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Autore: Eridian    25/08/2014    5 recensioni
E se quel giorno di dieci anni prima, Goro sparó due colpi?
E se uno dei due colpi fu fatale per la povera Eri?
Il tutto è ambientato durante il ricordo di Ran (di lei che con Eri andava a trovare Goro in centrale) nel secondo film.
Fate presente che le azioni del ricordo magari non saranno identiche a quelle del film, per il semplice fatto che non me le ricordo ^^' abbiate pietà e buona lettura :D
Genere: Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Eri Kisaki, Kogoro Mori, Ran Mori, Shinichi Kudo/Conan Edogawa
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Quel Proiettile Di Troppo

Quel Proiettile Di Troppo

 


Era il giorno 10 maggio, settimo compleanno della piccola karateka di nome Ran.
Era uscita con sua madre, l'avvocatessa Eri Kisaki, per fare compere per la festa che si sarebbe svolta quella stessa sera ma, prima di iniziare, decisero di andare a trovare il loro "uomo di casa", l'agente di polizia Goro Mouri.
Dopo essere arrivate in centrale, avevano chiesto dove potevano trovare quest'ultimo.
Appena ricevute indicazioni andarono felici verso la zona indicatagli e, vedendolo, la piccola Ran corse subito dal padre che, prendendola in braccio, la strinse forte a se.
La madre invece si stava avvicinando ai due, guardandoli sorridente, con calma.
Si fermò però di scatto sentendosi trattenuta da qualcuno. Questo qualcuno era uno dei neo carcerati che, dopo aver tramortito un poliziotto nella toilette, essersi liberato delle manette e aver preso la pistola dell'uomo tramortito, era corso fuori dai bagni e aveva preso in ostaggio la povera avvocatessa, stringendola con un braccio attorno al collo e puntandole la pistola alla testa.
Goro diede Ran all'ispettore Megure, rimasto accanto a lui per tutto il tempo, e tirando fuori la sua pistola la puntó contro il criminale.
Sapeva che non sarebbe riuscito a colpirlo dato che il malvivente usava sua moglie come scudo, ma rimase calmo comunque e, dopo qualche attimo di esitazione, sparó, ferendola di striscio, alla coscia di Eri che iniziò a scivolare contro il corpo del malvivente per accasciarsi a terra, priva di forze dopo il colpo subito.
Goro sapeva che ora avrebbe potuto ferire il criminale, e gli sparó all'addome mentre Eri ancora stava cadendo lentamente.
Ma successe una cosa che nessuno si sarebbe mai aspettato: Goro sbaglio mira e colpì il cuore della giovane avvocatessa uccidendola sul colpo.
Sparó velocemente un terzo colpo che colpì il criminale dove avrebbe dovuto colpirlo il secondo proiettile.
Megure lascio a terra Ran velocemente e si affretto a mettere nuove manette al delinquente facendolo poi portare a curare da alcuni agenti per poi avvicinarsi al collega inginocchiato e piangente accanto al corpo della moglie defunta.
Megure fece le sue più sentite condoglianze a Goro ma dovette anche dirgli che avrebbe dovuto arrestarlo per omicidio.
Sentendo quelle ultime parole, la piccola Ran, già shoccata per la morte della madre ad opera del padre, scosse un po' il capo e si riprese di poco iniziando a piangere come non aveva mai  fatto prima è urlando al padre, ormai presa dal panico, di essere uno sporco assassino e, dopo aver dato un'ultimo sguardo al corpo della sua adorata madre corse via senza che nessuno potesse fermarla.
Megure a malincuore mise le manette a Goro che, continuando a piangere, venne scortato fino alla sua nuova cella.

**

La piccola Ran intanto era arrivata al primo luogo che le era venuto in mente appena uscita dalla centrale: villa Kudo.
Piangeva disperata la piccola e, dopo aver superato il cancello e il piccolo vicolo che collegava questo alla porta, iniziò a bussare come una forsennata, battendo i suoi piccoli pugni contro la porta della casa del suo migliore amico e invocando a gran voce proprio lui.
Ad aprirle però fu Yukiko che vedendola così le si inginocchiò davanti e le chiese cosa fosse successo per ridurla in quello stato.
La piccola però continuava a urlare il nome di Shinichi volendo solo parlare con lui e nessun'altro.
La ex-attrice allora la porto in casa dicendole che il suo figlioletto era in camera sua.
La piccola amica corse subito verso quella e senza bussare entró nella stanza.
Shinichi vedendola in quelle condizioni corse subito da lei e, inaspettatamente, questa lo abbracciò forte.
Yukiko e Yusako, avvertito dalla moglie sullo stato della piccola, erano corsi anche loro alla camera del loro bambino rimanendo però sul ciglio della porta.
-Ehi Ran ma che succede. Perché piangi così!?-le aveva chiesto dolcemente il bambino, molto preoccupato per l'amica che non aveva mai visto così triste.
-La mamma... La mamma non c'è più... Papà l'ha uccisa!!-aveva risposto con le parole spezzate dai singhiozzi del pianto.
I genitori del bambino corsero subito allarmati a contattare l'ispettore Megure sperando di saperne di più o magari di andare da Goro a parlargli.
I due bambini intanto continuavano a tenersi stretti l'un l'altro, cercando di consolare, e di essere consolato.

