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Autore: brittanaslove    22/08/2014    1 recensioni
Rachel si bloccò, il telefono le cadde per terra. Iniziò a urlare più forte che poteva e pianse, pianse tanto.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Quinn Fabray, Rachel Berry | Coppie: Quinn/Rachel
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Nota dell'autrice: fra tutte le fanfiction che sto scrivendo, me ne è venuta in mente un'altra! Ieri sera ho visto un video meraviglioso Faberry, ma tristissimo (https://www.youtube.com/watch?v=6DJ0jDWIWYw), che mi ha ispirato una one shot. Spero vi piaccia :)


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Rachel cercava di respirare, cercava di fermare le lacrime che scendevano insistenti dai suoi occhi, cercava di fermare il dolore.

Il dolore che la tormentava da tre giorni.

Tre giorni di inferno.

Il primo giorno era stato terribile. Cosa poteva mai rovinare una perfetta giornata di sole, appena iniziata?

Una chiamata, ecco cosa.

La chiamata che Rachel non avrebbe mai voluto sentire. La chiamata che avrebbe rovinato tutto.

“Mi scusi, è lei la signorina Rachel Berry?”

Quel tono di voce le aveva ghiacciato le vene.

“Sì... sono io, che succede?”

“Polizia di Lima. E' successo un incidente, appena pochi minuti fa e chi era presente ha detto di chiamare lei, non ce l'ha fatta la ragazza, povera. Il suo nome è Quinn Fabray, era una sua familiare?”

Rachel si bloccò, il telefono le cadde per terra. Iniziò a urlare più forte che poteva e pianse, pianse tanto.

La sua Quinn. L'amore della sua vita. Appena morta, mentre stava arrivando da lei.

Si sentiva così vuota, non riusciva a pensare. La porta di casa stava bussando, il telefono squillava, ma lei era lì, sul divano, a piangere ininterrottamente. Prima o poi la morte toccava a tutti ma perché proprio alla sua Quinn, in quel modo, in quel momento?

Quel bastardo al volante che non si era fermato.

Ma lei non riusciva a reagire. Non riusciva a fare qualsiasi cosa.

Era rimasta sola, e doveva continuare la vita senza di lei. Doveva.

Si poteva chiamare vivere dopo ciò che era successo?
 
***
 
Il secondo giorno era stato anche peggio. Iniziava la fase di coscienza dei fatti. Ma lei non se ne sarebbe mai resa conto.

Ormai tutta la città era venuta a sapere dell'incidente, i genitori, distrutti anche più di Rachel; la scuola, tutti gli amici del Glee club.

E le telefonate non finivano mai.

Non era riuscita a mangiare, a dormire, dopo l'accaduto. Era sempre nella stessa posizione di un giorno prima. Gli amici che le avevano scritto messaggi le dicevano di restare forte, di provare a non pensarci, di distrarsi facendo altre cose. Ma lei non ci riusciva. Le sembravano tutte cose impossibili. Forse dopo una settimana, un mese, ci sarebbe riuscita, ma non in quel momento.

Poi sul cellulare vide un messaggio.

Il suo ultimo messaggio, risaliva alla mattina precedente, poco prima della chiamata.

Sto arrivando.

Quello era stato un colpo forte. Un colpo dritto alla pancia, allo stomaco.

Quando mai si sarebbe ripresa da tutto ciò?
 
***
 
Il terzo giorno era arrivato, il giorno peggiore.

Il funerale.

Non ci voleva andare, no. Era l'ultima cosa che avrebbe voluto fare in quei giorni. Ma doveva, per darle un ultimo addio.

I genitori di Quinn le avevano persino chiesto di fare un discorso, dato che era lei la ragazza più vicina alla bionda. Quello era vero, ma fare un discorso in quelle circostanze era una cosa impensabile. Ma in fondo voleva farlo, anche sapendo che sarebbe crollata.

“Salve a tutti. Grazie per essere venuti, innanzitutto. Non mi sarei mai aspettata di essere qui oggi. L'altro ieri è stato il giorno più terribile della mia vita, insieme a oggi. Perché lei? Perché la morte ha voluto prendere la mia Quinn? Non starò qui a fare un discorso molto lungo perché sento che potrei crollare da un momento all'altro ma tutto quello che voglio dirvi è che lei era la persona più meravigliosa-”

Non ce la fece. Pianse, a dirotto, e tornò a sedersi, dopo essersi scusata con un sussurro.
Allora Will Schuester e Sue Sylvester si alzarono per dire qualche parola, dopotutto erano stati i suoi insegnanti.
E mentre il prof. Schuester parlava di Quinn e del Glee club Rachel si sentì morire, ricordandosi del loro primo bacio, tutti i sorrisi scambiati, il loro primo duetto in aula canto e la sua dichiarazione d'amore per la bionda, nell'auditorium.

“Sai Rachel, vorrei solo che qualcuno mi amasse”
“Quinn... ti amo”

Riaprì gli occhi ed era sempre lì, in quella triste stanza piena di panche.

Voleva fermare i ricordi, bloccarli lontano dai suoi pensieri.

Ma non ci riusciva.

I ricordi erano insistenti.

E Quinn se ne era andata.
 
***
  
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