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Autore: Shadriene    12/01/2005    9 recensioni
Tai fissò l’amico seduto a terra sotto la pioggia, col sangue che gli colava dal naso mischiandosi alla pioggia. Lui voleva sposarla… lui voleva chiederle di sposarlo, ma allora…
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sora Takenouchi, Taichi Yagami/Tai Kamiya
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Premessa: questa One-short è dedicata ad Ary88, Sindy90, LightAngel e Francesca Akira89. Buona lettura!

 

 

UN AMORE SPECIALE

 

Un ragazzo dai capelli castani stava camminando, riparandosi dalla pioggia, sotto un ombrello rosso. Era una giornata pazzesca, non aveva smesso di piovere per un solo istante e nemmeno Daisy aveva smesso di piangere per un momento. E così, lo splendido pomeriggio, che aveva progettato di passare con Sora, si era tramutato in un pomeriggio passato a consolare Daisy che fra i singhiozzi lanciava qualche insulto rivolto a Matt con l’appoggio della sua amica.

“Quel ragazzo è un idiota” pensò Tai continuando a camminare verso casa “e se lo dico io che sono il suo migliore amico, è la verità. Doveva litigare proprio oggi con Daisy? Anzi, aveva proprio bisogno di litigare con quella povera ragazza? Se lo vedo… credo che gli spaccherò quel bel faccino che piace sempre a tutte le ragazze”.

Tai continuò a camminare schivando varie pozzanghere, rimuginando sul perché i suoi migliori amici avessero litigato. Erano sempre stati tanto uniti e soprattutto innamorati, tanto da non permettere a nessun litigio di incrinare il loro rapporto. Ma quel giorno… Daisy sembrava distrutta e soprattutto convinta che ormai tutto fosse finito e che il filo che li teneva uniti si fosse spezzato. Tai non ne era del tutto convinto, ma non poteva negare che qualcosa fra quei due fosse cambiato. Tirò un sospiro e alzò lo sguardo sentendo dei passi correre verso di lui. Tai vide qualcuno avanzare incurante della pioggia che ormai l’aveva bagnato completamente. Quando riconobbe quella persona, un misto di rabbia e risentimento lo avvolse, e lasciando l’ombrello, andò verso di lui. Senza pensarci due volte, Tai gli tirò un pugno e lo fece cadere a terra.

-         Ahi, ma sei scemo? – urlò Matt massaggiandosi dolorante la mascella.

-         Sei contento?

-         No che non lo sono, mi hai fatto un male cane – disse Matt rialzandosi e passandosi una mano sul naso, si rese conto di sanguinare – si può sapere che ti è preso?

-         Il nome Daisy ti dice qualcosa? – domandò Tai arrabbiato.

-         Oh merda, devo muovermi – disse Matt cercando di fermare il sangue con la manica della maglia.

-         Tu non vai da nessuna parte. Voglio delle spiegazioni!

-         Non ora.

-         Oh Matt, non sei nella posizione per dettare condizioni – disse Tai spingendo l’amico fino a farlo cadere.

-         Ma ti ha dato di volta il cervello? – domandò Matt fissando furente l’amico, senza rialzarsi.

-         No, dimmi tu – disse Tai fissando l’amico – che diavolo ti è preso?!

Matt fissò per un attimo l’amico cercando di capire cosa volesse dire. I suoi occhi erano carichi di risentimento e di rabbia, eppure era certo di non avergli fatto niente per farlo arrabbiare. Si era sempre comportato correttamente nei suoi confronti, ma allora perché sembrava avercela a morte con lui? Per un po’ restarono a guardarsi sotto la pioggia, ognuno aspettando una reazione dell’altro. Matt non osava aprire bocca, ancora incapace di capire cosa avesse l’amico. Ma poi capì… si trattava di Daisy. Che stupido era stato… Tai non era solo il suo migliore amico. In quegli anni Daisy e Tai aveva stretto un rapporto particolare, fraterno, e se c’era qualcosa che non andava, il ragazzo prendeva sempre le difese della ragazza affiancando Matt. Era logico che ora si era schierato dalla sua parte, non era Daisy ad essere in torto e anche se erano migliori amici, Tai non gli perdonava di aver fatto soffrire la ragazza.

-         Tai… sono un coglione. Non avremmo mai dovuto litigare, le cose non sarebbero dovute andare così. Cazzo Tai, io voglio sposarla… voglio passare il resto della mia vita con lei, perché tutto è così inutile se lei non è accanto a me.

