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Autore: Eevy    20/08/2014    10 recensioni
A fronte di una mia curiosa esperienza personale, ho deciso di scrivere questa lunga shot che ha per protagonisti Lucy, Natsu e uno strambo personaggio.
La vicenda narra del primo bacio della coppietta, dovuto ad una esigenza particolare.
Avviso che ci saranno momenti in cui anche l'autrice stessa ha rischiato di sciogliersi.
Se vi ho incuriositi, mi piacerebbe che leggiate e magari lasciaste una (anche piccola) recensione, tanto per curiosità :3 Sarei ben contenta di conoscere il vostro parere.
Bacioni!
Dal testo:
« La mia Lufyyyy-fama »
« Rivale in amore! Rivale in amore! Gray-sama è solo di Juvia! »
Aprì gli occhi fissando la schiena di Natsu che ancora si agitava come un forsennato. Stava per fare una cosa di cui sapeva che si sarebbe pentita amaramente. Lo prese per una spalla, facendolo voltare nella sua direzione e avvicinandosi a lui.
« Non ti opporre ».
Si guardarono un momento negli occhi, mentre nella sala era sceso il silenzio.
Lo baciò.
Genere: Comico, Demenziale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Natsu
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Ogni riferimento a cose e persone è non proprio puramente casuale.
Vi prego di prendere il tutto con ironia. 
Ah, un consiglio: chiunque si comporti come il topo... ecco, non lo fate. Così rischiate solo di far fuggire le persone.
Vi prego di perdonare eventuali piccoli errori.

 



IO, NATSU E IL TOPO



Si guardò un'ultima volta allo specchio, controllandosi e dando gli ultimi ritocchi. Appena ritenne di essere perfetta, decise che fosse giunta l'ora di uscire dal bagno.
I lunghi capelli biondi erano sciolti, e quella sera aveva optato per un vestitino corto senza spalline, aderente e pieno di strass argentati e blu. Sul viso aveva messo del semplice mascara per mettere in risalto le lunghe ciglia, perciò si era sbrigata prima del previsto. Non aveva neppure chiamato Cancer questa volta, avendo usato solo phon e spazzola. Aprì la porta trovandosi di fronte Levy che la fissava sbalordita.

« Accidenti, sei uno schianto! » strillò la piccola maga.

Lucy ridacchiò attraversando la camera e lasciandole libero il bagno. Raggiunse un mobile con più scaffali contenenti decine e decine di scarpe, e ne prese un paio con il tacco alto, estive e piuttosto eleganti. Le fissò con orgoglio per qualche istante: i 500 jewels più ben spesi di tutta la sua vita.
Prima di metterle, andò alla sua scrivania e prese il portagioie, da cui sfilò un braccialetto di perline.

« Posso usare il tuo rossetto, Lucy-chan? » le chiese Levy dall'altra stanza.

« Certo » rispose la bionda, indossando il bracciale e posando la scatola contenente gli accessori.
Si sedette sulla poltrona per mettersi le scarpe, ma non capiva come si dovessero chiudere quegli stupidi e minuscoli ganci. Sbuffò, provando e riprovando. Sentì che stava cominciando a sudare.

« Grazie ».

Levy uscì dopo qualche minuto, lasciando senza parole la maga degli Spiriti stellari: era splendida con il suo abito rosso fuoco abbinato ad un paio di bei sandali con il tacco; i capelli blu erano legati in uno chignon, ma sulla fronte sfuggivano dei ciuffetti ribelli che le ravvivavano il viso.

« Sei bellissima, tesoro » disse sinceramente Lucy, con gli occhi che le brillavano.

Per un qualche strano miracolo era riuscita a convincere la sua migliore amica ad agghindarsi per come si deve, e aveva fatto bene. Erano uscite quel pomeriggio per fare un po' di compere e, anche se non lo avrebbe mai ammesso ad anima viva, Lucy sapeva che con quei vestiti Levy si sentiva più bella, più ammaliante, più donna. Non che non lo fosse già di per sé, ma trovava che quel look le desse un tocco in più.

« Dici davvero? » chiese la blu, imbarazzata.
Lucy annuì energicamente.

« Certo! »

« Oh, non lo so Lucy-chan! E se non gli piaccio? » domandò, abbassandosi il vestito nel timore di lasciare le gambe troppo scoperte.
La bionda alzò gli occhi al cielo.

« Gli piacerai, eccome! Ora però Levy-chan, direi sia meglio andare. Non vorrai arrivare tardi alla sua festa? »

Levy scosse la testa, arrossendo fino alla punta dei piedi. Con un po' di difficoltà, si avviò verso la porta e la aprì. Scacciò un urlo che per poco non fece prendere un infarto a Lucy.

« Che succede? » gridò la bionda, alzandosi e correndo per raggiungerla con la scarpa ancora slacciata, barcollando e correndo il serio rischio di rompersi l'osso del collo.

« Yo, Lucy! » la salutò un ragazzo con un sorriso smagliante.

Appena lo vide, Lucy indietreggiò imprecando, dandogli le spalle e reprimendo l'improvviso istinto di prenderlo a calci con violenza.

« Santo cielo, così ci farai morire! » sussurrò Levy, ansante.

