Anime & Manga > Inuyasha
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Autore: Kaimy_11    18/09/2008    5 recensioni
(una AU dei giorni nostri) In un Giappone diviso in due,ovest ed est,dove capeggiano due bande. Una è capitanata da Naraku,l’altra da Sesshomaru,seguito da Inuyasha e gli altri. La giovane Rin,è costretta ad essere la donna di Naraku,contro il suo volere. Ma il suo triste destino si incrocerà con quello del glaciale Sesshomaru. Insieme scopriranno il vero amore che li unirà,ma il loro legame sembra impossibile,e la loro felicità verrà messa in pericolo,quando il nemico deciderà di attaccare… (è principalmente una RinxSesshomaru,ma ci saranno anche tutte le altre coppie. XD)
Genere: Romantico, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Rin, Sesshoumaru, Un po' tutti
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Uragano

 

Ecco la seconda parte del capitolo,nonché secondo aggiornamento della giornata XD.

Questi due capitoli erano i penultimi,dopo ce ne sarà uno solo,e poi,aimè! Fine…

 

 

Uragano. 2°part.

 

 

 

 

 

 

“:Cosa farai adesso? Attacca se hai il coraggio…:”

 

 

Sesshomaru non si mosse,apparendo tanto gelido ed immobile da rappresentare una statua di marmo.

Eppure era letale,con i muscoli tesi e gli occhi affilati,mente i capelli argentei e scompigliati gli ricadevano sulla fronte come frangia.

 

I due nemici si mossero in tondo per un po’,accerchiandosi,scrutandosi.

Uno aveva l’espressione folle,al tempo stesso vittoriosa di chi ha la situazione in pungo. Stringeva Rin come se fosse un trofeo vinto in guerra,il trofeo che gli garantiva la vittoria contro il suo nemico giurato e la tanto agognata vendetta su quella stessa ragazzina impudente che lo aveva sfidato per poi farsi beffe di lui.

D’altro canto Sesshomaru rimaneva teso,lo sguardo letale e la mascella contratta che riportava però un vistoso taglio,che sminuiva la sua postura minacciosa,così come la chiazza di sangue sul petto.

 

Silenzioso,Sesshomaru si chinò,facendo strisciare la sua pistola sul terreno,per farla arrivare vicino ai piedi di Naraku.

 

“:lasciala andare:” esordì quest’ultimo,riappropriandosi della postura totalmente eretta e statuaria,liberandosi anche dell’aria minacciosa. “:è me che vuoi no? Allora eccomi! Sono disarmato,vieni da me…:”

 

Naraku esaminò cauto l’espressione dell’altro,al fine di scorgevi anche il più microscopico segno,sperando di capire o meno se lo stava imbrogliando.

Volendoci pensare,vedere Sesshomaru che torna freddo con la sua solita aria formale ed altera,non sarebbe stata una cosa così strana,ma non in quella circostanza.

Fino al secondo prima dava mostra della sua paura con la rabbia che rendeva i suoi lineamenti minacciosi. Cosa era cambiato?.

Sesshomaru era a poco più di un metro di distanza da lui,inerme,che avesse capito chi era il più forte? O l’amore per Rin gli aveva proprio dato alla testa?.

Magari,pur di mettere al sicuro quella sgualdrina,il grande Sesshomaru era pronto a battersi contro di lui a mani nude,ma dimenticava forse che il suo avversario stringeva in mano un pugnale?.

Lo stesso pugnale che ora incideva lento la carne delicata della cola di Rin.

Infondo,analizzando il tutto,ogni cosa andava a suo favore,o questo pensava Naraku,convinto per giunta di essere superiore in quanto forza fisica rispetto a Sesshomaru.

 

Rin,tremante,stringeva il braccio di Naraku,artigliando quella stoffa blu del maglione che l’uomo indossava,ma ogni suo tentativo era invano.

Più passava il tempo,più preso della frenesia Naraku serrava la prese del pugnale sul suo collo. Anche se orami non provava più dolore,era normale che fosse terrorizzata da quella lama che minacciava a tal modo la sua vita.

Sarebbe bastato un secondo,una sola distrazione,che Naraku le avrebbe tagliato la gola,e la morte che si preannunciava era la peggiore. Avrebbe soffocato e avrebbe perso sangue fino alla morte,che sarebbe quindi giunta o per asfissia o per dissanguamento.

Scosse minimamente il capo,non era quello il momento di affiggersi o di torturarsi.

Sesshomaru,davanti a lei,la stava fissando. Poco prima il giovane fissava Naraku come un leone fissa la sua preda prima del balzo finale,ma ora,quei deliziosi occhi caramellati,fissavano lei.