Tai fissò l’amico seduto a terra sotto la pioggia, col sangue che gli colava dal naso mischiandosi alla pioggia. Lui voleva sposarla… lui voleva chiederle di sposarlo, ma allora…

-         Che diavolo ci fai ancora qui?! Muoviti idiota, che c’è una fila di pretendenti che aspetta solo che tu sia fuori gioco.

Matt alzò gli occhi al cielo e afferrò la mano che Tai gli offriva per alzarsi.

-         Mi sa che devo portare in tintoria lo smoking – disse Tai sorridendo e prendendo l’ombrello che era stato abbandonato per tutto il tempo.

-         E perché di grazia? – domandò Matt toccandosi il naso che si stava gonfiando.

-         Perché sarò il tuo testimone, logico no?!

-         Non molto in realtà… dovrò pensarci – disse Matt ridacchiando, guardando l’espressione perplessa dell’amico – stupido, certo che sarai tu il mio testimone.

I due si abbracciarono incuranti della pioggia che li bagnava, poi Matt si staccò dall’amico e salutandolo riprese a correre sotto la pioggia.

“Speriamo solo che Daisy non gli sbatta la porta in faccia, perché quel naso è già abbastanza grosso dopo il mio pugno” pensò Tai guardando l’amico allontanarsi.

 

*********

 

-         COSA?!!!! RIPETI!!!

Tai aprì un occhio, svegliato dall’urlo della sua ragazza. Lanciò un’occhiata all’orologio che segnava le due e poi guardò Sora saltellare per la stanza lanciando gridolini di gioia, mentre parlava con qualcuno al telefono.

-         Non ci posso credere… dici sul serio… oh, com’è romantico… fra tre mesi, ma è prestissimo… posso mettermi il vestito rosso?

Tai sbadigliò voltandosi dall’altra parte, cercando di riaddormentarsi nonostante la parlantina eccitata di Sora, che non si preoccupava affatto di abbassare la voce. E c’era da biasimarla? Lui stesso era rimasto scioccato quando Matt gli aveva detto che avrebbe chiesto a Daisy di sposarlo e se tanto gli dava tanto, allora Daisy aveva risposto di sì. L’unica cosa che non gli era chiara era…

-         Bisognerà dirlo alle altre… vedrai come reagiranno… e Izzy… e i digimon…

Perché non ha aspettato che fosse mattina?” pensò Tai coprendosi le orecchie col cuscino.

Quelle due ne avrebbero avuto ancora per molto, sperava soltanto che non si mettessero ad organizzare il matrimonio quella notte, anche perché lui doveva svegliarsi presto il giorno dopo. Tai chiuse gli occhi cercando di concentrarsi su quanto fosse stanco, quando sentì qualcuno sedersi accanto a lui e un lieve picchiettare sulla spalla.

-         Sei sveglio?

Tai grugnì in risposta e Sora ridacchiò poggiando la testa sulla spalla del ragazzo.

-         Tu lo sapevi, vero? Daisy mi ha detto che Matt si è presentato da lei fradicio e col naso più gonfio di un cocomero. Dice che è stato il suo aspetto da cucciolo indifeso ad averla convinta ad ascoltarlo.

-         Buono a sapersi… dovrò prendere a pugni il mio migliore amico più spesso.

-         Stupido – disse Sora baciandolo con passione.

Tai si voltò e ricambiò il bacio, avvolgendo la ragazza in un caldo abbraccio e rimanendo così per tutta la notte.

 

***********

 

Tai sbadigliò sonoramente e lanciò un’occhiata di soppiatto all’amico seduto accanto a lui. Fece per parlare, ma sentì tirare la canna da pesca, ma nella fretta di avvolgere il mulinello, il filo si spezzò.

-         Merda!

Matt ridacchiò avvolgendo anche lui il mulinello, ma rimase inebetito quando si rese conto di non aver preso nulla e di essersi fatto mangiare l’esca.

-         Matt, ricordami perché siamo venuti a pesca – disse Tai tirando fuori dallo zaino due birre e passandone una all’amico.

-         Stanno organizzando il matrimonio a casa mia.

-         Ah giusto, ma allora ricordami perché sono venuto io a pesca.

-         Perché sei il mio migliore amico – disse Matt mettendo via la canna da pesca – su dai, alza le chiappe che ti offro la cena.

-         Non hai proprio intenzione di tornare a casa – ridacchiò Tai seguendo l’esempio di Matt e mettendo via la canna.

-         Ho i miei motivi – disse Matt in tono grave – c’è anche mia madre.

