Flah "What If?" di 178 parole in cui Bright, per salvare Fine, muore a causa del Cristallo Nero, lasciando la poveretta in preda ai sensi di colpa. Meno male che c'è Shade con lei(?).
Blame
Prima di morire, di lasciarsi andare tra le braccia del cristallo nero, Bright l’ha baciata.
Bocca contro bocca, disperazione e passione nelle iridi cremisi; un bacio salato, come le lacrime che ora sta piangendo.
“È morto” dice in un sussurro.
“È morto per salvarmi”.
Fine si porta le mani sugli occhi, come se così non potesse vedere, e singhiozza.
Shade la osserva per un interminabile secondo, prima di distogliere lo sguardo.
“Ti amava” afferma.
Lei lo sa, e questa consapevolezza fa più male di uno schiaffo; è come un dolore che la attraversa da capo a piedi, come mille schegge di vetro sotto i piedi.
Le braccia di Shade le cingono dolcemente la vita, e lei nasconde il viso nell’incavo tra il collo e la spalla del ragazzo.
“Non hai colpe.”
Vorrebbe rispondergli, dirgli che la sua colpa è quella di non averlo potuto amare, ma si limita a osservare le iridi iolite del ragazzo, che in quel momento brillano, come se volessero parlarle, infonderle fiducia e coraggio, come a dirle non preoccuparti, ci sono io con te.