“Il vero mostro”

Sento i grilli frinire. Deve essere estate, ovunque io mi trovi. Non so se sta succedendo davvero, o se è solo un sogno profumato. 
Forse me ne sono andata da ore, giorni, mesi, anni, e li sto osservando da lontano, chissà da dove. 
Sono appoggiati al porticato, lui l'ha riaccompagnata a casa. 
Veronica abbassa gli occhi, e ride. Non la vedo felice da.. Realizzo che mai, mai l'ho mai vista coś felice. 
Logan la sta guardando, muove lentamente le dita. Non ha mai amato coś. Io non l'ho mai amato coś. 
Prende la sua mano, la stringe. 
Devo avere proprio un’aria stupida, io che non ho mai provato una sensazione del genere. Di qualcuno che ti prende la mano solo per il piacere di farlo. 
Mi tocco la tempia, d’istinto, e sento il sangue, raggrumato e sporco. In un ricordo nauseante, vedo quella mano che mi afferra e la ferocia nei suoi occhi, mentre si avventa su di me. Lo sbattere sordo del posacenere sulla tempia, lo stesso su cui aveva riposato il cadavere della mia prima sigaretta, ribellione di una bambina. Poi, il nulla. 
Me lo sono meritato, penso.

Sono un mostro invisibile, adesso, e sono sempre stata incapace di amare. Non so cosa sia peggio.
 

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Angolo autrice: Questa doppia drabble partecipa al contest "Odore di fragole rosse - Sinestesia Drabble Contest". Mi sono ispirata all'opera di Edward Hopper "Summer Evening", ho usato la frase di Chuck Palahniuck "Sono un mostro invisibile e sono incapace di amare. Non so cosa sia peggio.", e ho inserito tematiche violente come richiesto dal pacchetto.