15/09/2008
2 recensioni-Possiamo fidarci?!-
-E' amico degli amici, non ti preoccupare... da certi punti di vista sono anche parenti, te ne accorgerai vedendolo-
Le voci sono un sussurro nel pomeriggio che muore, mentre nel cielo già si intravede una luna bianca, bella e rotonda.
Il Demone è là, che aspetta. Alto e elegante nella sua mise tutta bianca.
-Sei sicuro che non sia pericoloso? Sembra uno di loro...effettivamente. Ma non ho mai visto delle unghie così lunghe-
-Tranquillo, andiamo sul sicuro -
-Siete arrivati, dunque- Lo sguardo di ghiaccio del Demone li trapassa, li saggia come per definire il genere al quale appartengono.
- Mi avevano accennato che non eravate ningen, meglio. Di cosa si tratta?-
Che voce! Bassa e imperiosa, con quel tono freddo e distaccato...
-Abbiamo bisogno del suo aiuto, potente signore-
Il più anziano dei due accenna ad un inchino, seguito goffamente dall'altro.
-Ordunque?-
Il Demone abbassa lo sguardo verso le due creature. Odoravano di bosco e campi coltivati e sembravano innocue.
- Ecco avremmo bisogno che lei ci aprisse una porta con la sue potenti spade...-
- Tenseiga e Bakusaiga? e perchè mai?, dove deve condurre questa porta?-
- Glielo diremo, ma deve rimanere un segreto assoluto, nessuno deve sapere...-
- Come osate dubitare di me?! Potrei uccidervi per questo!-
Un lampo terribile nei gelidi occhi ambrati.
- No, no, non volevamo contrariarla, signore...Ecco le spiego...-
Le voci si confondono nella notte appena nata, mentre in lontananza si accendono le luci della città.
§
- Caffè, caffè, caffè - l'urgenza di buttare giù qualcosa che le risvegli la mente. Che sonno! La ragazza accende la piastra elettrica sotto la moka. Anche oggi si prospetta una giornatina di quelle. Lavoro, lavoro, pranzo...forse pranzo e lavoro, lavoro, lavoro...
Anche oggi.
E' una bella giornata, lei cerca di tirarsi su il morale guardando il sole splendere sui tetti grigi della città.Per fortuna è una bella giornata!
-Coraggio,manca poco e poi si ritorna...-
Jeans, una maglia e via... comincia il solito tran tran.
§
Il Demone la osserva da circa una
settimana. Ha fatto il suo piano.Stasera. Un lavoretto pulito appena
esce dalla metropolitana. Quel vicolo buio è perfetto.
-Ningen, tsk, sempre di corsa.-
Galleggia sospeso nell'aria, fluttuando libero nella città del muro che non c'è più. E' pronto, i due saranno soddisfatti e anche quel tipo con gli occhi chiusi, con quell'improbabile completo color oro, che ha fatto il mediatore, contattandolo.
Tipo silenzioso, quello. Ma era riuscito a convincerlo in un attimo, richiamandolo al suo senso del dovere e della giustizia.
- Li devi aiutare...Ti chiedo molto lo so...-
Aveva congiunto i palmi delle mani e aperto gli occhi. Il chakra sulla sua fronte aveva brillato e in risonanza la luna sulla fronte del Demone.Non c'era stato bisogno di altre parole.
Il Daiyoukai osserva la ragazza uscire di corsa da casa.
- Sono pronto- dice a sè stesso, prima di scomparire leggero.
La ragazza era appena uscita dalla forneria. Uno strappo alla regola. Due belle fette di Sachertorte.
- Beh almeno una volta all'anno si poteva esagerare.-
Svoltò svelta l'angolo, ancora pochi passi e sarebbe stata a casa.
-Ningen!-
Lei si blocca, dal vicolo emerge una figura luminosa, vestita di bianco.
Alla ragazza cade il sacchetto del pane e le due fette di torta. Gli occhi spalancati come la bocca.
-Preparati ningen!-
Il Demone sfodera le spade, richiamando nelle due lame l'energia necessaria a formare la porta.
Lei è ferma, attonita.
E' un portale scuro quello che si apre,che conduce ad un abisso senza fondo, dove ogni luce sembra spegnersi.
- Addio ningen-
In un attimo lui l'ha già spinta dentro.
Rinfodera le spade.
Tranquillo. Poi nota il sacchetto con le due fette di torta.
Non c'è nessuno, lo prende e mentre annusa la torta, lentamente si alza in volo.
-Che mal di testa...con la sfiga che mi ritovo ultimamente mi sarà caduto un coppo in testa...-
La luce delle stelle e della luna illumina il prato...
-Prato?!-
E' distesa sul fianco, come se si fosse risvegliata da un lunghissimo sonno.
Rumori le arrivano, e musica gioiosa.
