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Autore: Roly_chan    20/08/2014    1 recensioni
"Emma non capiva. Cosa c’era di strano in un budino?
Si sentiva così esclusa. E insulsa.
Lei non aveva la grazia dell’altra.
Osservò come mangiava con eleganza l’hamburger, con un tovagliolo pronto a pulirle la bocca, senza sporcarsi minimamente.
La Salvatrice si osservò le mani, tutte unte.
Poteva mettere il panino in dei fazzoletti, fare morsi meno grandi, guardare di sottecchi l’uomo a fianco a lei."
.L'arrivo di Elsa, oltre a portare scompiglio a Storybrooke, lo porterà anche alla nuova coppia di innamorati. Ma una piccola incomprensione può solamente rendere il legame più forte.. oppure no?
Per scoprirlo basta leggere questa storia ;D
Grazie a chiunque leggerà questa mia piccola one-shot, in pieno stile CaptainSwan.
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Elsa, Emma, Swan, Killian, Jones/Capitan, Uncino, Will, Scarlett/Il, Fante, di, Cuori
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Emma si pentì immediatamente del suo stesso piano.
 

Mettere in squadra Killian ed Elsa, da soli, non era stata una buona idea.
 

Da quando la regina di Arendelle era arrivata nel loro mondo, lei e il pirata non avevano avuto un momento per loro.
 

Dopo il bacio fuori da Granny, aveva immaginato che le cose sarebbero andate diversamente.
 

Ma poi aveva rovinato la vita di Regina, poi si era scoperto di questo nuovo nemico.
 

Insomma, non c’era stato tempo.
E in più, Emma non sapeva come comportarsi.
 

Non aveva mai avuto una storia normale.
L’unico era stato Walsh, e non era finita bene.
 

Ma a Storybrooke era diverso.
 

C’erano persone che la conoscevano, che potevano giudicarla.
 

Erano passate solo due settimane dalla morte di Neal.
 

Avrebbe dovuto aspettare di più?
E se Mr. Gold si fosse arrabbiato e avesse fatto qualcosa a Killian?
 

Dopotutto, non era un uomo vendicativo.
Grazie a Belle stava migliorando, ma manteneva sempre le sue promesse.
E aveva promesso che gliel'avrebbe fatta pagare al pirata.
 

Ci mancava solo un’altra guerra fra il folletto e il Capitano!
 

Al momento però la sua preoccupazione era un’altra.
 

La sua preoccupazione era una donna sexy, femminile e gentile.

L’inverso suo, insomma.
 

In un primo momento, pensavano che fosse un nemico, la temibile strega delle nevi.
 

Talmente forte che perfino Rumpelstiltskin la temeva, ma la verità era uscita allo scoperto.
Lei era soltanto una regina, certo con dei poteri.
 

La vera Regina delle Nevi aveva maledetto i suoi genitori, che avevano fondato il regno di Arendelle senza il suo consenso.
 

Così aveva costretto la loro prima figlia ad avere quegli stessi poteri che aveva lei.
 

Era convinta che la principessa non sarebbe stata in grado di gestirli e avrebbe distrutto con le sue stesse mani il suo regno.
 

Ma Elsa non era sola, aveva sua sorella e grazie al suo aiuto, era riuscita a imparare ad usarli ed era diventata una regina molto amata.
 

La Regina delle Nevi, venendo a conoscenza che i suoi piani erano stati rovinati, aveva marciato su Arendelle congelando e distruggendo chiunque e qualunque cosa incontrasse nel suo cammino.
 

Una terribile guerra si scatenò, tanto che gli effetti si sentirono anche nell’Enchated Forest, provocando l’interesse del Signore Oscuro.
 

Quando Rumpelstiltskin arrivò nel piccolo regno, lo spettacolo che gli si presentò davanti fu terribile.
 

Nemmeno la guerra fra gli Orchi era stata così devastante.
 

Morti e feriti erano a migliaia, pochissimi quelli che erano riusciti a scappare.
 

I mostri che la Regina delle Nevi aveva usato non avevano risparmiato nessuno.
 

