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Autore: namelessjuls    25/08/2014    5 recensioni
"Non era stato risparmiato niente, compresi mobili, poster, finestre e pavimento.
Ogni singola cosa in quella stanza era bianca.
Ma non era quella la cosa più preoccupante, oh no, c’era molto di più.
Su ogni parete erano state scritte migliaia di frasi, tutte rigorosamente in nero.
Alcune erano illeggibili, ma altre spiccavano sopra di esse.
“Voglio dimenticare tutte queste stupide piccole cose.”
“Non posso scappare dai ricordi.”
“Mi manca il modo di addormentarmi al tuo fianco.”
“Dimmi che tutto questo è un sogno.”
“Se fossi qui ti stringerei forte e non ti lascerei andare.
“Era solo una bugia?”
“Voglio svegliarmi con l’amnesia.”
“Come puoi essere felice accanto a lui?”
“Io non sto per niente bene.” "
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Luke Hemmings, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 17
 
Ma che stava succedendo?
Mi separai con un balzo dal petto di Ashton, tenendomi comunque vicino a letto e stringendo la sua mano.
Osservavo ad occhi spalancati la striscia bianca dei battiti del ragazzo alzarsi ed abbassarsi sul monitor in un modo che non gli avevo mai visto fare, di solito gli spostamenti erano quasi impercettibili e lenti.
Ero così spaventata che non mi accorsi che la presa contro la mano di mio fratello era diventata più salda, ma non per merito mio, lui stava ricambiando la stretta.
Quando me ne accorsi quasi saltai dalla sorpresa.
Mi avvicinai subito al letto, con le emozioni a mille.
Ma non feci in tempo a dare un’occhiata veloce che in un batter d’occhio uno sciame di dottori irruppe nella stanza, accerchiando il letto di Ashton, costringendomi a lasciare la presa sulla sua mano.
Li sentivo parlare freneticamente, controllando più volte i vari i macchinari e tastando il corpo del ragazzo ancora addormentato.
“Si può sapere che succede?” Strillai, cercando di attirare la loro attenzione.
Uno di loro mi guardò storto.
Doveva essere giovane, ma la lunga barba rossiccia lo faceva sembrare più vecchio.
“Portatela fuori da qui.” Ordinò, distogliendo lo sguardo da me.
“Che cosa?! Io non me ne vado da nessuna parte, voglio stare con mio fratello!” Urlai, infuriata.
Presto sentii qualcuno avvolgermi i fianchi da dietro e rimasi perplessa vedendo Luke.
“Dobbiamo uscire, Mel, torneremo più tardi.” Mi disse lui, calmo, cercando di portarmi verso la porta.
Io mi divincolai “Mollami Luke, voglio stare con Ashton!”
Sentii la presa affievolirsi, e sperai che Luke mi lasciasse del tutto, ma venni subito presa per le gambe e issata sulla spalla del ragazzo.
“Luke, mettimi giù!” Strillai, iniziando a martellare con i pugni la schiena del ragazzo.
“Mi spiace Mel.” Disse lui, e dalla sua voce capii che doveva essere davvero dispiaciuto.
Lanciai un’ultima occhiata al letto di Ashton, e giurai di aver visto la sua mano muoversi, prima che la porta della stanza mi venisse chiusa davanti al viso.
Luke non mollò la presa su di me fino a quando non riuscì a portarmi, un po’ a fatica, alla sala d’aspetto, a due corridoi di distanza dalla camera di Ashton.
