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Autore: SynysterIsTheWay    26/08/2014    5 recensioni
L'amore devastante è quello che non può essere urlato al mondo. Quell'amore segreto, che nessuno sa. Quell'amore così profondo, quanto distruttivo. Quando due mani, non possono ricongiungersi in alcun modo, ma possono sentirsi anche senza toccarsi. Brian ed Haven lo capirono subito, che i loro, non erano semplici sguardi. Capirono...che riuscivano a vedersi nei propri occhi, ma Haven è la moglie del suo capo. Del boss della mafia più temuto di Huntington Beach. Brian non può tradire l'uomo che considera come un padre, da anni. L'uomo, che gli ha dato un tetto sopra alla testa e due pasti caldi al giorno. L'uomo che era il migliore amico di suo padre. Riuscirà Brian a placare la sua sete d'amore e a trattenere i suoi istinti, vedendo la donna che ama, tra le braccia di un altro? Lo scoprirete, solo vivendo la storia nei panni dei due protagonisti.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Synyster Gates, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
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 29° I promise.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Perdonami, perdonami di amarti e di avertelo lasciato capire.
(William Shakespeare)
 
 
 
 
 
 
Oggi mi sento decisamente meglio.
Gli antibiotici che mi ha detto di prendere il dottore hanno fatto effetto e mi 
sento già come nuova.
La febbre si è abbassata subito ed una buona dormita ha fatto proprio al caso mio.
Osservando il sole splendente dalla finestra e sentendo il buon profumo di cornetti caldi mi sento come rinata.
E' proprio vero quando si dice che il mattino ha l'oro in bocca.
Stéphan è uscito presto questa mattina, e io sto ancora cercando di capire come ho trovato il coraggio
di sparare a quel Dollar.
Ero influenzata ma sono riuscita con velocità a prendere la pistola e sparargli alla fronte.
Dopo aver commesso un gesto del genere, mi sono sentita davvero una persona orribile, ma poi ho pensato che sarebbe stata
meglio una vita senza quel pezzo di merda che senza Brian.
Oh, Brian.
Sentivo che sarebbe venuto a salvarmi e per poco non ci rimetteva anche lui la pelle.
Dopo aver visto il corpo di Zacky sanguinante ho avuto una fitta al cuore che ha tolto la voglia di vivere
anche a me.
Perché queste persone devono per forza farsi guerra a vicenda? Perché dovrebbero combattere per una questione
di orgoglio?
E' davvero assurdo tutto questo. A volte penso che sarebbe meglio tirare via la spina ed evitare che tutto questo
dolore possa ancora prendersi il meglio di me.
Quando ho visto Brian impazzire, ho avuto paura. Ho visto i suoi occhi e per quanto belli fossero non mi hanno
espresso alcuna sicurezza.
Non lo avevo mai visto reagire in quel modo, ma come ho sempre detto, questa vita non può portare a nient'altro che alla morte
certa.
Non importa quanti anni hai o quanti dimostri di averne qui. Anche i più forti, possono cedere.
Mi stringo le lenzuola al petto, osservando poi la porta della mia camera aprirsi di scatto.
-Buongiorno Haven, come ti senti oggi?- Mi domanda Jimmy con dolcezza, in compagnia di Hayley.
-Buongiorno Jimmy, giorno anche a te Hayley.- Ribatto con la voce ancora impastata dal sonno.
La ragazza annuisce, sorridendo sotto ai baffi.
-Hai misurato la temperatura?- Mi domanda ancora James, prendendo tra le mani il termometro posizionato sul mio comodino
mentre Hayley mi tasta la fronte con dolcezza.
E' bello sapere che hai delle persone al tuo fianco che vogliono prendersi cura di te.
-Si, la febbre è passata.- Rispondo con debolezza.
-Si ma sei ancora tanto debole...cerca di restare a letto o prenderai una ricaduta.- Mi dice Hayley, sorridendomi e parlando con 
una voce abbastanza bassa.
-Si, hai ragione Hayley.- Continuo, portando il mio sguardo contro il vuoto per poi rendermi conto di una cosa.