Tai si voltò verso l’amico e guardandolo negli occhi scoppiò a ridere. Matt indignato gli bloccò la testa con le braccia e gli scompigliò i capelli.

-         Amico ingrato – disse Matt trattenendo Tai che cercava di sfuggire alla presa dell’amico – non riderai tanto quando toccherà a te.

-         Mi dispiace deluderti, ma io e Sora stiamo bene così. Non abbiamo bisogno di sposarci e non per questo il nostro amore è meno intenso del vostro, maritino caro – lo schermì Tai ridacchiando.

-         Sarà… - disse Matt mollando la presa – ma ne hai parlato con Sora?

-         Non ho bisogno di parlarle per capire che è d’accordo con me.

-         Se lo dici tu – disse Matt in tono vago.

-         Matt, non rompere – disse Tai piuttosto irritato da quella conversazione.

-         Allora, che si va a mangiare? – domandò Matt allegro.

 

************

 

Tai sbatté rumorosamente la porta di casa, quando quella sera rientrò. Non gli piaceva litigare con Matt e soprattutto gli dava fastidio che lui s’impicciasse di cose che non conosceva. Per quanto non avesse più detto nulla sul fatto che lui e Sora non volessero sposarsi, era chiaro che non ne era molto convinto e soprattutto che avrebbe voluto dire ancora qualcosa a riguardo. Ma Tai non glielo permise e appena finito di cenare lo liquidò e se ne tornò a casa. Ma cosa aveva risolto? Niente, era soltanto ancora più confuso di quanto non lo fosse prima. Forse aveva ragione Matt. Doveva parlarne con Sora e quando lei gli avrebbe detto che non le interessava il matrimonio, allora si sarebbe sentito tranquillo. Andò in cucina per prendere una birra e trovò Sora seduta attorno al tavolo, intenta a sfogliare una rivista. Tai le si avvicinò e le diede un bacio sul collo, lanciando un’occhiata a ciò che stava guardando Sora e si bloccò vedendo una ragazza con un abito bianco, sorridergli. Era una rivista di abiti da sposa. Possibile che Matt avesse ragione e che Sora volesse sposarsi?

-         Senti Sora – disse Tai titubante – cosa ne pensi del matrimonio?

-         Oh… fantastico… quei due non potevano che finire così – disse Sora continuando a sfogliare la rivista, senza rendersi conto che non era quello che intendeva il ragazzo.

-         No – disse Tai facendo voltare la ragazza – io non intendevo questo.

La ragazza lo guardò negli occhi illuminandosi di gioia. Tai si domandò se Sora non stesse aspettando che lui le facesse la fatidica domanda, ma scacciò quel pensiero. Sospirò.

-         Insomma… trovo che sia affrettato correre così… penso che si può benissimo farne a meno quando sai di amare alla follia chi ti sta accanto – disse Tai prima che Sora potesse digli qualcosa.

-         Io… - disse Sora cercando di trattenere le lacrime – sì, hai ragione… non ho intenzione di sposarmi per i prossimi dieci anni, nemmeno se me lo chiedessi.

Tai le diede un bacio, ma Sora si scostò facendogli cenno di lasciarla guardare la rivista in pace. Lui sospirò convinto che fosse stressata per il pomeriggio passato con Daisy e andò in soggiorno a guardare la tv. Matt ora non aveva più niente da ridire su quel fatto. Sora aveva detto a chiare lettere che non voleva sposarsi, ma era veramente questo quello che voleva? Tai non poteva fare a meno di pensare che la ragazza avesse detto quelle parole solo per tranquillizzarlo. E si rese conto di aver sbagliato, quando quella sera Sora entrò nel letto accanto a lui senza dire una sola parola. Quella fu la notte peggiore da quando loro vivevano assieme. Non era la prima volta che accadeva loro di litigare o di avere idee discordarti su qualcosa, ma era la prima volta che Tai sentiva Sora distante e non sapeva cosa fare. Se le avesse chiesto di sposarla, lei avrebbe rifiutato e non perchè lo voleva realmente, ma perché lui era un coglione patentato e non pensava mai prima di aprire la bocca. Tai guardò la ragazza accanto a lui e controllò che dormisse, poi si alzò lentamente e senza fare rumore andò alla ricerca del telefono. C’era una sola persona che poteva aiutarlo.

-         Pronto –  borbottò una voce assonnata dall’altro lato del filo.

-         Daisy, devi aiutarmi!

