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Autore: LauraPalmerBastille    25/08/2014    7 recensioni
“Come fai ad essere così tranquillo?”-ringhia Percy, sbattendo la porta dietro di sè. Nico non sussulta, rimane fermo a fissarlo.
“Come puoi rimanere qui, a dormire, mentre loro ci mandano a morire? Non tieni per niente alla tua vita, Nico?” [...]
“Pensi di avere scelta, Jackson? Pensi che tu possa scegliere se fare l'eroe o no? Non puoi, Jackson. Questo è il tuo destino, e per quanto tu continui ad urlare e fare il bambino, questo non cambierà.”
Genere: Drammatico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Nico di Angelo, Percy Jackson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Io ti proteggerò, Nico.

Pernico

 

Si passa per l'ennesima volta la mano tra i capelli, sospirando.
Impazzirà, ne è sicuro. Se lo sente, mentre cerca di mantenere la collera e la preoccupazione che imperterrite gli salgono su, annebbiandogli il cervello.
La sua mano è di nuovo lì, tra i suoi capelli, tirandoli e cercando un modo per uscire fuori da questa situazione.
Non può partire così, no. Lui non vuole, e soprattutto non gli piace essere obbligato a farlo. A volte odia il fatto di essere 'Percy Jackson il grande eroe che ha salvato tutti'.
Anzi, odiare è un termine decisamente riduttivo. Vorrebbe poter vivere una vita normale, a casa sua con sua madre. Chissà, magari sfornando biscotti blu. Chi potrebbe mai dirlo?
Non che gli dispiaccia aver salvato tutti, sia ben chiaro.
Ma ora basta. Lui il suo dovere lo ha fatto. Sono in molti a quel campo, perchè proprio loro devono partire per quella folle impresa? Perchè?
Si alza furibondo dal letto, prendendo la prima cosa che gli capita sotto mano e buttandola con forza a terra. Gli è andata bene, ha preso un cuscino. Lo calcia nuovamente, mordendosi le labbra per non urlare. La sente, la rabbia sta per prendere il sopravvento.
Non può rimanere chiuso dentro la sua cabina, o potrebbe dare di matto sul serio. Deve vederlo, subito.

Deve vedere Nico.

