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Autore: monza68    20/09/2008    0 recensioni
(Un detective in corsia) - Steve Sloan conosce una donna, sarà quella giusta?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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DM - Capitolo4

Un pomeriggio Steve chiama Emily al lavoro, “Pronto?”

“Buon giorno dottoressa, è libera stasera?”

Emily sorride, “Ciao Steve, hai programmi?”

“Cosa ne dici di una cena da Mario?”

“Ci sto, è passato tanto tempo da quando ci siamo andati la prima volta.”

Steve sorride, “Direi esattamente sei mesi…”

“Allora vado a casa e mi preparo.”

“Io ci sto andando ora… Emily…”

Lei lo immagina sorridere, “Dimmi.”

“Ti amo.”

“Anche io Steve, moltissimo.”

Steve telefona a suo padre, “Pronto?”

“Ciao papà, sei a casa?”

“Ci sto andando ora, hai bisogno?”

“Ti raggiungo, ho una cosa da dirti.”

Steve arriva a casa di suo padre poco dopo di lui, entra e lo cerca, “Papà…”

“Sono qui figliolo.” La voce arriva dalla cucina.

Steve entra in cucina e tira fuori dalla tasca un pacchetto della gioielleria, “Guarda…” Lo apre e mostra l’anello a suo padre, “Che ne dici piacerà alla mia futura moglie?”

Mark sorride e abbraccia suo figlio, “Sono così felice, quando le chiederai di sposarti?”

“Stasera, andiamo a cena da Mario.”

“Se non fate troppo tardi, passate di qua, voglio abbracciare la mia futura nuora…”

Steve ed Emily arrivano al ristorante, Mario li accompagna ad un tavolo, Emily indossa un vestito nero molto semplice, non ha bisogno di molti fronzoli per far risaltare il suo corpo, Steve indossa un paio di pantaloni scuri e una camicia azzurra, che accompagna i suoi occhi, lei non riesce a togliere gli occhi di dosso al suo uomo.

Ad un certo punto Steve le prende una mano, “Emily…” Lei lo fissa negli occhi, lui tira fuori la scatola e la apre, lei fissa l’anello e poi di nuovo Steve negli occhi, “Mi vuoi sposare?”

Lei sorride, lo tira a se e lo bacia, tanto che tutti gli altri presenti nel ristorante applaudono, appena Steve riesce a prendere fiato sorride, “Lo devo prendere come un si?”

Emily sorride, guarda che lui prende l’anello e lo infila nel suo dito, “Mi rendi la persona più felice al mondo Steve, sarà una gioia per me diventare tua moglie…”

Quando tornano a casa vedono che il salotto di Mark è ancora acceso, “Che ne dici di rendere felice un vecchietto?”

Emily e Steve salgono dalla scala esterna, ci trovano anche Jesse e Amanda che li guardano speranzosi, Steve sorride e abbraccia suo padre, “Non hai resistito eh?”

Mark prende la mano di Emily e fissa l’anello, “Allora tiro fuori lo smoking…”

Passano ancora un’ora a chiacchierare, poi Amanda e Jesse vanno via, Mark abbraccia i due ragazzi, “Sono così felice per voi due…”

Steve sorride, “Appena fissiamo la data sarai il primo a saperlo… Ti voglio bene papà, grazie per tutto quello che hai fatto e fai per me.”

I due uomini si abbracciano. “Anche io ti voglio bene, figliolo… E non mi spiacerebbe diventare nonno…”

Emily prende Steve per mano, “Andiamo a provare a soddisfare la richiesta di tuo padre…”

Ridono e Mark li guarda andare via abbracciati.

La mattina dopo Steve si sveglia e sente il corpo di Emily pigiato al suo, lei dorme con la testa appoggiata al suo petto, lui ascolta in silenzio il respiro di lei e il battito del cuore, ad un certo punto sente che lei si muove, “Steve… Sei sveglio?”

Lui sorride, “Si.”

“Vai a correre?” Emily alza la testa e lo guarda negli occhi.

Lui la bacia, sorride e poi a bacia appassionatamente, lei lo guarda, “Perché ho la netta sensazione che tu abbia un altro programma?”

Lui continua a baciarla e poi inizia ad accarezzarla in tutto il corpo, prende la mano di lei e la porta in basso, così lei sente che lui è già eccitato…

Lei ride, “Sai che ho un grosso rimpianto…”

Lui la guarda, lei sorride, “Se a 43 anni sei così straordinario a letto, non oso pensare cosa facevi a vent’anni…”

Lui ride, “A dire il vero ero molto imbranato da ragazzo, mi sono rifatto con gli anni e poi sei tu che risvegli questa forza in me, ma ora basta….” Inizia a baciarla, e ben presto si ritrovano a fare l’amore.

Quando hanno finito, lei guarda l’orologio, “Se non mi sbrigo arriverò in ritardo…”

“Ti accompagno io in sirena tutte le mattine se mi prometti un trattamento simile…”

Ridono e mentre lei si fa la doccia, lui si veste per andare a correre.

Vanno a salutare Mark, “Ciao ragazzi, non ti ho visto correre Steve, hai ancora male?”

