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Autore: Idda01    22/08/2014    2 recensioni
Non ho idea di cosa scrivere.
Allora, il tema è principalmente la storia di Oz, i suoi sentimenti verso la sua padrona e la morte di Alice ma dato che mi scocciavo a scrivere tutte le battute dei personaggi secondo il manga, ho preferito scrivere soplo alcune cose. Il titolo in inglese fa più figo, ecco spiegato quello.
Spero piaccia, non sono ancora brava a scrivere, ma spero piaccia comunque. /?/
Genere: Angst, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alice, Alyss, Jack Vessalius, Oz Vessalius
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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                                 -Residenza dei Baskerville, Sablier, qualche tempo prima.-


-Oz! Ti chiamerò Oz!-
Erano queste le parole che, per la prima volta, avevano reso quel coniglio di peluche felice. Quelle, le prime parole che aveva sentito dire per lui con così tanta gioia ed entusiasmo. Quelle le prime parole che l’avevano fatto innamorare di lei, Alice, la sua adorata *Ma pericolosa, aggiungerei.* padrona.
La bambina era corsa subito da Levi, che appena sentì il nome rise, mentre le accarezzava la testa. “Deve proprio tenere a Oswald per dargli quel nome!”  Pensò l’uomo, continuando a ridere, mentre la bambina guardava elettrizzata Oz, il suo adorato Oz, e lo alzava così in alto da farlo star male, ma dopotutto era un peluche, non poteva mostrare ciò che provava. Già, era solo un peluche, cosa mai avrebbe potuto fare per lei?
Se lo ripeteva ogni giorno, soffriva per quello. Non avrebbe mai potuto fare niente per la sua amata Alice, non avrebbe mai potuto.
O almeno credeva.


                                     -Residenza dei Baskerville, Sablier, presente.-


“Andava tutto bene, era tutto tranquillo fino a qualche secondo fa… Ma allora perché? Perché sono diventato così? E’ colpa sua! Lui! Lui! Perché non posso distruggerlo?!? Perché?! Alice… Salvami! Alice! Alice!...”
Sangue. Vedeva sangue ovunque Oz, ed era lui a causare tutto quel sangue. Gente senza testa, senza braccia o altre parti del corpo, sdraiate in terra senza vita, gente ancora viva, ma che a poco sarebbe morta, che cercava invano di scappare, venendo però uccisi da quella falce, oramai ricoperta di sangue. Lui piangeva, non riusciva a smettere. Al contrario, lui rideva. Era felice. “Come?! Come può essere felice di tutto questo?!? Basta! Non voglio più! Jack, finiscila!” Era tutto inviano, non poteva, o non voleva sentirlo. Non gli interessava. Dopotutto per lui era solo una Chain, una macchina di distruzione, non poteva provare sentimenti, no? No, poteva eccome.
Avanzavano, continuando ad uccidere e distruggere catene, perché dopotutto era quello il vero obbiettivo di Jack, distruggere le catene, portando così il mondo nell’Abisso, dalla sua amata Lacie.

Che desiderio egoista.

 Oramai era tardi, nessuno riusciva a fermare Jack, che aveva addirittura ucciso il suo più caro amico, Oswald, fratello di Lacie e attuale Glen, capofamiglia dei Baskerville.  Ma Oz piangeva, piangeva sempre più. “Alice… Dove sei… Ho paura… Basta… Basta… Ba.-” Eccola. La sua amata Alice era lì, davanti ai suoi occhi, finalmente avrebbe trovato pace.
Qualcosa però non andava.

Aveva sentito Alice che urlava contro Jack, in più aveva sentito il suo nome. Era per colpa sua. “Cosa? Cosa ho fatto? Alice! Scusa! Alice! Non volevo ucciderli! E’ colpa sua! Solo sua! Aiutami, Alice…”Alice era sempre più arrabbiata con Jack, sembrava quasi avesse sentito i pensieri di Oz, e questo lo rendeva un po’ felice, finché il coniglio non notò l’amata padrona appoggiata al muro, con un paio di forbici in mano, puntate alla gola. –Alice! Scambiati immediatamente con l’altra Alice!- -Scordatelo! Mi spiace Alice, ma devo distruggere questo corpo.-
Appena le forbici furono vicine al collo della ragazza, una luce bianca comparve e la fermò, mostrando la forma di una ragazza simile ad Alice, solo completamente bianca, con l’unica eccezione degli occhi, che erano rossi, come quelli della madre, Lacie. –Alice…  La Volontà dell’Abisso non permetterebbe mai che il suo corpo venga distrutto, e nemmeno io… Perciò, per favore, fin.- Lo spirito bianco venne interrotto da uno schizzo di sangue che le sporcò il viso, poi vide Oz, che urlava e piangeva, ma poteva sentirlo solo lei. “ALICE! ALICE! DOVE SEI?!? ALICE! HO BISOGNO DI TE!” Lo sentiva bene, e aveva notato che stava lentamente scomparendo, mentre vedeva la sua amata morire, e non aveva potuto fare niente per fermarlo. Niente. L’aveva vista scomparire dietro un lago di sangue,impotente, che giaceva per terra, ricoperta di sangue, con le lacrime agli occhi, il vestito bianco oramai diventato rosso sangue e le forbici ancora conficcate nel collo, dal quale il sangue continuava ad uscire, coprendo il piccolo corpo senza vita della ragazza.


 
--- Weeeell, è ciò che ho potuto fare.- Scusate se è tutto sconnesso, frasi senza senso o altro, non avevo idee, capitemi.-
Spero che almeno un po’ piaccia! Con questo, see you next ftime! /?/
-La vostra Ilda che scrive ascoltando la parodia di “Wiggle” cantata da Bart Baker, ascoltatela.-
   
 
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