**

Nico è steso sul letto della sua cabina, fissando il soffitto scuro. Ci si trova bene nell'oscurità, lui. Si sente come.. a suo agio. Alza una mano in aria, e la osserva distendersi. Apre le dita, per poi richiuderle a pugno.
Il cuore martella incessante dentro il suo petto. Doveva aspettarselo, no? Loro avevano salvato il mondo da Gea, per tutti loro non erano che degli eroi.
E cosa fanno gli eroi se non rischiare la propria vita per il bene di tutti?
Ma lui non vuole essere un eroe. Non lo è mai stato, in realtà, e mai lo sarà. Ma gli altri gli hanno dato questo ruolo nel mondo, e ora lui, loro, non possono tirarsi indietro.
Un forte bussare alla sua porta lo fa sussultare, facendogli maledire gli dei per lo spavento.
“E' aperto”-bofonchia, alzandosi a sedere. La porta si apre con un cigolio, facendo entrare un pò di luce in quella stanza quasi del tutto oscura. Percy si affaccia all'ingresso, con la faccia arrossata e il fiatone.
“Percy..”-soffia Nico, con un tono tanto sorpreso quanto estasiato.
Il più grande non parla. Si limita a stringere con forza i pugni, per poi abbassare la testa e respirare forte. Nico alza un sopracciglio, fissando l'altro con curiosità. Poi, quasi divertito, si ritrova a scuotere la testa e sorridere come un idiota.
“Smettila di rimanere lì impalato, Jackson. Almeno chiudi la porta”.
Percy alza il viso sorpreso, incontrando lo sguardo rassegnato ma anche speranzoso del più piccolo. Quanta forza può avere quel ragazzo? Quanta?
Perchè lo vede ancora con quella speranza negli occhi dopo tutto quello che ha dovuto passare, e soprattutto quello che dovrà passare?
Forse è proprio quella speranza che lo ha fatto innamorare di lui. O forse è il fatto che, per quanto piccolo sia, Nico riesce a infondergli sicurezza. Si, sembrerà strano, ma si sente al sicuro con Nico vicino. Si sente.. sè stesso.
“Come fai ad essere così tranquillo?”-ringhia, sbattendo la porta dietro di sè. Nico non sussulta, rimane fermo a fissarlo.
“Come puoi rimanere qui, a dormire, mentre loro ci mandano a morire? Non tieni per niente alla tua vita, Nico?”-quasi urla, diventando ancora più paonazzo in volto.
Il più piccolo stringe le coperte tra le sue dita, ma non parla. Continua semplicemente a mantenere il contatto visivo col più grande.
“Abbiamo rischiato la vita infinite volte, e lo abbiamo fatto per il bene del mondo. Non pensi che adesso sia ora di dire basta?”-urla ancora, alzando le braccia al cielo.
“Pensi di avere scelta, Jackson?”
Le poche parole di Nico rimbombano sulle mura della sua cabina, facendo ammutolire l'altro. Nico ha questo strano dono che gli altri non hanno: riuscire a zittire Percy.
Il più grande lo fissa, mordendosi a sangue il labbro inferiore. Le nocche iniziano a fargli male, ma stringere i pugni e urlare è l'unico modo per scaricare la rabbia.
“Pensi che tu possa scegliere se fare l'eroe o no? Non puoi, Jackson. Questo è il tuo destino, e per quanto tu continui ad urlare e fare il bambino, questo non cambierà.”-dice, alzandosi in piedi e incrociando lo sguardo disperato del più grande.
“Ci mandano a morire...”-sussurra Percy, sentendo il sapore ferroso del sangue diffondersi nella sua bocca e colare giù sul suo mento. Allunga una mano per pulirsi, ma quella più piccola e gracile di Nico gliela afferra, bloccandolo.
“Guarda cosa fai. Sei veramente un idiota.”-borbotta il più piccolo, conducendolo fino al suo letto.
Percy si siede senza protestare, mentre Nico osserva vigile il graffio che l'altro si è creato sul labbro, creandosi uno spazietto tra le gambe del più grande. Nico è decisamente più basso di Percy, ed è per questo che, anche essendo lui in piedi e Percy seduto, non deve abbassare lo sguardo per scrutare il graffio che l'altro si è fatto. Lo sfiora con le dita, facendo rabbrividire l'altro.
“Ci vorrà del disinfettante..”-sussurra il più piccolo, continuando a scrutarlo.
“Non ho bisogno di nessun disinfettante, Nico.”
Il più piccolo gli lancia un'occhiata truce, per poi sbuffare e alzare gli occhi al cielo. Afferra un pacchetto di fazzoletti che ha lì sul comodino e inizia a pulire il sangue sul mento del più grande.
Sente la pelle di Percy scorrere sotto il sottile strato del fazzoletto, e le labbra dell'altro sono così vicine. Come può pensare che a lui non interessi di questa missione suicida? Come può?
Forse non lo ha dato a vedere, ma Nico è terrorizzato quanto tutti gli altri.
“Sei proprio un'idiota, Jackson..”-sussurra alla fine, chiudendo gli occhi con forza-”Pensi davvero che a me piaccia tornare lì giù? Negli inferi? Lo pensi davvero?”.
