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Autore: DioMagoPrescelto99    24/08/2014    3 recensioni
Vedrete i nostri amati Hiccup, Merida, Jack e Punzie in tante situazione diverse tra amore, odio, tristezza e felicità dove riusciranno a rimanere se stessi nonostante le avversità.
[ Parings: Mericcup; Jackunzel ]
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hiccup Horrendous Haddock III, Jack Frost, Merida, Rapunzel, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Titolo:   Pronti per la ribellione
AU:   Nessuno
Personaggi:   Jack Frost, Rapunzel, Merida, Hiccup,
Parings:   Mericcup, Jackunzel
Rating:   Verde

N.T.: Un rigido e repressivo governo ormai era stato stabilito in una ampia parte del mondo, anche se una piccola parte di esso è riuscita a scampare a questo governo, ma pagando un caro prezzo: esclusione e miseria. Molte famiglie dei popoli aventi questo governo preferivano non fuggire per evitare proprio l'emarginazione e la povertà.
Ogni anno il governo richiamava tutti i sedicenni del paese per esaminarli e verificare il loro quoziente intellettivo e le loro capacità e controllare se fosse il tutto nella media e non pericoloso e quindi non in grado di causare rivolte. Se ciò non accadeva e i ragazzi risultavano maggiori rispetto la media, venivano uccisi e sepolti. Quando il governo fu fondato e i nuovi ragazzi esaminati, la maggior parte di loro aveva un'intelligenza superiore o caratteristiche in grado di poter creare ribellioni.
 Vi furono molte vittime e il numero della popolazione diminuiva. I ragazzi sopravvissuti procrearono cercando di non creare qualità di ribellioni e ragazzi intelligenti o per lo meno farle restare nella media.



Il giorno degli esami, in una casa della parte più povera della città, un ragazzo dai capelli castani quasi a caschetto, occhi verde come un prato in primavera e viso disseminato di lentiggini, era terrorizzato da tutto ciò che stava per avvenire da lì a poche ore. 
Al ragazzo il cui nome di nascita era Hiccup Horrendous Haddock III, piaceva molto la tecnologia e la conoscenza, era un ragazzo abbastanza intelligente e sapeva che queste sue qualità e passioni gli si sarebbero rivoltate contro al test. Sperava di non risultare maggiore rispetto la media … di risultare normale.

In una casa sulla parte più alta della montagna del paese, un ragazzo dal capelli bianchi come la neve attecchita al suolo, occhi color ghiaccio e pelle come quella di un albino, era terrorizzato da tutto ciò che stava per avvenire da lì a qualche ora.
Il ragazzo che risultava al nome di Jack Frost era il solito giocherellone a cui piace fare scherzi divertenti, non gli piaceva il modo di fare e le regole del governo, ma in fondo a chi piacevano? A nessuno. Cercava di distrarsi dal tutto giocando con la sorellina fuori casa. Sperava di non risultare maggiore rispetto la media … di risultare normale.

In una piccola casina nella zona più calda del paese, una giovane ragazza dai lunghi, quasi chilometrici capelli biondi trascinati per casa che incorniciavano un viso innocente e grandi occhi verdi, era terrorizzata da ciò che stava per avvenire da lì a qualche ora.
La ragazza chiamata Punzie dagli amici ma il cui vero nome era Rapunzel si distraeva dalla paura dell’esame, sfogando la sua abilità e creatività in uno dei suoi bellissimi quadri. Sperava di non risultare maggiore rispetto la media … di essere una ragazza normale.

In una grande casa, una ragazza dai cespugliosi ricci capelli color rosso fuoco quasi indomabili e occhi blu che ardevano anch’essi di un fuoco interiore, era terrorizzata ma soprattutto innervosita da questa legge del test, anche perché una delle sue abilità era ribellarsi ed essere coraggiosa nel farlo, e questo i capi non lo vogliono. Cercava di calmarsi e di non pensare a tutto ciò che stava per avvenire da lì a qualche ora.
