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Autore: Nightmare Bloody    25/08/2014    7 recensioni
[CreepyPasta]
[CreepyPasta][CreepyPasta][CreepyPasta][CreepyPasta]-Sei davvero disposta a essere come me?-
-Certamente-
-Molto bene-
Mi si avvicinò con un coltello in mano
-Dimostramelo!-
Genere: Fantasy, Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
Capitoli:
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Giorno a tutti!^^ Sono finalmente tornata dopo secoli a scrivere il 2° capitolo della mia storia
Jeff: Finalmente ti sei decisa!
Senti non vevo idee e poi ho dovuto pensare all'altra storia
Jeff: Ma non si può far aspettare 4 mesi e 21 giorni per un capitolo!
Senti ti fai gli affari tuoi e intanto che scrivo pensi alla tu figliola santissima che mi ha scassato fino ad ora per sto fottutissimo capitolo?!
Jeff: Come non darle ragione!
Grrr FUORI DI QUI! *Spinge Jeff fuori*
Ora posso scrivere in pace!


Quando mi ripresi notai che il sole stava stava per sorgere allora urlai:
"Caspita, caspita caspita! Sono in ritardo tra poco mi dovrei svegliare per andare a scuola!"
Allora presi il mio nuovo coltello, regalatomi da papà, e corsi via
"Allora ti aspetto stasera sotto casa tua non fare tardi!" disse Jeff
"Contaci!"
Corsi via cercando di non farmi vedere in faccia e appena arrivai a casa entrai dalla finestra di camera mia e in tutta fretta mi vestii con i miei vestiti preferiti: Una canotta bianca, una felpa bianca, gonna e calze che mi arrivavano a metà coscia nere e delle ballerine nere con dei brillantini bianchi. Mi misi il capuccio per non far vedere la mia faccia e misi il coltello nella tasca frontale della felpa: non avrei saputo come spiegare il coltello sporco di sangue per di più.
Mentre stavo per scendere a fare colazione notai la mia camicia da notte: ai bordi era completamente bruciata, aveva dei buchi ed era molto sporca. Allora presi quella e il mio zaino sempre peso accidentato, prima o poi mi ci spaccherò la schiena e scesi.
"Ma, Pa! C'è un problema!"
"Che c'è tesoro?" rispose mia madre preoccupata
Allora gli mostrai la camicia da notte e "i miei" non furono sorpresi: molte volte la notte uscivo a cazzeggiare un po' e tutte che tornavo i miei pigiami o camicie da notte erano o lacerati, strappati, sporchi e un paio pure bruciati perchè io andavo in quei viali in cui alle 3:00 di notte non passano nemmeno i poliziotti tanto sono disabitate e i lampioni formano una specie di girigogolo dove io mi diverto a farci passare "frecce di fuoco". io prendo un bastoncino e dato che io non uso accendini uso delle pietre e spesso e volentieri delle scintille toccano i miei vestiti e si bruciano.

Feci colazione e uscii. I miei non fecero caso al capuccio, sapevano che ero strana e non non fecero più caso alle mie stranezze quando andammo al controllo annuale e mi fecero il test psicologico, quando dissero la parola schizofrenica mia madre stava per svenire io ero tranquilla non mi sembrava una cosa così strana. La giornata a scuola passò normalmente solo che quel giorno Jonson era pù assillante del solito. Quando uscimmo da scuola disse una parola di troppo, l'ultima che avrebbe mai detto
"Ehy! Tu! Matta come sta il tuo amico Jeff? Sei andata ad uccidere qualcuno?"
Mi fermai ed il tempo si fermò intorno a noi nessuno poteva sentire nè me ne lui. Si uardava intorno spaventato e subito dopo mi fissò; mi stavo togliendo lentamente il capuccio mostrando i miei capelli non più biondi ma neri come pece
"Che...Che co-cosa hai fa-fa-fatto ai capelli?" Mi divertiva sntire il suo tono di voce visibilmente spaventato
Mi girai mostrando la mia faccia e un sorriso sadico si dipise sul mio volto mentre Jonson si ritrovò seduto per terra terorrizzato
"ha... ha... ha hahaha HAHAHA!"
"Cosa sei tu!?"
"Bhe vedi sono io ma non sono io semplice ma ora devo riferirti un messaggio: "Stasera saluta gli amici perchè questa sarà l'ultima sera che tu e la tua famiglia passerete prima di andare all'Inferno! HAHAHA!"
Lui mi fisava terrorizzato mentre io mi rimettevo il capuccio e il tempo rimprendeva il suo corso.
Arrivata a casa dopo aver mangiato andai subito in camera e ci rimasi tutto il giorno a fare le mia solite cose: compiti, disegni, guardare video e soprattutto guardarmi allo specchio (Narcisista Nda: autrice).
La sera passò veloce e quando tutti credettero che mi fossi addormentata uscii dalla finestra e lì sotto c'era papà che mi aspettava.
"Allora, pronta per il tuo primo giorno?"
"Sì sì e so già chi sarà il primo ad avere "l'onore"
"Bene, io ti guarderò da fuori; tu dovrai dimostrarmi che sai come essere una Killer."
"Con molto piacere..."