Mi volto di scatto contro la ragazza, sbarrando gli occhi come non mai.
Non posso averlo sognato dato che sono sveglia.
-Hayley...- Sussurro incredula, osservando la ragazza sorridere questa volta con un sorriso a trentadue denti.
-Si! Posso parlare!- Annuncia la ragazza, allargando di scatto le braccia ma parlando ancora con fatica.
-Oh mio Dio, ma è fantastico!- Urlo dalla gioia, gettandomi tra le braccia della mia amica e stringendola a più non posso.
Jimmy si piega quasi in due dalle risate osservando la scena.
-Ma come...-
-Non lo so!- 
Io e Hayley saltelliamo per tutta la camera con felicità e gioia, urlando a squarciagola.
Questa è proprio una giornata memorabile.
-Hayley, è fantastico...io...non posso ancora crederci!-
-Credici invece. Oggi Jimmy mi accompagnerà dal mio logopedista per capire al meglio la situazione.-
-Ma...è grandioso!-
-Lo so! Cioè, non è fantastico?-
-Si che lo è!-
-La smettete di urlare in continuazione? Mi state rompendo i timpani!- Esclama improvvisamente Brian, entrando anche lui in camera.
-Gates, lasciale stare, sono solo felici!- Ribatte James, avvicinandosi al suo amico.
-Come vorrei che Johnny e gli altri fossero qui adesso...come vorrei che potessero sentirmi parlare...- Borbotta improvvisamente Hayley
facendomi rattristire.
Anche Jimmy e Brian hanno dei visi pallidi a dir poco sofferenti.
-Oh, Hayley...- Abbraccio di nuovo la mia amica, dandole tutto il sostegno di cui ha bisogno.
Non so neanch'io dove sto trovando la forza di non scoppiare a piangere ma è così che deve essere. Devo restare
accanto ad ognuno di loro. Siamo rimasti solo in quattro e non si sa chi potrà rimetterci la pelle durante le prossime
ventiquattro ore.
-Coraggio amica mia. Sii forte.- Sussurro ad Hayley che si lascia stringere senza dire neanche una parola.
-Oggi...ci saranno i funerali di Vee.- Annuncia Brian, stringendo le mani in pugni e contraendo la mascella.
Annuisco, consapevole di dover restare a casa nella speranza di non poter prendere una ricaduta.
-Posso venire con voi?- Chiedo nella speranza di qualche risposta positiva.
-No Haven, è meglio che tu resti qui. Puoi avere una ricaduta e non è stato piacevole sentirti delirare.- Ghigna
Jimmy ma si vede che la sua ironia è andata letteralmente a puttane.
Annuisco senza obbiettare, stringendo ancora Hayley e cercando di darle forza.
Peccato che presto, tutta questa forza, sarà destinata ad esaurirsi.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
***
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
"Perdonami, perdonami di amarti e di avertelo lasciato capire."
Scrisse il noto drammaturgo  inglese  William Shakespeare, interpretando il suo personaggio
dell'opera di "Romeo e Giulietta".
Passarei ore ed ore a leggere quest'opera e a lasciarmi risucciare da tutte le emozioni
che riesce a trasmettermi ogni singola parola, ogni singola scena ed ogni singolo personaggio.
Sono sempre stata un'amante delle tragedie inglesi ma Shakespeare credo che sia stato il più grande
autore di tragedie di tutti i tempi.
Sono sempre stata affascinata dal suo modo di scrivere e dal modo soave in cui rende così perfette
delle paroline quasi innocue.
Paroline che alla fine riescono a sconvolgerti al vita.
Passo minuti interminabili leggendo di continuo la stessa frase ed è sentendomi parte di essa che il mio pensiero
viaggia verso quello del ragazzo che amo.
"Ma se non mi ami lascia che mi trovino. Meglio che il loro odio tolga la mia vita, e non che la tardi senza il tuo amore."
L'ennesima frase che ho deciso di incidere nel cuore.
Credo che nessuno meglio di quest'autore possa scavarmi dentro a tal punto da lasciar fuoriuscire ogni mio sentimento.