 

**********

 

Tai indugiò davanti alla porta di casa della sua amica. Bussare o non bussare, quello era il problema. Sapeva che doveva farlo, che parlarne con lei avrebbe risolto i suoi problemi o almeno lei ci avrebbe provato. Stava per bussare quando la porta si spalancò. Tai sentì il suo cuore fermarsi per lo spavento.

-         Ehi là – disse Matt sorridente – sto uscendo e se devi parlare con Daisy ti consiglio un altro momento, perché sta cercando un manichino per sperimentare le varie tonalità di lavanda per gli abiti delle damigelle.

-         Cretino! – disse una voce dall’interno della casa – Tai, entra pure… arrivo subito.

-         Se vuoi entrare… - disse Matt facendo cenno a Tai oltre alla porta - ma ti ho avvertito… stai entrando nel mondo dei pazzi e delle stoffe color cachi.

-         Ancora qui – disse Daisy sbucando accanto a Matt – non avevi un impegno urgentissimo che ti impedisce di darmi una mano nei preparativi del nostro matrimonio?

Matt sorrise e diede un baciò a Daisy allontanandosi alla svelta dai due. La ragazza sorrise e fece cenno a Tai di entrare, mentre lui ricambiava con un sorriso tirato. Una volta in casa si rese conto che era tappezzata di riviste, regali e pezzi di stoffa vari. Daisy vedendo l’occhiata spaventata di Tai lo fece sedere sul divano.

-         Non crederai alle parole di Matt? Non ho intenzione di usarti come manichino, anche perché non sei per nulla femminile.

-         Mi consola.

-         Allora, vuoi bere qualcosa o vuoi subito dirmi cosa c’è che non va?

-         Io…

-         D’accordo, vado a prendere qualcosa da bere – disse Daisy alzandosi.

-         Ho detto a Sora che trovo il matrimonio una sciocchezza! – disse Tai tutto d’un fiato.

Daisy si voltò a guardalo e sorrise, poi sparì dietro la porta e tornò dopo un po’ con dei biscotti e del caffé.

-         Allora, fammi capire… per quale assurdo motivo hai detto una cosa simile a Sora?

-         Perché lo penso – disse Tai sulla difensiva.

-         Ah, non sapevo che voi uomini pensaste pure.

-         Ehi – disse Tai risentito.

-         Scusa, è stato più forte di me, ma dimmi… se ci avessi pensato bene, glielo avresti detto?

-         No.

I due ragazzi rimasero per un po’ in silenzio, Tai immobile, incapace di muovere un solo muscolo e Daisy che mangiava i biscotti pensierosa. Il ragazzo guardò l’amica frustrato da quel silenzio e irritato dal fastidioso sgranocchiare dei biscotti. Lanciò un’occhiata alla ragazza cercando di attirare la sua attenzione, ma lei pareva concentrata su ciò che mangiava. Prese la tazzina per bere un po’ di caffé mentre Daisy “pensava” ai fatti suoi, ma la ragazza alzandosi di scatto gli rovesciò tutto addosso.

-         TROVATO! Tu vuoi sposarla, vero?!

-         Lo sai che l’amo più di ogni altra cosa e che vorrei passare il resto della mia vita con lei – disse Tai cercando di asciugare il caffé con una stoffa color prugna lì vicino.

“Tanto questo colore fa schifo, le faccio solo un favore” pensò Tai continuando a strofinare inutilmente la stoffa sulla maglietta.

-         Allora sposala.

-         Tu non hai afferrato il concetto – disse Tai dubbioso che la sua amica ragionasse, cercando di afferrare una stoffa verde pisello – le ho detto che non voglio sposarmi e lei mi ha risposto che neanche lei ha intenzione di farlo. Se ora glielo chiedo come minimo mi butta fuori di casa.

-         E farebbe bene, tontolo – disse Daisy sorridendo e sottraendo le stoffe dalle mani dell’amico – ed è qui che entro in gioco io e il mio grande genio.

 

**********

 

Tai continuò a rigirarsi la cravatta fra le mani. Era troppo agitato, neanche fosse il suo di matrimonio, ma se tutto andava per il verso giusto il prossimo a sposarsi sarebbe stato lui. Erano passati due mesi dalla conversazione con Daisy e nonostante Sora pareva essere tornata la stessa di sempre, sapeva che era delusa dal fatto che lui non volesse sposarla. Ma presto tutto ciò sarebbe passato. Sentì due mani afferrare la cravatta e poi legargliela attorno al collo. Alzò lo sguardo e incrociò gli occhi nocciola di Sora. Sorrise e la baciò dolcemente.