La ragazza proveniente da una ricca famiglia, Merida Dun Broch, non usava le buone maniere insegnate dai genitori autoritari, o meglio dalla madre, infatti cercava sempre di fare a modo suo e di non essere detta cosa fare. Nonostante già sapesse che per lei era difficile risultare normale, la speranza è l’ultima a morire. Perciò sperava di non risultare maggiore rispetto la media … di risultare come sua madre voleva.
In quello stesso giorno i quattro, grandi amici fin da piccoli si sedettero insieme cercando di distrarsi a vicenda. Poi Merida, avvertendo i suoi cari amici, rivelò una cosa che il padre le aveva detto riguardo gli esami: se dei ragazzi stanno per essere uccisi gli esaminatori cancellano i ricordi dei familiari ai bambini, uno stupido modo per farli soffrire di meno. 
Ed ecco che da quattro varie stanze, degli esaminatori chiamarono i nomi dei quattro che entrarono ognuno in ogni stanza. Merida cercava si sembrare il più normale possibile e di domare la sua riccioluta chioma, Rapunzel si trascinava i suoi lunghi capelli raccogliendoli tra le braccia così da non lasciarli indietro. Jack cercò di pensare positivo e di sperare di tornare a casa dalla sua sorellina che lo aspettava a casa per giocare insieme. Mentre Hiccup evitava qualsiasi tipo di lettura ed evitare così l’aumentare della sua conoscenza.
I quattro dopo aver bevuto il liquido verdastro nel bicchiere situato su un tavolino si sedettero su una sedia con sopra un casco collegato a tanti fili a loro volta collegati ad una macchina elabora dati. Mentre gli esaminatori facevano domande e i quattro rispondevano, valutando il loro quoziente intellettivo, il casco che avevano in testa valutava le loro abilità e capacità verificando che le avessero nella media.
Dopo un paio di domande vi fu il totale silenzio la macchina elaborava e prendeva automaticamente la decisione di cancellare o preservare la memoria. Ma poi per i quattro tutto era più confuso non ricordavano niente dei loro familiari, non sapevano neanche chi erano loro stessi. Il tutto era smarrito nella loro mente, lasciandogli un vuoto non solo in testa ma anche nel cuore: non ricordavano le loro famiglie.
Tre dei quattro subito pensarono alla frase che Merida stessa aveva detto e anche la rossa ripensava a ciò che qualcuno le aveva detto riguardo a dimenticare la famiglia, ma non ricordava chi. Tutti diedero impulso al loro istinto, Merida sferrò un calcio dritto sul viso della sua esaminatrice facendola cadere e fuggì dalla stanza cercando di ritrovare i suoi amici, le uniche persone che ricordava. 
Hiccup si alzò immediatamente e caricò come un toro verso l’uomo che stava per ucciderlo stordendolo e fuggì dalla stanza cercando di ritrovare i suoi amici, le uniche persone che ricordava.
Jack si alzò dalla sedia e atterrando l’esaminatore corse via per fuggi da quel luogo, fuggì dalla stanza cercando di ritrovare i suoi amici, le uniche persone che ricordava.
La povera Punzie sapendo ciò che stava per succederle si mobilitò per scappare. Afferrò i suoi chilometrici capelli lanciandoli contro la sua esaminatrice sbalzandola e facendola battere contro la scrivania della stanza, fuggì dalla stanza cercando di ritrovare i suoi amici, le uniche persone che ricordava.