« Ma questa volta non ho fatto niente, stavo pure per suonare al campanello! » obiettò il mago, entrando nell'appartamento e raggiungendo Lucy che, nel frattempo, si era seduta di nuovo seduta sulla poltrona per cercare di chiudere il gancio di quelle maledette scarpe.

« Andiamo? » le chiese quando ebbe finito, tendendo una mano verso di lei.
La bionda alzò lo sguardo per osservarlo, e notò che non era vestito in maniera molto diversa rispetto al solito, tranne per il fatto che indossava una camicia bianca. Un sorriso a trentadue denti gli incorniciava il volto e lo rendeva decisamente... tenero.
Sbuffò.
Non riusciva a stare arrabbiata con Natsu per più di due minuti. Si alzò senza accettare l'aiuto del rosato, fingendo di essere ancora offesa, con il risultato di rischiare nuovamente di precipitare al suolo. Si piegò pericolosamente all'indietro formando una sorta di U, ma prima che potesse spezzarsi la colonna vertebrale Natsu riuscì a riprenderla passandole un braccio dietro la schiena.

« Perché devi metterti quei trampoli? » le chiese, aggrottando le sopracciglia.

Lucy gli diede uno scappellotto, arrossendo, e non rispose, piuttosto si allontanò dalla sua presa e marciò verso la porta.
Rischiò di prendere un secondo infarto.

« Mi fcufi fignorina Lufy-fama, non volevo difturbare »

Lucy ridusse le labbra ad una linea sottile, sbattendo più volte le palpebre.
E quello chi diamine era? E poi cos'è che aveva appena detto? Lufy-fama, cioè... Lucy-sama?
Oh, santo cielo,  non poteva essere...

« Figurati » riuscì a dire, voltandosi immediatamente verso Levy che, nascosta dietro la porta, aveva le guance gonfie, nel tentativo malcelato di trattenere le risate. Anche la bionda fece fatica a contenersi, e sperava che i suoi timori restassero tali: perché non potevano esserci due stalker a Fairy Tail, Juvia bastava ed avanzava.

« Ehm... Natsu » cominciò Lucy, fissando il nakama che giocava con un lembo della sciarpa. «Quello chi è? » chiese a bassa voce, lanciando occhiate furtive alla porta.
Natsu sospirò, scuotendo il capo come se fosse rassegnato per qualcosa. Lucy vide che il tizio stava lanciando occhiate ammonitrici qua e là.

« Un mio amico » rispose, facendo spallucce e fissandola.

« Un tuo... amico. E da dove sbuca? » sussurrò la bionda all'orecchio del rosato, cercando di non farsi sentire e di passare inosservata agli occhi dell'altro.

Natsu la tirò per le spalle, trascinandola nel bagno e chiudendosi la porta dietro, con tanto di giro di chiave. Lucy osservò il suo nakama scioccata, sperando che non avesse cattive intenzioni.

« Ma che cosa stai face...»

« Quello è innamorato di te dai Giochi Magici, voleva conoscerti e lo ha chiesto a me. Che dovevo fare? » spiegò Natsu passandosi una mano fra i capelli scompigliati.

Lucy deglutì, voltandosi a fissare la porta come se potesse riuscire a guardarci attraverso. Immaginò quel ragazzo dalla faccia tonda guardarla con espressione sognante e scosse la testa rabbrividendo.

« Non potevi dirgli, semplicemente, che non mi interessava? » disse la maga.

« Avrebbe trovato comunque un altro modo, fidati. E poi ieri hai detto esplicitamente di volere un fidanzato, magari lui può andar bene » rispose, facendo spallucce e aggrottando la fronte.

Lucy lo fissò come se fosse impazzito.

« Stai scherzando, spero ».

« Perché? Cos'ha che non va? » fece lui, perplesso.

« Tu ...ehm... lo hai visto? »

« Oh, beh.. ecco avrà i suoi difetti, ed è un po' strano, ma ti posso assicurare che è una brava persona ».

« Non lo metto in dubbio, però... »

« Andiamo Lucy, tu non sei superficiale. O sì? » le domandò, serio.

Lucy si morse un labbro, distogliendo lo sguardo dal compagno.
Non si riteneva per nulla superficiale, anzi credeva fortemente che in un ipotetico futuro -sperava non troppo lontano- si sarebbe innamorata per prima cosa della bellezza interiore di una persona, a prescindere dal suo aspetto. Lei non aveva mai chiesto qualcuno di grande bellezza.
Ma questa volta era diverso, insomma così era un'esagerazione.

« D'accordo, vedrò di conoscerlo meglio. Grazie per.. ehm... il tuo interesse » balbettò Lucy, lanciando occhiate furtive verso il rosato che, in risposta, ridacchiò uscendo dal bagno.

Appena anche Lucy tornò nell'atrio, vide lo sconosciuto fissarla con gli occhi a cuoricino.
Si voltò verso Levy per cercare una consolazione, ma capì immediatamente dal volto sogghignante dell'amica che quella serata sarebbe stata un inferno per lei.

« Forse ho la febbre » sussurrò Lucy, paralizzandosi.

« Poffo reftare io con te, lo faccio volentieri! » propose il ragazzo, tutto contento. Lucy rimase agghiacciata.

« Credo di stare meglio, grazie lo stesso. Andiamo! » esclamò con uno dei suoi più smaglianti e falsi sorrisi, uscendo di casa e trascinandosi dietro i suoi due "amici".