-         Calmati, non stai mica tu per sposarti – disse Sora, rendendosi conto di essere stata inadeguata – allora, Matt è pronto?

-         Vado a controllare.

-         D’accordo, ci vediamo in chiesa.

Sora si voltò per uscire dalla stanza, ma Tai l’afferrò per il braccio bloccandola. La baciò e poi la guardò negli occhi seriamente.

-         Lo sai che ti amo?

-         Ma certo che sì, sciocchino… muoviti o sembrerà che tu stia cercando di sabotare il matrimonio dei tuoi migliori amici.

Tai le rivolse un sorriso tirato e Sora dandogli un ultimo bacio uscì fuori dalla stanza. Tai si guardò allo specchio e spolverò dalla spalla qualcosa d’insistente, poi sospirò e uscì anche lui dalla stanza. Camminò a lunghi passi attraverso i corridoio, quando sentì qualcuno chiamarlo. Diede un’occhiata attorno a sé cercando di capire da dove provenisse la voce, ma non vide nessuno. Stava per riprendere a camminare quando sentì nitidamente la voce chiamarlo di nuovo. Tirò un sospirò e senza farsi vedere sgusciò all’interno di una stanza.

-         Maledizione, lo vuoi fare oppure no?

-         Io, senti Daisy… non credo sia la cosa giusta. Per giunta oggi.

-         Suvvia Tai, non vorrai tiranti indietro. Oggi è perfetto, non sospetterà nulla, te lo garantisco.

-         Se lo dici tu – disse Tai fissando l’amica per un attimo – lo sai che Matt è un uomo fortunato?

Daisy sorrise e abbracciò l’amico con affetto.

“Sto facendo la cosa giusta” pensò Tai mentre stringeva di più la ragazza “spero solo che vada tutto per il verso giusto”.

 

***********

 

La cerimonia era finita. Era giunto il momento della verità, ormai non poteva più tirarsi indietro. Osservò Daisy e Matt, accerchiati da amici e famigliari che auguravano loro ogni bene possibile. Tai si chiedeva se quei due conoscessero realmente tutta quella gente. Tirò un sospirò e sentì un braccio avvolgerlo attorno alla vita e una testa appoggiarsi sulla sua spalla, poi sentì il profumo di Sora arrivargli alle narici. Si voltò un attimo e le diede un bacio leggero sulla fronte.

-         Sono carini, non trovi? – domandò Sora facendo cenno con la testa in direzione degli amici.

-         Però c’è qualcuno ancora più splendido a questo matrimonio, lo sai?

Sora si voltò a guardarlo e gli schioccò un bacio sulle labbra, poi si allontanò lanciandogli qualche occhiata ogni tanto.

Quant’è bella… e io sono stato un tale sciocco da rischiare di perderla” pensò Tai osservando la ragazza ridere assieme alla sposa “E per fortuna che ho sabotato quel color prugna,  anche se il mio angelo starebbe bene vestito con qualsiasi colore… le altre damigelle avrebbero fatto schifo, questo è certo, ma lei è sempre divina”.

-         VORREI UN PO’ ATTENZIONE, PREGO – urlò Daisy muovendo le braccia freneticamente per farsi notare – ADESSO LANCERÒ IL BOUQUET, PREPARATEVI

Tai osservò Sora che si preparava ad afferrare il bouquet, poi la vide guardarsi attorno quando si rese conto ad essere la sola pronta ad afferrarlo. Sorrise osservandola gesticolare mentre tentava di fermare Daisy che ormai aveva già lanciato i fiori. Tai la vide afferrarli saldamente e accorgersi che c’era qualcosa all’interno del bouquet. Sentiva il suo cuore battere all’impazzate e le mani sudate per il nervosismo. Matt si avvicinò e gli posò una mano sulla spalla per rassicurarlo. Poi vide Sora leggere un bigliettino e aprire una scatolina trovata in mezzo al bouquet. La vide alzare la testa e sorridere di gioia mentre s’infilava l’anello al dito.

“Il piano di Daisy ha funzionato” pensò Tai mentre gli tornava in mente il pomeriggio in cui la ragazza gli aveva esposto la sua idea.

 

**********

 

Due mesi prima…

 

-         E farebbe bene, tontolo – disse Daisy sorridendo e sottraendo le stoffe dalle mani dell’amico – ed è qui che entro in gioco io e il mio grande genio.

-         Allora, sentiamo genio della lampada, qual è il tuo piano?

-         Il bouquet, quando io lancerò il bouquet ci sarà solo Sora ad afferrarlo.

