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Autore: kitty19    26/08/2014    3 recensioni
una sera di inverno a casa Hale/ Stilinski
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Stiles Stilinski
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Il tuo turno:
 
Derek Hale si godeva il tempore delle sue coperte, fuori nevicava, erano le tre del mattino. Si mosse leggermente verso il lato opposto del letto cercando il calore di suo marito, appena percepì il suo corpo si avvinghio incrociando le gambe e portando un braccio a circondare la vita di Stiles che mugugno nel sonno.
 
Derek stava dormendo alla grande quando senti uno strattone al braccio e una voce che lo richiamava, lui però voleva solo ignorarla e continuare a dormire candidamente.
 
“dai Derek svegliati, è il tuo turno” lo incito suo marito tra la veglia e il sonno.
“mmhhh non voglio” mugugno Derek nel sonno “ tocca a te” sentenzio ancora il moro mentre tentava di tornare a dormire.
“vuoi scherzare, sono andato le due ultime volte, quindi il tuo magnifico culo da questo letto e vai” disse un arrabbiato e sveglio Stiles pizzicando il fianco del marito che si nascondeva tra le coperte.
“ti prego fammi dormire domani ho il turno del mattino non posso presentarmi come uno zombi” tento di giustificarsi ancora una volta Derek.
“non fare il maschio alfa con me signor Hale, anch’io vorrei andare al lavoro come te” lo pizzico ancora più arrabbiato Stiles.
 
A Derek non rimasse che alzarsi dal candido tepore del letto, una volta alzato cerco con i piedi le sue pantofole perché alla sola idea del pavimento freddo le fecce venire un brivido. Si diresse fuori dalla stanza matrimoniale, mentre andava verso la stanza in fondo al corridoio ma inciampo in una figura minuta che i con capelli corvini sparati si sfregava gli occhi scocciato.
 
“ ma perché piange cosi?” domando Dylan con una faccia piena di sonno.
Derek capiva benissimo lo stato d’animo di suo figlio di 5 anni, era lo stato d’animo della famiglia nei ultimi 3 mesi; cosi per consolarlo un po’ lo presse in braccio, Dylan sentendo il copro massiccio del padre si aggrappò come un koala al suo albero immergendo subito il viso nell’incavo del collo.
 
Il moro comincio ad accarezzare la schiena del suo bambolotto riempiendoli la testa di piccoli baci.
 
“ tesoro lo so che è fastidioso ma la tua sorellina non lo fa apposta, adesso io vado da lei per vedere che vuole tu intanto vai da papi nel lettone e tienimi in caldo il mio posto ok?” propose Derek al piccolo Dylan che cominciava a chiudere gli occhi cullato dalle attenzioni.
“ va bene” rispose reticente il bambino che voleva stare in braccio.
 
Derek lo lascio andare, per andare nella cameretta della principessa Talia che piangeva con molta enfasi, una volta entrato si avvicino alla culla che un tempo era stata di Dylan e che dopo una mano di pittura viola era diventata la culla di TyTy.
 
“ principessa lo sai vero che domani papa deve essere al lavoro molto presto?” domando uno stanco Derek che presse in braccio la piccolo fagottino urlante portandolo al petto e cullandolo leggermente.
 
Dopo qualche minuto e qualche dondolio la piccola Tyty si calmo, allora Derek le cambio il pannolino e si diresse verso la sua camera da letto.
 
Appena entrato noto che suo figlio si era spalmato sul torace di Stiles che intanto le accarezzava distratto la schiena.
 
Vedendolo Stiles disse “ pensi che un giorno riconquisteremo il nostro letto?”.
“ non lo so, forse quando Talia andrà al college” le rispose il moro poggiando piano sua figlia in messo a lui e suo marito.
Stiles sposto piano anche Dylan in mezzo a loro due, lasciandoli un bacio sulla fronte.
“ ci credi che abbiamo fatto questi due miracoli?” le domando Stiles mentre guardava i suoi due figli incantato, ricordando quando era nato Dylan e spesso la notte lui e suo marito passavano delle ore a vegliare il sonno del bambino come se fosse la cosa più bella del mondo.
 
“se me lo avessero detto quella sera in cui siamo andati al ballo insieme, mi sarei fatto una grossa risata; però avvolte non si possono programmare le cose” disse Derek guardando Stiles, “non avevo programmato di innamorarmi del ragazzino del secondo anno che mi aveva vinto all’asta di beneficenza” rise al ricordo, “ non avevo programmato di andarci a vivere insieme una volta che lo stesso ragazzino è andato al mio stesso college” allungo il braccio per prendere la mano di Stiles per accarezzarla, “ non avevo programmo di amarlo cosi tanto da chiederli di sposarmi ne anche un anno dopo di convivenza” disse portando la mano di Stiles dove c’era la fede alle labbra per lasciarci un bacio, “ non avevo programmo di compraci una casa dove costruire una quotidianità” disse Derek, “ una cosa però l’abbiamo programmata” termino il moro.
“cioè?” domando Stiles.
“ il desiderio di avere due bellissimi bambini con te” le disse Derek alzandosi con attenzione per lasciare un bacio nelle labbra del marito.
“ti amo” disse Stiles guardando Derek.
“ti amo anch’io”.
 
   
 
  
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