La osservavano ansiosi,se pur la mascella serrata faceva presumere il contrario,il ragazzo era in pensiero per lei,e l’unica cosa che gli premeva era appunto la vita della sua amata.

 

E poi fu un solo istante.

Rin poté scorgere il segnale degli occhi di Sesshomaru,per poi accorgersi che il braccio di Naraku si era allentato,di poco,ma non la teneva più così rigidamente.

Ecco perché Sesshomaru la fissava,perché Naraku aveva abbassato la guardia per riflettere sulla sua proposta.

 

O adesso o mai più.

 

Con uno strattone Rin scivolò via dalla presa di Naraku riuscendo ad allontanarsi da lui di appena due passi,ma fu sufficiente.

 

Naraku sgranò gli occhi,odiando con tutto se stesso quella stupida ragazza,ma non ebbe il tempo di formulare altro pensiero,perché qualcosa si scaraventò contro di lui,trascinandolo inevitabilmente nella pozza d’acqua alla sue spalle.

 

Quel peso,altri non era che il corpo stesso di Sesshomaru,che si era buttato su Naraku per poi seguirlo sott’acqua.

 

L’impatto che l’acqua gelida annebbiò le menti di entrambi gli uomini,ma nessuno dei due era intenzionato a darla vinta all’altro.

 

 

Rin,che non riusciva a fermare le lacrime,si inginocchiò sul bordo della vasta pozza,che rispecchiava il colore cristallino dei ghiacci,creando giochi di luce ovunque.

Strinse con le mani insanguinate la roccia sotto di lei,ed impaurita come non mai,temeva per la sorte del suo amato.

 

 

…Sesshomaru…          

 

 

Pensava Rin,solo quello,quell’unico nome che era tutta la sua vita.

 

Fissava incredula quelle acque,da cui si vedevano emergere due masse,una scura ed una chiara,che si avvinghiavano,scontravano,si afferravano quando uno usciva appena per riprendeva fiato e l’altro lo faceva annegare ancora.

 

Rin,inspiegabilmente,ebbe un momento di debolezza,quando si coprì gli occhi con le mani.

Non era da lei,che ne aveva già viste di tutti i colori,ma iniziò a singhiozzare come una bambina,tenendosi il volto.

Era stanca,esausta,non ne poteva più di tutto quello,doveva finire.

 

Non sapeva cosa fare,e sforzarsi di pensare era inutile perché lei non poteva proprio fare nulla per cambiare la situazione o aiutare Sesshomaru.

 

Ma aprì appena le dita,per intravedere la figura,che annaspando,si stava spingendo sul bordo della pazzo per uscire fuori dall’acqua.

 

Rin ebbe un sussulto,quando riconobbe la camicia bianca e i capelli argentati del suo Sesshomaru.

 

Il ragazzo,solitamente composto,era ora del tutto rovinato e graffiato,sanguinante,e i vestiti gli si erano attaccati al corpo come i capelli al volto,dato che era fradicio d’acqua.

 

Tossiva,e sembrava incapace di risollevarsi da solo facendo forza sulle braccia.

Era davvero senza forza,dato che ancora rimaneva con metà corpo in acqua.

 

Rin scattò vicino a lui,gli prese il volto con le mani e lo scrutò per un attimo,per lei non vi era alcun graffio su quel volto che tanto amava.

Sesshomaru accennò un sorriso stanco e tirato per la sua amata,e Rin,lo accarezzò.

 

Peccato che quella scena così dolce e pacifica,venisse bruscamente interrotta.

 

Un mano uscì dall’acqua,e conficcò un pugnale sulla schiena di Sesshomaru,che sussultò spalancando gli occhi e tossendo sangue.

 

Mentre l’acqua cristallina diventava scarlatta,Rin rimase di ghiaccio,il cuore le scoppiò in petto,e le mani tremavano convulsamente.

 

Quella maledetto braccio di Naraku era riemerso per accoltellare Sesshomaru alle spalle.

 

Fortunatamente il pugnale non rimase conficcato nella schiena del ragazzo,e Rin non esitò oltre.

Si gettò su Sesshomaru aiutandolo a tirarsi fuori dell’acqua,e presa dalla foga,se lo trascinò addosso spostandosi di almeno due metri dal bordo.

Era presa da una strana frenesia,che le aveva fato fare quei gesti senza rendersene conto.

In quel preciso instante,infatti,si stava cullandosi con il ragazzo addosso.

Lo accarezzava e lo cullava,mentre versava fiumi di lacrime,mentre stringeva convulsamente il corpo sanguinante di Sesshomaru.