-         Certo, vuoi che Yolei rinunci alla sua possibilità di sposarsi con il suo Ken-chan? – disse Tai sarcastico.

-         Si rifarà al vostro matrimonio, infatti nel bouquet ci sarà l’anello di fidanzamento e un tuo bigliettino in cui le chiedi di sposarla.

-         E se mi dice di no?

-         Da uno a dieci sai quante possibilità ci sono che lo faccia?

-         Dieci? – domandò Tai titubante.

-         Idiota, nessuna – disse Daisy esasperata – quella donna ti ama. Senza rendertene conto te la troverai fra le braccia mentre ti riempirà di baci.

-         Ma devo aspettare proprio due mesi?

-         Sì, non è che anticipo il mio matrimonio a domani perché non pensi prima di parlare – disse Daisy prendendo un biscotto.

-         Grazie

-         Ehi, sei mio amico e se mi sposo con Matt un po’ è anche merito tuo – disse Daisy sorridendogli.

-         Da amico, posso darti un consiglio?

-         Sentiamo.

-         Il color prugna… evita, fa proprio schifo!

Daisy lo guardò seria per poi scoppiare a ridere di gusto e una volta che Tai si rese conto che l’amica non gli avrebbe staccato la testa a morsi, si unì alla risata della ragazza.

 

********

 

Senza rendersene conto Tai si ritrovò Sora in braccio che lo baciava fra le lacrime.

-         Sì, voglio passare il resto della mia vita con te, col mio orsacchiottone dormiglione.

-         Orsacchiottone?! – domandò Matt ridacchiando – mi pare di capire che dovrò portare in tintoria lo smoking.

-         E perché di grazia? – domandò Tai stingendo forte a sé la sua ragazza.

-         Perché bisognerà invitarlo visto che è il marito della tua migliore amica – disse Daisy sorridendo ai due ragazzi.

-         Ah, se è così. Che ne dici Sora, lo invitiamo al nostro matrimonio? – domandò Tai guardando l’amico che lo fissava sconvolto dalle sue parole.

Sora squadrò seria Matt per un po’, poi tutti e quattro scoppiarono a ridere avviandosi lentamente lontano dalla chiesa. Tai tenne stretto Sora per tutta la giornata, come se fosse spaventato di perderla o di vederla volare via, lontano da lui. Quella sera, quando tornarono a casa, Tai finalmente si rese contò che il gelo fra loro due si era sciolto. Sora non la smetteva di sorridere ed era bella come la prima volta che gli sorrise, come ogni volta che gli sorrideva. Tai stinse Sora forte a sé e sussurrandole dolci parole iniziò a baciarla con passione. Ben presto i baci diventarono qualcosa di più e passarono la notte insieme, sperando che non finisse più.

Cinque mesi dopo toccò a Tai sposarsi e non fu mai tanto convinto come quel giorno, quando vide avanzare Sora lungo la navata, che sposarsi non era una sciocchezza, ma un legame che dura per sempre e che non può che rafforzare un amore speciale come il loro, che durerà per tutta l’eternità.

 

**********

 

Esistono molte cose nella vita che catturano lo sguardo, ma solo poche catturano il tuo cuore: segui quelle.

Winston Churchill

 

 

**

FINE

**

 

 

 

Salve a tutti!!!! Spero che questa short vi sia piaciuta. Come vedete ho utilizzato ancora una volta la nostra Daisy, a cui ormai sono affezionata e mi dispiaceva tirarla fuori. Devo dire che non sono molto brava nel genere romantico e devo precisare che l’idea del bouquet mi è venuta in mente leggendo il libro “I love shopping in bianco” di Sophie Kinselle, scritta molto meglio di quanto non abbia fatto io in questa short. Penso che se la leggesse le verrebbe male… la sua idea trucidata in questo modo orrendo ^^’

Comunque spero che nonostante tutto, questa ff vi sia piaciuta. Ora, a conti fatti, non so se scriverò ancora ff sui digimon. Se volete ancora qualche one short particolare sullo stile di questa, ovvero raccontando qualche avvenimento particolare della vita dei digiprescelti che non riguarda il combattere il male di Digiworld (che ne so… il parto di Yolei che fa andare fuori di testa il povero Ken), io cercherò di accontentarvi, nel limite della mia inventiva ^^.

Un bacione a tutti quanti e ricordatevi di recensire.

 

 

 

Ps. Ho postato il terzo capitolo di The end of hope se v’interessa ^^

   
 
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