Steve guarda Emily e ride, “A dire il vero mi sono intrattenuto diversamente, se continua così salterò spesso le mie corse mattutine, ma se tu puoi accompagnare Emily vado ora…”

“Certo.” Steve va via e Mark guarda Emily che è un po’ arrossata in viso, “Tesoro, non ti vergognare di amare mio figlio in questo modo, mi rendete felice a guardarvi insieme.”

Lei guarda dalla finestra Steve che si allontana sulla spiaggia, “Non smetterei mai di toccarlo…”

Mark alza una mano, “Stop… Non andare oltre, sono un vecchietto…”

Ridono entrambi.

Dopo qualche giorno di pomeriggio Steve si presenta in ospedale, va a cercare Emily ma gli dicono che è impegnata nelle visite, le lascia un biglietto, e va da suo padre.

Steve entra nello studio di suo padre, “Papà…”

“Ciao Steve, cosa ci fai qui?” E’ contento di vedere suo figlio, ma di solito viene se ha dei casi da seguire o se è passato a salutare Emily.

“Sono passato da Emily ma è occupata, ti spiace se aspetto qui, le ho lasciato un biglietto.”

“Figurati, stai pure quanto vuoi…”

Intanto Emily esce dall’ambulatorio, “Dottoressa Spencer…” L’infermiera la chiama.

Emily si avvicina al bancone e appoggia la cartella, “Bene, questo era l’ultimo paziente, hai altro per me?”

L’infermiera sorride, “Un biglietto di Steve può andare bene?”

Intanto giunge anche la dottoressa Carol Berger, “Ciao Emily, come sta Steve? Si è ripreso bene?”

Emily sorride, “Grazie a Dio si, è stata una terribile esperienza ma è finita bene.”

Carol vede che la sua collega è raggiante, “Ora è un po’ che vivete insieme vero?”

Emily alza la mano e fa vedere l’anello, “Si, e guarda gli sviluppi…”

“Ti ha chiesto di sposarlo?” Abbraccia l’amica che accenna col capo.

“Sono così felice Carol… Non potrei desiderare di meglio…”

“Lo puoi ben dire… Se ti stufi di lui passamelo…”

Scoppiano a ridere.

“Ora vado, mi ha lasciato scritto che è in studio da suo padre, se avete bisogno di me mi chiamate…”

Quando arriva nello studio di Mark, vede Steve seduto sul divano, “Ciao…” Si avvicina e lo bacia.

Steve sorride, ma è un sorriso forzato, “Bene, ora che ci siete tutti e due, volevo parlarvi.”

Emily lo guarda preoccupata, “C’è qualcosa che non va?”

Mark si avvicina.

Steve si appoggia allo schienale del divano, “Non lo so, da quando sono tornato dall’ospedale ho un dolore che mi perseguita, non è sempre presente, ma…” Esita un po’ a continuare, in fondo è un argomento un po’ delicato, “Aumenta durante il rapporto sessuale.”

Emily arrossisce leggermente, “Non mi hai detto nulla…”

Steve la guarda, “Era un dolore molto leggero, ma con il passare dei giorni aumenta…”

Mark o guarda, “Dove?”

Steve lo guarda a sua volta, “E’ un po’ imbarazzante… Non riesco a capire, è localizzato vicino al testicolo…”

“Andiamo in una sala visita che guardiamo…” Mark si alza e precede i due ragazzi.

Steve aspetta che suo padre chiuda la porta a chiave, poi si toglie pantaloni e intimo, “Ora non mi fa male, ma è localizzato qui.” Si tocca appena sotto il testicolo.

Mark lo guarda, “Ti visito io figliolo?”

Steve sorride, “Meglio, se mi tocca Emily non so come andrebbe a finire…”

Mark inizia a palpare la parte, non sente nulla, “Non mi sembra che ci sia nulla, bisognerebbe fare un’ecografia specifica…”

“La facciamo ora?” Steve è un po’ spaventato.

“Si, vestiti che andiamo in radiologia…”

I tre si spostano, Mark entra nello studio delle ecografie e dice al tecnico che le serve la sala per una visita, “Va bene dottor Sloan, io vado a prendermi un caffè…”

Steve si spoglia di nuovo e si corica sul lettino, “Sarà un po’ freddo.” Mark mette il gel per le ecografie.

Steve fa un salto, “Hey… Un po’ freddo? Di pure gelido!”

Mark ed Emily sorridono, il medico più anziano inizia a ecografare, ma non vede nulla, “Anche così non si vede nulla… Hai detto che è un dolore che compare durante il rapporto sessuale?”

Steve lo guarda storto, “Si ma non penserai di farmi un’ecografia mentre facciamo sesso, spero…”

Mark sorride al viso stupito di Steve e al rossore di Emily.

“No, non oserei mai, ma potremmo ripetere l’ecografia tra qualche minuto se tu fai da te…”

Steve lo guarda con occhi sgranati, “Dovrei… Vuoi dire… Qui?” Balbetta.

