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Autore: AriaCriss    27/08/2014    3 recensioni
Ok, salve a tutti, questa è la mia prima "opera" su EFP e si tratta di un crossover CrissColfer/Divergent, spero vi piaccia. I protagonisti sono Darren Criss e Chris Colfer, entrambi pacifici, ma che ben presto dovranno dividersi per sempre, a causa del test attitudinale, che li porterà in fazioni differenti. E' ancora in fase di produzione, quindi non vorrei spoilerarvi quello che ancora nemmeno io so, potrete darmi tutti i consigli che volete.
Ricordate che le critiche saranno ben accette, ma meno dei commenti positivi xD Detto questo, divertitevi.
Genere: Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Chris Colfer, Darren Criss
Note: Cross-over, OOC, Otherverse | Avvertimenti: Incompiuta
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Dopo la guerra niente fu più lo stesso, avevano deciso di dividere i pochi rimasti tra noi in cinque fazioni, ognuno avrebbe avuto il suo posto e in questo modo non si sarebbe più ripetuta la stessa catastrofe, quella catastrofe che riuscì a spazzare via ogni singolo ricordo felice. Io ero nato tra i pacifici, noi amiamo stare a contatto con la terra, siamo gentili e ripudiamo l'aggressività; poi vi sono i candidi, sono sinceri e dicono sempre la verità, anche quando sarebbe meglio tacere; invece gli eruditi seguono la via della conoscenza e dedicano la vita alla cultura; gli abneganti sono altruisti e caritatevoli, ed è proprio per questo che sono loro a gestire il Governo; e infine vi sono gli intrepidi sono coraggiosi determinati, ci proteggono dalle avversità.
Da allora ogni sedicenne della città dovette sottoporsi ad un test, che consisteva in una simulazione mentale.
Era arrivata la fatidica mattina anche per me, avrei saputo in che fazione sarei stato smistato. Temevo che il test attitudinale non avrebbe soddisfatto le mie aspettative, io avrei voluto inseguire Chris, ma lui di certo non avrebbe voluto inseguire me. In tutti quegli anni tra i pacifici, non avevo avuto il coraggio di dirgli quanto lo amassi e ora eccoci qui, entrambi il giorno del nostro test, il suo ciuffo biondo al vento e il suo sorriso brillante, se ne sarebbero andati. Immerso da tutti quei pensieri, non mi ero accorto dei suoi occhi perfetti posati sui miei, un brivido mi salì lungo la schiena e il mio cuore iniziò a battere così forte, che dovetti tenerlo fermo con il palmo della mano, si avvicinò e mi superò... non ero io il protagonista del suo sguardo, ma Aria, la ragazza dietro di me. Mi sentii morire, avevo sperato che almeno in quel momento potesse accorgersi di me e invece era corso da quella ragazzina dai capelli corvini e gli occhi color dell'erba fresca del mattino. La stanza del test era accanto alla sua e ci scambiammo uno sguardo terrorizzato, ma lui restava comunque bellissimo, le porte si aprirono e quel momento magico venne spezzato da un forte odore di disinfettante.
"Siediti" mi disse l'intrepido. Le mie mani iniziarono a tremare, speravo solo che il risultato fosse lo stesso di Chris e che, forse, avrei avuto il coraggio di dirgli cosa provavo in un nuovo mondo. Bevvi quella sostanza azzurrina, che mi ricordava il sapore dell'uva e delle foglie autunnali e sprofondai in un incubo; ero in mezzo al nulla e davanti a me vi erano tre porte, una rappresentava la mia terra, la mia famiglia; in quella di mezzo vi era un bosco che dava su un Castello maestoso e il paesaggio della porta alla mia destra, mi faceva vedere lui, Chris, avvolto dalle fiamme. Non ci pensai due volte e mi gettai lì in mezzo per cercare di salvarlo, il caldo mi opprimeva il cervello e il respiro si faceva più affannoso. Una voce riecheggiò nella mia testa "Scegli" , era la voce dell'intrepido. Davanti a me vi era un mantello e un secchio d'acqua, guardai attentamente i due oggetti, presi il mantello e avvolsi Chris, sentii il suo corpo contro il mio per la prima volta, il suo profumo di pesca matura, che iniziò ad inebriarmi. Aprii gli occhi e mi ritrovai solo con l'intrepido che mi fissava.
"Contro ogni aspettativa, sei dei nostri" - guardò la mia cartella - "Darren. Ma ovviamente sarai tu a scegliere domani, in ogni caso: Welcome"
Abbozzai un sorriso. Ero un intrepido? Io? Beh sapevo arrampicarmi sugli alberi, riuscivo a trasportare sacchi di grano molto pesanti, ma non pensavo che questo bastasse per essere un intrepido. Uscii dalla porta e vidi Chris scappare furtivamente, quale sarebbe stato il suo risultato? 
Andai a dormire, ma prima abbracciai i miei genitori, il giorno dopo avrei scelto la mia strada. E con il sorriso dell'uomo della mia vita stampato in testa, mi addormentai. Alle prime luci dell'alba, mi alzai e misi i miei vecchi abiti. Il sole splendeva roseo sulla piantagione e il cinguettio degli uccelli mi teneva compagnia, come una splendida melodia mattutina. Tutti uscirono dalle loro case e in lontananza vidi le sue spalle meravigliose e non solo quelle; era affiancato dai suoi genitori e la madre gli diede un bacio sulla guancia, sentii la sua risata riecheggiare lungo il viale e una lacrima rigò il mio viso, speravo solo che quella non fosse l'ultima volta insieme a lui. Pensavo che non sarebbe mai successa una cosa del genere, ma le nostre famiglie si sedettero accanto lungo gli spalti e io e lui finimmo vicini, pochi centimetri ci separavano e riuscivo a sentire il suo respiro affannato, come se fosse reduce da una lunga corsa. Mi voltai verso di lui per salutarlo o scambiargli un sorriso, ma appena mi girai, davanti a noi si sedette Aria e lui iniziò a ridere e scherzare con lei, lasciandomi solo con il rumore della sua voce. 
Silenzio. Iniziava lo smistamento. Vidi genitori in lacrime e compagni di infanzia andarsene, certo noi pacifici non eravamo al potere, non difendevamo la città e non eravamo tra i più intelligenti e onesti, ma eravamo felici nella nostra terra o forse no? Avevo un dovere verso la città o verso il mio cuore? 
"Chris Colfer" , lo sentii alzarsi e per aiutarsi, mise la mano sul bracciolo della sedia, caso volle che la mia mano fosse proprio lì e poggiò le sue dita sulle mie.
"Scusami" , accennò con un piccolo sorriso preoccupato; io pensai solamente che quello fu il primo e vero contatto dopo tutti quegli anni.
Lo guardai incidersi e aspettai che quella goccia di sangue cadesse, ma poi chiusi gli occhi e l'unica parola che sentii fu: "Pacifici" .
No! Cosa avrei dovuto fare ora? Intrepidi o pacifici? "La fazione prima del sangue" mi ripetevo. "Darren Criss" ... mi avvicinai cautamente ai cinque recipienti, mi segnai la mano e a denti stretti, feci cadere il mio sangue "Intrepidi" e si sentì un gran boato; mi ero separato per sempre dall'amore della mia vita. Incrociai lo sguardo dei miei genitori e poi, abbassandolo vidi anche il suo, era ora di dire addio a quegli occhi, che avevano l'oceano dentro. 
  
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