Ma alla fine un vincitore c’era stato.
 

Elsa.
 

Rumpelstiltskin non ci pensò due volte: la imbottigliò e la spendì nella sua stanza speciale, quella dove c’erano le cose che perfino per lui erano impossibili da gestire.
 

Se era stata in grado sconfiggere la temibile Regina delle Nevi, era un pericolo troppo grande e imprevidibile.
 

Ma Elsa aveva sua sorella, Anna, che aveva passato tutti quegli anni a cercarla.
 

Era andata in ogni mondo, affrontato mille sfide, ma non si sarebbe arresa.
 

Lei e Kristoff, suo marito, erano perfino arrivati a Wonderland, l’ultimo regno che conoscevano e avevano incontrato la Will e Anastasia: il fante e la Regina Rossa.
 

Grazie a loro avevano scoperto che esisteva un altro mondo, un mondo senza magia, ma c’era una cittadina dove tanti esseri dell’Enchated Forest vivevano.
 

Così Will, grazie al coniglio bianco, era ritornato a Storybrooke e aveva detto a tutti la verità.
 

Ora si spiegava perché Mr. Gold non si stava impegnando nelle ricerche, anzì sembrava perfino ostacolarli!
 

Emma si disse che Belle doveva essere santificata, era una donna fin troppo buona.
 

Hook aveva garantito per il Fante, i due erano grandi amici, quindi non c’erano stati dubbi.
 

Ed erano partite così le ricerche per scoprire la Regina delle Nevi dove fosse ed eliminarla.
 

Chi sa perché, Elsa andava molto d’accordo con Killian.
 

Ad essere sincera Emma aveva un’idea del perché.
 

Insomma, entrambi aveva sofferto per colpa di Rumpelstiltskin.
 

Lui era così brillante, divertente, gentile.
 

Era facile prendersi una cotta. Se non peggio.
 

Soprattutto se eri stata intrappolata in un vaso per anni e anni. Poi ti ritrovi in un mondo nuovo, con quest’uomo bellissimo e disponibile.
 

Parlavano di certe guerre o personaggi che la bionda ignorava completamente.
 

Una volta si erano fermati a mangiare qualcosa da Granny.
 

Lui e lei vicino, e Elsa di fronte.
 

Killian le aveva spiegato cosa fosse quello strano mangiare e ridevano per quella strana sostanza che era un semplice budino.
 

Emma non capiva. Cosa c’era di strano in un budino?
Si sentiva così esclusa. E insulsa.
 

Lei non aveva la grazia dell’altra.
 

Osservò come mangiava con eleganza l’hamburger, con un tovagliolo pronto a pulirle la bocca, senza spocarsi minimamente.
 

La Salvatrice si osservò le mani, tutte unte.
 

Poteva mettere il panino in dei fazzoletti, fare morsi meno grandi, guardare di sottecchi l’uomo a fianco a lui.

Fargli capire che non era stato un semplice bacio questa volta.
 

Che nonostante non ne avessero parlato più, lei non desiderava altro che passare un po’ di tempo con lui.
 

Teneva il braccio uncinato appoggiato sullo schienale della sua sedia, mollemente, senza volerla toccare. O almeno così sembrava.
 

Emma si fece più vicina a lui, sfiorandogli la gamba con la sua.
 

Ma Killian non fece niente.
 

<< Allora oggi io e Will controlleremo il centro, e voi la periferia. >> senteziò, arrabbiata, risentita, interrompendo ogni cosa che i due si stessero dicendo.
 

Hook la guardò incuriosito.
 

<< Siamo sempre stati in squadra insieme, tesoro. >> osservò, avvicinandosi.
 

Ma Emma lo respinse.
 

Doveva avvicinarsi prima.
 

<< Bé… oggi cambiamo. >> e con questo, la bionda si alzò, andando verso casa del Fante.
 

<< Miss Swan, aspetti. >> si sentì chiamare, dalla voce melodiosa dell’altra bionda.
 