Mark lo fissa serio, “E’ l’unico modo…”

Steve abbassa lo sguardo, “O mamma… Questa poi non avrei mai immaginato mi accadesse…”

Emily lo bacia, “Ti lasciamo solo… Hai bisogno di aiutarti con una rivista o un film?” Sorride.

Steve la squadra, “Ti diverte la cosa vero?”

Emily sorride, “Un po’…”

Escono e lo lasciano solo.

Dopo un po’ sentono che Steve chiama, entra solo Mark, quando entra lo vede appoggiato al lettino con uno sguardo sofferente, “Steve coricati sul lettino.”

Steve si corica ma continua a tenere stretto un testicolo, “Fa un male tremendo…”

Mark lo fissa stupito, la sua erezione è notevole. “Steve è impressionante… sono orgoglioso del mio ragazzo…”

Steve lo guarda con uno sguardo assassino, “Non mi sembra il luogo adatto per le prese in giro…”

Mark ride, passa nuovamente il gel e ripete l’ecografia.

Dopo un po’ vede qualcosa, “Steve, so che quella che ti farò ora è una domanda imbarazzante…”

Steve ghigna, “Ormai…”

Mark sorride, “Beh, hai eiaculato?”

Steve scuote la testa, “No fa troppo male, per continuare il fai da te, come lo chiami tu…”

Mark si alza, “Io esco, devi farlo, se ho visto giusto dopo starai meglio…”

Esce e lascia che Steve continui la sua opera.

Dopo un po’ lo richiama, “Papà…”

Mark entra e lo vede un po’ più rilassato, “Meglio?”

“Si è alleviato un po’ il dolore, ma non chiedermi di rifarlo…”

“Rifaccio l’ecografia…”

Dopo che ha fatto tutti i controlli, fa rivestire Steve e chiama Emily, “Andiamo nel mio studio.”

Quando arrivano, Mark mette sul tavolo le foto dell’ecografia, “Ecco qui…” Mostra un punto preciso sulla foto, “Hai un condotto spermatico quasi del tutto occluso, quindi quando si riempie ti procura dolore, e sta peggiorando col passare del tempo, perché ogni volta restano dei residui che si accumulano.”

Emily guarda le foto, “Ma si può intervenire.”

Steve li fissa, “Come?”

Mark sorride per non spaventare ulteriormente suo figlio, “Proviamo con l’inserimento di un catetere e con il raschiamento…”

Il viso di Steve è sempre più preoccupato.

“Non preoccuparti, avrai la parte anestetizzata…”

“Parli così perché non si tratta dei tuoi gioielli di famiglia…”

Mark sorride, “Ma se non funziona, dovremo intervenire chirurgicamente…” Ecco ora il viso di Steve esprime terrore.

Emily lo prende per mano, “Steve amore…” Lui la guarda, “Probabilmente il gonfiore e l’infezione, dovuti alla pallottola, hanno intaccato l’apparato genitale, e noi non ce ne siamo accorti, ma si può risolvere…”

Steve le stringe la mano, “Ok.”

Mark si siede alla scrivania, “Chiamo il dottor Lornel, è un ottimo urologo, vedo quando può intervenire.”

Mentre Mark parla al telefono con il collega, Steve si siede sul divano, “Mancava solo questa…”

Mark mette giù il telefono, “Domani mattina alle otto.” Vede lo sguardo preoccupato di suo figlio, “Vuoi che ti accompagni?”

Steve accenna col capo, “Grazie papà.”

Steve ed Emily tornano a casa, lui è molto preoccupato, si siedono sul divano e parlano del matrimonio, così la mente non va al giorno dopo, “Che ne dici di Giugno?”

Emily sorride, “Mi piace, giorno?”

Steve le prende la mano, “Il 12, è un sabato, possiamo farlo qui sulla spiaggia…”

“Mi piace, abbiamo così tre mesi per organizzare, chi vuoi invitare?”

Steve ci pensa, “A parte mio padre e Carol, che è scontato, Jesse, Amanda, qualche mio collega, il capitano Newman, e alcuni dei ragazzi del gruppo di recupero…”

Emily sorride, “Da parte mia, ovviamente i miei genitori, qualche collega, una amica di Washington e una mia cara zia che vedo poco perché sta in Europa…”

A forza di parlare si addormentano sul divano.

La mattina dopo alle sette Mark va a bussare alla porta, Steve si sveglia e va ad aprire, “Ciao…”

Mark lo guarda, “Già pronto?”

“A dire il vero ci siamo addormentati sul divano, faccio una doccia e andiamo.” Passa accanto al divano e sveglia Emily.

Quando arrivano all’ospedale Emily li saluta e va nel suo reparto, “Ci vediamo dopo, stai tranquillo, andrà tutto bene…” bacia Steve e va via, Mark e Steve vanno subito in urologia, dove il dottor Lornel li aspetta.

Appena entrano Mark lo saluta, “Ciao David, grazie di aver acconsentito a vedere Steve così in fretta.”

Il dottor Lornel gli stringe la mano e poi si rivolge a Steve, “Allora Steve, ora le spiego cosa faremo, introdurrò un catetere con una mini telecamera per vedere se riusciamo a intervenire senza problemi, le farò un’anestesia locale così non sentirà nulla, domande?”