E' proprio vero quello che si dice sui libri. Ti risollevano l'anima. Ti danno la possibilità di sognare ma anche di guardare
in faccia la realtà con occhi diversi.
Poi quella di Romeo e Giulietta credo che sia una storia molto romantica ma ben poco avvincente. 
Continuando a sfogliare il solito libro che conosco ormai a memoria, sento improvvisamente delle urla provenire dal piano inferiore.
-Brian, ti prego, sii ragionevole!- Urla Hayley dal piano inferiore e sentirla urlare, quasi mi fa strano. Ha una voce
davvero molto particolare e nonostante stesse urlando...la sua voce sembra sempre leggera e pacata. Più che urlare, direi
che si stia sforzando di farlo.
Lascio il libro sul letto, scendendovi con velocità ed uscendo dalla camera per potermi dirigere verso il piano inferiore.
Chissà cosa sarà accaduto adesso...
Tremante, scendo dalle scale ed osservo Jimmy massaggiarsi la nuca mentre Hayley continua a sbuffare dinanzi alla porta
della camera dei ragazzi.
-Ma che cos'è successo?- Domando ai due, vedendoli quasi sussultare.
-Brian non è riuscito a vedere mentre seppellivano la tomba di Zacky e se n'è andato via di scatto senza salutare
nessuno. Io e Jimmy lo abbiamo seguito ma senza risultati dato che ha deciso di chiudersi in camera.- Mi spiega Hayley ed è così
bello sentirla parlare che mi verrebbe voglia di stringerla tra le braccia.
Helena e gli altri...ne sarebbero stati felici almeno quanto me. Peccato che ogni tanto ha dei problemi nel parlare
perché inizia a balbettare ma non sembrerebbe nulla di grave.
-Oh...- Mi limito a sussurrare, provando a bussare alla porta della camera dei ragazzi -Brian...? Ti senti bene?- Gli domando dal corridoio mentre 
dalla stanza non sembra rispondermi nessuno.
-Brian, cazzo, aprici...siamo preoccupati per te!- Sbotta Jimmy, con frustrazione.
-Voglio stare da solo. Andate via.- Sbotta Brian con una voce soffocata dal pianto.
Mi fa male il cuore nel sentirlo parlare in questo modo.
-Brian...- Sussurra Hayley, con dolore.
-Ho detto via. Sto bene cazzo, ho solo bisogno di restare solo!- 
Brian non sembra volersi arrendere.
-Venite ragazze, lasciamolo solo per un po'.- Ci dice Jimmy, allungando un braccio attorno alla spalla di Hayley.
I due si allontanano con dolore dalla camera mentre io resto qui dinanzi alla porta, a fissarla nella speranza che possa aprirsi.
-Haven, vieni via.- Continua Hayley ormai in lontananza, mentre io deglutisco, allontanandomi dalla camera con tristezza.
Abbasso lo sguardo contro il pavimento ritornando nella mia camera e gettandomi sul letto a peso morto.
Lancio a terra il libro, sentendo il vuoto nel petto bruciarmi a più non posso.
Prendo il termometro dal cassetto del comodino accanto al mio letto, misurandomi la febbre.
Trentacinque. 
La febbre è passata...ma allora perché continuo a sentirmi così debole?
Sarà che l'amore ti indebolisce quando meno te lo aspetti.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
***
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Sono le otto di sera e Stéphan non è ancora tornato. Non si è presentato nemmeno a cena.
Jimmy ha accompagnato Hayley dal suo logopedista per la terapia e Maria ha chiesto cinque giorni liberi
per poter andar a trovare i suoi parenti in Italia.
Le ho confidato di quanto mi sarebbe piaciuto andare con lei ma Stéph non me lo avrebbe mai permesso.
Mi stupisce anche che abbia assecondato la richiesta della donna ma, alla fine, meglio così.
Hayley prima di uscire mi ha detto di tenere d'occhio Brian perché ancora non si è deciso ad uscire
da quella maledetta camera.
Quasi mi fa male sapere che uno come lui, che non esterna mai i suoi sentimenti e le sue emozioni, stia passando la giornata
in una camera a farsi del male.
Proprio non lo digerisco.