“L’ho visto muoversi, Luke! E mi ha stretto la mano!” Strillai, una volta a terra “Te lo giuro Luke, l’ha fatto davvero!”
Lui mi guardò perplesso “Forse è stata solo una tua impressione, Mel.”
Scossi il viso “Ha mosso la mano e mi ha ricambiato la stretta, si sta svegliando, ne sono sicura!”
Il ragazzo mi lanciò un ultimo sguardo preoccupato, prima di sedersi su una delle poltroncine rosse.
“In ogni caso l’unica cosa che possiamo fare è aspettare.”
Mi irritava la calma con il quale parlava.
Insomma, mio fratello in coma da giorni dava segni di vita e lui mi diceva di aspettare tranquillamente?
“So a cosa stai pensando” Disse lui, guardandomi divertito “Ma se ci pensi bene mi darai ragione, anche se Ashton si è mosso la realtà è che noi non possiamo fare assolutamente niente, tranne aspettare che i dottori ci dicano qualcosa, e non credi che sia meglio stare tranquilli invece che dare di matto?”
Sbuffai, detestavo quando aveva ragione e io no.
“Avanti, siediti.”
Obbedii, lasciandomi andare sulla poltrona al suo fianco.
“Mi dispiace.” Dissi, dopo qualche minuto di silenzio.
Lui mi guardo sorpreso “Di cosa?”
“Di essere la causa di quelli.” Dissi, indicando i lividi e i tagli rossastri che aveva in viso e sulle braccia.
Lui mi sorrise, e io iniziai a sentire le farfalle nello stomaco.
“Tranquilla, penso di avergli fatto più male io.”
Ricambiai il sorriso, per poi tornare a guardarmi le scarpe.
“Sai, sono esploso quando ti ho visto baciare Niall, pensavo che mi avessi mentito dicendo che non era il tuo ragazzo.” Disse, guardandosi le mani.
“Non riuscirei mai a stare con un altro ragazzo che non sia tu.” Ammisi, coprendomi subito la bocca con la mano.
Avevo parlato troppo, ed ero sicura di essere arrossita.
Vidi Luke alzare subito lo sguardo, con un sorriso che gli illuminava il volto “Che cosa hai detto?”
Scossi il viso “Niente.”
“Melanie, ripetilo.” Disse con calma, prendendo la mia mano e togliendomela dal viso.
Sospirai, cercando di farmi coraggio “Ho detto che non riuscirei mai a stare con un ragazzo che sia tu.”
“E perche?” Vidi il suo sorriso diventare ancora più grande.
Abbassai lo sguardo “Perchèsonoancorainnamoratadite.”
Dissi volontariamente tutte le parole in un solo fiato, cercando di sussurrare invece che parlare.
Lo sentii ridere, e poi due delle sue dita mi passarono sotto al viso, costringendomi a voltare verso di lui.
Eravamo vicini, sentivo il suo fiato caldo sulle labbra e vedevo il mio riflesso nelle iridi.
“Ripetilo.” Sussurrò.
“Sono ancora innamorata di te.” Dissi, trattenendo il respiro.
Lo vidi mordersi il labbro, ancora sorridente, cercando di annullare ancora di più la vicinanza tra le nostre labbra.
Stava per dire qualcosa, ma non glielo permisi, alzandomi in fretta.
“Meglio che vado a vedere come sta Ash.”
Feci per andarmene in fretta, ma una presa contro il mio polso mi costrinse a voltare, ritrovandomi subito tra le braccia del biondo.
“Oh no, tu non te ne vai da nessuna parte.” Rise lui, per poi annullare completamente la distanza tra di noi.
Appena le mie labbra toccarono quelle di Luke sentii i brividi lungo tutta la schiena e le gambe molli.
Mi mancavano i suoi baci, e le classiche emozioni che si impossessavano sempre di me durante quei momenti non tardarono ad arrivare.