<< Se ho fatto qualcosa che le ha dato fastidio, le chiedo scusa. Non voglio essere motivo di discussione fra lei e Killian. >>
 

Voce melodiosa un corno! Alle sue orecchie era la più stridula del mondo.
 

Killian? Per lei era Killian?!
 

<< Non darti tutta questa importanza. Non c’entri niente in quello che succede fra me e Hook, quindi stanne fuori. >> le aveva sputato quelle parole in faccia.
 

Con il veleno e la cattiveria che solo lei era capace.
 

Sapeva che non era in grado di risponderle, che era troppo dolce e sensibile.
 

Durante la ronda, Will aveva capito che Emma era più che nervosa, quindi l’aveva lasciata da sola con i suoi pensieri.
 

Elsa era perfetta per Killian.
 

Lei avrebbe potuto amarlo, proteggerlo e capirlo, più di quanto potesse fare lei.
 

Non aveva mai avuto problemi di autostima.
 

Sapeva che con un po' di trucco e un bel vestito, era una donna più che bella. Eppure non le sembrò abbastanza in quel momento..
 

Si sentì così stupida.
 

<< Sai.. io e Anastasia siamo stati separati per così tanti anni, solo perché non avevamo avuto il coraggio di parlarci, di chiarire. >> interruppe i suoi pensieri il Fante.
 

<< Mi sembrava strano che dovessi ancora fare nessun commento. >> sbuffò la bionda.
 

In realtà lui gli piaceva.
Erano andati subito d'accordo, erano sempre sulla stessa lunghezza d'onda.
Questo non significava che avrebbe preferito stare in squadra con qualcun'altro...
 

<< Tu pensi che si sia stancato? >> chiese, non guardandolo negli occhi, mormorando.
 

<< Swan, nonostante sembri che ha sempre la situazione sotto controllo, anche Hook ha bisogno di certezze. E' più stupido di quanto puoi immaginare. >> le rispose gentile l'altro aggiungendo quella battuta finale solo per farla ridere.
 

E ci era riuscito. Solo per un secondo, ma ci era riuscito.
 

Emma si decise che quando si sarebbero rivisti gli avrebbe parlato.

Dopotutto era sempre lui a farle dichiarazione da infarto, era giusto che anche lei ricambiasse, per una volta.
 

Ma la scena che vide la fece venire voglia di sotterassi nel suo letto e non uscire più.
 

Finita la ronda era andata dritta da Granny. Aveva preparato una specie di discorso. Era pronta ad un appuntamento.
 

Aprendo la porta del locale subito notò il pirata e la regina.
 

Erano seduti a un tavolo, vicini.
 

Lei era con la testa china e fissava la lasagna che aveva davanti.
 

Un braccio di lui era appoggiato sulle sue spalle.
 

Lei disse qualcosa, Emma non sentì bene, e lui la strinse a sé e le scoccò un bacio sulla tempia.
 

Lei alzò lo sguardo e gli sorrise.
 

La Salvatrice avrebbe voluto cavarsi gli occhi pur di non vedere quella scena.
 

Sapeva che doveva preoccuparsi, che qualcosa era successo.
 

Ma al momento la sua gelosia aveva il sopravvento.
 

Rimase immobile a fissarli, probabilmente anche con la bocca aperta, e stritolava nella mano ancora la maniglia della porta.
 

Hook alzò lo sguardo e la vide.
 

Swan non ci pensò due volte: si voltò e corse via.
 

E lei che voleva dirgli che aveva vinto il suo cuore.

Che avrebbe voluto passare con lui una giornata normale, una giornata speciale come aveva sempre immaginato.
 

<< Emma, scusami! Mi dispiace! >> gli sentì gridare, ma lei era decisa a non assecondarlo.
 

Si era fidata di lui e lui l'aveva tradita!
 

Perché pensava che dovesse andare diversamente?
 

All'improvviso sentì afferrarsi per il braccio con tanta di quella forza che fu costretta a voltarsi.
 

Si scontrò con gli occhi luminosi del pirata che la guardava con terrore.
 

<< Non volevo farti arrabbiare o ingelosire, pensavo che non te ne importasse. >>

Parlò velocemente, preoccupato per quella sua reazione.