Steve scuote la testa, “No, per ora no.”

“Seguitemi.” Li accompagna fuori dell’ufficio, entrano in una sala, “Steve, non si spaventi ma anche se è una cosa di routine, dobbiamo farla in sala operatoria, quindi si deve spogliare e indossare un camice dell’ospedale.” Mark aspetta fuori con l’altro medico, quando Steve esce sta sorridendo.

“Perché sorridi?”

“Sono entrato in sala operatoria tante volte, ma questa è la prima volta che entro con le mie gambe…”

Il dottor Lornel sorride, “Ho letto la sua cartella clinica Steve, ed è impressionante.”

Anche Mark e l’altro medico indossano camici chirurgici ed entrano in sala operatoria.

“Buongiorno dottor Sloan, Steve…” L’infermiera li saluta.

Steve si sporge verso suo padre e sussurra, “L’infermiera, Denise, deve proprio restare?”

Mark lo guarda e sussurra anche lui, “Non vuoi che ti veda nudo?”

“Non è per quello, anzi è già successo, anche se in circostanze diverse…”

Mark guarda suo figlio e sorride, “Se devo esonerare tutte le donne che sono venute a letto con te figliolo, mi devi fare una lista…” Ride.

Steve si corica sul lettino, “Denise prendi la sonda per cortesia, e l’anestetico.”

Steve spalanca gli occhi alla vista della siringa, “Stia tranquillo.” L’urologo prende la siringa, “Fa impressione ma non sentirà nulla.”

Steve si corica e chiude gli occhi, infatti sente come una puntura, ma niente di più, intanto il medico lo mette al corrente di tutto quello che fa, “Ora aspettiamo qualche minuto…”

Dopo un po’ il medico continua, “Sente qualcosa?”

Steve apre gli occhi e si rende conto che lo sta toccando, “No, e questo è terrificante…”

Il medico sorride, “Allora inserisco la sonda, se non si impressiona può vedere anche lei in quel monitor.” Indica un monitor alla sua destra.

“Entro…” Steve effettivamente non sente nulla.

Dopo qualche minuto vede nel monitor che la telecamera inquadra una parte più stretta del canale, “Vede qui… C’è un restringimento e se forziamo il passaggio…” Il medico spinge la sonda, “Vediamo che dall’altra parte si è formata una sacca…”

Steve non capisce il significato, “E’ un problema?”

“No, è solo che faremo in un altro modo.” Il medico incide la pelle sotto il testicolo con un bisturi ed entra con un’altra sonda, “Ecco, ora con questo strumento taglio un pezzo di canale ed elimino la sacca che si è formata… Tolgo il restringimento e… attacco nuovamente i due punti tagliati… Sentirà un po’ di calore ma è normale.”

Infatti Steve sente un bruciore, ma dura pochi secondi.

Il dottor Lornel sorride, “Fatto…”

Steve lo guarda, “A posto?”

“Si, non noterà differenze, anche se i suoi spermatozoi hanno due centimetri in meno da percorrere…”

“Devo tenere qualche precauzione?”

Il medico sorride, “Si astenga almeno per questa notte dall’avere rapporti sessuali e da domani sarà come prima…”

“Grazie.” Steve si alza, “Scusi dottore…” Il medico lo guarda, “Dato che è terrificante essere completamente insensibili in una parte così delicata, quanto durerà?”

Il medico sorride, “Al massimo un’ora…”

Steve va a rivestirsi, quando esce trova suo padre che lo aspetta, “Come ti senti?”

“Ora meglio, anche se mi rendo conto che era inutile preoccuparsi…”

“Vai da Emily, poi ti riaccompagno a casa.”

Quella sera cenano insieme, poi Steve ed Emily vanno a casa loro e vanno subito a dormire.

Il mese successivo passa senza problemi, un venerdì Steve arriva a casa e abbraccia Emily, “Domani pomeriggio lavori?”

“No, ho un appuntamento in ospedale con Amanda e poi non abbiamo programmi, perché?”

Steve sorride, “Con i ragazzi del programma di recupero dobbiamo riverniciare la palestra, ti va di aiutarci?”

Emily sorride, ha sempre sentito parlare di questi ragazzi del programma di recupero della polizia, che sarebbe felice di conoscerli, “Mi fa piacere… Forse viene anche Amanda.”

Infatti il giorno dopo Steve si reca alla palestra, insieme a lui ci sono altri tre poliziotti, dopo un po’ iniziano ad arrivare i ragazzi, “Ciao ragazzi, prima di iniziare vorrei dirvi una cosa.”

I ragazzi si siedono sugli spalti e lo ascoltano, “Questo pomeriggio vi presenterò la donna che il 12 di Giugno diventerà mia moglie…”

Tutti iniziano a gridare e ad applaudire, tranne una ragazza, che essendo da sempre innamorata di Steve sente una stretta al cuore.

