Prologo

Salt Lake. La città più lontana, e meno influenzata, dalla civiltà tecnologica degli Stati Uniti.
D'altronde il Tenesse non vantava grandi metropoli come New York, e gli abitanti di questa sperduta città, molto spesso, abbandonavano quei luoghi in cerca di fortuna. Fondata dagli antichi pionieri, vantava una storia che attraversava i suoi monti e le sue valli. Si narra che un antico popolo risedesse in quelle terre, prima di far posto ai conquistadores spagnoli. Altre voci parlavano del tesoro dei ribelli dell'indipendenza, altre leggende, parlavano del Santo Graal. Quel che era certo, era che nessun abitante di quel posto, avrebbe risparmiato un qualsiasi pettegolezzo alla sua bocca. La cittadina vantava vasti campi coltivati, di natura immensa. Circondata dalle montagne, era la culla della natura selvaggia americana, con grandi laghi e fiumi. Erano famose, fra gli abitanti, le piccole cascate del Morondoro, che creavano un paradiso naturale sconosciuto al resto del mondo. La vita attiva, che non comprendesse allevamenti, si sviluppava nel piccolo centro cittadino, con poche attività commerciali, pochi abitanti e una sola piazza centrale, dove si svolgeva anche il mercato.
Gli abitanti della cittadina, vivevano nelle varie aree terrene che circondavano il centro, ed una delle famiglie più modeste, ma anche conosciute del paese, era la famiglia Coole, che vantava una lunga tradizione di allevatori, dal capostipite Brian Coole, passando per Gregory e Alfred, fino all'attuale capo-famiglia, Steven Coole. Sotto la sua guida,  l'impresa di famiglia aveva visto i suoi maggiori profitti. Un uomo con la testa sulle spalle, severo e intrattabile, con l'ossessione per il rispetto e la rigida educazione, aveva istruito suo figlio ventiquattrenne, Logan, alla conduzione dell'azienda.
Logan era un ragazzo rispettoso, con la propensione al duro lavoro. Ma non era un ragazzo con cui era facile trattare. Un’innata sensibilità, si celava dietro ad un carattere forte e spigoloso. Non era arroganza la sua, piuttosto, una specie di autodifesa sviluppatasi negli anni.
Proprio in quella piccola e sperduta cittadina del Tenesse, un nuovo arrivato fece molto scalpore, e la notizia si diffuse sulle labbra di tutti in breve tempo. D'altronde, quando sarebbe capitata un'altra occasione simile, nella quale un bel ragazzo newyorkese, arrivasse proprio in quel posto sperduto, abbandonato da Dio.
La notizia fece il giro della cittadina, passando di bocca in bocca, arrivando fino alle avide orecchie di Steven Coole, che aveva anche allestito un piccolo ostello per allevatori stagionali, di cui si occupava suo fratello Bob. Colse la palla al balzo, e cercò disperatamente il ragazzo per tutta la cittadina, e non gli ci volle molto a trovarlo. Gli era bastato seguire la scia di commenti e pettegolezzi che le donne del paese, anziane o giovani che fossero, si facevano scappare sul giovane. Intravedendolo dalle vetrine di una salumeria, si sfregò le mani con soddisfazione, prima di fare ingresso nel locale, sperando che le dicerie sul suo aspetto fisico, fossero davvero quello giuste.


To be continued...


N.d.a.
Sono emozionata e non so cosa scrivere... Andiamo proprio bene! Sono le prime n.d.a. che scrivo, e non so come ringraziare voi che avete letto questo piccolo (piccolissimo) capitolo introduttivo alla mia storia. Ci tengo molto a questo progetto, anche perché è la prima long che pubblico. Spero che vi abbia incuriosito, anche se si tratta solo un capitolo d'apertura. Ringrazio,dunque, voi che avete letto, e vi annuncio che i prossimi capitoli saranno più lunghi, giusto per annoiarvi la giornata XD. Grazie ancora.
Kitty96