Uscendo dalla mia camera, mi avvio verso la cucina e decido di preparare qualcosa di buono da mangiare.
Non vorrà neanche cenare ma è assurdo ciò che sta facendo. Si sta riducendo alla distruzione ed io devo assolutamente impedirglielo.
Preparo una bistecca ben cotta con il contorno di insalata mista.
Una cena non troppo pesante ma che riesca a riempire il suo stomaco. Io ho già mangiato prima un po' di pasta ma adesso
sono perfettamente piena. 
Dopo aver preparato il tutto, mi avvicino alla porta della solita camera e ricomincio a bussare.
Nessuna risposta.
-Brian, sono io, Haven.- Borbotto, nella speranza di poter ricevere una sua qualche risposta.
Il silenzio regna sovrano ma io posso essere più cazzuta di lui.
-Ti ho portato qualcosa da mangiare. So bene che non è il momento ma è tutto il giorno che sei chiuso qui dentro e...oh al diavolo.
Tieniti il tuo orgoglio perché io non me ne faccio niente. Mi stai sentendo,Brian Haner? Beh...come non detto. Sappi solo che qui
c'è davvero qualcuno a cui importa di te. Solo...questo.- Annuncio con un dolore al petto e l'agitazione che non riesce a farmi
dire nient'altro.
Mi allontano per un po' dalla porta ma quando sento il rumore della serratura mi volto di scatto, incontro gli occhi rossi e gonfi
di Brian, totalmente andati a male.
Sussulto alla vista di questi occhi così bui mentre io mi limito a scoppiare a piangere. Ma no, non sto piangendo esteriormente.
Le lacrime non stanno rigando il mio viso.
Sono lacrime e dolori interiori che si scontrano continuamente tra di loro. Ci sono dei pezzi di me che stanno semplicemente
cadendo a terra senza emettere alcun suono.
-Mi dispiace Haven.- Mi sussurra Brian, mostrandomi un mezzo sorriso.
-Non hai nulla di cui scusarti.- Gli sussurro, porgendogli il piatto con la bistecca e quel po' d'insalata.
Provo ad andare via, ma le sue parole mi bloccano.
-Non resti qui con me?- Mi domanda con una dolcezza assurda che non credevo potesse più appartenergli.
-Mi vuoi davvero con te, Brian?- 
Lui annuisce con uno dei suoi soliti sorrisini beffardi, facendomi entrare in camera e prendendo il piatto con la sua cena tra le mani.
Brian si siede sul letto ed inizia ad ingozzarsi come se non mangiasse da mesi e mesi.
Mangia con gusto mentre io mi limito ad osservare ogni lineamento del suo viso che sembra essere fottutamente perfetto.
Non credo di aver mai visto dei lineamenti più belli ed allo stesso tempo così dannati.
-Cazzo, ma è buonissima! Non credo di aver mai mangiato nulla di più buono in vita mia!- Esclama Gates, continuando
ad ingozzarsi.
-Forse perché la prima volta che ho cucinato per te, mi hai abbandonata per un'altra.- Ribatto con un po' di acidità.
Brian non mi risponde facendo l'indifferente dopo aver divorato anche l'insalata.
-Si...io...sono stato un idiota.- Risponde dopo un po', mentre sta provando a posare il piatto di vetro su di una scrivania.
-No, aspetta, faccio...- Provo a dire, ma le parole mi muoiono in gola quando le nostre due mani si sfiorano.
I nostri volti si ritrovano fin troppi vicini mentre io stavo solo provando a togliergli il piatto di mano.
-Io...- Continuo dopo alcuni secondi, deglutendo rumorosamente.
Brian si sente come scosso e lo capisco dal suo modo di fare le spallucce per poi posizionare il piatto sulla scrivania.
Questa volta non glielo impedisco ma ammetto che sarei potuta morire continuando a respirare il suo buon profumo.
Dopo aver riposto il piatto, Brian prende una chitarra acustica dal suo armadio, cominciando a strimpellare qualche nota dopo
essersi seduto sul letto, proprio accanto a me.
Lo osservo muovere con velocità le sue dita su quello strumento mentre io resto totalmente senza fiato.