Steve sorride, “Hei… Ragazzi calma…” Appena tutti si rimettono seduti ad ascoltare continua, “Siete invitati anche voi…”

I ragazzi iniziano a prepararsi al lavoro, i tre colleghi di Steve si avvicinano a lui e gli stringono la mano, in particolar modo l’agente Miller, “Sai cosa ho detto a mia moglie Betty quando sono uscito dall’ospedale, dopo il mio ferimento?”

Steve lo guarda e aspetta sorridendo, forse sa dove vuole andare a parare, “Le ho detto che tutta quella faccenda è servita a far conoscere a te la donna della tua vita, ho visto da subito come vi guardavate…”

Steve sorride, “David, non ho mai incontrato una donna che mi abbia fatto provare tali emozioni, e da quando vivo con lei che la mia vita è cambiata, sono molto felice.”

David sorride e mette una mano sulla spalla del suo amico, “Non c’è bisogno che tu lo dica, amico mio, è così evidente…”

Sorridono, poi un ragazzo attira la loro attenzione, “Hei… Volete venire a lavorare anche voi…”

Ridono e si mettono al lavoro.

Intanto Amanda ed Emily arrivano all’ospedale, “Non hai detto nulla a Steve del tuo ritardo?”

Emily sorride, “No, se sono incinta voglio essere sicura prima di dirgli qualcosa…”

Amanda resta fuori ad aspettare, quando Emily esce sta sorridendo, “Penso che presto ti chiederò di fare da madrina…”

Amanda l’abbraccia, “Che meraviglia, non vedo l’ora di vedere la faccia di Steve e anche di Mark…”

Intanto alla palestra i lavori procedono, i ragazzi si divertono ma nello stesso momento lavorano sodo, ci sono solo due ragazzi e una ragazza che stanno seduti sugli spalti e guardano, Steve ogni tanto da loro un’occhiata e alza le spalle, sono arrivati nel programma da poco, non si sono ancora integrati, ma comunque se stanno qui non si mettono nei guai, così li lascia stare.

Nel pomeriggio un ragazzo si avvicina a Steve, “Hei Steve.”

“Si Jerry?”

“Quel gran pezzo di ragazza che è appena entrata è la tua donna?”

Steve si gira e sorride quando vede Emily, “Si…”

Il ragazzo gli batte un cinque, “Bel colpo amico…”

Emily si avvicina e bacia Steve tra grida e fischi dei ragazzi.

“Ho portato da bere, ho lasciato fuori Amanda con una macchina piena di coca cola…”

Steve chiama uno dei ragazzi, “Tommy.”

Il ragazzo arriva di corsa, “Si capo?”

“Vai ad aiutare Emily a prendere le bevande in macchina.”

Emily e due ragazzi, oltre A Tommy escono e mentre scaricano la macchina, uno dei tre le dice, “Se Steve si è innamorato di te devi essere una tipa a posto, ma fai soffrire in qualche modo il nostro amico e ti veniamo a cercare…”

Emily li fissa stupita, poi capisce e sorride, “Sono molto innamorata di Steve e non lo farò mai soffrire, ma in ogni caso mi ricorderò del vostro avviso…”

Amanda ed Emily con l’aiuto dei ragazzi portano dentro le cose così fanno tutti una piccola pausa.

Al pomeriggio tardi quando i lavori sono ultimati, i ragazzi iniziano a salutare e vanno via, Amanda sta mettendo via alcune cose, Steve ed Emily sono seduti sugli spalti, ad un certo punto Emily prende la mano di Steve, “Stai facendo cose meravigliose con questi ragazzi, ti vogliono molto bene, l’unica poco felice è quella ragazza che è appena uscita che deve avere una cotta paurosa per te.”

“Cosa posso farci, sono irresistibile…”

Scoppiano a ridere e lei lo bacia, lo guarda negli occhi e lo bacia nuovamente, “Un giorno sarai un ottimo padre…”

Steve sorride, “Mi fa un po’ paura l’idea di dovermi prendere cura di un bambino ma sarei davvero felice di avere un giorno un figlio insieme e te…”

Emily sorride e lo bacia, “Ne sono felice, anche perché la cosa sarà reale tra otto mesi circa…”

Steve la fissa, “Sei incinta?”

Lei accenna col capo, “Ho ritirato gli esiti prima di venire qui.”

Steve l’abbraccia e la bacia, poi si alza in piedi e alzando le braccia grida, “Avremo un bambino…”

I ragazzi e Amanda che sono ancora dentro la palestra lo guardano e sorridono, Steve attira a se Emily e la bacia, “Sono l’uomo più felice al mondo, sto per sposare la donna dei miei sogni che mi renderà padre…”

Amanda si avvicina e li abbraccia entrambi, “Sono così felice per voi che se non vado via subito scoppio a piangere, porto via la macchina, tanto ora hai chi ti accompagna, ciao ci vediamo.”

Quando tornano a casa passano da Mark, “Papà…”

Mark li chiama, “Sono qui sul terrazzo.”

Quando arrivano Steve lo guarda e sorride, Mark capisce che è successo qualcosa, “Che c’è?”

