Anime & Manga > Captain Tsubasa
Segui la storia  |       
Autore: Betty    23/06/2003    1 recensioni
In vista dei mondiali Benji ritroverà i suoi amici e forse anche l'amore..
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
CAPITOLO 2:

CAPITOLO 2:

La piccola Isa

Avevano lasciato il paziente in pronto soccorso e finalmente poteva andare a bersi un bel te freddo, era tremendamente sudata, la giornata era cominciata subito male con quell'incidente davanti all'aeroporto e aveva dovuto pure correre fino al posto perché alcune persone erano proprio imbranate a guidare e non facevano passare l'ambulanza. Così aveva dovuto correre con tutta l'attrezzatura che era riuscita a portare fino a dove c'erano i feriti.

Era stata una vera sfacchinata ma ne valeva la pena, niente la faceva più felice che aiutare qualcuno che stava male per quello aveva scelto di fare il paramedico avrebbe voluto diventare un medico ma purtroppo non aveva abbastanza soldi per andare all'università. I suoi genitori erano morti in un incidente stradale quando lei era ancora piccola e l'aveva cresciuta la nonna paterna essendo l'unica parente ancora in vita. Ora aveva 24 anni ed era sola perché la sua nonna era morta l'anno prima e a lei non erano rimasti altro che i ricordi che portava ancora nel cuore.

Venne distolta dai suoi pensieri dalla voce di Marcos "Isabel sei ancora tra di noi?"

"Sì non ti preoccupare stavo solo pensando!"

"A qualche ragazzo?" chiese Marcos con una punta di malizia.

"Ma quando mai, non ho il tempo di pensare ai ragazzi." Esclamò Isabel

"Isa, Isa devi smetterla di vivere come una suora, esci, divertiti cerca di conoscere qualcuno. Sei giovane hai tutta la vita davanti a te, devi farti una famiglia ne hai bisogno." La rimproverò Marcos

"Ma io ho una famiglia, tu, Janet e Michael siete la mia famiglia" disse Isabel con enfasi.

"Anche sei noi ti vogliamo bene, tu devi trovare qualcuno che ti ami, con cui avere dei figli. Lo so che vuoi dei figli lo vedo dal mondo in cui guardi Janet e Michael, anche tu vorresti tenere tra le braccia un bambino, il tuo bambino ma se continui così finirai per restare solo la zia Isa."

Isabel non sapeva cosa rispondere, era vero voleva una famiglia, dei figli un marito che la amasse. Marcos aveva ragione lei aveva bisogno di qualcuno che la amasse ma lei sapeva ancora amare?

Dopo che Jack l'aveva lasciata non aveva più voluto avere nessuno accanto le bastava l'amore della sua nonna. Lei era riuscita a lenire il suo dolore per aver perso l'uomo che amava.

"Si capisce che non era destino" le diceva sua nonna " vedrai che un giorno troverai un uomo che ti farà innamorare e che ti amerà a sua volta"

Come voleva crederci a quelle parole anche adesso che si sentiva così giù di morale. Gli mancava sua nonna, anche i suoi genitori ma la sua nonna l'aveva cresciuta ed amata non avrebbe potuto chiedere di meglio. Grazie a lei aveva superato tanto ostacoli anche l'abbandono di Jack, che stupida

Pensava fosse veramente l'amore della sua vita ma lui l'aveva mollata per un'altra cosa aveva detto "Mi dispiace ma io amo un'altra" e se ne era andato così senza altre spiegazioni.

"Che bastardo!!" esclamò Isa ad alta voce

"Stai parlando con me?" chiese Marcos sorpreso

"No, no non era per te la mia dolce parolina, stavo solo pensando a voce alta!" rispose tutta rossa Isa

"Pensi un po’ troppo per i miei gusti, dovresti passare all'azione un po’ più spesso!"

"Non siamo in un film d'azione qui. Forza andiamo ci conviene tornare a lavorare" e così salutarono John il gestore del chiosco vicino all'ospedale e risalirono in ambulanza.

Isabel non aveva più voglia di parlare ma Marcos che la conosceva bene e sapeva come farla sorridere un po’.

"Allora campionessa come vanno le lezioni di kick-boxing?" le chiese

"Benissimo, dovresti venire anche tu a provare qualche volta, lo sai che così elimino lo stress di tutta la giornata e poi da quando ho imparato a difendermi non ho più paura ad andare in giro di sera da sola." Esclamò sorridente la ragazza

"C'è anche da dire che ti ha fatto bene anche fisicamente, ti ricordi quando ti hanno affidato a me ancora tirocinante?"

"Non farmelo ricordare ero una botte!" disse Isa nascondendo la faccia tra le mani.

"Non esagerare eri un po’ sovrappeso ma eri carina anche allora. Se ci penso che sono già passati 4 anni, mi sento vecchio."

"Non dire stupidaggini tu non sei vecchio hai solo 37 anni!"

"Ma tu in mio confronto sei una poppante vedremo te alla mia età come ti sentirai!" esclamò ridendo Marcos.

"Ti farò sapere!"

Le loro chiacchiere furono interrotte dalla radio: "Centrale alla 011, siete in ascolto?"

Isabel preso la radio e rispose "Qui la 011, dimmi centrale"

"Andate al Palace Hotel, sala conferenze una ragazza con un malore, chi ha chiamato non ha saputo dirmi niente altro quindi vi do un codice giallo (Nda gravità media) per precauzione."

"Va bene centrale ti riferiamo le condizioni del paziente quando siamo sul posto" rispose Isabel poi voltandosi verso Marcos "Capito capo, si va all'hotel più bello di Los Angeles. Forza muoviti!"

"cosa fai adesso mi dai gli ordini?" disse Marcos con il broncio intanto aveva acceso le sirene e si stava dirigendo al Palace Hotel.

 

 

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Captain Tsubasa / Vai alla pagina dell'autore: Betty