Arrivati a casa del mio nuovo "giocattolino" lo trovai che cazzaggiava con il cellulare anche se in realtà quello era il MIO cellulare quello stronzo me lo aveva rubato e ne aveva fatto sua proprietà. Allora andai alla finestra e picchiettai il coltello tic tic.. tic tic
Si guardò intorno un po' inqueto ma poi tornò a incasinarmi il cellulare allora a quel punto aprii la finestra e Jonson si allarmò.Mentre chiudeva la finestra si era girato un'attimo e quando ritornò a guardare la finestra si ritrovò il mio nuovo viso a cinque centimetri dalla sua faccia; lui cadde a terra ed io entrai.
"Sta-stammi lo-lontano MOSTRO!"
"Stai tranquillo non ti ucciderò..... non ora..."
"Cosa?"
In un secondo mi ritrovai dietro di lui e lo colpii con un vaso trovato lì vicino e lo legai al letto. Intanto che aspettavo che si svegliasse pensai alla sua famiglia: non volevo complicazioni e uccisi tutti con un colpo diretto al cuore la mamma, il padre e la sorellina. Presi tre sedie e le portai in camera di Jonson e ci adagiai i corpi dei familiari tutti con dei meravigliosi sorrisi. Quando il "principino" s svegliò uncominciò ad urlare peccato che la sua bocca fosse tappata con del nastro adesivo
"Giorno!" dissi mentre lo guardavo a testa in giù appoggiata al capo del letto
"mh, jhgd miionhn!"
"Cosa? Devi dire qualcosa? Ma sciocchino dillo subito se hai il nastro adesivo sulla bocca non puoi parlare! Stupido!" e con un movimento rapido gli strappai il nastro adesivo
"TU LURIDO MOSTRO PERCHE? LO HAI FATTO?!"
"Uf, come siete noiosi sempre le stesso cose perchè lo hai fatto, chi sei tu... non sapete proprio essere originali!"
Lui stette zitto non sapeva cosa dire ed io scoppiai a ridere
"Hai visto come sono belli ora i tuoi genitori? Ma secondo me la più bella è la tua sorellina sì sì ho fatto proprio un bel lavoro!"
Continuava a guardarmi terrorizzato
"Cos'è hai perso la lingua? O la usi solo per offendere e rompere icoglioni?"
"V********* ! STRONZA! SEI SOLO UN LURUDO MOSTRO E SOLO PER QUESTA TUA CAZZO DI FISSA!"
Gli tappai la bocca e presi il coltello.

"Shhhh... no no non è educato parlare così! Ora guardiamo di insegnarti l'educazione!"
Gli ficcai un amano in bocca e gli presi la lingua tirandola il più possibile per fargli sentire dolore e avvicinai il coltello
"Ora ti insegnerò come ci si comporta..."
"ASPETTA!"
E Iniziò un lungo, lento e doloroso percorso. Il sangue fuoriusciva dall taglio che gli stavo facendo sulla lingua, diverse gocce colarono dal suo mento sui sui vestiti alcune gocce schizzarono la mia felpa e un lato del mio viso prrese ad avere un intenso color scarlatto. Quando rimossi totalmente la lingua, la bocca di Jonson si riempì di sangue ed io gli alzai le mani in modo che non affogasse. Lui sputò tutto il sangue che a rivoli scese sul pavimento e sul letto tingendoli. Guardai il soffitto: 'ere una specie di sporgenza e allora attacai le corde lì il modo che stesse il posizione eretta: il sangue continuava a colare dalla sua bocca, tremava e era svenuto e tra non molto sarebbe morto. Per fortuna mi ero portata dietro una boccetta di "Adrenalina" e gliela iniettai infilando la siringa diretta nel petto. Si svegliò di colpo e si ritrovò un enorme squarcio sulla guancia: gli avvo dato uno schiaffo con il coltello
"TI SEMBRA IL MODO DI COMPORTARSI?! Io che vengo a farti visita per divertirci insieme e tu che fai ti addormenti?! Devo insegnarti un sacco di concetti di comportamento mio caro!"
Detto questo scesi dal letto e presi un bisturi e un accendino, poi mi avvicinai ai suoi occhi
"Ok per prima cosa le palpebre danno fastidio quindi vanno eliminate." E gli bruciai le palpebre
"Seconda cosa questo è perchè devi impare a guardarti allo specchio e per insegnartelo ti toglierò la possibilità di guardare te stesso e gli altri!" Allora con un colpo secco infilai il bisturi dietro al suo occhio che comiciò a spurzzare sangue e finì di colorarmi la faccia di scarlatto. Intanto Jonson urlava per quello che poteva, sapete senza lingua. E' stato più complicato perchè si è divincolato ma alla fine gli ho tolto entrambi gli occhi.
"Ah...ah...ah ah..."
"Bene qui abbiamo finito ora sono rimasti un paio di concetti da stabilire. Ora...." presi un seghetto e feci scendere la corda che teneva lagate le mani un po' più sotto i polsi e presi a segargli i polsi
"Questo è perchè devi imparare che non bisogna rubare le cose altrui sopratutto la loro dignità!"
Quando finii del sangue caldo scendeva lungo le braccia di Jonson che ansimava e trameva ncor più di prima allora gli inniettai un'altra dose di adrenalina