Non pensavo sapesse anche suonare qualche strumento.
-Tu...sai suonare?!- Sbotto, impressionata.
-Perché, non si vede?-
-No è che...non...ti avevo mai sentito o visto suonare.-
-Non lo facevo da tempo.-
-Quindi...è da tanto che suoni?-
-Ho cominciato a sei anni con l'aiuto di mio padre e poi questa chitarra per me è stata come una droga.-
-Wow...a sei anni io non sapevo neanche suonare il triangolo.-
Brian abbozza un sorriso ed io faccio lo stesso.
Sembra voler fuggire da qualcosa mentre io sto cercando di diventare il suo nascondiglio.
-Beh...vuoi provare?-
-No, davvero, non ne sono capace. Piuttosto, voglio continuare a sentire ciò che stavi suonando poco fa.-
-Okay. Ma se hai qualche richiesta, potrò esaudirla.-
-La sai suonare...Nothing else matter?-
Qualcosa si illumina nei suoi occhi mentre io mi mordo d'istinto il labbro inferiore.
Facevo meglio a restare zitta.
-Certo che la so suonare.- Vaneggia Brian, strimpellando la sua chitarra mentre io mi lascio abbandonare
dal buon suono emesso da essa.
Ed ha ragione. La sa suonare divinamente.
Non credevo la sapesse suonare in questo modo così soave ed invece...mi ha stupita.
Ci sta mettendo una passione assurda ed i miei occhi si spostano continuamente dal suo viso alle sue dita.
Le mie orecchie si limitano ad ascoltare, estasiate.
Alla fine della canzone, Brian mi regala un sorriso ed io ricambio con piacere.
-Si...era proprio da tanto tempo che non suonavo.-
-Da quanto precisamente?-
-Qualche anno. Non so bene dirti del perché avevo smesso ma so spiegarti il perché ho deciso di ricominciare.-
-E allora...perché?-
-Perché tu mi hai fatto venire la voglia di continuare ad inseguire i miei sogni. Ogni cosa che riguardava te...mi faceva
sentire ispirato a tal punto da comporre qualcosa di nuovo e scrivere qualcosa di nuovo.-
-Riguardava...già...- Borbotto con delusione, abbassando lo sguardo.
Sento il suo sguardo su di me, ma cerco di non dare troppo nell'occhio anche se penso che lui abbia capito tutto.
Basta guardarmi per un po' negli occhi per capire che non voglio una semplice amicizia da lui.
-Si...riguardava.- Ribatte lui, sussurrando quasi l'ultima parola.
-Adesso...è meglio che vada però...- 
-Oh...si...-
-Già.-
-Si.-
Al suo "Si" mi alzo dal letto e mi avvicino alla porta ma per qualche strano motivo non ho alcuna intenzione
di aprirla.
E' come se qualcosa mi dicesse di stare per fare l'errore più grande di tutta la mia vita.
Fisso la maniglia ma sento davvero di star per fare la cosa sbagliata.
Sospiro.
-No!- Urla improvvisamente Brian, facendomi spaventare.
Mi volto di scatto verso di lui mentre mi spinge con le spalle contro la porta ed inizia a baciarmi con passione.
Io mi lascio coccolare dai suoi dolci baci, non desiderando di meglio in tutta la mia vita.
-Haven...cazzo, si, sono stato un fottutissimo idiota! Io ti amo. Ti amo da morire, Birdie.-
La disperazione con cui Brian mi ha sussurrato queste parole, mi ha fatto capire quanto sia sincero in questo
preciso istante.
Ho le lacrime agli occhi mentre li sbarro totalmente, fissandolo, incredula.
-No...Brian...non rendere tutto più difficile ti prego...-
-Cosa? Cazzo, io so che non ami lui! Haven, io sto impazzendo. Mangio e penso a te, vado al locale con i ragazzi e penso a te,
provo a stare con qualche altra ragazza e penso a te, mi riesce perfino difficile dormire perché cazzo si, sei sempre nei
miei pensieri!- Brian urla le ultime parole, aprendomi il cuore come non mai.
