The Vampire Diaries, 'City of Vampires' di Dreamer

City of Vampires

PROLOGO

Esistono creature particolari,
chiamate vampiri.
Qualcuno di noi ha prove della loro esistenza.
Nonostante noi non abbiamo assoluta certezza
riguardo alla nostra triste esperienza,
gli insegnamenti e le testimonianze del passato
sono prova sufficiente
per persone con occhi ben aperti.

(Bram Stoker, Dracula, 1897)

Dopo soli quattro anni dalla sua fondazione, New Orleans divenne capitale della Luisiana Francese, ma nessuno sapeva il perché quelle terre non erano mai riuscite a essere colonizzate da nessun uomo.

Le terre che la circondavano erano popolate da animali selvaggi, pericolosi, e vi erano paludi malariche ovunque.

La malaria era però solo una copertura per quelle che la gente del posto prese a chiamare leggende.

Pochi erano a conoscenza della verità.

Gli animali selvaggi che la circondavano erano licantropi, per metà uomini e per metà lupi mentre i malarici che l’abitavano erano abomini della natura, mostri dalle sembianze d’uomo con i canini lunghi e affilati e il cuore di ghiaccio, vampiri.

Essi si nutrivano della forza vitale delle persone, del loro sangue e non nutrivano pena, amore o risentimento.

Erano privi di provare qualunque emozione umana e nessun villaggio era mai stato in grado di resistere a queste creature per più di un anno.

Ma il piccolo conglomerato che stava nascendo attorno a quello che poi venne chiamato quartiere francese, aveva qualcosa di diverso.

Tra gli ex-galeotti, i cercatori d'oro, gli avventurieri e le prostitute c’erano anche potenti streghe che, alleate con la corte di Filippo II di Orléans, principe di Francia, combattevano contro di essi per cercare di mantenere ordine tra i nuovi abitanti.

La vita era dura, gli abitanti morivano e il popolo iniziava a fare domande sui corpi prosciugati e quelli dilaniati come lo fu quello del Principe.

Dopo la sua morte, nel 1722, la città passo sotto il comando degli spagnoli ma le vere detentrici del potere cittadino erano le streghe.

La situazione era sempre più critica e i demoni rivolevano la loro città natale, generazioni di streghe si battevano per la sopravvivenza e le battaglie fra le specie, camuffate col nome di guerre civili, erano all’ordine del giorno.

La città era dilaniata dalla morte e il sangue scorreva ovunque, gli incendi del 1788 e del 1794 divisero in due la città e molti degli uomini-lupo morirono in essi.

La specie dei licantropi si stava estinguendo, distrutta all’interno dalla guerra millenaria con i vampiri.

Nel 1803, la città passo al comando degli Stati Uniti e tutto il mondo vedeva essa con una città ricca, piena di possibilità e di lavoro che nell’ottocento, scarseggiava.

La città si espanse e migliaia di abitanti giunsero in quella che ormai era considerata una metropoli.

Nuova aristocrazia, nuova corte, nuove stragi.

Le streghe diventarono sempre più potenti, i vampiri si trovarono alle strette per la verbena che prosperava nel sangue della gente e i licantropi ormai sembravano estinti.

Erano invincibili solo alla luna piena, il che la rendeva una specie debole davanti al potere ancestrale delle streghe e alla forza dei vampiri.

Le streghe imprigionarono i vampiri in una dimensione parallela e chiusero i cancelli con un incantesimo, nessuno però era in grado di poter levare un tale flagello dal mondo e le streghe sapevano che i vampiri avrebbero trovato uno spiraglio per uscire da quell’universo.

Gli umani, quelli che si erano alleati con i vampiri, erano liberi di entrare come i vampiri erano liberi di uscire ma non erano così stolti da farlo.

Le streghe erano troppo potenti per essere affrontate e a loro occorreva un buon piano e un comandante per guidare la loro rivolta.

Avrebbero potuto scegliere un’altra città, un altro posto in cui vivere.

La gente e il loro sangue sarebbero stati incontaminati dalla verbena e gli abitanti, inconsapevoli della loro esistenza, sarebbero state prede facili ma i vampiri erano predatori, l’orgoglio avrebbe permesso la loro vincita e anche questo le streghe sapevano.

Sapevano che i vampiri in precedenza erano stati uomini e sapevano che il loro cuore freddo, ancora batteva di sentimenti, sapevano che quando un vampiro ama, lo fa incondizionatamente e per sempre e loro erano immortali.

Era su questo che contavano, e su questo che la maledizione si basava.

“Se un vampiro s’innamorerà di un umano e se questo a suo volta lo farà del vampiro,
l’umano morirà
e il vampiro sarà condannato una vita infinita di solitudine
e nessun’arma potrà scalfire il suo cuore
per porre fine
alle sue sofferenze”

Mentre un vampiro con gli occhi azzurri, si crogiolava nella convinzione dei rischi, innocui a suo avviso, che essa comportava, una bambina veniva alla luce.

“Elena” questo era il suo nome.

NOTA AUTRICE
Buonpomeriggio a tutti :)
Mi era ripromessa di non pubblicare questo prologo fino al completamento dell'altra mia storia ma oggi mentre guardavo il bennere mi è venuta voglia di pubblicarlo.
Questa idea mi è venuta un po' di tempo fa, era solo una piccola parte della storia che poi ha preso il sopravvento era è diventata una vera e propria fanfiction.
Parla di New Orleans, come avrete notato, e segue le sue vicende storiche.
Le date e le guerre, come gli incendi e i sovrani che si sono susseguiti sono reali, ma stravolgerò un po' il tutto ai fini logici della storia.
Spero che questo breve prologo vi sia piaciuto e non vi abbia annioiato con tutta questa storia.
Amo New Orleans, la sua storia e tutto quello che è legato a lei ed è per questo che ho costruito una storia su di questa.
Non credo ci sarà un primo capitolo fin quando non finirò "TWO THIEVES AND A BLUE CAMARO" a meno che non mi venga l'insana idea di pubblicarne un altro, come oggi hahha.
Vi invito a leggere le altre mie storie, che trovate nella mia pagina autore e a recensire per farmi sapere se è il caso di portare avanti questa storia.
Un bacio e grazie a chi ha avuto la pazienza di leggere :D
Dreamer_Vampire