul letto, che si era perso nei suoi pensieri.

« A cosa pensi? » gli domandò il maggiore, sedendosi sul bordo del letto e spostandogli una ciocca di scuri capelli dagli occhi.

« A questo. » gli rispose, riferendosi alla situazione in cui stavano vivendo « A noi. » si affrettò ad aggiungere, ruotando quella tazza colorata tra le mani, riscaldandosi le dita sottili.

Myungsoo fece un sorriso amaro « Perché devi pensare a queste cose inutili? »

Sungjong strinse gli occhi, mentre smetteva di bere il suo the.

« Non sono assolutamente inutili! » si lamentò «Magari lo fossero... »

Quest'ultime parole posero fine a quel discorso preliminare. Discorso che ne avrebbe attesi altri in quella giornata di pioggia inaspettata.

Ancora pioveva, ma poteva trattarsi di una pioggia normale rispetto al forte temporale a cui si era assistito poco prima. Le stagioni oramai erano solo un vago, vaghissimo ricordo. Ci potevano essere giorni di piogge incessanti e poi ritrovarsi in piena estate con un caldo umido. Si teneva il conto dei mesi solo per abitudine.

« Non dovremmo porre fine a tutto ciò? » tornò a domandare Sungjong, provocando un sorriso da parte di Myungsoo.

« Se hai poteri sovrannaturali e sei in grado di riordinare il mondo, penso che tu ce la possa fare. »

Il minore gli riservò un'occhiataccia per la battuta ironica « Lo sai che non intendevo quello ... Sto parlando di noi due. Perché non ci siamo ancora decisi a porre fine alla nostra relazione? »

Il volto di Kim Myungsoo sembrò farsi più serio, mentre cominciava ad osservare un punto lontano nella stanza, con le braccia poste ai lati dei fianchi a sorreggere il suo corpo che pendeva all'indietro.

« Non ne vedo il motivo. »

Sungjong fece un sospiro, buttando fuori aria calda «Hyung, non far finta di nulla. Non far finta che non sai di cosa sto parlando. Sai perfettamente che non siamo una coppia normale. »

« Di questo ne sono consapevole, Jongie-ah. Ma non comprendo il motivo per cui, dopo tutti questi anni, dovremmo lasciarci. Ti sei stufato di me? Ho fatto qualcosa di sbagliato? »

Il minore si mise a sedere a gambe incrociate su quel letto, appoggiando la tazza sul comodino per poi cominciare a fissare il bordo del suo leggero maglioncino azzurro.

« Quando piove, io svengo. Quando c'è il sole, svieni tu. Quando è soleggiato non possiamo stare troppo in casa se no viene troppo caldo. Ma non possiamo nemmeno stare sempre fuori perché potrebbe scoppiare un temporale all'improvviso, come anche stamattina dopotutto. Le rare volte in cui non me ne vado io, te ne vai tu. Come facciamo a continuare ad andare avanti così? »

 

« Siamo totalmente incompatibili! »

 

 

Myungsoo voltò la testa verso il compagno, che intanto continuava a non volere incrociare il suo sguardo. Perché deve essere sempre così negativo?, si domandò il maggiore, oramai abituato a quegli insoliti e inaspettati discorsi da parte dell'altro ragazzo.

« E' vero, ci sono giorni in cui non abbiamo pace e passiamo più tempo in mondi paralleli che insieme, ma siamo anche gli unici due che sono in grado di comprendere le difficoltà l'uno dell'altro. Non te l'ho già detto forse troppe volte? »

 

« È vero che siamo diversi,

ma proprio per questo ci completiamo

l'uno con l'altro. »

 

 

Sungjong ascoltò le parole del ragazzo, che già tante volte aveva pronunciato, in quella che sembrava una filastrocca che proprio non voleva incastrarsi e fossilizzarsi nella mente del minore. Fece mescolino prima di cominciare a torturarsi l'orlo del suo maglioncino.

« Ma non stiamo scegliendo la strada più complicata? Se tu ti trovassi una ragazza che non ha reazioni "allergiche" al clima, potresti passare gran parte del tempo felicemente e non dovresti preoccuparti che lei svenga quando si fa brutto tempo ... »

« .. e se ti trovassi anche tu una simile ragazza potresti passare tutto il tempo al sole in sua compagnia. »

Sungjong sobbalzò nell'udire come inaspettatamente l'altro giovane aveva completato il suo pensiero e ora lo stava fissando intensamente negli occhi.

« Perché devi sempre vedere tutto così negativamente? » gli domandò serio Myungsoo.

« Non sono negativo, sono realistico.. »

Il maggiore spostò il suo peso su quel materasso, in modo da potersi sedere esattamente di fronte all'altro giovane che ora lo stava fissando nei suoi scuri e profondi occhi marroni.

« Non voglio nemmeno considerarla una realtà in cui non sei al mio fianco. »

Le gote di Sungjong si coloravano mentre respirava a piene narici ed il cuore aveva perso un paio di battiti.