« Fenti Lufy-fama » disse il ragazzo, di cui ancora Lucy non aveva avuto il piacere di chiedere il nome.

La bionda si voltò nella sua direzione, dopo aver chiuso il portone con un tonfo.

« Dimmi » sorrise, con gentilezza.

Lo vide impallidire e fissare il terreno con insistenza.

« Ecco... mi piacerebbe parlare un po' con te... da foli » le disse, senza guardarla.

Lucy deglutì annuendo. Levy la spinse in avanti, come ad invitarla ad andare con lui. La bionda le lanciò un'occhiataccia.

« O-ok, vieni facciamo una passeggiata ».

Appena presero le distanze da Natsu e Levy, fu assalita da un certo senso di panico.

« Fono un tuo ammiratore » cominciò, impacciato.

Lucy sorrise notando la timidezza del ragazzo, ma non poté far a meno di soffermare lo sguardo su suoi denti davanti: lunghi, larghi e decisamente... coniglieschi. E anche ingialliti, un po'.

« G-Grazie » rispose, imbarazzata. « Come ti chiami? » gli chiese, per cambiare discorso.

Quello sembrò allarmarsi, e assunse una tonalità vicina al porpora.

« Come fono maleducato! Fono Febaftian, molto piacere di conoscerla Lufy-fama »

« Ti prego, chiamami Lucy e basta » ridacchiò nervosa, pentendosene subito dopo.

« FUL FERIO!? OH! »

Appunto.

Svenne.
Il tizio svenne, cadendo per terra come se fosse morto sul colpo.
Lucy si girò allarmata verso gli altri due, che ridevano come se non ci fosse un domani.
Cercò di aiutarlo abbassandosi. Fu un errore perché sentì il vestito alzarsi e scoprirle buona parte delle cosce e, purtroppo per lei, il tizio si era ripreso fin troppo in fretta e poté godere di una visuale che lo fece risvenire con tanto di perdita di sangue dal naso.
Lucy imprecò cercando di rimetterlo su e stava anche per chiamare Natsu, ma il tizio  rinvenne alzandosi come se niente fosse e ricominciando ad osservarla come se fosse una dea.

« Allora, Lufy-fama » disse asciugandosi il naso, tranquillo.

« Cofa ti piace fare di folito? Quando non vai alle miffioni » continuò.

Lucy si stupì. Quella domanda era troppo... normale, per un momento come quello, e non se l'aspettava.

« Oh beh... mi piace andare alla biblioteca della città e leggere. Oh, passo il tempo anche a scrivere, qualche volta, ma per lo più sciocchezze. Tu cosa fai? »

« Oh anche a me piace molto leggere! Fono un patito della lettura, leggo di tutto. Trattati, libri di legge, faggi...  Penfo di ifcrivermi alla fcuola di Firfiniaˡ,e di entrar a far parte del concilio come giudice o avvocato. Ho fatto già un efame per effere ammeffo, e mi hanno prefo. Dovrei partire entro la fine dell'anno ».

Lucy lo osservò a bocca aperta, non riuscendo a nascondere la sua evidente sopresa. Quel tipo era intelligente! Sorrise ammirata.

« E poi nel mio tempo libero pratico le arti marfiali. Il mio altro fogno è quello di diventare un ninja!» concluse entusiasta, muovendo le mani in modo alquanto... ambiguo.

Cos'è che aveva appena pensato? Rimangiò tutto.
Febaftian, come lui aveva detto di chiamarsi, era molto più basso di lei. Indossava una maglietta gialla semplice ma troppo -troppo, troppo, TROPPO- corta che lasciava intravedere la pancia molliccia con sopra un mucchio di peli ricci e neri. Che visione celestiale.

« Beh in bocca al lupo per tutto » gli disse Lucy con un mezzo sorriso, cercando di non abbassare nuovamente lo sguardo per evitare un doppio coniato con svenimento annesso.

Lui improvvisamente si fermò, parandosi davanti a lei e costringendola a bloccarsi a sua volta. Sentiva lo sguardo di Natsu e Levy sulle spalle. Lo guardò in viso, sperando di scorgervi qualcosa di, per non dire carino, perlomeno sufficiente: lasciando perdere i denti coniglieschi, i baffi spelacchiati che gli ornavano le piccole labbra, il naso a patata - grossa patata, c'è da aggiungere-, gli occhi piccoli ma verdi -erano verdi! che bello!-, le folte sopracciglia che quasi sembravano congiungersi, i capelli lisci e a caschetto... santo cielo, sembrava fatto apposta. Tutte quelle cose messe insieme. Cos'era una caricatura?
Per non parlare degli occhiali con la montatura a cerchio. Le pareva tanto un topo. Sì, un topo con gli occhiali.
Anche lui nel frattempo l'aveva squadrata, aveva visto i suoi occhietti scattare e scrutarla interessati dall'alto in basso e soffermarsi particolarmente sulle...

« Fei belliffima » disse improvvisamente, lanciandole uno sguardo penetrante -a parer suo, perlomeno- e facendola arrossire.

Era gentile ma la fissava in maniera decisamente inquietante, come se volesse mangiarla.
Sentì la risata sguaiata e senza controllo di Natsu provenire dalle sue spalle.

« Grazie... »

Gliel'avrebbe pagata, e anche cara.

« Fei fidanfata Lufy? » le chiese.

