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Autore: Nahash    25/08/2014    4 recensioni
Ryouta Kise ha un segreto che, nascosto al di là del suo sorriso, può sembrare invisibile; eppure, qualcuno lo coglierà al volo...
[Fan Fiction interattiva: genere, rating e pairing potrebbero variare nel corso della storia]
Genere: Introspettivo, Slice of life, Sportivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Altri, Ryouta Kise, Yukio Kasamatsu
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Note: Salve a tutti fanciulline e fanciullini, questa volta vorrei proporvi una nuova cosa che è quella di una Fan Fiction interattiva.
Come funziona? Semplice... voi leggete questo primo capitolo, se vi piace lo commentate oppure lo leggete e basta e se avete idee, perché desiderate che la storia vada in un certo modo, mi contattate qui tramite messaggio privato o su facebook e mi date la vostra opinione. Sia chiaro che questo non è un modo per scrivere con prompt (non che ci sia nulla di male, ma non è l'intento di una storia interattiva) né con le idee degli altri lettori, semplicemente è un modo per essere tutti insieme in comunione con il fandom (?) un modo semplice che possa farci fangirlare tutti insieme(?) interagire, scambiarci opinioni e quanto altro.
Ovviamente interazione con me, ogni commento, non è volto ad aumentare il numero delle recensioni o altro, perché come vi ho detto, basta un vostro piccolo cenno, ovunque voi vogliate, per dirmi qualsiasi cosa inerente alla storia. Tra l'altro, se una vostra idea o consiglio o suggerimento, verrà preso in considerazione (perché questo spetta all'autore alla fine) verrà creditato nelle note del capitolo dove viene fatto presente. Quindi, come vedete, sarà semplicemente la gioia di condividere con me e con il fandom, la vostra idea, come fossimo tutti una grande famiglia ** Spero che l'idea possa piacervi e stuzzicarvi e spero che questo primo inizio vi piaccia abbastanza da poter dar via a questo progetto, quindi chiunque è interessato, me lo faccia sapere con un segnale, in qualsiasi modo desideri ùwù
Sia chiaro che non si tratta di votazioni o altro, non vi sto chiedendo di scrivere votazioni o preferenze all'interno delle recensioni, se qualcuno lascerà la propria opinione deve essere tale, ma questo non gli vieterà di condividere con me quello che pensa riguardo:la storia, i pairing o alcune vicende che potrebbe suggerire e non significa che mi donerà idee per la storia, perché io non ce le ho, no, non è così, come ho già detto si tratta semplicemente di condividere un qualcosa che ci piace come il fandom di KnB e ho pensato che una bella FanFiction fosse l'idea. Tutte le idee, poi, saranno prese in considerazione e non saprò effettivamente neanche io quale metterò in atto. Qesto per farvi capire che si tratta di un qualcosa, come ho già detto, per il semplice piacere di condivedere e interagire. Ps: sentitevi liberi di chiedere, recensire (positivamente o negativamente) non commentare e leggere solamente, sentitevi liberi di fare ciò che volete, perché come vi ho già detto è un modo per condividere la nostra passione del e sul fandom! Ovvio che gli avvertimenti di adesso sono quelli più semplici in base anche a ciò che ho scritto io per iniziare. Naturale è che ship, pairing e tutto il resto possono variare nel corso della storia, proprio perché è un progetto interattivo .3

Altra piccola nota e giuro che poi non vi scoccio più xD Chiedo perdono se c'è qualche refuso, ho riletto il tutto e spero non ce ne siano, ma non fustigatemi se ne trovate >_< anzi se me li volete far notare ve ne sarei più che grata. <3