-Dove sono? e come cavolo sono vestita?-
No, c'è qualcosa che non va...Lei non mette abiti di velluto azzurro ricamati e nastri di raso nei capelli.
La ragazza si guarda in giro e poi lo vede. Un enorme Drago Rosso sta volando verso di lei, con le fauci spalancate.
-Aiuto!!!-
Si rizza in piedi, cercando rifugio da qualche parte. -Ma cosa?..-
Risate,e canti. E musica, tanta musica.
Arpe, violini e tamburi!
Il drago esplode in un arcobaleno di fuochi d'artificio, mentre il prato si sta illuminando di tante piccole lanterne.
-Benvenuta, benvenuta!!!-
Voci gioiose della gente piccola e voci melodiose della gente alta.
-Benvenuta cara, buon compleanno!-
Bilbo le prende la mano, mentre Frodo le sorride, con dolcezza.
Il più anziano dei due Hobbit la invita verso le luci della festa, mentre il più giovane osserva il suo stupore.
- Abbiamo fatto fare ben tre torte, una per ognuno di noi...-
-E con i nostri nomi, vengono dalla pasticceria di GranBurrone!-
La ragazza si lascia condurre alla festa, stupita e felice...
- Se è un sogno questo, non voglio svegliarmi...-
Oggi, in fin dei conti è il 22 settembre... Buon Compleanno Francesca!
-Ningen, tsk, sempre di corsa.-
Galleggia sospeso nell'aria, fluttuando libero nella città del muro che non c'è più. E' pronto, i due saranno soddisfatti e anche quel tipo con gli occhi chiusi, con quell'improbabile completo color oro, che ha fatto il mediatore, contattandolo.
Tipo silenzioso, quello. Ma era riuscito a convincerlo in un attimo, richiamandolo al suo senso del dovere e della giustizia.
- Li devi aiutare...Ti chiedo molto lo so...-
Aveva congiunto i palmi delle mani e aperto gli occhi. Il chakra sulla sua fronte aveva brillato e in risonanza la luna sulla fronte del Demone.Non c'era stato bisogno di altre parole.
Il Daiyoukai osserva la ragazza uscire di corsa da casa.
- Sono pronto- dice a sè stesso, prima di scomparire leggero.
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-Ho fame- La ragazza era appena uscita dalla forneria. Uno strappo alla regola. Due belle fette di Sachertorte.
- Beh almeno una volta all'anno si poteva esagerare.-
Svoltò svelta l'angolo, ancora pochi passi e sarebbe stata a casa.
-Ningen!-
Lei si blocca, dal vicolo emerge una figura luminosa, vestita di bianco.
Alla ragazza cade il sacchetto del pane e le due fette di torta. Gli occhi spalancati come la bocca.
-Preparati ningen!-
Il Demone sfodera le spade, richiamando nelle due lame l'energia necessaria a formare la porta.
Lei è ferma, attonita.
E' un portale scuro quello che si apre,che conduce ad un abisso senza fondo, dove ogni luce sembra spegnersi.
- Addio ningen-
In un attimo lui l'ha già spinta dentro.
Rinfodera le spade.
Tranquillo. Poi nota il sacchetto con le due fette di torta.
Non c'è nessuno, lo prende e mentre annusa la torta, lentamente si alza in volo.
-Che mal di testa...con la sfiga che mi ritovo ultimamente mi sarà caduto un coppo in testa...-
La luce delle stelle e della luna illumina il prato...
-Prato?!-
E' distesa sul fianco, come se si fosse risvegliata da un lunghissimo sonno.
Rumori le arrivano, e musica gioiosa.
-Dove sono? e come cavolo sono vestita?-
No, c'è qualcosa che non va...Lei non mette abiti di velluto azzurro ricamati e nastri di raso nei capelli.
La ragazza si guarda in giro e poi lo vede. Un enorme Drago Rosso sta volando verso di lei, con le fauci spalancate.
-Aiuto!!!-
Si rizza in piedi, cercando rifugio da qualche parte. -Ma cosa?..-
Risate,e canti. E musica, tanta musica.
Arpe, violini e tamburi!
Il drago esplode in un arcobaleno di fuochi d'artificio, mentre il prato si sta illuminando di tante piccole lanterne.
-Benvenuta, benvenuta!!!-
Voci gioiose della gente piccola e voci melodiose della gente alta.
-Benvenuta cara, buon compleanno!-
Bilbo le prende la mano, mentre Frodo le sorride, con dolcezza.
Il più anziano dei due Hobbit la invita verso le luci della festa, mentre il più giovane osserva il suo stupore.
- Abbiamo fatto fare ben tre torte, una per ognuno di noi...-
-E con i nostri nomi, vengono dalla pasticceria di GranBurrone!-
La ragazza si lascia condurre alla festa, stupita e felice...
- Se è un sogno questo, non voglio svegliarmi...-
Oggi, in fin dei conti è il 22 settembre... Buon Compleanno Francesca!
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