Oh, sì che gliel'avrebbe pagata.

« No » rispose sinceramente.

Non sapeva bene perché, ma sentiva che mentire al topo su lei stessa sarebbe stato del tutto inutile. Lo immaginava già intento a pedinarla per scoprire se aveva davvero un ragazzo.

« Oh, menomale! Credevo che fteffi infieme a lui » ringhiò rivolto verso Natsu. Lucy aggrottò le sopracciglia.

« No, è solo un mio compagno di team » spiegò la maga,  sentendosi stranamente a disagio.

« Fai perché te l'ho chiefto, ogni giorno lo vedo falire a cafa tua, di fera ».

Lucy si bloccò sul posto, guardandolo scioccata. Con orrore constatò che aveva visto giusto: quel tipo la seguiva.

« Sapevi già da prima dove abito? » chiese, con una punta di isteria nella voce.

« Certo, fo tutto di te. Cofa mangi, che magia ufi, dove vai di folito il fabato, la mifura delle tue fcarpe.. »

Ok, quello era troppo.
Erano arrivati alla Gilda, finalmente aveva l'occasione di mandarlo a quel paese e godersi la festa in pace. Si voltò per salutarlo, ma quando vide che si era fatto fin troppo vicino si allarmò, facendo qualche passo di lato.

« Beh, io ecco avrei una festa e, come dire, dovrei scappare » balbettò, ridacchiando nervosamente.

« Oh ma che coincidenfa! Fono ftato invitato anche io! »

Lucy aveva voglia di gettarsi da una rupe.

« Va bene allora andiamo, però...! » esclamò con un debole sorriso, notando che lui aveva allungato un braccio per prenderla per mano e allontanandosi con uno scatto all'indietro. « Aspettiamo loro due » Lucy indicò con l'indice i compagni a pochi metri dietro di loro. Sebastian annuì, con uno sguardo deluso che la fece un po' dispiacere.

Entrarono nel castello, dove tutti erano vestiti in maniera molto elegante e parlottavano fra di loro. Mira aveva provveduto ad abbellire la sala con palloncini neri e luci da discoteca, mentre i tavoli erano stati apparecchiati e offrivano un immensa scorta di cibo e bevande di tutti i tipi.
Lucy notò che anche Sebastian si guardava attorno meravigliato. Nel frattempo Natsu era scomparso e la maga lo cercò con gli occhi, trovandolo ridere spensierato insieme a Macao e Wakaba. Immaginò quale fosse l'argomento della loro discussione. I tre, infatti, si voltarono per un attimo verso di lei, ridacchiando spudoratamente.
Lucy ringhiò sommessamente, stringendo i pugni e assottigliando gli occhi.
Prese Levy per mano allontanandosi dal topo.

« Hai in mente qualcosa per tenerlo a bada? » le chiese l'amica, curiosa.

« Non ancora ma ti prego: qualunque cosa io faccia, appoggiami ».

« Però non sembra poi così male » disse Levy, trattenendo a stento una risata. Lucy la fulminò.

« E' inquietante » rispose la bionda, grattandosi una spalla.

« Lufy-fama eccoti! »

Lucy ruotò la testa lentamente, irritata, in direzione della voce. Non avvertì più la presenza di Levy al suo fianco, e capì che la sua "migliore amica" si era volatilizzata, lasciandoli soli.

« E-Ehi  » balbettò, nervosa.

« Poffo farti compagnia...? » mormorò il topo, sorridendo e facendo luccicare i suoi adorabili due denti sporgenti.

« Come siamo eleganti questa sera »

Lucy ringraziò il cielo di sentire quella voce alle sue spalle.
Un ragazzo moro, alto e decisamente attraente la guardava sorridendo. Era appoggiato su un tavolo, e osservava divertito la scena sorseggiando un bicchiere di spumante.

« E' un complimento? » domandò Lucy, ridendo e approfittando di quel momento per allontanarsi dal topo.

« Sì, in un certo senso ».

« Rivale in amore! »

Lucy e Gray si pietrificarono, spalancando gli occhi.

« Perché Juvia parla con l'eco? » s'intromise Happy, arrivando in quel momento e saltando in braccio a Lucy.

No, non era stato l'eco. Avevano parlato in due.
La testa della maga ruotò lentamente fino a centrare il suo obiettivo: Sebastian si era tolto la maglietta, dando mostra di un paio di enormi mammelle flosce e di dimensioni... notevoli.

« Oh mio...»

« E quello chi è? » chiese Juvia sconcertata, posta esattamente davanti al tizio.

« Neffuno fi prenderà la mia Lufy-fama! »

Mentre Gray era già stato avvinghiato dalle sottili braccia della maga della pioggia, Lucy riuscì a fuggire e a nascondersi dietro una tenda.
Respirò affannata e leggermente rassicurata ma,quando notò che un altro respiro accompagnava il suo, rischiò -per l'ennesima volta- un arresto cardiaco.

« Oh mio... Ah, menomale sei tu. Ma che... stai facendo? »

Erza aveva la faccia schiacciata su un piattino bianco che annusò estasiata, poi prese una forchetta e assaggiò con gusto un pezzo di torta con panna e fragole. Assaporò lentamente, chiudendo gli occhi e sospirando.
Poi guardò Lucy, leggermente infastidita.