“Papà, stento ancora a crederci pure io, ma non solo diventerai suocero di Emily tra due mesi…. Ma tra otto diventerai nonno…”

Mark guarda prima Steve e poi Emily che accenna col capo sorridendo, li attira a se e li abbraccia, scoppia a piangere per la felicità “Sono così felice ragazzi… Lo sapevo che prima o poi tutto quel sesso sfrenato avrebbe portato a qualcosa di buono…”

Ridono tutti.

Quella sera Steve ed Emily mangiano cena da Mark, fanno programmi per il matrimonio e parlano del futuro dei due prossimi sposi.

Mark tira fuori un album di fotografie e fa vedere ad Emily le foto di Steve e Carol quando erano piccoli, ad un certo punto Steve si alza e va sul terrazzo, dopo qualche minuto si avvicina Emily che lo abbraccia, “Steve amore, che cosa c’è?”

Steve la guarda negli occhi e lei si rende conto del suo sguardo triste, “In questi giorni penso spesso a mia madre, mi manca veramente molto, vorrei averla accanto…”

Emily lo bacia e poi lo stringe, non sono necessarie parole, basta che le stia accanto.

La mattina dopo Steve si alza presto, scende nel garage della casa di Mark, rovista tra le scatole e dopo un po’ trova quello che cercava, prende la scatola di cartone colorata e la porta in casa, la mette sul tavolo e va a farsi la doccia, Emily sente il rumore dell’acqua e si sveglia, quando lo vede uscire avvolto nell’asciugamano finge di dormire, Steve si avvicina all’armadio e cerca qualcosa da indossare, ad un certo punto l’asciugamano che ha in vita viene tirato via, si gira e vede Emily dietro a lui che lo guarda da capo a piedi, Steve sorride, “Devo passare il controllo?”

Lei lo guarda e sorride a sua volta, “L’ispettrice è soddisfatta di quello che vede…” Si alza anche lei dal letto e va nel bagno, Steve si veste e va in cucina a preparare la colazione, prima però chiama suo padre al telefono, speriamo che oggi sia uno di quei sabati che non lavora.

“Pronto?”

“Papà, sono io, puoi venire da noi?”

“Arrivo…”

Quando Mark entra trova Steve in cucina che prepara la colazione ed Emily che lo guarda.

“Ciao.”

“Ciao Mark, vieni siediti…”

“Cos’è quella scatola colorata?” Mark ha notato la scatola sul tavolo.

Emily guarda Steve, “E’ la stessa cosa che ho chiesto io…”

Steve sorride, “E’ una scatola magica, arriva dal passato…”

Mark la guarda, “Che cosa c’è dentro?”

Steve la prende in mano, “Una vita di ricordi…” La apre e la prima cosa che tira fuori è un trofeo di baseball, “Questo risale a quando avevo 10 anni…”

Tira fuori un foulard di seta, se lo passa tra le mani, “Questo era della mamma… Lo portava sempre, lo avevamo regalato a lei io e Carol un Natale.”

Dalla scatola esce un libro, molto consumato, “Questo te lo ricordi papà?”

Mark lo prende e quando lo apre scopre la bella scrittura di sua moglie, “Lo avete scritto tu e la mamma, è una favola… Ricordo che la leggevi sempre a Carol quando lei non sapeva ancora leggere.”

Steve continua a guardare nella scatola, tira fuori un astuccio blu scuro, lo fissa e quando si accorge che gli tremano le mani lo appoggia sul tavolo, Emily lo prende e quando lo apre ci vede dentro due medaglie, guarda prima Steve e poi Mark, “Di chi sono?”

Mark guarda suo figlio che sta fissando il tavolo, “Sono di Steve…”

Steve guarda Emily, “Vietnam… E’ una parte di vita che vorrei dimenticare, io non mi sono meritato quelle medaglie, sono solo stato più fortunato di altri che non sono tornati…”

Emily si alza e lo abbraccia, “Guardiamo cos’altro c’è nella scatola…”

Steve accenna col capo.

Emily tira fuori un bicchiere rotto tenuto insieme con lo scotch, “Questo?”

Mark sorride, “Era il mio bicchiere preferito, i ragazzi lo hanno rotto e lo hanno aggiustato in quel modo, non hanno capito come abbia fatto ad accorgermi che era rotto quando l’ho trovato così sulla mia scrivania… Credo che Steve avesse cinque anni e Carol tre.”

Ridono, Steve lo prende in mano, “Non abbiamo fatto un bel lavoro…”

E così passano un po’ di tempo a tirare fuori le cose vecchie di Steve e Carol dalla scatola, ad un certo punto Steve si alza, “Chiamo Carol, da quando sono tornato dall’ospedale e mi ha chiamato non ci siamo più sentiti.”

Emily sorride, “Che ne dici Mark se prepariamo qualcosa da mangiare?”

Mark guarda l’orologio, sono le undici, si sono proprio lasciati trasportare dai ricordi.

Intanto a Portland Carol si è alzata presto quella mattina, ha davanti a se un weekend libero e dopo qualche giorno di lavoro una bella vacanza, ad un certo punto sente suonare il telefono, “Pronto?”

“Ciao Carol, sono Steve.”

“Ciao, che bello sentirti, pensavo a te questa mattina, come stai?”