Ero felice, felice di stare tra le sue braccia e di sapere che le stesse emozioni che lui faceva provare a me lui le provava per la sottoscritta.
Ci staccammo piano, più che altro per prendere fiato, ma comunque rimanemmo abbracciati.
Lui mi passava una mano lungo la schiena, mentre io avevo le braccia intorno al suo collo e giocherellavo con le ciocche dei suoi capelli.
Mi sorrideva e io non potevo fare a meno di ricambiare quel sorriso.
“Anche io sono innamorato di te.” Disse, avvicinandosi al mio orecchio e lasciandomi alcuni baci sul collo. “E è meglio che quel biondino ti stia lontano, non voglio dividerti con nessun altro, soprattutto se è la mia brutta copia.”
“Luke!” Urlai, divertita, allontanando il viso dal suo.
Lui mi guardò divertito “Hey, è vero, sono mille volte più bello di lui.”
“Non ti ricordavo così narcisista, Lukey.” Lo presi in giro.
Lui scrollò le spalle “Dico solo la verità.”
Scoppiammo a ridere entrambi, ma lo sbattere di una porta ci interruppe.
“Oh, scusate.” Provò a dire l’infermiera in camice azzurro, arrossendo.
“Stia tranquilla, non è successo nulla.” La rassicurò Luke, allontanandosi da me, prendendomi per la mano.
Di sicuro ero mille volte più rossa della ragazza.
Lei annuii, poco convinta “Sono venuta ad informarvi delle novità a riguardo del vostro amico.”
Tutta la mia gioia venne sostituita in un batter d’occhio dalla preoccupazione per la salute di mio fratello “Come sta Ashton? Che gli è successo?”
La vidi torturarsi le mani, e dalla sua espressione capii che stava cercando di scegliere le parole giuste “Suo fratello ora è sotto intervento, abbiamo visto dei miglioramenti, ma pochi minuti dopo c’è stata una ricaduta.”
Sentii il mio cuore perdere un battito.
Una ricaduta, no, non era possibile.
Proprio ora che aveva avuto dei miglioramenti, non poteva andare così.
“E questo intervento a che serve?” Chiese Luke, serio.
L’infermiera si sforzava di guardarci negli occhi “Ne dipenderà la vita del ragazzo, se andrà bene ci sono buone possibilità che si sveglierà, altrimenti…”
Non finì la frase, ma non c’è n’era bisogno.
Sentii le gambe cedere, e mi aggrappai con entrambe le mani al braccio di Luke, che mi circondò la vita per aiutarmi a sorreggermi.
“L’intervento durerà un paio d’ore, vi verrò ad informare ogni tanto per farvi sapere come stanno andando le cose.”
Il biondo annuii, e la ragazza si volatilizzò in un batter d’occhio, felice di poterne andarsene da quella stanza.
Luke mi fece sedere su una sedia per poi accomodarsi al mio fianco, io ero ancora stretta al suo braccio e lui mi cingeva le spalle.
“Deve farcela, Luke, non posso stare senza di lui.”
Il ragazzo annuii, passandomi una mano lungo il braccio “C’è la farà, Ashton è un ragazzo forte.”
Si, Ashton era forte, lo sapevo bene, ma lo era abbastanza?
Luke abbassò lo sguardo “E’ tutta colpa mia, se non mi fossi andato ad ubriacare..”
“Zitto.” Lo interruppi subito “Non è colpa tua Luke, non potevi saperlo, non darti colpe che non hai.”
Luke alzò lo sguardo, e provò a sorridermi.
“Non ti lascerò più andare Mel, qualunque cosa accada.”
Mi avvicinai al suo viso, baciandogli la punta del naso “Ti amo Luke.”
“Anche io Melanie.”
 