Lo specchio sarebbe dovuto essere il suo migliore amico, eppure non era così.
Quella riflessa doveva essere soltanto una bellissima immagine, invece lui vedeva unicamente degli occhi arrossati e delle lacrime che gli rigavano il volto.
Cercava di darsi un decoro, un contegno, non poteva fare altro e lo faceva sempre, sforzandosi per il semplice fatto che era giusto così.
Non poteva presentarsi a scuola in quelle condizioni, cosa avrebbe raccontato? Aveva delle occhiaie paurose e la migliore soluzione sarebbe state truccarle, come faceva per i  servizi fotografici.
Per gli allenamenti si sarebbe sciacquato il viso e se qualcuno avesse posto qualche domanda, avrebbe potuto benissimo dire che la stanchezza delle ore scolastiche, il poco dormire della notte scorsa e il lavoro degli ultimi giorni lo avevano semplicemente provato un po', ma in fondo delle occhiaie non erano niente, chi si sarebbe preoccupato di così poco? Bene o male, chi più e chi meno, ce le hanno tutti.
L'ultima cosa da fare, dopo aver coperto tutto per bene, era cercare di avere un'espressione come al solito, più o meno solare, più o meno idiota. Così, davanti allo specchio, come sempre, si mise a fare tutte le smorfie possibili, ma nessuna gli sembrava adatta, così sbuffando, si dispiacque un po' e improvvisamente l'idea arrivò a capofitto nella sua testolina.
Si portò due dita alle estremità della bocca e le tirò verso l'alto: il sorriso era davvero un'espressione semplice che poteva sviare chiunque.
«Così, andrà bene di certo! Non se ne accorgerà nessuno.» Si disse tra sé e sé cercando di dare anche un'intonazione piuttosto squillante alla sua voce, così da rendere il tutto ancora più di credibile.
Le ore di scuole erano filate via lisce e un po' noiose. Non appena sentì lo squillante rumore della campanella si diresse al bagno per darsi una rinfrescata al viso e accertarsi che non avesse più un filo di trucco.
«Così dovrebbe andare bene.» Era già la seconda volta che diceva qualcosa di simile a se stesso, ma non ci diede troppo peso, forse quel giorno, doveva rassicurarsi più del dovuto, più dei precedenti.
Gli allenamenti procedevano per il meglio, lui era il solito ragazzo della generazione dei miracoli e nessuno sembrava essersi accorto del suo stato, anzi sembrava il solito Kise allegro e pimpante e a volte anche fin troppo sbruffone visto le sue innate capacità.
Qualcuno però, sembrava aver visto aldilà di quello che poteva essere l'apparenza, qualcuno che lo aveva lasciato giocare, senza fare domande, pensando che probabilmente avesse bisogno di sfogarsi, perché troppa sfacciataggine, troppa finta ostentazione non la sopportava.
Si era avvicinato al biondo; mentre questo si stava fregando con l'asciugamano i capelli inzuppati dal sudore.
«Allora? Che cosa hai fatto per esserti ritrovato quelle occhiaie?» Aveva usato il suo modo di sempre, quello un po' diretto e burbero, ma era evidente che fosse preoccupato, solo che non voleva darlo a vedere, né tantomeno farlo pesare.
«Senpai...» Kise era sorpreso, colto in fallo dall'altro, eppure pensava di essere stato perfetto, di non poter essere smascherato. Come ho fatto a essere così ingenuo, sapevo che se ne sarebbe accorto. Aveva serrato i pugni in una morsa che videro protagonista la stoffa dei suoi pantaloncini, con il capo chino, nascosto dall'asciugamano. Si fece coraggio, prese un bel respiro e tirò su il capo sfoggiando uno dei suoi più bei e fittizi sorridi.
«Nulla Senpai, nulla di che, sta notte non sono riuscito a dormire bene e il lavoro delle ultime settimane mi ha stressato.» Sorrideva e gesticolava come al solito, cercando di darla a bere anche all'altro, sottovalutando o meglio volendo sottovalutare la sua astuzia.
«Questa storia la puoi vendere ai giornalisti, ma non di certo a me.» Sembrava aver messo su uno sguardo severo, di rimprovero, tutto per il biondo che si ostinava a fingere. Non era Kise il capitano, spettava al capitano, secondo il moro, tenersi tutto dentro, anche il dolore di una sconfitta dopo tanta dura fatica. Ai suoi giocatori invece, spettava tutta la felicità di giocare a basket e una vita felice al di fuori di quella squadra. Questo era ciò che si aspettava e ciò che voleva, per questo Kise si sarebbe dovuto aprire con lui o quantomeno, piangere se lo desiderava, senza troppe cerimonie, senza troppe spiegazioni, perché qualcuno che doveva resistere ed essere forte c'era già.
«Senpai...» Disse solamente in un sussurro, certo di non poter andare avanti con quella pantomima.
«Se non vuoi dirmi che succede, fa pure, lo rispetto, ma non farti più vedere in questo stato pietoso intesi?» Sembrava più un ordine imperioso quello, piuttosto che un aiuto, ma Yukio Kasamatsu era troppo serio e timido per sedersi accanto all'altro e aiutarlo nel semplice modo che tutti conoscevano. Non era da lui. Kise dal canto suo, gli rispose con un dolce e flebile sorriso, ma sta volta sincero.
Fu quel sorriso, che diede la spinta a Kasamatsu per non insistere, felice che l'altro avesse inteso la sua muta offerta di aiuto; mentre per quanto riguardava Kise, le semplici e brutali parole del Senpai, gli diedero quantomeno la spinta per non buttarsi ulteriormente giù.
 
Note [parte due] Cosa c'è di tanto misterioso che nasconde Kise? Sarà veramente il suo Senpai a scoprire cosa cela il biondino (?) Chissà... avanti, sotto a chi tocca, non abbiate timore di dire cosa pensate o ciò che volete condividere *__*
   
 
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