“Sto molto meglio, tu cosa fai di bello?”

“Sto mettendo a posto la casa, ho pensato di prendere qualche giorno di vacanza e venire a trovarvi, così avrò la possibilità di conoscere meglio Emily e passare un po’ di tempo con voi.”

“Mi fa piacere, quando arrivi?” A questo punto decide di non dire nulla della gravidanza di Emily, sarà meglio parlare di persona.

“Il prossimo fine settimana.”

Steve è contento alla prospettiva di rivedere sua sorella e passare un po’ di tempo con lei, “Ci fai sapere a che ora arrivi, così vengo a prenderti.”

Steve mette giù il telefono, “La prossima settimana Carol viene a stare qui un po’ di giorni.”

Mark sorride, “Bene, finalmente avrò tutti e due i miei ragazzi vicino…”

Durante il pranzo parlano del matrimonio, ad un certo punto Steve si alza, bacia Emily su collo e va a prendere il telefono, “Cosa ne dite se invitiamo Amanda e Jesse stasera a cena? Così li rendiamo partecipi dei preparativi.”

Emily è d’accordo, “Si, così Amanda mi può aiutare…”

Steve li chiama e li invita a cena, naturalmente accettano entrambi, Amanda chiede se possono andare a prenderla, la sua macchina è dal meccanico, mentre Jesse arriverà con un po’ di ritardo, quel sabato lavora.

Il pomeriggio verso le quattro Steve ed Emily scendono in spiaggia, lei con un ampio asciugamano per prendere il sole, lui con la tavola da surf, Steve poggia la tavola sulla sabbia e si siede accanto a lei che ha steso l’asciugamano, “Non ti spiace se vado a fare surf? Vuoi che resti qui con te?”

Lei sorride, “Vai pure, mi piace guardarti fare surf, anche se non sono l’unica che si sofferma ad ammirarti, ma non mi disturba vedere altre donne che ti ammirano, anche perché si tengono a debita distanza, forse sanno che rischiano la vita ad avvicinarsi al MIO uomo!”

Scoppiano entrambi a ridere.

Steve si alza e con la tavola da surf entra in acqua, lei ammira il suo fisico, in passato aveva sognato un uomo del genere, ed ora il sogno si è realizzato.

Dopo circa mezzora Mark si avvicina ad Emily e piazza una sedia da spiaggia accanto a lei, “Posso mettermi accanto a lei bella fanciulla?”

Lei sorride, “Faccia come vuole signore, ma sappia che sono impegnata.”

Ridono, Mark nota come lei continui a seguire con lo sguardo Steve in acqua, “Meno male che gli sguardi non consumano un corpo umano, o mio figlio sarebbe ridotto all’osso.”

Lei sorride, “Probabilmente sarebbe già morto di stenti a giudicare da come lo guardano le donne che gli passano accanto.”

Dopo un po’ si avvicina un uomo che si ferma davanti a loro, “Ciao Mark, non mi presenti questa bellissima donna?”

Mark sorride al suo amico Donald, sono vicini di casa da moltissimi anni. Ha più o meno la sua età.

“Ciao Donald, lei è Emily Spencer, la ragazza di Steve, o meglio, la futura moglie, dato che si sposano a giugno, vivono qui accanto, hanno comprato la casa degli Stewens… Emily, lui è Donald Lorens, un vecchio amico.”

I due si stringono la mano, “Odio quando Mark mi definisce un VECCHIO amico, è un piacere signora Spencer, Steve ha davvero buon gusto, lei è davvero una ragazza molto graziosa, mi perdoni ma dico sempre quello che penso.”

Lei sorride, “La prego mi chiami Emily…”

Dopo qualche minuto che parlano arriva Steve, “Ciao Donald, hai conosciuto la donna della mia vita?”

L’altro uomo accenna col capo, così Steve continua, “Come sta Jeffry?”

L’uomo si rattrista un po’, “Non molto bene ragazzo mio, la malattia avanza lentamente ma è inesorabile, non riesce quasi più a camminare, passa molto tempo sulla sedia a rotelle.”

“Mi spiace molto, ho un vivido ricordo dell’uomo che era una volta.” Si siede accanto ad Emily, “Sai, Jeffry è stato il mio insegnante di surf, ha avuto molta pazienza con me, mi ha insegnato veramente molto, mi ha insegnato a ripartire quando si cade, sia in acqua che nella vita…”

Donald sorride, “Sa Emily, Steve per me e Jeffry è stato il figlio che non abbiamo potuto avere essendo una coppia omosessuale, è il mio amico Mark ha insegnato bene ai suoi ragazzi a non avere pregiudizi.”

Mark interviene, “Se penso a quante volte ci avete aiutato da quando è morta Chaterine, sarò sempre in debito con voi.”

Donald gli mette una mano sulla spalla, “Organizziamo una cena da noi una di queste sere, Jeffry sarà davvero felice di conoscere Emily, vuole talmente bene a Steve che le farà piacere saperlo accasato.”

Donald saluta e continua la passeggiata.

Emily abbraccia Steve, “Siete davvero delle persone speciali, ogni giorno ammiro sempre di più il vostro modo di essere.”

