Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: Abby Down    18/08/2014    2 recensioni
Le statistiche sanitarie dicono che un uomo su quattro soffre di qualche disturbo mentale. Pensa ai tuoi tre migliori amici,se loro sono a posto,quello sei tu.
Genere: Comico, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Justin Bieber, Nuovo personaggio
Note: Lime, Raccolta | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo
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And during the few moments that we have left

We want to talk right now down to earth 

In a language that everybody here

Can easily to understand 

Stare seduto su una stupida sedia di finta pelle rossa,sebbene molto comoda,è un vero inferno,non per la sedia in se o per la sala di aspetto o per i simpatici signori vicino a me presi da convulsioni e,a quanto pare,attacchi di panico,ma per ciò a cui sto andando incontro,è come quando devi andare dal dentista per farti togliere un dente,la tensione durante l'attesa e la paura per il male che può causarti quell'operazione è asfissiante,l'aria sembra piatta e si crea una bolla immaginaria nella tua mente dove non percepisci grandi emozioni,il freddo o il calore,solo che questa volta devo andare dallo psichiatra. Come le prime volte per ogni cosa ti senti fuori posto,insicuro e senza vie d'uscita,potrai essere l'essere più sicuro del mondo ma almeno una volta nella vita,se non di più,la tua insicurezza risorgerà,perché c'è sempre qualcosa o qualcuno pronti a buttarci giù,come a me in questo momento. Sono stato un ragazzo piuttosto sicuro,come ogni ragazzo di diciannove anni,mi sentivo il re del mondo,pronto a conquistarlo,avevo accumulato un sacco di sicurezza negli ultimi mesi,era quasi tutto perfetto,ora sono più insicuro che mai,ma forse più che insicuro,arrabbiato,frustrato,proprio per la frustrazione in questi tempi mi passo spessissimo le mani tra i capelli e quando sono ben salde tra di essi tiro le punte fino a sentire un leggero dolore,ho paura di rimanere calvo per questo,anche mia mamma pensa lo stesso e anche ... Le mie presunte migliori amiche,è per loro che sono qua,non proprio per loro più per colpa mia ma loro mi ci hanno portato,come hanno portato alla rovina i miei sogni. Giro la testa verso la vetrata dietro di me sperando di trovare il parcheggio,quindi la loro auto,ma una distesa di palme e case popolari mi ritirano dal mio scopo,ritorno seduto composto e comincio a fissare davanti a me,una signora,probabilmente una segretaria sulla quarantina si sta dirigendo verso l'ufficio chiuso del mio nuovo psichiatra,si ferma poco distante da dove sono seduto e mi guarda,sposto il mio sguardo imbronciato su di lei,fissa il punto dove fissavo pure io,sembra interessata,ritorna a guardarmi con un finto sorriso sulle labbra,ora è chiaro,sta facendo la finta interessata fingendo che l'ha ci sia qualcosa di mio interesse,o qualcuno.... Si sta solo prendendo gioco di me ,stronza;quindi la mia patologia è ben presente agli impiegati dello psichiatra,spero anche a lui così non devo spiegare proprio tutto. Per sfortuna della segretaria,questa volta non l'ho vista,probabilmente grazie ai farmaci che prendo,se l'avessi vista sul serio la mia reazione ora sarebbe di rammarico e nostalgia,perché si mi manca... Ma ora come ora provo solo rabbia e una gran voglia di prenderla a pugni,sopratutto se non fosse una donna,scommetto che da ora in poi chiunque mi conosce mi eviterà o mi tratterà come se avessi la lebbra.

