Sangue e sporco
nel fondo dell'arena,
colpo morto,
corvo contro iena.
La lotta é un inferno:
pugni sul volto;
calci addosso.
Non finirą il tempo,
il corvo é risorto
dalle tenebre,
pronto a tendere
un agguato letale,
l'ironia della celebre
sorte mortale.
E sogghigna,
e ride
la iena,
dalla sete vacilla,
sfodera gli artigli
non lasciando appigli
di speranza.
Intanto barcolla
spaventando la folla
eccitata.
Umani o bestie?
Non vedo differenza,
vedo la sofferenza
che piega le ossa.
Davvero dovete dirci voi
a chi spetta la mossa.
E la lotta riprende
colpo su colpo,
il sangue scende
su penne e pelo folto.
La sabbia si impregna
di sudore,
la gabbia é legna,
incendia calore.
Si muore per un motivo,
punire l'avversario,
e bilanciare il divario.
La missione che stipula
la lotta per la sopravvivenza.
É un'eterna disputa
o solo concorrenza?
Aria soffocata
sotto una morsa.
Gli ultimi stimoli
prima della corsa
al traguardo
forza,
la coppa alta brilla
chi vincerą?
Un'ultima scintilla.
La lotta é finita,
c'é un solo vincitore.
L'altro perse la vita
ma vinse l'onore.