`Vuoi uscire con me?`

Sting stava camminando da circa venti minuti su e giù per il corridoio di Sabertooth.
Aveva un nodo alla gola ed una stretta allo stomaco.
Il cuore gli sarebbe esploso, ne era certo.
Si portò una mano alla fronte e l’altra al fianco.
<< Dannazione… perché è così difficile…? >>
<< Cosa è difficile, Sting? >>
Il Drago Bianco si girò verso il suo compare, che lo stava fissando accigliato sulla soglia della porta.
<< Rouge… Ma certo, Rouge! >>
Sting si catapultò letteralmente sul moro, con un sorrisone enorme.
<< Tu mi devi aiutare >>
<< A fare cosa, scusa? >>
Il biondo sorrise nuovamente e spiegò il suo problema all’amico.

Minerva si trovava elegantemente seduta ad un tavolo della Gilda.
Una mano sorreggeva il volto, mentre l’altra era abbandonata sulle gambe.
Quando, mesi prima, era tornata a Sabertooth aveva trovato tutto così diverso… Si era sentita spaesata.
La paura che con suo padre era sempre presente, con Sting era completamente sparita.
Si respirava aria di allegria, ora.
Ma lei si sentiva ancora fuori luogo.
Dei passi la fecero voltare verso l’entrata, facendola avvampare lievemente: Sting era accanto alla porta, con addosso un completo diverso dal solito.
Aveva lunghi pantaloni neri di raso e una camicia blu con i primi tre bottoni aperti. A completare l’opera c’era la giacca del medesimo colore dei pantaloni.
Quello che però la fece arrossire ancora di più, fu la rosa rossa che il ragazzo aveva tra le mani.
In volto vi era il solito sorriso.
Lo vide avvicinarsi a lei e sedersi al suo fianco con una sicurezza disarmante.
<< Ciao… Sting >>
Il biondo sembrò farsi più serio, mentre la osservava.
Minerva si sentiva a disagio, sembrava un altro!
<< Minerva, senti, stasera avrei… un appuntamento >>
La donna si sentì confusa: con chi diamine usciva?
<< O-oh! Allora… divertiti! >>
Fece un sorriso forzato, mentre si alzava per allontanarsi.
<< Dove vai? >>
Il ragazzo si accigliò mentre vedeva la compagna dirigersi spedita verso la porta.
<< Tu devi uscire, quindi non vedo perché rimanere lì da sola! >>
La frase le uscì piccata, con un po’ di risentimento.
Il ragazzo ghignò.
Okay, forse ce l’aveva fatta.
<< Sai, stasera esco con la donna più bella di Magnolia, anzi, dell’intero regno di Fiore ed oltre! >>
<< Allora muoviti, non vorrai farla aspettare! >>
E quando Minerva se ne stava per andare nuovamente, si sentì afferrare un braccio.
Dopo essersi voltata, la mora si trovò Sting inginocchiato, con la rosa nella mano libera.
<< Vuoi uscire con me? >>
E in quel momento, Minerva si sentì a casa.