Avevano fatto tanti passi in avanti, non voleva distruggere tutto.
 

<< Io non sono gelosa! Volevo solo passare del tempo con te e.. >> Emma non ebbe modo di finire la frase che le labbra del Capitano toccarono le sue.
 

Le labbra, la lingua, le mani, il profumo.
 

Tutto la bloccò.
 

Era la prima volta che lui la baciava, che prendeva l'iniziativa.
 

Ne rimase per un attimo disorientata, non aspettandoselo.
 

Era inutile che facesse l'orgogliosa, l'arrabbiata. Si era capito ormai che non riusciva a resistergli.
 

Lui l'aveva sempre saputo, gli altri se ne erano accorti poco dopo, lei ci aveva messi mesi e mesi.
 

Ed era questo che la bloccava, che fosse passato troppo tempo.

Doveva parlargli, subito.
 

Era stretta fra le sue braccia, in mezzo alla strada, baciandosi.
Odiava dover interrompere quel momento così idilliaco.
 

Lo strinse anche lei, mettendogli una mano fra i capelli.
Dio, quanto amava farlo.
 

Alla fine si staccò solamente quando ormai dovevano prendere fiato.
 

Lui continuava a tenerla vicina, con le braccia intorno alla vita, la fronte appoggiata alla sua.
 

Emma si lasciò cullare, tenendo le mani aperte sul suo petto, sorridendo.
 

<< Ti sei stancato di me? >> chiese, con forse troppa serenità.
 

Non riusciva a scrollarsi da dosso quell'allegria.
 

<< Mai, amore. Volevo solo essere d'aiuto, dimostrarti che sono davvero cambiato. >> rispose serio, teso.
 

<< Ho voluto lasciarti spazio. Forse troppo. Mi dispiace se hai dubitato di me. >> continuò, poi aggiunse con malizia:<< Non pensavo che fossi così possessiva. Mi beccherò qualche punizione? >>
 

La bionda rise, spintonandolo via e sorpassandolo, diretta al Granny.
 

<< Faresti meglio ad avvertire la tua amichetta che so usare molto bene la magia quando sono arrabbiata. >> aggiunse.
 

Hook la guardò, sorridendo come non faceva da secoli, seguendola e mettendole il braccio uncinato sulle spalle.
 

<< Io e te abbiamo bisogno di un appuntamento. Saprò come farti passare la rabbia. >> le sussurrò nell'orecchio, con voce roca, sfiorandole la guancia con i naso.
 

"Un giorno riuscirò a stupirti io, Killian Jones." pensò, mettendogli il braccio intorno alla vita per farsi più vicina a lui.
 

Sì, decisamente non aveva bisogno di essere invidiosa.
Non voleva mica rischiare di diventare la nuova Wicked Witch.










Salve a tutti! Da dove nasce questa.. cosa? Prima di tutto perché avevo voglia di scrivere qualcosa su questi due, i miei babies <3
Poi perché mi manca lo show e non vedo l'ora che rinizi.
E infine perché sto vedendo troppi spoilers e avevo voglia di scriverci qualcosa sopra.
Gli spoilers sarebbero...
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Bè è quasi tutto è spoilers -ecco perché ho messo l'avvertimento- ma per chi non lo sapesse, ci sarà questa scena del bacio.
C'è perfino un video, dove si sente dire Killian "i'm sorry". Perché lo dica non si sa, a me piace immaginare che sia per questo. Anche perché non si sa che ruolo abbia Elizabeth, così ho pensato che in realtà la vera cattiva sarà la Regina delle Nevi e non Elsa e ho inventato tutta questa teoria xD
Inoltre, ci sono state anche foto del mitico Fante e quindi ho pensato a come avrebbero potuto introdurlo. -Consiglio a tutti di vedere Once upon a time in wonderland perché è meravigliosa e così amerete ancora di più Will <3 -
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Bene, ringrazio tutti coloro che hanno letto questa mia piccola one-shot e che il CaptainSwan sia con voi (?) 

  
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