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Autore: Rumple_bumple    25/08/2014    3 recensioni
Sorrise aprendo la porta di casa. Pensò che se n’era appena andato e già non vedeva l’ora di tornare da lei e trascorrere più tempo possibile in sua compagnia.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Belle, Signor Gold/Tremotino
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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“Allora che ne pensi? Abbiamo fatto un buon lavoro? ” Chiese Belle, con le braccia conserte, il pennello in mano corrugando la fronte, concentrandosi davanti ad una delle pareti della camera da letto del suo appartamento.
“Trovo che l’azzurro sia il colore che meglio ti rappresenti, hai fatto bene a sceglierlo… Tuttavia… sono ancora pienamente convinto che il muro sia il posto più adatto al colore e non sulla mia t-shirt che ora dovrò senza ombra di dubbio buttare. ” Rispose Rumple con un sorrisino sghembo, mentre riponeva il pennello nel secchio per poi posizionarsi alle spalle di Belle per cingerle la vita.
“ Te l’ho detto, mi è scivolato il pennello dalla mano ed eri in traiettoria… “ Sorrise mentre ripensava al momento in cui Rumple era così concentrato nel suo lavoro che lei lo ha trovato irresistibile con quell’espressione seria ed impegnata disegnata sul volto, non potè fare a meno di mirare la sua t- shirt con una pennellata decisa.
“Guarda caso...! La tua goffaggine non può fare da sfondo ad ogni disavventura che mi capita quando ti sono accanto…” Si chinò per sfiorarle la spalla con le labbra. “Bene, direi che si è fatto tardi e necessito urgentemente di una doccia e di un cambio di abbigliamento”
Belle si girò verso di lui e gli allacciò la braccia al collo sorridendo, in effetti era molto strano vedere il sempre ordinato e composto Mr. Gold in un abbigliamento casual. Ma Belle non era affatto dispiaciuta di poterlo finalmente ammirare in t-shirt e jeans.
  “ Che ne dici se prendiamo qualcosa da mangiare da Granny e ceniamo qui? “ Erano solo le 6 del pomeriggio e di stare da sola fino all’indomani non le andava proprio.
“ Vediamo, ho molte cose da fare questa sera in realtà…” Rumple alzò gli occhi al cielo, fingendo di pensare a se accettare l’appuntamento. Belle sgranò gli occhi e spalancò la bocca, dando luce ad un’espressione a metà fra il divertito e l’offeso. “ E una di queste sarà sicuramente prensentarmi qui alle 20 in punto con la cena!” Belle si lasciò scappare una risatina. Gold afferrò il bastone e fece per uscire dall’appartamento, non prima di rapire le labbra di Belle in un bacio furtivo. “A dopo Belle”.
Chiuse la porta e sentì il picchiettio del bastone contro le scale. Dopo che lei era tornata al suo appartamento, cercava di ricavarsi i suoi spazi e riprendere la sua routine con Rumple con calma. Negli ultimi tempi però qualcosa era cambiato, si vedevano sempre più spesso e passavano molto più tempo assieme. Erano molte le sere in cui Belle, prima di coricarsi, pensava a quanto fosse cambiato Rumple e che lo stava facendo principalmente per lei. Forse quella lontananza, quel non vivere assieme stava portando i suoi frutti e stava facendo riflettere entrambi sulle proprie priorità.
  

 
                                                                                                **************

Tornando a casa pensava alla giornata trascorsa con Belle a dipingere i muri di camera sua. Era indubbiamente felice della tranquillità ritrovata e di come le cose stavano pian piano cambiando tra loro. Come quel sorriso e quegli occhi azzurro cielo erano in grado di infondergli la calma necessaria per affrontare qualsiasi avversità, o di farlo riflettere ogni qualvolta lui avrebbe agito d’impulso rovinando tutto, non lo aveva ancora scoperto. Sapeva che era così e questo gli bastava. Ora i suoi pensieri, le sue azioni e i suoi stati d’animo portavano il suo nome. Come una sorta di fulcro del suo essere. Sorrise aprendo la porta di casa. Pensò che se  n’era appena andato e già non vedeva l’ora di tornare da lei e trascorrere più tempo possibile in sua compagnia.  Qualche ora e l’avrebbe vista di nuovo.
 