 

Ma mentre i due amanti rimanevano in terra,stretti e inermi,il loro nemico si rimetteva in piedi sul bordo delle pozza,e a tentoni,recuperava una pistola gettata via,ed ora,la puntava contro di loro.

 

Ed ecco tornato lo sguardo folle,la postura rigida delle spalle da vincitore.

 

Rin incupì lo sguardo,come se di fronte alla morte le fosse tornata la freddezza che la caratterizzava,mentre scrutava in silenzio l’uomo che da li a poco l’avrebbe uccisa.

 

Sesshomaru,riemerso da chissà quale abisso,si sciolse volutamente dell’abbraccio di Rin,sedendosi davanti a lei per proteggerla,tornando a minacciare il suo nemico con sguardo gelido ed assassino,me più che altro,in quel momento,ricordava solo lo sguardo di un leone ferito che non è ancora intenzionato ad abbassare la testa,neanche a pochi passi dalla morte.

 

Perché ormai,era davvero finita.

 

“:Addio…:”

 

Esalò Naraku,con la voce sottile e cupa da assassino che raggiunge finalmente il suo traguardo.

 

Rin se ne infischiò dell’orgoglio di Sesshomaru,e con tutta la forza che aveva lo costrinse a stringersi a lei.

Non se ne faceva niente di un corpo martoriato eretto davanti a lei per farle da scudo.

Un solo colpo li avrebbe trapassati entrambi.

Lo strinse a se,contro il suo petto,e inghiottì le lacrime contro la sua testa argentata,mentre si sentiva stretta a sua volta.

Quanto meno,sarebbero morti uniti.

 

BANG.

 

Il rumore sordo dello sparo riecheggiò nei timpani di Rin minacciando di struggerli,arrivando quasi a dolere alla testa.

Dopo interminabili secondi,Rin aprì gli occhi con estrema lentezza,e inconsciamente fece un controllo di tutte le sue parti del corpo,ma fatta accessioni per alcuni graffi che pizzicavano,non vi era nessun altro dolore.

 

Sobbalzò quando fece mente locale,e ricordò che stretto al suo petto,e quindi davanti al suo corpo,c’era Sesshomaru.

Le sue esile mani esaminarono in un secondo il corpo dell’amato,ma oltre alle precedenti chiazze di sangue,sulla camicia bianca non ce ne erano di nuove.

 

Con piacevole sorpresa rivide quegli occhi dorati che amava,e capì che anche il ragazzo stava facendo la sua stessa cosa: controllare se la persona amata fosse ferita.

Ma entrambi costatarono presto di essere illesi,ma erano certi di aver udito fin troppo bene lo sparo.

 

Che fossero già morti?.

Se non avessero avuto i precedenti tagli e le macchie di sangue ci avrebbero creduto davvero.

 

Si scambiarono un’ultima occhiata d’intesa,e poi,insieme,guardarono Naraku davanti a loro.

 

La risposta fu ovvia.

 

Naraku aveva gli occhi sbarrati,quasi fuori dalle orbite,l’espressione furiosa,e il braccio puntato contro di loro si andava abbassando,mentre il suo corpo tremava.

Ma la cosa che più li colpi,fu la chiazza che grondava sangue all’altezza del suo petto.

 

Rimasero interdetti per un po’ fin quando non seguirono lo sguardo di Naraku,per ritrovarsi a fissare una figura immobile e in alto,all’ingresso della cava.

 

Rin strabuzzò gli occhi,mentre pian piano allentava la presa su Sesshomaru,ma non riusciva a staccare gli occhi dalla quarta persona.

 

Jeans stretti,maglione chiaro,una treccia di capelli corvini al vento,ed uno sguardo blu puntato contro Naraku,oltre al braccio ancora teso con in mano una pistola.

 

…Bankotsu…

 

Pensò Rin,davvero incredula e con il cuore in gola.

Lo fissò ancora,mentre questo scrollava la pistola per poi rimetterla al suo posto nella fibbia dei pantaloni.

 

“:Addio Naraku:” esordì brutale Bankotsu “:Manda i miei saluti all’inferno…:”

 

Naraku lo guardo in cagnesco,mentre rivoli di sangue cadevano dalla sua bocca,e poi,traballante,finì dentro la pozza d’acqua.

 

Rin riuscì appena a togliere gli occhi dal loro salvatore,per osservare Sesshomaru e notare come anche lui stesse fissando Bankotsu,o meglio,i due uomini si fissavano reciprocamente.

 

“:Serve aiuto li sotto?!:”

 

Fece Bankotsu,con una punta di ironia,che Rin non condivise.

