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Autore: ClaryMorgenstern1999    22/08/2014    1 recensioni
e se lui non fosse morto nell'esplosione, se il viso di lei gli avesse dato la forza di andare avanti? Annie deve sapere, lo sa, lui la ama.
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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“Tutto era buio. L’unica cosa che sentivo era la puzza di bruciato, carne e sangue che si mescolavano, mi entravano nel naso e non potevo farci niente. I miei occhi lacrimavano, sentivo il mio corpo distrutto, ogni singola parte di me bruciava e mi faceva provare un immenso dolore… ma ero vivo, incredibilmente mi ero salvato all’esplosione. Quando Katniss aveva pronunciato le fatidiche parole che avevano fatto esplodere la bomba nel computer, tutto si era confuso, gli ibridi che prima mi stavano trucidando si erano distratti, un attimo, uno solo, ma mi era bastato per spostarmi quel tanto che bastava perché la bomba non mi uccidesse. Poi ero solo, nelle profondità delle fogne di Capitol City, nessuno sapeva che ero vivo quindi nessuno mi stava cercando, ma di certo qualcuno si sarebbe arrivato, attirato dal rumore dell’esplosione e allora mi avrebbero preso e ucciso, era solo questione di attimi. Così feci quello che dovevo fare, rimasi immobile ad attendere il mio destino, la morte che avevo solo rimandato. Mi sbagliavo, in quel momento arrivasti tu, prima non mi interessava di morire, non mi importava di essere preso, ma quando ti vidi, quando vidi i tuoi occhi che mi guardavano in lacrime mentre stringevi nostro figlio tra le braccia, orfano di padre, seppi che dovevo vivere. Naturalmente ti avevo immaginata, ma il solo pensarti mi aveva dato la forza di continuare. Tu sei la mia acqua, la mia aria… e ora con te il bambino, sapevo che eri incinta, sapevo anche che non volevi dirmelo per paura di farmi sentire in colpa. Sapevi che non sarei potuto restare, dopotutto quella era la mia guerra, l’avevo iniziata io e io dovevo andare fino in fondo. Ora ti scrivo per dirti che sono vivo e che ti amo “tu sei l’unica persona che abbia mai amato” come dissi la sera prima dei 75° Hunger Games. Ma ora non posso tornare da te, lo capisci vero? Le ferite sono troppo gravi, probabilmente morirò a giorni. Quando leggerai questa lettera non dovrai essere triste… forse un giorno tornerò, in ogni caso TI AMO, non scordarlo mai!!”. Fece una pausa, pianse anche se lui le aveva detto di non farlo. Ma poi continuò era forte e gli doveva almeno questo… “ ora sono da un “amico” che abita a Capitol, mi doveva un favore e lo sta pagando, non cercarmi, se sarò vivo cercherò io te, non portarmi rancore se non sono rimasto o se non tornerò, non dipende da me, o forse si, non lo so ma ti prego non portarmi rancore. Se non tornerò a casa racconta a nostro figlio ciò che è successo a suo padre, tutto, ma non di questa lettera. Questa lettera è solo per te, non dire a nessuno che sono vivo, nessuno deve soffrire ancora, nessuno deve avere false spenranze, ma credevo che tu avessi il diritto di saperlo. lascia che ti facciano le condoglianze, piangimi morto perché finchè non sarò con te sarà come essere morto.Io.Ti.Amo.
Con affetto..."                                                                                                                                                                                                                                 Pianse, ma non di tristezza e di sicuro non di gioia, pianse perché l’aveva perso e pianse perché l’aveva ritrovato. Pianse perché aveva voglia di piangere. Poi smise di colpo e sussurrò “non ti porterò mai rancore, non posso, no amerò mai nessun altro uomo, solo te, Finnick”. “ti aspetto”.
 
   
 
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