«  Ok, ho capito Erza. Tolgo il disturbo ».

Sgattaiolò via da quel momentaneo rifugio, e con passo felpato si avvicinò al tavolo di Cana, già completamente ubriaca.

« Ehiiiiiiii, sei arrivata... hic! Perché non bevi... hic... un po' con me... hic!» fece la castana passandole un braccio attorno alle spalle e reggendo con la mano libera una bottiglia vuota.

« Sì, ci manca solo il Sake e poi magari ci vediamo tra nove mesi con tanti topini che... »

« Mia Lufy-fama! »

« Ti saluto Cana » fece tutto d'un fiato la bionda, allontanandosi da Sebastian il più possibile.

Si guardò attorno: dove avrebbe potuto trovare un buon nascondiglio?
Elfman? Sì, era piuttosto grosso ma avrebbe cominciato ad urlare che nascondersi non era da uomo.
Il bancone? Assolutamente no. Cosa sarebbe successo se lui l'avesse trovata? Non voleva neppure provare ad immaginare.
La libreria? No santo cielo, lui adorava i libri avrebbero passato tutta la serata a leggere insieme. Magari poi lui si sarebbe spiaccicato su di lei.
Il bagno?
Il bagno!
Corse verso quella stanza che le sapeva tanto di salvezza, prendendo Levy per un polso e trascinandosela dietro.

« Lucy-chan... dove andiamo? » chiese la maga degli script, allarmata dal comportamento dell'amica.

« In bagno Levy. Andiamo in bagno ».

Lucy si chiuse la porta alle spalle, poggiandovi una mano sopra.

« Levy. Non ce la faccio più » sospirò, esasperata. La ragazza dai capelli blu le accarezzò un braccio con le dita.

« Andiamo Lu-chan, forse stai esagerando il tutto... »

« Credimi, non esagero »

« Dammi una prova » sospirò Levy, alzando gli occhi al cielo.

Lucy sbuffò, spalancando la porta dietro di lei e facendo notare all'amica la presenza di un ragazzo nascosto poco più in là pronto a prenderle d'assalto.

« Lufy-fama, ti ho trovata! »

« Va bene, hai ragione, la situazione sta degenerando » ammise Levy, richiudendo la porta con un tonfo.

Lucy stava cominciando seriamente a pensare di passare il resto della serata chiusa in quella stanza.

« E se gli dicessi che ti piace qualcun altro? » propose la piccola maga, passandosi un dito sul mento e aggrottando le sopracciglia. Lucy pensò che avesse ragione.

« Ma non mi piace nessuno » sbuffò, incrociando le braccia.

« Ma anche per finta! Che ne so... potresti fingere di essere innamorata di Natsu » concluse, facendo spallucce.

Lucy arrossì, sentendosi le guance decisamente calde.

« A-aspetta, perché proprio Na...»

Un genio.
Levy era un vero genio.
Come aveva fatto a non pensarci prima? Lo aveva detto il topo stesso, di aver creduto che lei a Natsu fossero fidanzati.
Ghignò. 

« Levy » cominciò la bionda, sfregandosi le mani con fare molto inquietante, « preparati, perché assisterai a qualcosa che non vedrai mai più ».

Levy deglutì,  pregando per il povero Natsu a cui probabilmente spettava una sorte non proprio carina. Uscirono dal bagno ignorando i lamenti e le chiamate del topo.

« Ehi, Natsu » fece Lucy usando un tono decisamente sexy, avvicinandosi al rosato.

Notò che molte teste si erano voltate nella sua direzione, ma cercò di ignorarle. Natsu si paralizzò, osservando allarmato la compagna che lo prendeva a braccetto strusciandosi contro la sua spalla.

« S-sei ubriaca? »

Lucy lo fulminò, fissandolo come a dire: se non stai al mio gioco provvederò ad ucciderti lentamente.
Natsu annuì impercettibilmente, sbarrando gli occhi. Quando le loro labbra furono decisamente troppo vicine, si fermò. Lo vide sbiancare.

« Lucy-chan?! »

Happy era rimasto traumatizzato e li guardava a bocca aperta, seguito a ruota da Macao, Wakaba, Gray e Juvia che si erano aggiunti all'ultimo. Ma Lucy avrebbe spiegato tutto molto presto.
E poi Natsu le doveva un grosso favore.

« Senti, farò delle cose che potrai fraintendere ma, credimi, lo faccio solo per liberarmi di quello » sussurrò, arrossendo.

Si allontanò leggermente, guardandolo negli occhi.
Gli diede un bacio sulla guancia, e poi si voltò a cercare Sebastian che, ovviamente, non aveva assistito alla scena preso com'era dal suo mangiare una tenera coscia di pollo.
Lucy stava perdendo le staffe.

« Facciamo un bell'applauso a Gajil! » urlò Makarov salendo sul tavolo e spalancando le braccia.

Seguì un fragoroso battere di mani, mentre il Dragon Slayer di ferro saliva sul palco ringraziando gli ospiti e invitandoli ad iniziare la cena.
Lucy notò che Levy era arrossita fino a diventare dello stesso colore del suo vestito e, quando vide che Gajil si stava avvicinando a loro, era sicura di poter riuscire a percepire il battito accelerato del suo cuore.

« Stai calma, sei stupenda » la rassicurò, prendendola per mano.