Sapevo che non era vero. Sapevo che mi amava ancora ma non volevo crederci.
Ci siamo chiusi in noi stessi per tutti questi mesi lasciando nascondere anche i nostri sentimenti.
-Brian io...-
-No, guardami e ascoltami piccola, ti prego.- 
Brian mi prende il viso tra le mani, facendomi scoppiare il cuore.
-Domani. Io e te saliremo su un dannatissimo aereo perché cazzo, ho già tutto pronto per partire. Andiamo via insieme Haven,
te ne prego. Ricominciamo una nuova vita e urliamo il nostro amore contro il mondo perché tutti devono sapere
che ti amo!-
-Brian...- 
-Haven, ti prego, voglio una tua risposta. Se mi dirai di no lo accetterò ma non riuscirò mai più a convivere da solo
con me stesso. Nessuno vuole morire da solo Haven e neanche io. Io voglio te, ti desidero troppo per lasciarti andare.-
Leggo nei suoi occhi la stessa disperazione che ho io nei miei.
Porto il mio viso in avanti, baciando Brian e lasciando che sia lui questa volta a rendermi solo ed unicamente sua.
Ci baciamo con sempre più passione e velocità mentre lui si sfila i pantaloni ed io lo aiuto a togliersi la maglietta.
Lancio la sua maglia sul pavimento mentre lui bestemmia dinanzi al mio reggiseno senza riuscirlo a slacciare.
-Cazzo.- Borbotta sudando, mentre mi trascina con sé verso il letto e riprova ad armeggiare con il gancio del reggiseno.
Gli rido in faccia con divertimento ma ben presto riesce a sfilarmi via il reggiseno, posizionandosi al di sopra del mio
corpo ormai nudo.
Brian bacia ogni singolo angolo della mia pelle, torturandomi il collo ed accarezzandomi il viso con dolcezza.
Mi era davvero mancato il tuo tocco sulla mia pelle. Diciamo anche che mi era mancato fare l'amore con lui.
Dopo avermi torturato il collo, Gates passa alle mie labbra e alle mie orecchie, mordendone i lobi e facendomi sentire
davvero la donna più desiderata dell'intero Universo.
Non mi ero mai sentita più speciale di così per nessuno. Neanche Stéphan sarebbe mai riuscito nel suo intento come ci riesce
Brian.
-Ti amo cazzo, ti amo!- Urla Brian, mentre delle lacrime scorrono velocemente sul mio viso.
-Ma...non avevi detto che...-
-Ho mentito, cazzo! Io ti amo!- 
Brian mi lecca le lacrime dopo avermi urlato le parole più belle di questo pianeta.
Dio, non immaginate neanche quanto ci speravo.
Con velocità, allargo le gambe mentre osservo il ragazzo posizionarvici proprio al centro.
Brian mi sfila via l'ultimo intimo e con dolcezza iniziando a penetrarmi.
Sento un po' di dolore ma l'attimo dopo mi sento quasi in Paradiso.
Vorrei restare tutta la vita tra le sue braccia ed osservare continuamente i suoi tatuaggi per impararli a memoria.
Mentre Gates mi penetra, mi bacia più volte il tatuaggio sul polso giocherellando poi con il braccialetto con l'ancora
che mi ha regalato lui stesso.
Gemo per un po', lasciandomi baciare sperando che questa sensazione non abbia mai fine.
-Dimmi che mi ami.- Mi dice improvvisamente Brian, continuando a muoversi dentro di me.
-Ti amo!-
-Dillo ancora.-
-Ti amo! Ti amo troppo, Brian!- Esclamo più volte, osservandolo poi sorridere.
Finalmente, un sorriso degno del suo bel viso.
Affondo le mie dita tra i suoi capelli, continuando a sentire la sua anima entrare dentro di me sempre di più.
I nostri cuori battono in sintonia mentre i nostri respiri continuano ad unirsi come se stessero quasi ballando tra di loro.
Avevo quasi dimenticato cosa significasse amare per davvero.
I miei occhi sono ancora umidi e le nostre anime sembrano essersi finalmente unite.