 

In risposta,Sesshomaru ghignò,e Rin capì al volo il significa di quel ghigno:  non osare avvicinarti a me!.

Ebbene si,neanche in quel momento il grande Sesshomaru poteva accettare l’aiuto di un nemico,che aveva già fatto abbastanza. Per Sesshomaru infatti non sarebbe stato facile accettare di dover la vita a quel Bankotsu.

 

 Rin avrebbe volentieri sbuffato,stufa di tutto quell’orgoglio,ma un nuovo arrivo catturò la sua attenzione.

 

Era una ragazza prosperosa,con una gonna corta nera ed un maglioncino viola,i capelli scuri appuntati con un fermaglio: Kagura.

 

Rin strabuzzò gli occhi,vedendola stringere al braccio di Bankotsu.

 

“:è tutto apposto?:”

 

Sussurrò Kagura,e Bankotsu in risposta le baciò appena la mano,senza alterare la sua postura rigira e lo sguardo rude.

 

“:Si!:” disse “:Ora è tutto sistemato…:” e detto ciò trascinò fuori la ragazza.

 

Rin rise,osservando,finalmente in santa pace,il suo amato,che si allungò per baciarle le labbra.

 

 

 

 

Sullo spiazzale davanti all’ingresso roccioso della cava,arrivarono due auto che frenarono di botto sgommando sul terriccio e alzando cumoli di polvere.

 

In un’auto scura vi erano Koga e Ayame,mentre nell’altra Miroku accanto ad Inuyasha che guidava,e dietro le loro rispettiva ragazze.

 

Tutti si catapultarono fuori,ad Inuyasha non era piaciuta per niente quell’auto che sgommavi via poco prima del loro arrivo,ma non ebbe il tempo di fare nulla,che tutti videro quelle due sagome traballanti che emergevano dal buio.

 

Rin e Sesshomaru strisciarono fuori dalla cava,e subito tutti i ragazzi afferrarono Sesshomaru togliendo di dosso a Rin.

 

Inuyasha,vedendo il fratello in quello stato al dir poco pietoso,si catapultò sugli altri due ragazzi che lo sorreggevano.

 

“:Che razza di fratello che ho!:” sbraitò agitandosi “: Io l’ho sempre detto che è un folle!:”

Ebbe giusto il tempo di una pausa per aprire la portiera posteriore su cui venne caricato Sesshomaru.

“:lo sapevo io. Lo sapevo. Questo non ci arriva vivo all’ospedale,e poi il resto glielo do io! Lo ammazzo io altro che!:”

 

I due amici Miroku e Koga,non si lasciarono toccare dal monologo di Inuyasha,che per quanto cercasse di nasconderlo,aveva semplicemente perso la testa preoccupato per il fratello.

Trasformando così quel momento drammatico in una scena comica.

 

Sesshomaru,dal canto suo,malconcio e stanco per com’èra,lo lasciò stare,o meglio lo ignorò volutamente.

Si sarebbe indubbiamente vendicato a tempo debito.

 

Rin invece,si vide accerchiata dalle sue amiche,terribilmente in ansia,ma la prima ad abbracciarla fu Ayame.

 

“:Rin!:”

 

Ma prima che le saltasse al collo,Rin la bloccò per osservala,e scorgere il grosso cerotto sul suo mento.

Di certo non poteva scordare di aver lasciato l’amica fra le grinfie di Onigumo.

 

“:come stai?:” le chiese.

 

“:Tranquilla Rin! Niente di rotto!:”

 

E finalmente tutte le amiche,comprese Sango e Kagome,si riabbracciarono,mentre Koga,Miroku e Inuyasha sgommavano via per portare Sesshomaru al dottor Totosai con una delle auto lasciando l’altra alle ragazze.

 

 

 

 

******************

 

 

Yuly: proprio così,Koga ha detto il tanto atteso ti amo,me contenta che ti sia piaciuto ^///^ e cosa ne pensi di questi due che hai letto?.

 

Isy_264: Si Koga,l’ha detto,e anche Sesshy è corso da Rin.

Spero davvero che questi due capitoli ti siano piaciuti.

 

Danda93: davvero l’ai letta tutta di fila? Grazie,spero di non averti deluso con questo duplice aggiornamento! XD.

 

Mikamey: allora,mi sa proprio che la piccola Ayame doveva proprio aspettare,ma alla fine ha risolto con Koga. Per quanto riguarda Rin,,ora Naraku la lascerà in pace!!!.

Evviva Sesshy! Sei d’accordo?!.

 

 

 

   
 
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