Sente le gambe farsi sempre più fragili, e deve poggiare una mano sulle spalle dell'altro per sorreggersi. Stringe il fazzoletto tra le mani, toccando con il pollice la guancia dell'altro.
“Pensi davvero che io non abbia paura di morire? Pensi davvero che io voglia.. voglia partire e forse perderti? Lo pensi davvero?”.
E la corazza che si era creato ora si sgretola, cadendo in mille pezzi. Lui era stato l'unico a non dare di matto quando Chirone aveva dato ai sette della profezia più lui la notizia della missione. Era stato l'unico a rimanere immobile, mantenendo sotto controllo il suo terrore. Ma ora si è tutto sgretolato, e le lacrime escono copiose dai suo occhi.
Le sente scivolare calde sulle sue guance, mentre i singhiozzi risalgono su per la sua gola, uscendo fuori come versi di un animale braccato.
“Pensi davvero che io voglia allontarami così da te?”-urla, alzando lo sguardo. E, lo sa, non avrebbe mai voluto vederlo.
Non avrebbe mai voluto vedere gli occhi di Percy velati di lacrime, e il sangue scendere ancora giù dal suo labbro, macchiandogli il mento. La sua mano trema mentre prova a pulirlo con le dita, per poi asciugare le sue lacrime, macchiandogli anche la guancia.
“Perchè sta succedendo?”-sussurra quindi Nico, poggiando la sua fronte su quella dell'altro e continuando a pulire il sangue sul suo mento.
“Perchè è il nostro destino..”
Nico annuisce, sentendo le lacrime scendere ancora di più sulle sue guance. E quel sangue continua a macchiare il mento perfetto di Percy, e lui dovrebbe dargli forza, e invece si sente così maledettamente insicuro e... E nulla ha più senso, in realtà.
"Non voglio morire"-singhiozza Nico, sfiorando con le sue labbra la guancia macchiata di Percy.
"Non morirai. Io ti proteggerò".
Il più piccolo annuisce di nuovo, mentre un singhiozzo roco esce dalle sua labbra facendolo rabbrividire.
"Ed io proteggerò te. Ce la faremo, Percy. Rimarremo insieme".
Poggia quindi le sua labbra bagnate di lacrime su quel graffio che continua a sanguinare. Le poggia sulle labbra di Percy, e come ogni volta si sente finalmente libero, privo di qualsiasi peso.
Sente le mani del più grande stringersi intorno alla sua vita, e strattonarlo verso di sè. Nico si ritrova con le ginocchia poggiate sul letto e le gambe intorno alla vita di Percy. È letteralmente seduto sull'altro, ma non ha intenzione di scostarsi per l'imbarazzo.
Cosa li aspetterà l'indomani mattina, quando partiranno per quella stramaledetta missione per gli inferi? Non lo sa, e adesso non gli interessa.
Ora vuole solo assaporare quelle labbra così morbide, e sentire il loro sapore di sangue diffondersi anche nella sua bocca. Vuole solo sentire le braccia di Percy continuare a stringerlo, e sentire il suo petto alzarsi ed abbassarsi.
Alzarsi. Abbassarsi.
E viene tranquillizzato da quei movimenti cadenzati e regolari. Percy ora respira, e a lui va bene. Sfiora la lingua del più grande con la sua, approfondendo il bacio. E le sue mani scorrono sul viso del più grande, sentendo le sue guance bagnate.
“Non piangere..”-sussurra Nico, prima di premere nuovamente le labbra su quelle dell'altro.
Le dita di Percy sfiorano la pelle fredde di Nico, facendolo rabbrividire.
“Nemmeno tu..”-risponde il più grande, approfondendo nuovamente il bacio. E non vorrebbero spostarsi da quella posizione per nulla al mondo.
“Rimango con te, Nico. Te lo prometto. Non morirò”
“Me lo prometti?”
“Si, te lo prometto. Ma fallo anche te”.
Nico lo fissa per qualche attimo, perdendosi in quegli occhi verde mare. Come potrebbe vivere senza quegli occhi? Di una cosa è sicuro: se Percy muore, Nico va con lui.
“Lo prometto, rimarrò con te. Io vivrò”
Percy annuisce, asciugandogli le ultime lacrime che minacciano di cadere. E poggia di nuovo le sue labbra su quelle del più piccolo, cercando questo breve ma devastante contatto.
Rimangono così. A sfiorarsi con le mani, ed esplorarsi con le labbra. Rimangono così tutta la serata, finchè, stanchi per l'orario che si è fatto, si stendono sul letto di Nico, ancora abbracciati.
E si fissano. Anche se tutto è scuro, loro si guardano negli occhi per molto tempo. Come se volessero imprimere l'immagine dell'altro nella propria mente.
E odiano il mondo che li manda a morire, ma si amano.
E continuano ad accarezzarsi uno il volto dell'altro, per poi cadere addormentati così... vicini.
E la mattina dopo dovranno partire e, se gli Dei vogliono, poi ritornare.