Sbuffo sonoramente per il gran lasso di tempo che si sta mettendo il paziente dentro,magri faccio in tempo a svignarmela,sarei disposto anche a fare tutta la strada correndo con quelle due in macchina che mi pedinano e mi obbligano a ritornare indietro,infondo lo psichiatra potrebbe sentirsi stanco e volersi riposare e quindi sospendere tutto per un po',oppure il paziente potrebbe avere un attacco di ansia o un arresto cardiaco e riportare la seduta in ambulanza e poi all'ospedale facendoci andare tutti a casa,qualsiasi cosa pur di andare via da qui,anche perché il tipo che mi sta accanto sta tremando e non è troppo piacevole da osservare,guarda insistentemente la porta,la sua voce acuta si fa spazio nella piccola stanza provocando uno spavento a tutti :"Signora Signora!" chiama ripetutamente la stronza,anzi la segretaria stronza,questa si accorge di lui,come non farlo,"Mi dica" si avvicina verso di noi,più che altro verso di lui ma ci sono anche io :"Tra tra quan-to ha finito...il paziente dentro?" La sua voce trema mentre pronuncia la frase,sono due le cose,o come me non vede l'ora di andarsene,oppure non vede l'ora di entrare,poggia le sue mani sulle sue braccia a x e comincia a dondolarsi avanti e indietro,questo tipo è disperato,la faccia mia e della segretaria stronza si trasformano in espressioni scioccate,sopratutto la mia,mi tengo bene a distanza da lui:"Il paziente ha quasi finito" Mannaggia a te,il tipo turbato butta fuori un sospiro di sollievo smettendo di dondolarsi :"Ma comunque c'è il ragazzo prima di lei" si riferisce a me,poggia la sua mano sulla mia spalla per indicarmi,via le mani segretaria stronza! Un forte lamento viene rilasciato dal tipo che si piega in avanti come se avesse ricevuto un pugno in pieno stomaco :"Aaaaaaaa!!!!" Questa reazione mi fa alzare le sopracciglia dallo stupore quasi fino alla fine della fronte,la stronza si allontana entrando finalmente nell'ufficio. 

Il tipo a fianco continua a lamentarsi emettendo questi :"aaaaaa" fastidiosissimi,ora è con le braccia avvolte intorno alle gambe sopra la sedia e continuava dondolarsi,tipo nella posa bambina satanica,fatemi andare via di qui! Sento la porta aprirsi e vedo la stessa la stessa segretaria di prima uscire,questa volta con dei documenti in mano,arriva in mezzo alla sala e toglie gli occhi dai fogli osservandoci :"Justin Drew Bieber?" Perfetto tocca a me,ispiro prima di alzarmi e venire scortato fino alla porta,esce prima una piccola ragazza che fugge via subito,sarà questa la mia fine? Sento ancora un lamento acuto dal tipo prima di aprire velocemente la porta e schizzare dentro,questo sembra più un manicomio. 

Osservo l'arredamento,tutto ordinato e solare,come per dire:"tranquilli qui non ammazziamo" un signore con i primi accenni di bianco sia sulla barba che sui capelli è seduto su una sedia di pelle nera e dai suoi occhiali posso intravedere due occhi verdi,mi fa cenno verso la sedia davanti al tavolo e mi siedo velocemente,sempre rossa,sempre di pelle finta ma il doppio della precedente,e anche più comoda,qui non si sprecano per il benessere della schiena,sul cartellino sul suo camice leggo Dottr.Prinsloo,dottore quindi,cerco una laurea sulle pareti ma non vedo altri che inutili quadri,mi stai dicendo che sono affidato ad un uomo non laureato? Dovevo capirlo prima dal tipo in iper ventilazione.

Mi fissa con uno sguardo serio,neanche un piccolo sorriso sotto quei folti baffi,o sono io a non vederlo? Questo silenzio è la stesa identica situazione di prima,quanto devo aspettare ancora. "Allora Justin" mugugno per farli capire che lo seguo :" Dimmi perché sei qui" rido amaramente per questo inizio,scuoto la testa verso il basso rifiutando di aver capito quelle parole:" Lei sa benissimo perché sono qui,la mia merda si è sparsa dappertutto ormai" mi inumidisco velocemente le labbra,aspetto la sua risposta caro Dottor.Prinsloo,le mie parole sono uscite più duramente di quanto pensavo,ma questo argomento è una roccia sul mio cuore per me:" Per prima cosa dammi del tu,secondo voglio sapere perché sei veramente qui" è arrivata l'ora di raccontare tutto,di togliermi questo dente,raccontarli tutti i miei fottuti ricordi,chiudo gli occhi per assimilare,è l'ora,l'ora di rivelare tutto.
  
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