Gajil si avvicinò sbuffando. Era vestito di tutto punto, con uno smoking nero lucido e i capelli tirati all'indietro e stranamente in ordine.

« Vieni gamberetto » disse, seccato.

Levy parve confusa, ma accettò la sua mano e insieme si diressero verso... il centro della pista.

« Signori, signore, bambini e gatti » cominciò Lily -versione grosso- reggendo una chitarra in mano, da sopra il palco. « Con questo lento sono lieto di iniziare la festa del mio più caro amico! » continuò, guardando verso Gajil che fece un cenno col capo per dirgli di partire.

[Per rendere il tutto più realistico, vi consiglio di mettere questa canzone mentre leggete: https://www.youtube.com/watch?v=fjScY0nuyRs    . Personalmente la amo, oppure mettetene un'altra che a voi piace. Fatelo, io stavo per piangere ]

La musica partì, e gli occhi di Lucy brillavano all'inverosimile: Gajil aveva invitato Levy a ballare!

KYAAAAAAAAAAAA!

Ci furono fischia, urla, applausi.
Lily iniziò a cantare, con una voce decisamente melodiosa e splendida.
Lucy stava per commuoversi, immaginando la sua amica in preda alle emozioni accucciata sul petto del grande mago.

«Lufy-fama, mi concedi questo ba... »

Ecco come rompere la magia.
Lucy stava già per respingere la richiesta, quando venne afferrata per un polso da una mano calda...
Decisamente calda.

« Natsu..? »

Altre urla, altri fischi. Erano accanto alla coppia, e lui la strinse leggermente a sé.
Lucy si sentì avvampare pericolosamente, mentre il cuore sembrava esploderle e uscire dal petto. Restarono in silenzio per un po', lasciandosi trasportare dalle note della canzone di Lily.

« Perchè... tu...? » gli chiese dopo un po', guardandolo negli occhi.

« Ti reggo il gioco, no? » fece lui, fissandola un attimo e poi alzando lo sguardo. Sorrideva, ma Lucy fu... delusa da quella risposta.

« Ah » disse solamente, con voce tremante. Continuarono a stringersi in silenzio.

« Ehi, fiammella » sentì dire al suo fianco, così voltò lentamente il capo in direzione della voce.

Gray continuava a sbuffare, ondeggiando lentamente stringendo Juvia al suo petto.

« Ti rendi conto di cosa hai appena fatto? Mi hai costretto a ballare, ti odio ».

Una risata delicata sfuggì dalle labbra della maga degli Spiriti Stellari, che riusciva a malapena a reprimere l'esplosione di emozioni dentro di sé.
Che diamine le prendeva?
Da quando in qua Natsu le faceva quell'effetto?
Si strinse più a lui, appoggiando la testa al suo petto e socchiudendo gli occhi.
Dopotutto doveva far finta di essere innamorata. Però... quei movimenti le venivano così naturali da lasciarla sorpresa. Il rosato le posò una mano dietro la schiena, carezzandola di tanto in tanto.

La musica finì, lasciando un enorme senso di insoddisfazione dentro Lucy. Avrebbe voluto ballare stretta da quelle braccia ancora ed ancora.

« Lucy »

Ma non perché era Natsu, ma perché quel petto era così caldo, così morbido.

« Ehi, Luucy »

 Insomma, lui non poteva piacerle, era troppo... troppo...

« Puoi staccarti, adesso ».

Lucy si allontanò quasi volando dal petto del rosato, che la fissava ridendo. La bionda avvampò, sentendosi le orecchie fumare, e si avviò con passo deciso verso uno dei tavoli.
Qualcuno si sedette al suo fianco, ed era già pronta a spedirlo via con un calcio.
Fortunatamente era Levy che, rossa quanto lei, fissava il vuoto con occhi sbarrati e bocca serrata.
Probabilmente agli occhi di un esterno sembravano due pazze.

« Lufy-fama, ma perché hai... » cominciò Sebastian, ma Lucy non lo guardò, troppo concentrata a far in modo che il suo cuore si calmasse.

Dannazione.

« Ma che hanno? » chiese un'altra voce, che la fece sussultare.

« Non lo fo »

« G-Gerard »

Erza si sedette al fianco di Lucy, con la stessa espressione delle altre due.

« Anche tu ballo? » balbettò Levy.

« Già »

Mangiarono.
O meglio, gli altri mangiarono, loro tre erano troppo perse nei loro pensieri per inghiottire cibo.

« Lufy-fama, cofa ti turba? » chiese Sebastian, che si era seduto di fronte alla ragazza.

Happy era accanto a lui, e osservava perplesso la scena.

« N-niente » rispose lei, scuotendo la testa e arrossendo vistosamente. « Assolutamente niente! »

« Sei strana Lu ».

Lucy balzò di qualche metro, osservando il proprietario di quella voce con occhi spiritati.
Ridacchiò nervosamente, alzandosi dalla panca e iniziando a girare per la sala come se fosse impazzita.
Che accidenti aveva?
Insomma, era Natsu! Perché cavolo si comportava così?
Che poi non era stato lui in sé a farla impazzire, ma più che altro l'atmosfera... le braccia calde... i suoi occhi brillanti... il suo sorriso bellissimo...