**

Glielo aveva promesso. Gli aveva fatto quella promessa giusto la sera prima, e non ce l'aveva fatta a rispettarla.
Perchè lo aveva fatto? Perchè non si era voltato per accorgersi che quella creatura lo stava per uccidere? Perchè?
Semplice, perchè lui non lo aveva protetto. Non lo aveva fatto.
Eppure glielo aveva promesso. Gli aveva promesso che lo avrebbe protetto, ma a quanto pare non ha rispettato questa promessa, perchè il corpo di Nico ora è steso lì a terra, e niente ha più senso.
Si era voltato un secondo per chiedere ad Annabeth quanto ancora mancasse alla loro meta, quando quella strana creatura era caduta in picchiata dal cielo, colpendo così forte Nico da averlo fatto saltare molti metri più avanti.
Percy non era nemmeno riuscito a distinguere i contorni dell'assassino del suo ragazzo, visto che poi era volata via da dove era arrivata. Proprio come uno scherzo del destino.
E ora lui è lì, fermo, come tutto il resto.
O forse le cose continuano a muoversi, ma lui non se ne accorge. Forse anche lui si sta muovendo, ma non lo sente.
Perchè il mondo è diventato così ovattato?
Perchè il corpo immobile di Nico continua ad avvicinarsi?
Fissa le sue gambe, e le vede mentre si muovono lentamente verso il suo ragazzo. Si, Nico era il suo ragazzo. NO! Nico E' il suo ragazzo.
Nico non è morto, lui non può essere morto. Nico gli aveva promesso che sarebbe rimasto in vita, e lui non è tipo che infrange le promesse.
Il viso del più piccolo è rivolto verso la terra, ma la sua schiena si muove piano. I suoi respiri sono corti e mozzati. Percy si accovaccia vicino a lui, e lo volta.
Sente il vuoto dentro di lui. No, non sente dolore, non sente tristezza. Sente vuoto. Vuoto assoluto che precede la pazzia. Il cuore che ha smesso di battere quando quella cosa ha sfiorato il corpo del suo ragazzo. È ancora fermo?
Sente il sangue solidificarsi dentro le sue vene, e le labbra tremare forti.
Quando vede il viso di Nico, così pallido e smunto tra le sue braccia, la pazzia prende il sopravvento. Le lacrime gli offuscano la vista, e iniziano a colare copiose sul suo viso. Prova a cacciarle via, asciugandosele sulla maglietta.
“Qualcuno lo aiuti!”-urla, rivolto agli altri. Vede le loro facce tristi, preoccupate, e non può che continuare a piangere ancora di più.
“Perchè state lì fermi!? Aiutatemi a guarirlo... vi prego...”
Annabeth si avvicina a Percy, accovacciandosi vicino a lui. Vede le sue lacrime scendere giù dai suoi occhi.
'Perchè Annabeth piange?'-pensa Percy-'Perchè è lei a piangere se sono io che sto perdendo la mia metà? Con chi mai potrò più sentirmi me stesso, ora? Con chi riuscirò a scherzare, ridere, amare, se non lui?'.
E sente il suo cuore mandargli una scossa dolorosa, che rimbomba per tutto il suo petto.
“P-Percy lui... ha preso una botta troppo forte per essere..”
“Non dirlo”-sussurra il moro, asciugando una sua lacrima che è andata a bagnare il volto di Nico. Sente la pelle fredda del più piccolo scorrere sotto le sue dita. Nico sta scivolando via da lui come sabbia.
“Non dirlo...”-ripete-”Non dirlo... ti prego... non dirlo...”
Le sue mani scorrono sul volto sempre più pallido dell'altro, e vorrebbe urlare. Vorrebbe dire al suo cuore di smetterla di fargli così dolorosamente male.
Perchè ogni volta che pensa al sorriso di Nico, una fitta prende il suo petto e lo distrugge? Perchè ogni volta che ripensa ai suoi sorrisi con Nico gli viene voglia di urlare?
Perchè non lo fa?
Perchè continua a piangere in silenzio, mentre il respiro dell'altro si fa sempre più basso?
“Me lo avevi promesso..”-sussurra, accarezzandogli i capelli neri-”Mi avevi promesso che saresti rimasto con me, ricordi?”
Si siede a terra, e trascina il corpo di Nico tra le sue gambe. E come ultimo, disperato gesto, poggia le sue labbra su quelle del più piccolo. E sente il suo sapore diffondersi di nuovo nella sua bocca, mentre le lacrime scendono calde sulle sue guance.
"Me lo avevi promesso, Nico.."-e solo pronunciare quel nome gli crea un'altra fitta al cuore-"Te lo ricordi?"
Ma Nico non risponde. Non apre gli occhi per dire l'ultimo 'Ti amo'. Non risorge miracolosamente, o stringe la mano di Percy tra la sua.
Nico, semplicemente, smette di respirare. E con lui lo fa Percy.
Smette di respirare.
Non urla, non piange più, non trema, non respira. È immobile, e tutto intorno a lui diventa soffuso. Non sente i rumori che lo avvolgono, nè il luogo che lo circonda.
Vede solo il viso di Nico sotto di lui. Nico morto. E l'immagine del suo ragazzo che sorride a poco a poco svanisce.
E gli rimane solo questa visione di lui. Pallido, ferito, morto.
E lui lo sapeva, se Nico fosse morto, Percy sarebbe andato con lui.
E la morte non è bella, no. È nera, buia fino a dove riesci a vedere, e sei completamente solo.
Ma in fondo, non cambia molto dalla vita, no?
Per quante relazioni ci sembri di avere, noi siamo completamente soli.*

---

Note dell'autrice:
Oh ma certo, potete anche uccidermi ora se volete! Davvero!
Giuro, sto soffrendo anche io per questo finale riruajkj. Era partita come una one shot fluffosa e dolce tra di loro, ma alla fine ha preso una piega strana e...
ah, questo è il risultato.
Mi sto odiando anche io per aver ucciso Nico.
Si, perchè l'ho fatto, mi chiedo io? Quel ragazzo è troppo amabile per morire, troppo... perfetto!
Boh, è andata così per questa volta:') Mi scuso ancora :'')
Lasciate una recensione se vi va!
Un bacione, LauraPalmerBastille.

*"E la morte non è bella, no.
E' nera fin dove riesci a vedere, e sei completamente solo.
Ma, in fondo, non cambia molto dalla vita, no?
Per quante relazioni ci sembri di avere, noi siamo completamente soli"   è una citazione dell'anime "Another" che io ho amato alla follia, e pensavo ci stesse (?) divinamente qui u.u

  
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