Steve si alza, “Vado a fare la doccia, il sale sulla pelle inizia a darmi fastidio.”

Emily sorride, “Io resto ancora un po’ qui con Mark, è una bellissima giornata.”

Steve si inginocchia davanti a lei e la bacia, “Peccato, potevi aiutarmi a lavare la schiena…”

Mark si gode l’interazione dei due, “Se vuoi figliolo posso venire io…”

Steve lo guarda e sorride, “Mah… Non credo che sarebbe la stessa cosa…”

Ridono.

Dopo un po’ quando rientrano in casa trovano Steve al telefono, deve aver risposto da poco, è ancora bagnato e ha un asciugamano avvolto intorno alla vita.

“Si ho capito, se vuoi ti vengo a prendere domani e passiamo la giornata sulla spiaggia.” Ascolta cosa risponde la persona dall’altra parte della cornetta, “Fammi sapere qualcosa…”

Mette giù il telefono e guarda Emily e suo padre, “Era Jennifer, la figlia dell’agente Rotmans, era disperata, piangeva, aveva bisogno di parlare, l’ho invitata a venire qui domani…”

Emily si avvicina a lui e comincia ad accarezzarlo sul petto, Steve la fissa e sorride, “Se continui così non rispondo della mia reazione…”

Lei sorride, “Lo spero…”

Mark si gira ed esce velocemente, “Io vado a casa mia ragazzi… Ci vediamo più tardi…”

Steve ed Emily non rispondono, anche perché lei ha iniziato a baciarlo appassionatamente.

Dopo un paio di ore Steve si presenta a casa di suo padre, “Ciao.”

Mark alza gli occhi dal libro che sta leggendo, “Eh… Come t’invidio… Basta vedere la tua espressione per capire che le ultime due ore sono state piacevoli per te…”

Steve sorride, “Emily si sta facendo la doccia.” Apre il frigo e tira fuori il the freddo, “Ne vuoi?”

“Si grazie.”

Porta il the e i bicchieri fuori sul terrazzo e si accomodano, “Sai papà, con Emily è sempre meraviglioso, ogni volta che mi tocca perdo la ragione…”

Mark ride, “L’avevo notato…”

Dopo un po’ Steve sorride, Mark lo guarda, “Che cosa c’è?”

“Mi rendo conto che se pensavi di esserti liberato di noi ti sei sbagliato, siamo sempre qui da te.”

Mark gli mette una mano sul braccio, “Non avete idea di quanto mi renda felice…”

Emily arriva su per le scale, “Ecco i miei due uomini favoriti, Steve vado a prendere Amanda, è senza macchina e faccio anche alcune commissioni.”

Steve si alza e la bacia, “Fai attenzione, guida con prudenza.”

Dopo un paio di ore arriva Jesse, entra senza bussare, “Mark?”

“Vieni Jesse, siamo in cucina.”

Quando entra vede Mark che lavora e Steve seduto al tavolo che lo guarda.

Mark sorride al giovane medico, “Giornata dura?”

Jesse si siede accanto a Steve, “A dire il vero molto tranquilla, abbiamo dovuto solo medicare dei ragazzi caduti dai pattini, voi?”

Mark si siede con loro, “Bella giornata, spiaggia, un po’ di lettura, esercizio fisico…” Guarda Steve e sorride, anche Steve sorride.

Jesse non capisce la battuta ma non chiede, “Emily?”

Steve lo guarda, “Aveva delle commissioni da fare poi andava a prendere Amanda che è senza macchina.”

Dopo un po’ arrivano le due donne, “Ciao ragazzi.” Amanda da un bacio a tutti.

Emily saluta Jesse, “Sai già?”

Jesse guarda Steve e Mark e poi nuovamente Emily. “Che cosa?”

Steve sorride, abbraccia Emily da dietro e le mette una mano sulla pancia, “Emily aspetta un bambino.” Sorride.

Jesse li fissa, poi si alza e li abbraccia commosso. “Ma è una notizia meravigliosa…”

Si mettono a tavola per cenare, dopo un po’ Emily mette una mano sulla mano di Steve e quando lui la guarda accenna col capo, gi altri hanno visto la scena e si sono ammutoliti per vedere cosa succede, Steve si schiarisce a voce, “Abbiamo una cosa da chiedere, Jesse e Amanda avremmo piacere che voi due diventiate padrino e madrina del bambino o bambina, che ne dite?”

Jesse sorride, “Ne sarò felice…”

Amanda ha gi occhi lucidi, “Ho sperato che me lo chiedeste… Vi voglio bene ragazzi.” Si alza e li abbraccia.

Mark in tutto questo sorride, sono una famiglia allargata.

Ad un certo punto Steve si rivolge a suo padre, “Non penserai mica di non avere nulla da fare tu… Mi serve un testimone al matrimonio…”

Mark lo guarda e sorride, “Ne sarò onorato figliolo…”

Steve gli prende la mano, “Quando servirà di renderò il favore…”

Ridono e iniziano a mangiare parlando di molte cose, sono tutti felici e rilassati.

 

  
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