« KYAAAAAAAA! »

In quel momento un rumore dal palco la costrinse a voltarsi in quella direzione.
Phanter Lily era vestito con un paio di pantaloni fucsia a zampa di elefante, senza maglietta e una parrucca con dei folti capelli ricci dalla forma di una circonferenza.
La musica partì, e tutti si diressero in pista come tori scatenati.
Makarov agitava la testa saltellando, Wendy dondolava su se stessa ridendo con Charle in braccio, Romeo la osservava indeciso, gli altri erano tutti chi più chi meno esaltato.
Il più esilarante era Fried, che aveva messo un paio di enormi occhiali da sole colorati e puntava il braccio teso a destra e sinistra finendo per fare delle pose stravaganti.
Lucy guardò sconcertata i suoi compagni, ma poco dopo lei stessa fu trascinata in quel delirio.
Sebastian ballava di fronte a lei come una medusa, facendola ridere come una matta.
Per un attimo dimenticò Natsu, e pensò soltanto a scatenarsi.

Crack.

Non era un buon segno, ma Lucy continuò a saltare.

Crack.

Era partito il trenino.

Crack.

Il tacco si spezzò del tutto facendola accasciare al suolo, trascinandosi dietro Sebastian e finendo addosso a Cana, che finì addosso a Bacchus, che finì addosso a Luxus, che finì addosso a Mira, che finì addosso ad Elfman, che restò miracolosamente alzato. Anzi, non aveva neppure notato cos'era accaduto dietro di lui, e continuò a fare la conga come se niente fosse, mentre gli altri venivano trascinati come salami.
Lucy scacciò un urlo quando avvertì la faccia del topo sul proprio posteriore, e si rialzò dandogli un calcio e spedendolo dall'altro lato della sala.

*

« NATSUUUUUU! » urlò Lucy, fuggendo dalle grinfie di Sebastian che tentava di abbracciarla.

Il rosato entrò nella Gilda dando un calcio al portone e facendo volare Lisanna, ma aveva le braccia legate da una strana corda e un pezzo di nastro adesivo che gli tappava la bocca.
Lucy lo aiutò a slegarsi.

« Mmm-mmm-m-mmm-MMMMMMM! » cercò di dire, fissando irato Lucy e agitando il dito indicando il suo ammiratore-stalker.

Lucy gli tolse il nastro dalla bocca consentendogli di parlare.

« Quello lì ha cercato di farmi fuori! Che diamine ti è saltato in mente? » sbraitò rivolgendosi al topo, sbracciandosi come un esaltato.

« Lufy-fama è mia! Le ho baciato anche il... » urlò il topo, puntandogli il dito in risposta.

« Cosa diamine sta succedendo? »

Gajil si era avvicinato al gruppetto per scoprire l'origine del caos che aveva interrotto la sua festa.
Lucy gli rivolse un'occhiata implorante.

« C'è che quello » ululò il rosato, indicando il topo, « è completamente pazzo! »

« Fi, paffo di Lufy-fama! Non me la ruberai! » lo minacciò con gli occhi ardenti.

« Mi stai sfidando per caso, topo dalle tette giganti e dalle ascelle fetenti? »

« Come ofi! Ti ffido a duello! Per Lufy-fama! » esclamò, tirando fuori dai pantaloni una spada lunga e particolarmente affilata che fece deglutire la bionda.

« Ragazzi, non mi sembra il caso... » cominciò lei, cercando di calmarli.

« No, Lucy. Questa è diventata una questione di principio! » urlò Natsu, profondamente convinto.

« Gajil smettila di ridere » intimò Levy, rivolta al festeggiato.

« E' troppo divertente! A proposito scricciolo, come ti sei conciata? »

« I-io... Oh, sei un baka! » urlò, con le lacrime agli occhi. Gajil la prese per un polso trascinandosela via chissà dove.
Lucy si morse un labbro socchiudendo gli occhi ed inspirando.

« La mia Lufyyyy-fama »
« Rivale in amore! Rivale in amore! Gray-sama è solo di Juvia! »


Aprì gli occhi fissando la schiena di Natsu che ancora si agitava come un forsennato. Stava per fare una cosa di cui sapeva che si sarebbe pentita amaramente. Lo prese per una spalla, facendolo voltare nella sua direzione e avvicinandosi a lui.

« Non ti opporre ».

Si guardarono un momento negli occhi, mentre nella sala era sceso il silenzio.
Lo baciò.
Non fu un bacio intenso e passionale, fu solo un dolce, semplice bacio a stampo.

 
*
 
Lucy non poteva crederci.

« Lufy-fama,  laffi Natfu là dietro? »

Roba da matti, e dire che aveva tanto fantasticato sul suo primo bacio.

« Sebastian ha ragione Lu-chan, dovresti rallentare ».

E com'era andata a finire, poi?  Aveva dovuto darlo a Natsu, per impedire a quel topo di continuare a darle fastidio! 
E cosa aveva fatto il topo?
Semplicemente nulla, perché non stava nemmeno guardando!
Ma c'era qualcosa di ben peggiore di questo: le era piaciuto. Il contatto con le labbra di Natsu le era piaciuto.
Si fermò di colpo agitata, sentendo il petto di Natsu urtargli con forza sulla schiena e rischiando di cadere. Il rosato la tenne con una mano evitando il peggio, ma i tacco sano si era piantato su un buco di una mattonella e la fece girare su se stessa fino a farla finire con il seno spiaccicato sul...

