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Autore: Ryta Holmes    06/08/2003    0 recensioni
Come avevo promesso, questa è la seconda parte della mia fan fic. Eravamo rimasti al punto in cui Lou ritorna sulla terra, dopo ben 14 anni, e troviamo Miyu e Kanata felicemente sposati… beh non proprio felicemente, in realtà… non ve lo dico, scopritelo voi!!Ryta Holmes
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 2 DOLCI RICORDI

 

Quando finalmente si erano dichiarati, tutto era cambiato. Kanata si era rivelato più dolce con lei, e questo li aveva portati anche ad accettare la partenza di Lou. Questo perché in ogni momento di tristezza, si facevano forza l’un l’altro, e con il passare degli anni, il dolore si era a tal punto affievolito, da non consistere più un peso nelle loro vite.

Ovviamente la loro dichiarazione aveva portato non poco scompiglio nel loro gruppo. All’inizio non lo avevano rivelato a nessuno, per timore di una reazione troppo violenta di Chris, ma il cambiamento che ricevettero, insospettì non poco i loro amici, che, andando più a fondo nella faccenda, scoprirono la verità. Ovviamente tentarono in tutti i modi di nascondere la faccenda a Chris, inventando scuse quando essi mancavano, o quando li sorprendevano più vicini. Ma come ogni segreto, alla fine anche questo uscì allo scoperto. Successe tutto un giorno d’estate. Stavano per iniziare le vacanze estive, e l’ultimo giorno a scuola c’era un’aria di festa e di allegria. Nessuno aveva voglia di studiare, e persino i professori, avevano deciso di anticipare la fine delle lezioni. Nella loro classe, tutti erano intenti a chiacchierare, e il prof. Kinku, si avvicinò a Miyu.

- Allora Kozuki, perché non hai portato tuo fratello, si sarebbe sicuramente divertito oggi che non stiamo facendo lezione!!!-

Miyu, che ancora soffriva per la sua recente partenza, sentì le lacrime che stavano salendo agli occhi. Con voce grave, e  con fare sbrigativo, disse che era tornato in America dai suoi genitori, e dopo un po’ chiese di uscire. Non resistette più, e appena chiusa la porta scappò in giardino per piangere. Non si era accorta che Kanata l’aveva seguita. Quando lui la chiamò, lei si gettò tra le sue braccia e gli disse:- Amore mio, ti prego, aiutami tu…-

Kanata la strinse più forte a sé. Proprio in quel momento, per il corridoio che si affacciava sul giardino, Chris stava camminando, e vide tutta la scena. La reazione che tutti si aspettavano non avvenne. Infatti, invece di urlare e di cercare di uccidere Miyu, incominciò a piangere, e scappò via, non facendosi più rivedere per l’estate intera.

Quando finalmente ricominciò la scuola, tutti la trovarono cambiata, anzi, non appena rivide Miyu, le saltò al collo e … l’abbracciò.

La felicità di Miyu e Kanata, fu messa alla prova 5 anni più tardi.

Lei aveva deciso di diventare una pediatra, e i suoi genitori le consigliarono di andare in America per laurearsi. Miyu era combattuta tra il restare con Kanata e il suo futuro, ma alla fine fu proprio lui a spronarla a partire. Passarono quindi sei interminabili anni senza vedersi, e comunicando per lettera o attraverso telefonate lunghe ore; fu molto dura per i due ragazzi, ma ciò servì anche ad avvicinarli ancora di più. Miyu ricordava perfettamente il giorno in cui si ritrovò all’aeroporto di Tokyo. Finalmente avrebbe potuto rivederlo dopo tanto tempo… niente più lettere, niente più telefonate… solo loro due… Ed ecco che voltandosi se lo ritrovò davanti, ma rimase a bocca aperta, non appena lo vide: in sei anni il suo aspetto era cambiato notevolmente, ed era bello come non mai. Anche il suo viso, sebbene avesse conservato le stesse espressioni, era quello di un uomo. Dal canto suo, anche Kanata rimase senza fiato, appena vide davanti a lui una donna. Quel tanto sbeffeggiato corpo infantile, aveva ceduto il posto ad un corpo slanciato e provocante, e il suo viso era molto più maturo e affascinante. In un attimo furono uno davanti all’altra, e si unirono in un abbraccio così tenero e passionale allo stesso tempo, che avrebbe commosso chiunque.

Quando si staccarono i loro volti erano vicinissimi. Ma prima che le loro labbra si sfiorassero, Kanata, con un’audacia esercitata per ben due giorni, tentò di dire quello che non era mai stato capace di dirle.

- Io… ecco, io… ti amo…- Miyu non credeva alle proprie orecchie. C’era riuscito! Non era mai stato capace di dirle chiaramente quello che provava per lei, ma Miyu non si era mai lamentata di questo, perché lo esprimeva diversamente; eppure dopo che era riuscito a trovare il coraggio di dire quelle paroline così semplici, e così difficili, la ragazza si sentì al colmo della gioia. Accarezzò prima la testa del ragazzo, spostandogli la folta frangetta, e poi la guancia calda per il rossore. Poterlo toccare era quasi un sogno dopo tanti anni, e Miyu provò una sensazione piacevolissima con quel contatto. Ormai non servivano più parole. Quelle di Kanata erano già abbastanza, perciò dopo avergli rivolto uno sguardo dolcissimo, accolse il bacio che lui le rivolse, un bacio dolce e tenero, che sembrò cancellare il ricordo di quel lungo distacco. Da allora non si separarono più.