I quattro si ritrovarono nella sala d’attesa dove altri ragazzi li guardavano increduli. Gli sguardi dei quattro si incrociarono capendo che tutti erano risultati superiori alla media. Erano tutti intenti a fuggire, ma la povera ragazza dagli occhi innocenti era trattenuta da qualcosa, qualcosa la tratteneva dai suoi lunghi capelli. La sua esaminatrice la tirava verso di se sfruttando quei bellissimi capelli e tirandoli come fossero una corda. La ragazza spaventata e impaurita gridava il più forte possibile aiuto. Hic vedendo la sua migliore amica in quelle condizioni non ce la fece, le tagliò i capelli lasciandoglieli lunghi fino le scapole e liberandola dalla solida presa dell’esaminatrice.
Ormai liberi e ricongiunti riuscirono a fuggire e ad addentrarsi nella foresta dove al momento sarebbero rimasti al sicuro. Erano soli, quattro ragazzi soli in una foresta.
Passarono anni perché i quattro si abituassero alla vita latitante e dei boschi, dove dovevano procurarsi il cibo da soli e sopravvivere alla foresta e ai suoi pericoli.
Ma ormai non erano più soli, ma con un gran gruppo di persone ribellate al governo.
-    Dobbiamo rivoltare questo governo - , gridò una Merida ormai cresciuta, ma sempre con la sua chioma ribelle incontrollabile.
-    Se vogliamo rivoltarci dobbiamo essere uniti e reclutare nuove persone disposte ad aiutarci per questa causa. Noi dovevamo essere uccisi per le nostre abilità, Rapunzel è troppo istintiva e questo avrebbe potuto causare ribellioni. Merida ha troppo coraggio per i loro gusti, e il coraggio per loro è simbolo di rivolta. Jack è un burlone ed in più ha sempre pensato di rivoltare il governo e questo loro non lo accettano. Io, invece, sono troppo intelligente e capace per loro, e la troppa intelligenza è causa di ribellione - , affermò Hic guardando le persone che erano in loro ascolto.
-    Perciò dobbiamo ribellarci e cancellare questo stupido governo repressivo - , esclamò Jack quasi gridando.
-    Io sono con voi e lo sapete, ma noi siamo in pochi e loro hanno un esercito. Ci serviranno armi - , disse Rapunzel con un piccolo camaleonte sulla sua spalla destra che ogni tanto si mimetizzava con lo ciò che vi era dietro la ragazza.
-    Perciò se volete ribellarvi andate a prendere più armi possibili, ci vediamo domani qui, e vediamo quanto siamo organizzati - , concluse Jack chiudendo la seduta con una missione per tutti: prendere più armi possibili.
-    Ma Jack, loro possono andare in città a comprare le armi, noi no ti ricordo che siamo ricercati - , disse Punzie afferrandogli la mano. I due ora erano più che amici così come anche Hiccup e Merida che ripeterono il gesto degli altri due.
-    Punzie so io dove andare, voi seguitemi - , all’affermazione di Jack tutti annuirono e lo seguirono a coppie mano nella mano.
I quattro si fermarono di fronte una casetta nella periferia della città dove le guardie andavano raramente a perquisire. La casetta era piccolina e tutta fatta di legno appartenente probabilmente ad un contadino.
Jack si avvicinò seguito a coda dagli altri tre, e arrivato vicino la porta bussò il più forte possibile.
Un vecchio signore dalla barba bianca aprì chiedendo:
-    Chi siete e cosa volete - , 
-    Noi siamo Jack, Hiccup, Merida e Rapunzel - , rispose l’albino.
-    E cosa volete? - , continuò il vecchio,
-    Vorremmo che tu ci costruissi un’arma per ognuno di noi. So che … - , all’affermazione del ragazzo l’anziano signore chiuse la porta quasi con violenza, ma non del tutto, Jack aveva messo un piede per bloccarlo continuando la frase ancora incompleta:
-    So che tu sei il più abile e veloce, e poi so che Hiccup potrebbe aiutarti, a lui piace la tecnologia e la costruzione - , guardando l’amico dagli occhi verdi e convincendolo a farlo, anche se davvero a Hic piacerebbe farlo.
-    No, non lo farò … perché dovrei farlo? - , domandò ai ragazzi che non gli permettevano di chiudere la porta di casa sua.