Megure intanto aveva spiegato come erano andate le cose ai signori Kudo, dicendo anche che Goro era già stato arrestato.
I Kudo tornarono poco dopo dai bambini stringendoli a loro e dicendo a Ran che avrebbe potuto vivere lì con loro se lei lo desiderasse e questa, senza pensarci due volte, accettò un po' più sollevata.

**

Passata una settimana dal tragico evento, la piccola karateka era finalmente riuscita a riprendersi, anche se non completamente.
Era il giorno del funerale della madre e da quando si era alzata non aveva parlato ne guardato nessuno, volendo isolarsi completamente dal mondo intero per pensare solo alla madre.
Verso le 15 circa iniziò il funerale: c'erano tutti i parenti dell'avvocatessa e del padre della piccola, ma proprio lui mancava.
Anche se non era ancora andato a trovarlo, provando un po' d'odio nei suoi confronti per aver ucciso sua madre, Ran avrebbe voluto vederlo e stringerlo forte.
Sapeva che non l'aveva uccisa apposta, ma non riusciva proprio a perdonarlo.
Piangeva in silenzio la piccola e quando tutto fu finito, tornó a casa con la famiglia Kudo, che l'aveva accompagnata lì per farle assistere al funerale.
Per tutto il giorno non aveva parlato con nessuno, ma il giorno seguente torno la stessa Ran di sempre, sorridente, allegra, piena di vita ma con un grande velo di tristezza che si notava bene se la si gurdava negli occhi, sia per la perdita della madre, che per non avere più un padre accanto a se.

**

Erano passati dieci lunghi anni da quel giorno.
Ran era sempre vissuta con i Kudo fino ai quattordici anni quando inizió a vivere solo con Shinichi, mentre Yukiko e Yusako partirono per Los Angeles.
Era il 10 maggio e la ragazza si decise, finalmente, ad andare a trovare il padre, che non vedeva da dieci anni, in prigione.
Eh si, Ran non andò mai a trovare il padre anche se sapeva bene che questo lo avrebbe fatto soffrire.
Chiese a Shinichi di accompagnarla pregandolo di marinare la scuola con lei solo quel giorno, per una buona causa.
Il ragazzo accettò fin da subito, così quella mattina andarono a trovare Goro.
Quando si videro, padre e figlia si abbracciarono e rimasero stretti per molti minuti.
Passarono la mattinata con lui e all'ora di pranzo si salutarono.
Ran promise al padre che sarebbe venuta a trovarlo più spesso e che quindi non doveva preoccuparsi.
Dopo aver pranzato in un bar lì vicino, i due liceali andarono alla loro ultima tappa della giornata, perché sapevano fin da subito che sarebbero rimasti lì fino a tarda sera.
Questa era il cimitero; come ogni giorno Ran sarebbe andata a trovare la madre, ma questa volta in compagnia di Shinichi e sarebbe rimasta con lei tutto il pomeriggio.
Conclusa anche questa, Shinichi porto la sua amica d'infanzia in un ristorante a cinque stelle per festeggiare il suo compleanno.
Dopo la cena tornarono a casa e prima di mettersi a dormire, Shinichi consegnò un regalo a Ran che, quando lo aprì, non poté non trattenere le lacrime; il pacchettino conteneva un piccolo bracciale identico a quello che Shinichi aveva sempre visto al polso di Eri.
Ran lo mise subito come ricordo di sua madre e ringraziamento per il regalo all'amico e così, dopo aver chiacchierato fino a notte fonda, andarono a dormire e Ran, finalmente, tornó a sorridere come una volta.

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Ciaoo cari e care ^-^
Mi dispiace per voi ma SI sono tornata XD
E questa volta con l'assassinio della povera Eri... Uccida per mano di Goro... Non posso credere a quel che ho scritto giuro.
Comunque, non chiedetemi come mi sia venuta in mente una cosa simile perché...non lo so...
Va beh... Emh... Ringrazio chi legge le mie storie, chi le legge e recensisce (soprattutto la mia cara _TerryKudo_ che recensisce ogni mia storia <3 dovrebbero farti un monumento caspita te lo meriti) e chi, come sempre, mi aiuta con i titoli (grazie tatonaa ti voglio tanto bene <3 ).
Emh emh... Sono talmente dolce che sto vomitando zucchero... Comunque... XD
Alla prossima gente :D
Recensite;-*
Baci<3

Dudi_Mouri

  
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