Alison DiLaurentis.
Questo nome mi tormenta dalla prima volta che l’ho sentito.
Allora andavamo solo in prima media, eravamo solo bambine. Tranne lei. La ragazza seduta nell’ultima fila che ti osservava con aria di superiorità, la ragazza che riusciva a rubarti i segreti e renderti uno dei suoi burattini.
Ed era così difficile dirle di no. Non riuscivi mai a contrastarla.
Camminava a testa alta per i corridoi della scuola, con il suo solito sorrisetto beffardo e lo sguardo indecifrabile. Quegli occhi del colore del cielo, da cui non traspariva nessuna emozione. Erano così chiari e limpidi, eppure sembrava che dietro ci fosse solo l’oscurità. E lei era la migliore bugiarda di tutta la scuola proprio per questo, non riuscivi a distinguere la verità dal torto.
I suoi occhi che nascondevano sempre qualcosa, che potevano fulminarti.
Ed è per questo che mi sono comportata da stolta credendo che lei fosse cambiata. Mi ha di nuovo usata, mi ha di nuovo sfruttata. Stupida Emily, stupida! Le hai permesso di rovinare la tua relazione con Paige. Lei hai permesso di portarti dentro tutto questo casino, nel gioco di –A.
Provo così tanto odio nei suoi confronti ora, vorrei solo urlarle tutta la mia frustrazione, eppure lei è diversa in questo momento.
Il suo sguardo è diverso, lei ha… paura?
No! È solo un altro dei suoi stupidi giochetti! Se avesse davvero avuto bisogno di te non avrebbe giocato con i tuoi sentimenti!
Le parole escono senza che il mio cervello possa valutarle prima.
“Ne ho abbastanza Ali! Ne ho davvero abbastanza di te!”
 
 
 
Oh Emily, mia dolce Emily, ti ho mentito così tanto.
Eppure ero sincera, ma tu non mi hai creduto.
Ero sincera quando dissi che i dolci baci che ci davamo per me non erano solo pratica.
Ora sono sola nel mio limbo.