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Autore: TheFieryAssassin    21/08/2014    0 recensioni
Salve a tutti semidei e semidee e anche discendeti di qualsiasi Dio o Dea,mi chiamo Marika Kenway,sono un'anormale sedicenne figlia di Atena con un passato oscuro alle spalle...ma bando alle ciance,sono qui per raccontarvi la mia storia tra i due campi ed č meglio iniziare subito.
Era un normalissimo sabato al campo mezzosangue,io stavo svolgendo alcune attivitį al campo come ad esempio:tiro all'arco,scalata mortale,equitazione sulle nuvole e combattimento con i bestioni (sono alta solo 160 cm e sono gracile,proprio una da mettere contro Clarisse La Rue). Dopo una doccia fredda,per rinfrescare qualche scottatura qua e lą che mi sono procurata durante la scalata,sono tornata in cabina, mi sono buttata sul letto,quando ho notato che la mia civetta,di nome Jes,era tornata(non siamo in Harry Potter,l'ho solo ammaestrata) con una lettera,mi sono alzata e ho dato a Jes un topolino da mettere "sotto i denti" e lei mi ha lasciato prendere la lettera.Ho visto chi era il mittente,era di mio padre,l'ho letta e diceva che sarebbe passato domani mattina per venirmi a prendere per poi trasferirci nella nostra nuova
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Atena, Nuova generazione di Semidei, Octavian
Note: OOC, Otherverse, Raccolta | Avvertimenti: Triangolo
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Il mattino dopo il suono della sveglia mi ha fatta scendere da letto,erano le 7 e il sole era gią sorto si vedeva dai raggi che penetravano dalla finestra vicino al mio letto,mi sono alzata e ho fatto un lungo sbadiglio,mio padre sarebbe venuto a prendermi per le nove,ho sistemato il letto,mi sono cambiata e ho messo in una borsa qualche cambio per il lungo viaggio in aereo e ho messo Jes nella sua gabbia -tranquilla,uscirai subito-. Sono andata vicino a Malcom,che stava ancora dormendo-Malcolm...svegliati- lo dondolo e lui si gira dall'altro lato -altri cinque minuti...- lo guardo e lo butto gił dal letto -Sveglia- si alza massaggiandosi la schiena-che succede?- cerco di non ridere - aiutami a portare le valigie- lui alza un dito come per dire "dammi un attimo",sbadiglia e si mette qualcosa addosso (aveva una mutanda,eh,non č che adesso mi metto a vedere mio fratello nudo che dorme).Malcom prende le due valigie,mentre io prendo la gabbia di Jes e lo zaino.Mentre camminiamo verso l'albero di Talia,sento Malcom singhiozzare -Vado a San Francisco,non in Iran- ride e cerca di fermare le lacrime -mi mancherai- lo guardo -anche tu mi mancherai,prenditi cura dei miei libri - lui annuisce e arriviamo sulla collina,guardo l'orologio -sono le nove meno un quarto,possiamo aspettare insieme mio padre,che ne dici?- lui annuisce e ci sediamo sull'erba vicino al pino di Talia -Annabeth ha contattato alcuni suoi amici romani,ti porteranno al sicuro- sorrido e metto una mano sulla sua gamba-quindi smettila di piangere come una bambina- ridiamo e lui si asciuga le lacrime - va bene,la smetto,ma tu non cacciarti nei guai- abbasso la testa - sono una ragazza iperattiva,con un alto tasso di dislessia e potrei incontrare un mostro ovunque...ce la faró- vedo la macchina di mio padre e mi alzo-bhe io devi andare,alla prossima avventura Malcom- ci abbracciamo e lui mi dą un bacio sulla fronte- Alla prossima avventura,Kenway -sorride e se ne va. Mio padre arriva sulla collina -ti serva una mano tesoro?- prendo la gabbia e lo zaino-puoi prendere le due valigie,per favore? - mio padre le prende e le carica nell'auto-prenditi tutto il tempo che ti serve,tesoro-chiude il cofano e io lo guardo -nono,va bene cosģ- salgo in auto insieme a mio padre e partiamo e non so quanto tempo dopo arriviamo in aeroporto e dopo due ore di check-in finalmente mi siedo sulle sedie nella "sala d'attesa",mentre mio padre va in un bar, era il classico aeroporto,pieno di turisti felici che arrivavano e altri tristi per la partenza,hostess con i trolley e Bar con nomi strani,ma la cosa che mi colpiva di pił era il tabellone con l'orario delle partenze:Roma partenza 11:30- gate 3 ;Budapest sospeso per avaria;Praga partenza alle 15 -gate 11; Atene partenza 12:45-gate 2. Ho sempre desiderato andare in Europa,c'erano troppe cittą da vedere,tanti monumenti da visitare e tanta cultura da scoprire,avrei tanto desiderato imbarcarmi su uno di questi tre aerei e scappare lontano e avere una vita normale come tutti gli adolescenti.Una voce che dice ai passeggeri per il volo di San Francisco delle 11 possono iniziare ad imbarcarsi e vedo mio padre da lontano che mi fa segno di alzarmi e di muovermi.Prendo lo zaino e la gabbia e seguo mio padre verso il nostro gate,ci imbarchiamo e ci sediamo ai nostri posti e sistemo la borsa a Jes e mi metto la cintura -se tu volessi addormentarti,tranquilla,ti sveglieró io quando atterriamo - decolliamo e prendo una compressa per dormire e dopo qualche minuto e mi addormento. Apro gli occhi e vedo mio padre che mi dondola -hey? Su sveglia- mi stiracchio e sorrido -siamo arrivati?- mi accarezza la guancia -si tesoro,da mezz'ora,dobbiamo scendere- ci alziamo,lui prende la gabbia di Jes e io il mio zainetto,scendiamo-io vado a prende i bagagli,tu aspettami qui- annuisco e vedo mio padre allontanarsi con Jes.Mi guardo intorno,c'č troppa gente, e noto un poliziotto che si avvicina e mi prende per il braccio -vieni,abbiamo trovato qualcosa nella tua valigia- lo guardo negli occhi -va bene,ma mio padre...- mi trascina -non c'č tempo,vieni con noi- mi porta in una stanza dove ci sono altri tre poliziotti e niente valigia e un poliziotto dietro di me e chiude la porta a chiave -questo non č un controllo- i tre poliziotti si trasformano in manticore -Oddei-
   
 
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