Una storia. La mia storia. Una vita. La mia vita. L'eterno conflitto mente/cuore con il chiaro sopravvento di quest'ultimo, anche se ho paura a esternarlo. Con maliconia e affetto, con tristezza e passione, per gli inguaribili romantici... come me.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Un fiume pieno di acqua fresca che scorre impetuoso, un arcobaleno dopo una giornata intera di pioggia, un’alba raggiante dopo una lunga e triste notte in solitudine, l’ossigeno che fa sopravvivere tanti cuori soli e inascoltati.
La speranza mi ha tenuto viva.
I sogni mi hanno tenuta viva.
Le mie fantasie, le mie sciocche e assurde fantasticherie mi hanno tenuta viva.
La vicinanza di chi amo, ho sempre amato e sempre amerò mi ha tenuto viva.
Anche se non vedeva.
Anche se non capiva.
I problemi mi hanno tenuto viva, mi hanno cambiata, mi hanno rafforzata, perché nella vita di tutti i giorni l’amore ha ben poco spazio, ahimè, ed io ho dovuto affrontare tante cose tristi che mi hanno cambiata, rafforzata forse, ma anche inaridita, indurita e quindi ho chiuso le porte ai sentimenti, al piacere dell’amore, al mio cuore.
Ho ripudiato me stessa, mi sono abbruttita e lasciata andare, perché non mi amavo più, anzi, mi odiavo, mi detestavo, detestavo tutto ciò che era il mio passato e che mi aveva portato a questo arido presente.
Ho buttato le foto vecchie, ho buttato i vecchi vestiti, ho buttato tutto quello che mi ricordava i miei errori, ma anche le mie gioie che sapevo non sarebbero più tornate con quell’intensità e veemenza.
E allora perché la notte, di nascosto, piangevo ?
E allora perché la notte, da sola, sognavo , e mi toccavo, fantasticando e sognando una vita completamente diversa dalla mia ?
E allora perché sono qui a scrivere – da sola - dell’amore mentre in teoria dovrei lavorare ?
Forse perché ci credo ancora…forse perché non ho mai smesso di crederci….
Perché non è vero che non vedeva.
Perché non è vero che non capiva.
Capiva benissimo e mi ha voluto aspettare.
Ha rispettato il mio odio, la mia chiusura, i miei silenzi, le mie solitudini e mi ha aspettato.
Ed ora un piccolo squarcio di sole si è presentato, un piccolo ma piccolo raggio, che però fa tanta luce.
Inaspettato, inatteso, come un temporale estivo ma che dopo rinfresca l’aria ed il cuore.
E allora io sono ancora qua.
A sperare.
A combattere.
A combattere per i miei sogni.
A combattere per il mio futuro.
Per ritornare ad essere una donna….nel pieno e completo significato del suo nome.
Per ritornare ad essere un po’ felice, non pretendo l’impossibile, voglio solo tornare a godere di quella luce limpida ed intensa, che tanto scalda il cuore.
Sono qui e questa volta ti aspetto io, perché io vedo, io capisco, io ci sono e ci sarò sempre.
Un’amica malinconicamente ma fermamente innamorata.