Andò dritta verso casa sua,piangeva,piangeva e non riusciva a smettere. Non si rese conto da quanto tempo stesse piangendo. Stava rannicchiata in un angolo della stanza, aveva la luce spenta e piangeva. In mano aveva una tazza che fumava,si era preparata una cioccolata calda,dal momento che aveva saltato la cena. C’era silenzio,si sentiva solo il rumore delle cavallette,le macchine che sfrecciavano nel buio,quando ad un tratto suonò il campanello. Helen immaginò chi potesse essere,perciò non si spostò da lì. Il campanello insisteva,a Helen dava fastidio perciò si spostò verso la finestra. Alzò lo sguardo,per osservare la luna,dato che il riflesso della luna appariva nella tazza,e vide una sagoma che si muoveva velocemente sulle scale di emergenza. Helen ebbe paura,molta paura. Indietreggiò…