-    Perché noi siamo riusciti a fuggire al governo, e so che suo figlio è morto per colpa loro. Noi vogliamo ribellarci e cambiare le regole per favore aiutaci - , chiese Jack pregando l’uomo che era rattristito a sentire nominare suo figlio morto essendo risultato superiore alla media.
-    Ma anche se vi aiuto, sapete che avete scarse probabilità di vincere questa ribellione - , affermò l’uomo.
-    Almeno facci tentare - , affermò l’albino lasciando qualche minuto di tempo permettendo all’uomo di riflettere. 
-    E va bene vi aiuto, vieni ragazzo costruiamo qualche arma buona per voi - , affermò il vecchietto chiamando Hic e scatenando una risata di soddisfazione in tutti e quattro i ragazzi.
-    Hic, noi andiamo a prendere da mangiare e fare da guardia al rifugio. Tra quanto torniamo? - , 
-    Potete tornare questa sera, che già ho qualcosa di pronto - , concluse il vecchio facendo entrare Hiccup in casa e lasciando i ragazzi soddisfatti.
Dopo tante ore di lavoro Hiccup e il signore erano pronti a presentare ai ragazzi le loro invenzioni di cui erano più che soddisfatti.
Quando, la rossa, l’albino e l’innocente ragazza tornarono alla casa del vecchietto, Hic era già fuori che attendeva i suoi amici impazientemente.
-    Non venivate più, abbiamo finito, correte qui - , gridò Hiccup facendo cenno di arrivare velocemente da lui e i tre rispettarono i comandi dell’amico.
-    Beh, dove sono le costruzioni? - , domandò Merida molto eccitata.
-    Adesso arrivano. Frank vieni con la prima arma - , grido all’interno della casa. Subito il signore il cui rispettivo nome era Frank uscì dalla casa con un bellissimo arco di metallo decorato con fiamme e frecce dello stesso materiale posizionate in una grande faretra.
Alla vista dell’arco tutti rimasero a bocca aperta, cercando di domandare per chi fosse la prima arma. Ma Hiccup subito intervenne prima di tutti afferrando l’arco e la faretra e donandoglielo a una Merida molto eccitata e contentissima di ciò che stava ricevendo:
-    Alla ragazza che amo di più al mondo. Questo è un potente arco che scaglia frecce di che pochi secondi dopo lo scoccare si infiammano, ma non è tutto, questa è una particolare faretra che ha l’abilità di creare frecce per riempire l’arco.
-    Oh grazie mille Hic - , esclamò la rossa afferrando la sua nuova arma e donando un caldissimo abbraccio al ragazzo.
-    Frank, la seconda arma - , grido ancora Hic mentre il signore tornava dentro a recuperare la seconda arma e uscendo tutti rimasero di stucco e stupiti da ciò che aveva in mano: una padella.
-    Alla mia migliore amica, Punzie è tutta tua - , affermò il ragazzo afferrandola dalle mani di Frank e donandola a Rapunzel.
-    Ma Hic, è una padella - , affermò Punzie ,
-    Si, ma non sai che cosa puoi farci? Quella padella può cambiare forma in qualsiasi arma vuoi fuorché le armi da sparo - , a questa frase tutti rimasero sbalorditi e increduli, mentre Rapunzel gridava dall’eccitazione trasformando la padella in una spada, poi una frusta e poi in un coltello e così via.
-    Ora l’arma per Jack - , gridò il ragazzo attendendo che Frank la prendesse da dentro casa.
L’uomo uscì dalla casa con un bastone che ad una estremità diventava tondo come un punto di domanda e incorniciato da una strana sostanza celeste color ghiaccio.
-    Questo è per te Jack - , affermò Hiccup donando il bastone nelle mani dell’amico che era rimasto sbalordito.
-    Cosa fa? - , domando con fretta di sapere le qualità di quest’arma.