***

Quasi mezz’ora dopo arrivarono anche Michael e Calum, che divennero subito felici appena videro me e Luke insieme, però non fu una felicità duratura, visto che scomparii appena sentite le novità su Ashton.
Poco dopo io e Luke andammo alla ricerca di Niall, ritrovandolo nel giardino dell’ospedale, con lo sguardo basso a giocherellare con dei sassolini sul terreno.
Appena gli sguardi dei due biondi si incrociarono vidi entrambi irrigidirsi, e sentii la presa di Luke più forte contro la mia mano.
“Niall, mio fratello è in sala operatoria e siamo tutti in sala d’aspetto, vuoi venire anche tu?” Chiesi, cercando di sembrare calma.
Lui non distolse lo sguardo da Luke mentre rispose “Non credo di essere ben accetto, Mel.”
“Se ti stai riferendo a me..” Iniziò Luke, venendo subito interrotto da me.
“Luke non ti darà problemi.”
Lanciai uno sguardo a quest’ultimo, cercando di fargli capire con gli occhi di dover stare calmo.
Lui sospirò “Certo, magari stando un po’ insieme potremo diventare anche, emh, amici.”
Niall storse il naso “Io preferisco conoscenti.”
Entrambi i ragazzi sorrisero “Mi va bene conoscenti.”
Sorrisi, quando vidi i due parlare tranquillamente di musica come se fossero dei vecchi amici, e la situazione andò bene anche quando raggiungemmo Michael e Calum.
Le cose stavano andando migliorando, ma sentivo che mancava un ultimo tassello da sistemare per fare in modo che la mia vita potesse finalmente tornare tranquilla.
E quel tassello era mio fratello.
Lo volevo con me, volevo i suoi abbracci, volevo sentire la sua presenza, volevo vedere i suoi sorrisi, volevo vederlo vivo.
I miei pensieri e le risate dei ragazzi vennero interrotti dall’aprirsi della porta.
Erano passate quasi otto ore, e l’intervento era finito da più di sei, solo che non ci permettevano di  vederlo dato che preferivano farlo riposare con tranquillità.
Alla vista dell’infermiera tutti balzammo in piedi, erano ore che non avevamo notizie.
“Allora, come sta?” Chiese subito Calum.
Lei accennò ad un sorriso tirato “Preferirei non essere io a dirvelo, la signorina Irwin dovrebbe venire con me.”
Sentii lo sguardo di tutti addosso, ma l’unico che ricambiai fu quello di Luke, che sembrava incitarmi ad andare.
“Ti aspettiamo qui.” Disse, sorridendo rassicurante.
Annuii, prima di seguire l’infermiera lungo il corridoio.
Quando fummo davanti alla porta l’infermiera mi afferrò per un polso, fermandomi.
Era una ragazza giovane, con i lunghi capelli neri legati in una coda alta e gli occhi verdi messi in risalto dal trucco leggero.
Era visibilmente stanca, ed io lo ero quasi come lei.
“Mi raccomando, sii forte.” Mi disse, accennando ad un sorriso leggero “Buona fortuna.”
Io annuii, un po’ perplessa, e liberai il braccio dalla sua presa, per poi posare la mano sulla maniglia.
Ancora qualche secondo e avrei rivisto Ashton.
Chissà come lo avrei visto, che fosse sveglio?
O stava ancora dormendo?
E se fosse stato così, si sarebbe risvegliato?
Tirai un lungo sospiro ed abbassai la maniglia.
Eccolo lì.
Ashton.
 
 
Angolo autrice.

 
Non mi uccidete per aver fatto finire così il capitolo :c
In ogni caso, ho alcune cose da dirvi pcmslxks
Primo, vi ringrazio per essere aumentati di molto dall’ultimo aggiornamento, siete fantastici *__*
Secondo, molto probabilmente  il prossimo sarà  l’ultimo capitolo, e so che ne sarete felici dato che vi libererete di me :c
Terzo, questa è la mia nuova ff su Ashton, che proseguirò dopo questa, But this is not Wonderland and I’m not Alice.
 
Trama:
Il mio nome è Annabeth Joy Hemmings e faccio la vita più normale che una ragazza di diciassette anni possa fare.
Ho un fratello, Luke, che è un totale idiota, anche se in fondo gli voglio bene, un migliore amico di nome Michael, che è semplicemente perfetto, ed un ex ragazzo di nome Calum, del quale preferirei non parlare.
Scrivo fan fiction, e il personaggio principale delle mie storie è Ashton Irwin.
La mia vita è sempre stata tranquilla e monotona, fino a quando mi sono ritrovata Ashton in camera e gli ho quasi causato un trauma cranico.”  
     
 
Spero vivamente che qualcuno passi a dirmi la propria perché ci tengo tantissimo <3
 
Quarto, se qualcuno ha voglia di recensire io ne sarei veramente felice *_*
Quinto, oddio avete visto i Vma? Quando ho visto gli occhi di Luke sono scoppiata oddio *Piange*
Sono stati fantastici, anche se non mi aspettavo di veder vincere le Fifht Harmony, sinceramente, soprattutto sentendo anche il boato che si è alzato quando durante le presentazioni hanno detto “5 Seconds Of Summer”, ma vabbeh, sono orgogliosa di loro jdkfjwsosa *-*
 
Penso di aver concluso e vi auguro un buon giorno c:
Giulia.
 
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