Brian continua a muoversi dentro il mio corpo ed io continuo a volerne sempre di più. Non credo potrò mai star lontano
dalla sua pelle perché sembra essere la mia casa. Quella casa che non ho mai realmente avuto.
Quando parlo di casa in sé, non è mai per via di una qualche struttura. Ma un posto dove potrei vivere per il resto
dei miei giorni.
E lui lo è diventato. Tutto ciò che riguarda lui è un pezzo di me a cui non posso rinunciare.
Le sue mani sul mio corpo non fanno altro che farmi sentire di esser ancora viva.
Ne avevo bisogno per l'ennesima volta e lui non ha esitato a farmi rinascere tra le sue grandi braccia tatuate.
Non avrei mai pensato che un giorno sarei riuscita a dire a me stessa di poterlo perdonare ed invece ho capito che senza di lui
la mia vita non avrebbe più alcun senso.
Mi sono innamorata e, questa volta, per davvero.
Mi sembra quasi impossibile che uno come lui sia riuscito ad amarmi più di chiunque altro.
Il mio desiderio si è avverato, suppongo.
Il desiderio di una vita, ovvero quello di sentirmi amata per davvero. 
Una sua mano scivola lungo il tessuto del lenzuolo mentre raggiunge ben presto la mia, stringendola sempre di più.
Alla fine dell'atto, Brian mi scivola accanto spingendomi dalla schiena mentre la mia testa si posiziona subito sul suo petto.
Lo sento respirare con affanno nel momento stesso in cui un sorriso gli si dipinge sul viso.
Anche io sto sorridendo ed i nostri sembrano essere dei sorrisi finalmente veri.
-Tu...mi ami...- Sussurro incredula, continuando a sorridere come non mai.
Lui mi bacia la fronte, coprendomi il corpo nudo con le lenzuola del suo letto.
Insieme chiudiamo gli occhi ma ascoltando ancora i battiti dei nostri cuori mentre non hanno per nulla intenzione
di fermarsi.
Mai avrei potuto pensare di essere più felice di così.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
***
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Riapro gli occhi, osservando le lancette dell'orologio sulla parete segnare l'una di notte.
Mi ritrovo ancora tra le braccia di Brian e non posso ancora credere a ciò che è appena accaduto.
Io e Brian ci siamo addormentati insieme dopo esserci resi conto di esserci amati da sempre.
E' stato incredibile scoprire la verità in questo modo.
Mi allontano per un po' dal suo corpo, voltandomi dall'altro lato del letto, ma quando lo faccio Brian posiziona
il suo torace contro la mia spalla mentre io continuo a fissare il vuoto.
Egli sembra essersi appena svegliato perché continua a strofinarsi gli occhi ma non perde occasione per 
osservarmi di continuo.
Gates squadra il mio viso, non capendo il motivo di questo mio piccolo distacco dal suo corpo.
-Che c'è?- Mi domanda incuriosito, continuando ad accarezzarmi le labbra con le punta delle sue grandi dita.
In realtà non cè niente. 
-Ho solo paura che tutta questa felicità non sia destinata a durare a lungo.- Ammetto, deglutendo mentre
continuo a sentire il calore del suo corpo premere contro il mio.
Il suo braccio circonda la mia spalla mentre il suo torace continua a spalmarsi contro la mia schiena.
-Sei felice con me?- Mi domanda ed io gli rivolgo uno sguardo colmo di dolcezza.
-Si.- Ribatto con decisione, vedendolo poi sorridere.