Da quando Miyu era tornata, sembrava che Kanata avesse sempre qualcosa da dirle, ma, o per un modo, o per un altro, non ci era mai riuscito. Gli ci vollero tre settimane per decidersi a parlare, e in quell’occasione, mentre passeggiavano nel parco dopo una cena romantica, Kanata si inginocchiò, tanto da sorprendere perfino lui, e con titubanza chiese a Miyu se voleva sposarlo. Kanata fu quasi preso da un infarto, quando ebbe la risposta dalla donna.

- No, non lo voglio – disse - … lo desidero!!!-

La cerimonia era stata molto semplice, con rito buddista. Però Miyu in quell’occasione indossò l’abito bianco, e a Kanata mancò il fiato, quando, aspettando davanti all’altare, la vide arrivare splendida come non mai. Al tempi Saionji, quel giorno fu uno dei più felici: tra i pianti di gioia continui del sig. Kozuki, e quelli di disperazione di Kurita e delle fans di Kanata, e le improvvise crisi di gelosia, anche se si definirebbero meglio “esplosioni” di gelosia, di Chris, non del tutto guarita dalla cotta per Kanata, quello fu anche un giorno molto movimentato. Quell’agitazione, era da tempo che non accadeva a casa Saionji, e ciò rese gli sposi molto più felici di quanto non lo fossero già.

In seguito avevano continuato a vivere nel tempio, anche perché, negli ultimi tempi, i viaggi del padre erano diventati più frequenti, e il santuario era sempre trascurato. Due anni più tardi, nacque la piccola Mai, rallegrando completamente la loro vita. Il pensiero di Lou, era sempre vivo nei loro cuori, ma poter avere di nuovo un bambino nella loro casa, era meraviglioso. Mai poi, era molto vivace e sveglia, e il suo carattere era molto simile a quello di Lou. La loro felicità durò però, solo fino per pochi mesi, cioè quando Kanata riuscì a trovare un lavoro fisso. Si era molto appassionato all’inglese, era sempre stato molto bravo, ma trovare un impiego fisso, era molto difficile; poi, finalmente era stato ingaggiato da una compagnia. Miyu si sentì molto più sollevata, perché non le piaceva il fatto che fosse solo lei a lavorare. Ma ben presto, non appena il suo capo vide in lui tutte quelle buone qualità che lo distinguevano, lo spronò a fare carriera. In soli due mesi, sembrava che Kanata si fosse scordato di avere una moglie ed una figlia! A casa tornava raramente, e sempre stanco, e non riempiva più di attenzioni la sua famiglia, anzi, quasi non la calcolava più. Miyu, era perennemente in conflitto tra il rimproverargli il suo comportamento, e tacere, per amor suo: sapeva quanto lui ci tenesse, e sapeva anche che lui, pur essendo impegnato continuava ad amarla con la stessa intensità del passato. Eppure quell’allontanamento, la faceva soffrire sempre di più, e il suo unico conforto era rappresentato dalla sua bambina.

Ora però c’era anche Lou, non si sarebbe sentita più così sola, avrebbe reagito, e, soprattutto, aspettato che Kanata raggiungesse il suo scopo, e tornasse quello che era un tempo.

Quando si riprese dai suoi pensieri, Miyu sorrideva, ma una telefonata, le portò una nuova ondata di depressione.

Non appena sentì squillare il telefono, andò a rispondere, con la speranza che fosse Kanata.

- Pronto, qui casa Saionji, chi parla?-

- Buongiorno, sono la signorina Smith, sto cercando il signor Saionji, Kanata Saionji. Sono una sua cliente, e gli dovrei parlare.- non appena sentì il cognome di quella donna, una fitta di gelosia si impadronì di lei. Miyu non sopportava quella donna: era una cliente si Kanata, ma era più appiccicosa della carta moschicida! Adesso era persino arrivata a cercarlo a casa!!! Miyu rispose con un tono mooolto freddo, diciamo pure raggelante!

- Mi dispiace, ma Kanata in questo momento non è in casa, ma io sono la moglie, se vuole può dire a me quello che…- dall’altro capo del telefono, ebbe una risposta piuttosto maleducata.

- No, va be’, non mi interessa lei, io voglio Kanata, non saprebbe dirmi quando torna?- ora Miyu aveva perso il controllo di se stessa.

- NO, NON LO SO QUANDO TORNA, E SE HA BISOGNO DI LUI, SE LO CERCHI DA UN’ALTRA PARTE!!!- dopodiché, abbassò la cornetta con forza, e se ne andò sbraitando in cucina. Baumiau, incuriosito dalle urla di Miyu, si affacciò, e assistette alla scena, alquanto preoccupato. Quando rientrò nella stanza, trovò Lou, che si asciugava i capelli, anch’egli preoccupato.

- Baumiau, cosa sta succedendo tra mamma e papà? La mamma non è felice come vuole far credere… me ne sono accorto prima quando eravamo in cucina, sembra così triste…-

- Non lo so, signorino Lou, ma credo che sia colpa del signorino Kanata, che stupido, lo chiamo ancora signorino, eppure è un uomo ormai!-

- Allora proprio perché è un uomo non dovrebbe far soffrire così la mamma!!! Mi sembra che sia abbastanza grande per capirle certe cose! Da quello che mi hai raccontato tu, quei due hanno sempre litigato, ma alla fine, tutto si concludeva con una tregua. Adesso, invece, in questa casa si respira un’aria così tesa e pesante, che mi sento soffocare. E’ strano, ma non mi sembra di aver mai provato in questa casa una sensazione così brutta. Mi sbaglio?-

- No signorino Lou, non si sbaglia… ma… adesso che ci siamo noi, potremo aiutarli, che ne dice signorino?-

- Dico che è un’ottima idea, quei due hanno davvero bisogno di aiuto!!!-

 

Continua…

 

   
 
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