Manchi. Manchi tanto. Manchi come il primo bacio, come l'estate, come la neve, come la scuola chiusa, come il Natale. 
Manchi come manca l'esser bambini e vedere tutto con occhi diversi. Manchi come le vittorie schiaccianti, quelle rare, manchi come quegli amici che se ne sono andati, manchi come il tempo. Manchi come un libro letto, i voti alti nelle interrogazioni, le lacrime di gioia. Manchi come il primo giorno di scuola, come l'ultimo. Manchi come tutte le cazzate fatte. Manchi. 
Manchi perchè amo l'odore del mare d'inverno, dei cornetti appena sfornati, della pizza calda, del cioccolato fondente. 
Amo l'odore dei biscotti e amo gli abbracci, quelli lunghi che ti danno tanto. Amo leggere quelle parole che dietro nascondono sempre qualcuno che è riuscito a diventare chi sognava di essere. 
Amo te. Quindi torna perchè manchi. 
Profumi di pane fatto in casa, di caffè al mattino, di fumo sulle dita. Hai quell'odore di asfalto bagnato, di smalto fresco, di erba appena tagliata. 
Sai di vecchi vinili e di libri mai aperti, di libertà e di lacrime senza odore. 
Davvero, hai quello strano odore di spiaggia a gennaio, di spiaggia umida e anemoni che devono ancora sfiorire, di cioccolata e vestiti appena stirati. 
Sai di pioggia a giugno, di vittoria dopo la maratona. Sai di casa dopo un viaggio all'estero, di inchiostro sulla carta e sulla pelle. 
Sai di regali ancora da scartare, di pastelli appena temperati. 
Sei la corda preferita della mia chitarra, il rosso tramonto che squarcia il grigiore di Londra, il raggio di sole prima, dopo e durante la bufera. 
Sei la neve a Natale, i film di Burton e Deep, le canzoni dei Rolling Stones. 
Sei il mio posto preferito. Il posto che manca. Il posto in cui vorrei tanto ritornare.