                                                                                               ****************


Alle ore 20 in punto Belle sentì di nuovo il picchiettare del bastone sulle scale e sorrise. Andò ad aprire la porta prima ancora che l’uomo avesse il tempo di raggiungerla per bussare.
“Ehi sei arrivato finalmente!”
“Ti sono mancato?
” Sorrise Rumple mentre appoggiò la cena sul tavolo e si girò verso di Belle per salutarla con un fugace bacio sulle labbra.
“Lo ammetto, per un po’ ho sentito la tua mancanza…” arrossì leggermente mentre gli confidava solo mezza verità, in realtà le era mancato non appena era uscito dalla porta quel pomeriggio.
Si sedettero a tavola, Rumple con uno schiocco di dita spense le luci e accese le candele che Belle aveva predisposto sul tavolo e sparso per la cucina qualche minuto prima. Parlarono per ore del più e del meno, completavano ognuno le frasi dell’altra e Belle addirittura rideva quando Rumple apostrofava con i soprannomi più strani che avesse mai sentito, gli abitanti della città che imploranti e disperati andavano immancabilmente a chiedergli aiuto nonostante lo definivano puntualmente una bestia.
Esausto dalla giornata impegnativa, Rumple si accomodò sul divano ed accese la TV. Non si perse a guardare lo schermo neanche per un secondo, con la coda dell’occhio fissava Belle girare a destra e a manca per la cucina intenta a preparare il caffè. Lo raggiunse poco dopo e gli porse la tazza fumante sistemandosi accanto a lui.
Grazie sweetheart..”
“Di niente, ora che ho imparato bene ad usare quell’aggeggio, i caffè mi riescono persino bevibili, pensa!”
rise avvicinandosi la tazza alle labbra. Il suo sorriso contagiò anche Rumple che non smetteva di fissarla negli occhi.
“Intendevo… Grazie per avermi consultato per il colore della tua stanza, grazie per avermi chiesto aiuto e grazie per l’invito a cena. Grazie per i momenti che mi stai regalando con tanta semplicità e…. grazie per essere quello che sei, rendendomi una persona diversa, una persona che non pensavo di poter mai essere. Evidentemente stavo sottovalutando il potere del vero amore.” Le accarezzò dolcemente una guancia.
Belle appoggiò la tazza di caffè sul tavolino e gli sorrise, raggiungendo con le sue mani quella di Rumple e chiuse gli occhi per un istante beandosi del calore del contatto.
Per la prima volta da quando la conosceva, sembravano mancarle le parole. Si fece piccola, piccola e si rannicchiò tra le sue braccia. Rumple la strinse più forte a sé e si mise a giocare con una ciocca dei suoi capelli. Era estremamente felice di avere trovato il coraggio di dirle ciò che portava nel cuore da settimane.
Cullata da quella pace e dal battito regolare del cuore di Rumple, Belle si addormentò tra le sue braccia. Quando l’uomo se ne accorse, sorrise e piano piano sciolse l’abbraccio per lasciarle il posto sul divano. Era notte fonda ormai e per lui si era fatta l’ora di tornare a casa.
Per paura di svegliarla, le sfiorò leggermente la fronte con le labbra e le sussurrò piano: “Buonanotte sweetheart, a domani…”
Stava per voltarsi ed andarsene quando inaspettatamente lei gli afferrò il braccio. “Rimani qui..”
Rumple rimase immobile per qualche istante, aveva capito bene?
Belle aprì gli occhi e con un’espressione assonnata incrociò il suo sguardo.
“Rimani?” gli chiese notando la sua espressione interrogativa.
“Belle… io…ne sei sicura?”
Belle annuì con forza, era sicura sì. Solo al pensiero che fino a pochi secondi fa stesse andando via, le aveva procurato da subito uno strano vuoto. Non era pronta a separarsi da lui, non quella sera, non più.
Rumple si avvicinò di nuovo e si distese al suo fianco, Belle si posizionò sul suo petto e lui la strinse forte. Era sommerso da milioni di emozioni. Da una parte la splendida giornata e la splendida sintonia che aveva riscoperto a cena ed ora gli stava chiedendo di restare accanto a lei quella notte.
“Non farmi domande, solo… Solo non sono pronta a lasciarti andare…”
Rumple annuì, si voltò verso di lei, le prese il volto tra le mani e le catturò le labbra in un bacio morbido. Di lì a poco la strinse più forte a sé e mise in quel bacio tutta la passione che possedeva. Poco dopo si staccò dal bacio per fissare Belle negli occhi, la quale li teneva ancora chiusi,lei lo prese per la cravatta e lo avvicinò di nuovo per perdersi nuovamente tra le sue labbra.
“Facciamo un patto Rumple…”
“Di che si tratta?”
“Facciamo che non te ne vai, che rimani qui…”
“Ne sei sicura? Se rimango, è per sempre, cara…”

Belle gli sorrise timidamente e affondò la testa sul suo collo.
“Abbiamo un patto allora..”
 
 
   
 
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