Essere a pezzi. Sentirsi nauseati sopraffatti schiacciati massacrati soffocati da tutto il mondo e da se stessi. Essere in un momento nero, l’apice del malessere che prende qualcosa attorno allo stomaco, ma soprattutto prende la mente. E la lucidità.
Salire in terrazza con la testa ammorbata da tutti questi pensieri, e trovarlo seduto al sole, le auricolari nelle orecchie, un libro alla prima pagina sulle gambe. Una schiena a cui appoggiarsi.
In silenzio sedersi dietro di lui, spalle contro spalle, per sorreggerlo, per farsi sorreggere. Sentire il battito del cuore di qualcun altro e guardare il cielo.
E sentirsi bene.


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Ok, sono 101, ma word mi ha contato "l'apice" come parola unica... E' che ero così contenta quando ho letto "100" in basso alla schermata che ho preferito lasciare tutto così, anche se una sola parola la potevo togliere senza problemi... magari quello stesso " l' "... Ma avevo scomesso con me stessa se riuscivo a scrivere una Drabble perfetta senza contare le parole fino alla fine, e mi piace credere di aver vinto! Ok, almeno ci sono andata vicino... (dalla felicità sto pubblicando all'istante, direttamente, senza nemmeno curare carattere e dimensioni testo!)
Questa resta una delle mie scene preferite di tutto il manga (ho anche provato a disegnarla!), nonchè il modo in cui mi piace vedere l'amicizia. Volevo scrivere una drabble, ma non d'amore, non avevo voglia di essere scontata, ed è uscito questo: forse vi apparirà scontato nella visione del malessere e del grande brutto mondo cattivo che mi schiaccia; semplicemente anche io ho avuto piccoli momenti di sconforto e ho provato a raccontarli, spero di esserci riuscita senza essere scontata.
Infine: la scena se ricordo bene si colloca dopo l'arrivo di Tonami, quando socializza con Yukino e Arima inizia a capire quanto in realtà si senta distante da lei.
Ora basta, perchè le mie BUBBOLe sono più lunghe della fic! ^^ Grazie per aver letto! (inchino)