"Dai resisti abbiamo quasi finito!"
Presi un martello e mi diressi verso le gambe
"Questo è perchè seguire le persone fino a casa è essere uno stolker... devo imparare a farti i fatti tuoi..."
Allora presi a picchiare vilentemente il martello sulle sue gambe: sentivo il fragoroso rumore dele ossa che si spezzano ad ogni colpo del martello.
"Forza è rimasta l'ultima lezione!" Ripresi il mio coltello e mi diressi dietro di lui puntando alla schiena e presi a incidergli una grande F con una T e una K più piccole accanto
"E questo è perchè devi sentire il dolore che provochi agli altri..."
Avevo quasi finito mi mancava solo una cosa...
"O che succede? Sei triste? Queste lezioni ti hanno rattristato? Non ti preoccupare ora sorriderai per sempre!"
Così gli incisi un sorriso come il mio e quello di papà era così bello in quel momento!
"Spero che imparerai e rifeltterai sul queste lezioni..."
"Quindi... mi lascierai... andare?" disse a fatica dato che alcune lettere non riusciva a pronunciarle bene (Scusate se non l'ho scritto in quel che ha detto ma non sapevo come scriverlo Nda:autrice)
Lo presi per il mento e gli dissi
"Non posso, ma spero che ci penaserai all'Inferno..."
E gli piantai il coltello nel petto proprio dove c'è il cuore e mentre stava per addormentarsi per sempre gli sussurrai
"Go To Sleep and Sweet Dreams..."
Quando ebbi finito misi la mano nella enorme pozza di sangue che invadeva tutta la stanza e scrissi sul muro lì vicino:
- A questo mondo la gente va civilizzata. Ma state tranquilli........imparerete... -

Mentre tornavo a casa, di nuovo con il mio cellurlare e dopo essere passata dal fiumiciattolo lì vicino a lavare i miei vestiti, sentii un cane che abbaiava
"Hai sentito?"
"E' solo un cane..."
"No questo sta chiedendo aiuto! Vado a controllare!"
Corsi in quelle direzione e vidi un cane intrappolato tra i rovi
"Qualcuno... mi aiuti..."
' Quel cane sa parlare?! Ma fottesega devo salvarlo ' Pensai in quel momento e con il coltello incominciai a tagliare i rovi. Quando finalmente il cane potè muoversi mi saltò addosso e cominciò a leccarmi la faccia
"Mi hai salvato! Mi hai salvato! Grazie grazie! Ti sarò amico per la vita!"
Quando si allontanò potei vedere il suo aspetto: aveva il pelo rosso e nero, gli occhi rossi e un sorriso... era bellissimo!
"Davvero? Lo sai che sei bellissimo? Hai già un padrone? E un nome?"
"Nessuno mi ha mai detto che ero bello! Sono felice! Io non ho ne nome nè padrone... vuoi essere tu?"
"Mi pacerebbe!"
"Che bello! Ora ho una nuova padroncina che mi vuole tanto bene e ce darà un nome!"
"Ehy che succede qui?" era papà
"Padroncina chi è lui ti assomiglia molto! Anche lui è un mio padrone?"
"Si lui è mio padre ed è anche lui il tuo padrone."
"Siii! Ho due padroni che mi vogliono bene!"

"Che cagnolino esuberante poi mi piace molto il tuo sorriso! Sì ho deciso tu vieni con noi!"
"Davvero papà?" Avevo gli occhi che sbrilluccicavano
"Certo! Perchè no? Siete già molto affiatati voi due! A proposito, come lo chiamiamo?"
Il cane ci osservava tutto contento scodinzolando (e non in quel suo modo inquetante ç_ç  Nda: autrice)
"Che ne dici di Smile come il suo sorriso?"
"Mi sembra perfetto e tu che ne pensi amico?"
"Mi piace molto questo nome! Ah e voi come vi chiamate?"
"Allora io sono Jeff, o conosciuto come Jeff The Killer"
"Ed io sono sua figlia Fenis, Fenis The Killer"
"Avete dei bellissimi nomi sapete?"
Per quella sera ognuno tornò a casa propria senza sapere che ben presto avremmo vissuto tutti insieme

*******Angoletto Autrice******* Eccomi qui! So che sono passati secoli e secoli dall'ultimo capitolo però non avevo idee e me ne sono venute ora. E inoltre ho un'avviso importante il sequel della mia storia "Nightmare The BLoody-Thirsty One arriveràentro giovedì al massimo venerdì. Dato che la scuola sta per rincominciare volevo almeno iniziarlo ^^". E ci tengo a precisare la frase "State tranquilli imparerete" è presa da una CreepyPasta chiamata appunto "Imparerai" e sottolineo che questa cosa delle  torture mi è venuta in mente mentre guardavo Outlast e subito dopo Cupcakes.  Detto questo vi lascio e alla prossima!^^
   
 
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