Storie originali > Romantico
Ricorda la storia  |      
Autore: passiflora    26/08/2014    11 recensioni
Partecipa al contest "On the wings of the heart-beats" di Nikij
[In quel momento, i due sono seduti vicino a lui e lo guardano lavorare il legno con il coltello. Lei, invece, fa finta di leggere un libro. In realtà guarda rapita i movimenti delle mani del Tipo. È affascinante osservarlo mentre smussa e leviga un pezzetto di legno per farne uscire un fiore.
«È troppo giovane per te.»
La ragazza continua a ripeterselo.]
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Image and video hosting by TinyPic

Seduta sul muretto, all’ombra di un abete, circondata dalla pace della montagna, la ragazza osserva il Tipo mentre intaglia un fiore nel legno. Lei è in vacanza con i suoi e i due fratelli minori, lui anche. All’inizio lo vedeva girare per il ridente paesino montano con due bimbette al seguito, poi alla Corte si erano aggiunte altre ragazzine, villeggianti o meno. Dopotutto, sebbene sia poco più che un adolescente, è uno di quei tipi cresciuti in fretta, ragazzi chiusi nel corpo di un adulto. È alto, ha le spalle larghe, un fisico niente male e pure un accenno di barba. Sì, sembra molto più grande, ma non lo è. Non lo è, altrimenti la ragazza non starebbe a guardarlo da lontano, dicendosi continuamente: «Suvvia, è troppo giovane per te.»

I suoi fratelli, invece, ci hanno fatto amicizia. In quel momento, i due sono seduti vicino a lui e lo guardano lavorare il legno con il coltello. Lei, invece, fa finta di leggere un libro. In realtà guarda rapita i movimenti delle mani del Tipo. È affascinante osservarlo mentre smussa e leviga un pezzetto di legno per farne uscire un fiore.

«È troppo giovane per te.»

La ragazza continua a ripeterselo. Non che sia ossessionata dal pensiero di quel ragazzo, no. Ha da un po’ sorpassato l’età in cui queste cose sono all’ordine del giorno. Eppure, ogni volta che lui spunta nei suoi pensieri, un sorriso le si allarga in volto. Quando guarda le ragazze più giovani ronzargli intorno non prova gelosia, piuttosto pensa: «Ragazze, un tipo così dovreste tenervelo stretto, senza giocarci troppo.» Sì, il Tipo è un giovanotto che merita attenzione e la ragazza l’ha capito. Dopotutto, un po’ di esperienza nel campo degli uomini ce l’ha ed è anche piuttosto brava ad analizzare le persone.

Accidenti, ora si è tagliato. Una delle bambine (che sono le sue sorelle, ha saputo la ragazza), estrae un cerottino arancione e lo appiccica premurosa sopra la ferita del fratello. La ragazza sorride. I bambini sanno essere scimmie ingestibili, oppure sanno sorprendere per gentilezza e spontaneità. Il fiore è finito: un’elegante calla, semplice e slanciata.

«Chi la vuole?» chiede lui rivolto alla sua Corte. Le ragazzine rispondono con un «Io!» corale.

Lui fa passare lo sguardo su tutte loro, sulle sue sorelle, sui due fratelli della ragazza. Poi, inaspettatamente, alza lo sguardo e fissa proprio lei, che si nasconde dietro alle pagine del libro, facendo finta di non essersene accorta.

Sembra indeciso, pensieroso. È timido, non si è mai esposto molto con le ragazze. Eppure... quella calla non può andare alle ragazzine che stanno sedute ai suoi piedi. È troppo elegante per appartenere a loro, che sono più adatte a delle margherite, oppure a delle rose irte di spine, o magari a una complicata dalia. Il Tipo si sente le guance in fiamme, ma prende coraggio, si alza in piedi e raggiunge la ragazza.

Lei lo vede arrivare e si sente confusa. Sa di essere in difficoltà quanto lui, ma non può darlo a vedere. Ha passato di qualche anno i vent’anni, è un’adulta ormai. Peggio, una vecchia! Non può arrossire. Gli adulti responsabili non lo fanno. Ma le sue guance non ubbidiscono.

«Ehm... scusa...» borbotta lui. La ragazza mette giù il libro e si sforza di sorridere. Non è facile, quando sei imbarazzato e lusingato e impegnato a mantenere un certo autocontrollo, tutto allo stesso tempo. «Per te» dice lui e le porge il fiore. Semplice ed incisivo. La ragazza lo prende e lo ringrazia, lui le sorride. Per un momento, solo un istante, la montagna e i suoi abitanti svaniscono. Poi tutto ritorna al suo posto.

«Noooo! Lo volevo io!»

Il lamento di una delle cortigiane giunge alle loro orecchie. «Te ne faccio un altro! Trova un pezzo di legno adatto!» risponde lui, poi torna a guardare la ragazza. «Mi reclamano» dice, quasi amareggiato, quasi dovesse scusarsi. La ragazza capisce. Lui vorrebbe rimanere lì, su quella panchina, sotto quell’abete. Ma va bene così. «La Corte ha bisogno del suo re» dice lei. Il ragazzo fa una buffa smorfia contrita e torna indietro. Le cortigiane hanno tutte in mano un pezzetto di legno che attende di essere trasformato in fiore. Il Tipo si siede al suo posto e riprende il suo lavoro. Sfornerà margherite fino a sera.

   
 
Leggi le 11 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: passiflora