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Autore: LilacLilium    20/08/2014    1 recensioni
Effie sta per avere un attacco di panico perché Haymitch non è pronto per la cena elegante a cui devono andare. Indovinate un po'? Lui è ubriaco e Effie indossa un paio di scarpe Tigris originali, color salmone e non semplicemente rosa...
Genere: Comico, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Effie Trinket, Haymitch Abernathy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tigris color vomito...

Effie Trinket cercò di mantenere la calma. Non poteva permettersi di trascurare le buone maniere, nemmeno con quell'ubriacone screanzato di Haymitch.

Lei era in piedi davanti alla porta della stanza dell'uomo che non si decideva a farla entrare.

La cena sarebbe stata servita a momenti e arrivare in ritardo sarebbe stato terribilmente scortese...

Effie bussò ancora una volta, con un insolita insistenza. Nessuna risposta. La donna rivolse gli occhi al soffitto e si impose di non sbuffare. Anche se era irritata avrebbe continuato a essere educata e raffinata come dovrebbe essere una vera signora.

Si schiarì la voce e trillò: -Haymitch? Potresti aprirmi la porta, per favore?-

Niente. Sicuramente era talmente ubriaco da essere svenuto da qualche parte.

Effie si fece coraggio ed entrò nella tana del leone.

Oh, che orrore!

Bottiglie vuote sparse sul pavimento, biancheria sporca ammucchiata ai piedi del letto, macchie di chissà che cosa sulla morbida moquette! Disordine, disordine, una gran puzza di alcol...

-Haymitch?- chiamò ancora incerta. Zampettò sui suoi tacchi a spillo fino al bagno e...

-Hatmitch!- eccolo. Steso sul raffinato parquet a pancia in giù, attorniato da bottiglie semivuote e rovesciate ovunque. Disgustoso.

Effie impietosita si chinò e (con un certo sforzo) voltò il corpo dell'uomo ancora svenuto e lo schiaffeggiò con delicatezza per farlo rianimare.

Haymitch senza preavviso le afferrò il braccio e la atterrò senza fatica puntandole il coltello alla gola. Effie avrebbe dovuto ricordare che Haymitch aveva sempre un coltello a portata di mano.

Lei non fece neanche in tempo a strillare prima che lui le piombasse addosso a bloccarle braccia e gambe.

-Ah… sei tu dolcezza.- bofonchiò lui cercando di mettere a fuoco la sagoma femminile sotto di lui –dovresti bussare prima di entrare nelle camere private delle persone…-

-Levati di dosso!-

Haymitch alzò le spalle con condiscendenza e obbedì rotolando di nuovo a terra.

-Oh guarda… mi hai sgualcito il vestito!- esclamò Effie contrariata. Ne approfittò per dare un occhiata allo specchio del bagno. Oh sì, era perfetta come al solito.

In quel momento Haymitch vomitò sul pavimento, o più precisamente sulle scarpe di vernice di Effie.

 

Vogliate perdonarmi se mi permetto di omettere una sequenza di scambi di insulti, espressioni poco eleganti e crisi isteriche, ma sono sicura che verrei censurata; dunque passiamo oltre.

 

Effie singhiozzò ancora un paio di volte e lanciò uno sguardo carico di disprezzo a Haymitch.

-Mi spiace, dolcezza…- anche Haymitch si lasciò sfuggire un singhiozzo (ma di tutt’altro genere) –Te ne comprerò un paio più bello.-

-Un paio più bello! Ha!- l’espressione della donna prometteva vendetta –Quelle erano delle Tigris originali! Non hai idea di quanto costino… e sono un pezzo unico. Non credo che troverò mai più delle scarpe che si abbinino meglio a questo vestito.- concluse lei acida.

-Boh, a me sembrano solo un paio di scarpe rosa…-

-Sono “salmone”, non rosa!-

-Come vuoi. Ancora una volta… Ti porgo umilmente le mie più sentite scuse, o divina sovrana delle scarpe rosa!-

-Haymitch, sei incorreggibile… va bene. Ti perdono, adesso cerca di darti una sistemata. Siamo orrendamente in ritardo.-

Haymitch si guardò imbronciato –Perché, non vado bene così?-

-No, per niente. Sei lurido. Togliti quei pantaloni sudici e…-

Haymitche scoppiò a ridere sguaiatamente e rivolse a Effie uno sguardo malizioso.

-Effie, non ti facevo così esplicita!-

La donna arrossì di rabbia e imbarazzo. Non era possibile…

-Vieni qui e toglimeli tu, se ci tieni tanto.-

Effie Trinket non era certo una ragazzina imbranata che si poteva prendere in giro a quel modo. Che volgare! Ah, ma lei gliela avrebbe fatto vedere, che non era una di quelle svenevoli bamboline buone a nulla. Si raddrizzò sfoggiando il suo migliore portamento e senza esitare diede uno strattone ai pantaloni dell’uomo.

L’attimo di incredulo silenzio che seguì è indescrivibile. Immaginate una donna con una parrucca rosa, un vaporoso vestito luccicante lilla e le scarpe sporche di vomito e un uomo ubriaco in mutande che si fissano. Bizzarro vero? Ma non durò molto.

I due si buttarono l’una nelle braccia dell’altro e ben presto Effie si ritrovò di nuovo nella stessa situazione del bagno, ma senza coltello puntato alla gola e senza desiderare che lui si levasse di dosso. Haymitch provò un immenso piacere a strapparle via quell’abitino da principessa.

 

Qui, temo di dovere di nuovo omettere una breve  porzione del racconto. Insomma, a voi piacerebbe se qualcuno pubblicasse i vostri momenti ricreativi col partner? Io non gradirei affatto.

Lascio a voi il compito di fantasticare su quel che successe.

 

-Haymitch?-

-Dimmi dolcezza-

-Abbiamo perso la cena… è stato molto scortese non presentarsi.-

-Shh shh. Dovresti provare a rilassarti di più. Sai, non sei affatto male quando lo fai…-

-Haymitch! Oh, tanto è inutile…-

-Già. Sai cosa c’è di positivo in tutto questo?-

-Hum…-

-Due cose: ho scoperto un lato di te che è insolito, e tu hai un nuovo paio di Tigris uniche color vomito!-

-Sei disgustoso Haymitch.-

-Ti amo anch’io, dolcezza.-

 

 

Qui è l’autrice che vi parla: dopo mille anni sono ritornata nel fandom di Hunger Games! Non che importi a qualcuno, è chiaro.

Beh, questa Hayffie l’ho riesumata dal computer, e una volta corretta mi è sembrata abbastanza carina da essere pubblicata. Fatemi sapere cosa ne pensate e se indossereste un paio di Tigris esclusivissime made in Haymitch (io no)! A presto!

  
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