-    Beh Jack vedi quella sostanza solida presente attorno al bastone? È una rarissima sostanza che applicata a dovere crea un gran potere. ora grazie al bastone sei in grado di controllare e creare la neve e il ghiaccio, contento? - , concluse quasi fiero di se.
-    Contentissimo Hic, grazie mille amico - , esclamò l’albino lanciando una scia di ghiaccio che colpì involontariamente il moro scaraventandolo a terra e provocando un gran risata comune.
-    Ma Hic, non hai fatto niente per te? - , domandò Merida.
-    Ah si adesso vi presento un mio nuovo amico. SDENTATO VIENI QUI - , gridò Hiccup chiamando qualcuno.
Dal retro della casa una grande forma si innalzava in aria con grosse ali nere pece, raggiungendo i ragazzi .
-    Ragazzi, lui è Sdentato, è il mio amico drago meccanico, fatto di vari circuiti, in grado di volare e sputare fuoco. In più lo abbiamo dotato di intelligenza e di un cip, per chiamarlo quando ne ho bisogno. È MAGNIFICO - , esclamò Hiccup andando ad accarezzare il metallico drago nero, che si muoveva alle carezze come un vero animale in carne ed ossa. I tre, vedendo il drago, rimasero stupiti e incuriositi dalla creatura meccanica ma anche dall’intelligenza di Hiccup e del signore che hanno creato armi simili.
-    Abbiamo finito. Grazie mille Frank, grazie per averci aiutati nella nostra battaglia - , ringraziò Jack.
-    Di niente ragazzi. Hic non dimentichi di dire qualcosa a Jack? - , concluse Frank entrando in casa.
-    Ah si Jack, il tuo bastone ti permette anche ti volare perché elimina la forza di gravità in torno a te. Questo avviene solo quando vuoi tu - , concluse Hiccup salutando l’uomo con un sonoro CIAO.
-    Che cosa fortissima - , esclamò a gran voce Jack, - andiamo al rifugio - .
Hiccup salì in groppa a Sdentato preparandosi a decollare:
-    Merida vuoi venire con me? - , chiese il moro,
-    Si arrivo Hic  - , 
-    Sono sicuro che Jack possa portare con se Punzie volando - .
E i quattro volarono al punto di ritrovo per prepararsi alla ribellione.



-    Ragazzi se vogliamo rovesciare questo governo dobbiamo cambiare i dati presenti sul computer principale nella sala di comando nel palazzo di controllo. Dobbiamo scortare Hiccup lì e poi al resto penserà lui - , espose Jack,
-    Sii! - , gridarono tutti contemporaneamente,
-    Allora nel palazzo ci sono ben 15 piani compreso il piano terra. Noi siamo 60 esclusi noi 4 che dobbiamo andare al 16° piano dove è situato il computer principale con tutte le regole del governo della nostra città, cambiarle e fare lo stesso anche con altre città - , disse Merida esponendo il piano da seguire,
-    Per ogni piano 4 di noi devono fermarsi per rallentare l’avanzare delle guardie e darmi tempo di modificare le regole di questo governo che saranno comunicate a tutti i robot guardia che saranno sotto il nostro controllo - , concluse Hiccup.
-    Bene ora siamo pronti! - , esclamò Rapunzel speranzosa di cancellare per sempre questo governo,
-    Allora andiamo! - , disse Merida alzando il suo arco al cielo,
-    Pronti per la ribellione - .



N.T.: spero che anche questa One shot vi sia piaciuta ... mi è dispiaciuto tagliare i capelli a Punzie T.T ma ho voluto farlo. L'idea della padella mi è piaciuta molto ed ho voluto scriverla proprio per questo così come anche uno Sdentato metallico era troppo figo/cucciolo. Spero di trovare delle recensioni ma soprattutto che abbiate trovato la storia carina ... beh allora alla prossima ...
 
  
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