« COFA FTAI FACENDO ALLA MIA LUFYYYYYYYYYY-FAMAAAAAAAAAA! »

Una folata di vento li coinvolse, ma la scarpa di Lucy era ancora ancorata al pavimento e questo evitò che lei e Natsu volassero via.
La gamba del rosato era incastrata fra le sue cosce, mentre cercava di mantenere la testa di lato per evitare di sfiorare accidentalmente il suo... coso.
Era una situazione imbarazzante e facilmente equivocabile.
Il topo si avvicinò in tutta la sua.. ehm.. bassezza. Tirò fuori Lucy da quella sconcia  curiosa posizione, e li squadrò, lanciando un'occhiata disgustata verso il rosato che, dal canto suo, era ancora piuttosto confuso.

« Avrefte potuto dire fubito che ftavate infieme » sospirò, scuotendo il capo. Lucy inarcò un sopracciglio.

« Infomma, Lufy-fama non è mica l'unica donna al mondo. E non è neppure la più bella » proseguì, facendo irritare parecchio la bionda.

« Ho vifto ad efempio che Cana, quella ragaffa caftana, è molto meglio perciò » si avvicinò a Natsu, dandogli due pacche sulla spalla, « auguri, buonanotte! »

Lucy lanciò un'occhiata scioccata verso Levy ed Happy -che era tornato con loro- che sembravano piuttosto sconcertati.

Poi si voltò a guardare Natsu, che aveva la fronte aggrottata.

« I-i-i-io, ehm, t-t-t-t-u... »

Lo sguardo del rosato parve illuminarsi d'un tratto, e un enorme sorriso gli si dipinse sul volto.

« Ehi, ce l'abbiamo fatta! Il tuo piano ha funzionato Lucy! Niente più topo! » strillò contento, prendendola in braccio e facendola volteggiare in aria.

« G-già... » sussurrò, arrossendo. La posò per terra.

« E non sei contenta? Non è questo che volevi? » chiese confuso, notando l'espressione di evidente dispiacere della bionda.

« Sì, era questo che volevo, ma.. »

Guardò allarmata Levy, che afferrò Happy per le orecchie e lo trascinò via.

« Io credo... credo di essermi... ecco io... »

Non sapeva come trovare le parole giuste.
Come poteva dirgli che quel bacio aveva fatto nascere in lei emozioni che non credeva esistessero?
Come poteva dirgli che non poteva far a meno di continuare a ricordare ogni singolo momento del ballo?
Dalla bocca del mago uscì un sonoro sbadiglio che face cadere Lucy in depressione.
Per lui non era stato niente di particolarmente importante, ne era sicura, e certamente se ne sarebbe dimenticato già l'indomani. Sospirò affranta, ma sorridendo dolcemente.
Forse aveva trovato la persona giusta.

« Ho sonnoooo! »

Forse.

« Andiamo a letto, ci vediamo domani » fece la bionda, scuotendogli leggermente i capelli a mo' di saluto.

Lui la fissò serio, facendola paralizzare.

« Che c'è? » chiese, nervosa.

Si avvicinò.

Era vicino, troppo vicino, pericolosamente vicino.

Le loro labbra erano a pochi millimetri, ma Natsu accorciò questa distanza e la bacio.
Lucy si sentì mancare.
Baciare due volte Natsu nel giro di mezz'ora, chi l'avrebbe mai detto?
Si staccò dopo qualche secondo, continuando a fissarla. La faccia di Lucy doveva essere proprio sconvolta, perché rise, allontanandola delicatamente.

« Il topo ci stava guardando » disse.

Ah.

Gli occhi di Lucy si riempirono di lacrime, mentre a passo di carica gli voltava le spalle per dirigersi nel suo appartamento.

Solo qualche tempo più tardi seppe il topo se n'era già andato da un pezzo, e non c'era nessun altro nei paragi.


 
 





 ˡ che poi sarebbe Sirfinia. Secondo la mia idea è una scuola prestigiosa per quelli che vogliono diventare giudici del Consiglio della magia. In teoria il fatto che il topo sia stato ammesso indica che è davvero un tizio intelligente, dato che ne prendono pochi. 


ANGOLO AUTRICE:

Ok, allora... ehm... eccomi! 
Dovevo per forza scrivere questo coso, che come ho già detto nella descrizione è ispirato da una mia esperienza personale.
Perché sì, il topo è una persona viva e vegeta che non lascia in pace questa povera crista.
La differenza sta solo che Lucy non era fidanzata, mentre io sì. Arrivate un po' voi alle conclusioni.
Beh comunque... questa volta non ci ho messo un solo bacio, ce ne ho messi DUE!!! MUHAHAHAHAHHAHAH
Spero di aver fatto collassare anche voi, io mi sono immedesimata nella povera -ma anche no- Lucy, "tragicamente costretta" a baciare quello gnocco del suo compagno.
Che poi ho notato che nell'anime Natsu ha una voce schifosamente sexy.
In ogni caso, spero di avervi strappato una risata. Se volete, lasciate una recensione, sono una tipa curiosa e decisamente paranoica >.< O se vi annoiate recensire, infilatela tra le seguite, ricordate, preferite insomma... datemi un segno, se vi è piaciuta T_T Se non vi è piaciuta, cercherò di migliorare u.u
Baci, 
Yvi-chan


 
   
 
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