« Ma non ci sarà mai un clima che ci permetterà di starcene sereni e tranquilli ... insieme, e non sparsi da qualche altra parte. »

 

« Ma se non piove c'è il sole,

e se non c'è il sole... piove. »

 

 

Myungsoo osservò ancora un po' il volto del giovane, prima di venir attirato da un raggio di sole sul parquet della stanza, mentre ancora poteva udire il ticchettio della pioggia che batteva sul tetto.

Come ho fatto a non accorgermene prima!, si rimproverò mentalmente, per poi afferrare la mano di un sorpreso Sungjong e condurlo davanti alla finestra della camera.

Il minore non fece nemmeno in tempo a domandargli le sue intenzioni che Myungsoo lo aveva già fatto parare davanti alla lastra di vetro. Strinse gli occhi davanti a quegli inaspettati raggi di sole che cominciarono a scardargli il volto. Il maggiore attirò la sua attenzione stringendogli più forte la mano, mentre entrambi se ne stavano in piedi davanti alla finestra.

« Yeoubi. »

Sungjong annuì all'esclamazione del compagno, venendo colto da un improvvisa leggerezza e serenità d'animo di fronte a quella visione « Già. » concordò « Piove con il sole. »

 

« Non ci sarà mai un momento in

cui potremo stare tranquilli! »

 

« Non ne sarei così sicuro ... »

 

 

Quel pomeriggio di una stagione non ben definita, la pioggia stava cadendo bagnata dal cielo insieme a caldi raggi del sole. Nuvoloni grigi ed il sole condividevano il cielo in quello strano equilibrio quasi precario. Strano equilibrio, come esattamente quello che erano riusciti a formare i due giovani. Insieme.

Quella visione fu in un qualche modo sufficienti per porre fine alle preoccupazioni di Sungjong, che strinse astrattamente in una mano un arcobaleno che era entrato nella stanza.

« E' così strano ... » commentò il giovane, osservandosi il palmo su cui si era depositata quella luce colorata « Non nevica più, grandine e forti venti sono solo vaghi ricordi.. Eppure l'arcobaleno ancora c'è. »

« Questo perché è formato da pioggia e sole. »

« Buffo però, eh? Ciò che ci rende più deboli è anche in grado di formare una cosa così bella. »

« Non è anche quello che stiamo facendo a noi due? »

Sungjong sbatté le palpebre confuso, mentre Myungsoo prendeva ad accarezzare l'arcobaleno sul palmo del giovane con l'indice libero dalla stretta di mano.

 

 

 

« E' vero che siamo diversi. È vero che le nostre debolezze a volte non ci permettono di stare insieme.

Ma, come la pioggia e il sole hanno creato l'arcobaleno, anche noi non abbiamo forse formato qualcosa di bellissimo insieme? »

 

 

×××

 

 

 

 

Note dell'autrice

Buona domenica, carissimi~ Ho pubblicato il nuovo capitolo di [5,5] nemmeno due giorni fa e già oggi sono qui a tormentarvi. Temetevi, la mia mente non ha intenzione di starsene buona e tranquilla (quando invece dovrebbe visto che fra poco ho un esame e sono ancora in alto mare in fatto di studio, ha-ha-ha...... piango.) Che dire? Questa storia l'ho scritta qualcosa tipo 2 mesi fa (si, ho una chiavetta piena di storie e altre pronte nella mia mente che forse non vedrete mai (?)) ma ho atteso a pubblicarla per l'eccessivo nonsense. L'altro giorno però mia sorella si è sbracciata urlando "Piove con il sole, piove con il sole" e allora ho improvvisamente ricordato della presenza di questa storia (a proposito di pioggia, solo io ho un calendario fallato che mi dice che è il 17 Agosto? È chiaramente il 17 Novembre, se no non mi spiego il motivo per cui sto indossando calzini e maglione. E no, non abito affatto in montagna (?)). Cose irrilevanti a parte, GRAZIE GRAZIE per aver letto questa semplicissima OS, che potrebbe avervi lasciato l'amaro in bocca perché é corta e come sempre non ha un inizio né una fine. Dovrei fare una serie chiamata "Infinite storie nonsense dall'amaro in bocca" (e no, l'uso dell'aggettivo "infinite" non è casuale /?). Non so se abbiate più o meno capito la trama, non che ne abbia poi una. È un po' strana, però io sono strana quindi va tutto bene. A dirla tutta, un pochettino-ino-ino mi piaciucchia. Mi auguro che anche a voi vi sia piaciuta almeno un pochino-ino-ino. /? Se è così, o se anche non fosse, ditemelo pure con una recensione.♡ Pare sempre che stia elemosinando commenti, ma è che -come tutte gli autori penso- mi fa davvero piacere sapere cosa ne pensate asdgbhjfr çwç Ok, ora me ne vado che ho scritto troppo, as always.

Alla prossima e ancora tante grazie! Siete sempre meravigliosi e io vi voglio tanto bene, shi, sappiatelo çwç

 

Love you,

Maggie 

 

 

Ps. Chiedo venia se il titolo non ha senso e non è una vera parola coreana (?) ç w ç Avevo trovato tempo fa un post su tumblr con appunto questo nome e mi è subito piaciuto, spero di non aver inventato un nuovo coreano ;___; (?)

   
 
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