-Allora lo sarai per sempre.- 
-Come fai ad esserne così sicuro?-
-Lo so e basta. Vieni via con noi Haven...-
-Io...non...-
-Puoi mettere fine a tutto questo dolore se lo vuoi per davvero. Andremo lontano dove nessuno potrà più trovarci.-
-Non possiamo Brian...non abbiamo conoscenze e non abbiamo i soldi necessari per fare una cosa del genere.-
-E' qui che ti sbagli. Ho delle conoscenze alle Hawaii e credo di aver racimolato tutti i soldi necessari per poter
restare lì. Verranno con noi anche Jimmy e Hayley.-
-Ma...da quanto tempo hai pensato di fuggire via da qui?-
-Ho progettato il tutto per un bel po' di tempo e sono riuscito a fare il necessario per procurarmi anche
quattro biglietti per andare alle Hawaii.-
-Le...Hawaii...-
-Si. Che ne pensi?-
-Sarebbe...perfetto, Brian.-
-Il mio cuore è dove sei tu, Haven. Devi venire con me. Non starò mai tranquillo nel sapere che resterai con il signor
Mason.-
-Brian...sarebbe davvero un sogno che si avvera.-
-Ti prometto che non appena arriveremo lì, avvertiremo anche la tua famiglia. Sarai libera Haven, libera da ogni cosa.-
-Non sai quanto lo vorrei...-
-Allora facciamolo. Sali su quel cazzo di aereo con me e lasciamoci tutto alle spalle. Io e Jimmy abbiamo già chiesto ad alcune
conoscenze se c'è qualche posto libero per noi in un'azienda e a quanto pare riusciremo a lavorarvici.-
-Hai pensato proprio a tutto...-
-E poi...voglio sposarti Haven.- 
Sussulto, ascoltando le parole di Brian.
-Tu...vuoi...sposarmi?- Ribatto balbettando di continuo.
-Si.-
-Ma...come divorzierò da Stéphan?-
-Ho già pensato a tutto io. Tu devi solo dirmi se...accetterai di sposarmi.-
-Si. Brian, accetterò senz'altro.-
-Davvero?-
-Si. Ti do la possibilità di portarmi via con te.-
Brian mi bacia le labbra con felicità ed il mio cuore non riesce proprio a reggere tutta questa allegria.
I nostri cuori ormai sembrano essersi uniti come non mai.
Ed io lo voglio. Voglio lasciarmi davvero tutto alle spalle ed avere una famiglia con lui.
Adesso so che mi ama e mi basta questo per poter toccare quasi il cielo con un dito.
-Il mare...la brezza estiva...i nostri bambini che giocano felici mentre io preparo la cena aspettando che tu ritorni
a casa da lavoro...- Sussurro con le lacrime agli occhi, desiderando solo un po' di normalità. 
Ho sempre sognato la classica vita che svolgono tutte le famiglie normali.
Sarà che non ho mai provato nulla di simile in tutta la mia vita.
-Avrai tutto questo. E' una promessa, Birdie.-
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
NOTE DELL'AUTRICE.
 
Buonsalve lettori!
La mia intenzione era quella di aggiornare domani ma credo di avere
pochissimo tempo per farlo così ho pensato di anticipare!
Non mi va di lasciarvi in ansia per troppo tempo e sono fiera di annunciarvi che questo è
il penultimo capitolo della ff.
Il prossimo, ovvero il trentesimo, sarà l'ultimo. La fine. 
Wow...siamo agli sgoccioli ormai ed io inizio ad averne un po' di nostalgia. 
Dopotutto...scrivere di questi due carciofi mi faceva davvero tanto bene, credetemi.
Finalmente i nostri due piccioncini hanno confessato il proprio amore! Mi auguro che tutti voi
stiate facendo i salti di gioia perché so che in molti ci speravano.
Ebbene si, il momento tanto atteso è arrivato, come avrete letto! Spero che sia riuscita ad esprimere
al meglio le sensazioni dei due protagonisti (dato che sono una schiappa a descrivere le scene d'amore lol) e spero
ovviamente di non aver deluso le aspettative di nessuno.
Beh guys, io allora vi do la buonanotte e vi mando un bacione enorme nella speranza che siate ansiosi di leggere
il tanto atteso ed ultimo capitolo!
Ringraziamo come al solito Saya per la sua disponibilità e per aver reso questi capitoli anche migliori
delle aspettative.
Ma vabbè...i ringraziamenti verranno fatti alla fine perché è giusto che sia così.
Anche se troverò molta difficoltà a parlare e a spiegarvi brevemente il "nocciolo" "senso" della storia.
Un bacio immenso da voi che continuate a seguirmi senza sosta. Grazie di tutto!
 
 
 
 
 
 
 
-SynysterIsTheWay.
   
 
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