WE ARE DEMOLITION LOVERS.
La vita è
breve amore.. Perché non
viverla insieme?
Cerca di
distruggermi,uccidimi,fammi del male ma fai finire questo
dolore.
Potessi trattenere il fiato prima di parlare,avessi le parole giuste
quelle per
poterti amare.
Abbiamo sbagliato tutto fin dal principio.
Il chitarrista pensava soltanto questo oramai da troppo,la sua vita era
concentrata verso quel pensiero che piano, piano lo stava distruggendo.
Il
sangue gli scorreva lento nelle vene mentre con una mano si toccava i
capelli
castani morbidi sparsi sul caldo cuscino che a lui pareva freddo come
un pezzo
di ghiaccio.
Si voltò verso il corpo di sua moglie Jamia addormentata
vicino a lui.
Riuscì,malgrado il buio, a scorgere le sue labbra quelle che
una volta per lui
erano la fine del mondo e invece ora era tutto cambiato non era
più come una
volta ,per colpa sua. Per colpa del frontaman della sua band i My
Chemical
Romance.
Gerard Way era quello il suo nome,Frank Iero viveva solo per Gerard.
Frank si alzo lentamente andando verso il bagno per sciacquarsi il viso.
Si guardò passando la mano fredda sul suo viso rigato dalle
lacrime, “perché Gee?”
si domandò. “perche tutto è dovuto
finire così?”Una lacrima gli attraversò
il
viso bianco come la neve di dicembre. Il chitarrista si spoglio
lentamente per
poi entrare dentro la doccia,non aveva senso il gesto appena compiuto
almeno
per me , invece per Frank entrare dentro la doccia era come ripulirsi
da
tutto,così almeno succedeva prima, ma quella sera non
funzionò,niente quella
sera sembrava fargli dimenticare il suo amato.
Gerard era sempre lì nella sua mente, bellissimo e
irraggiungibile,con la sua
solita sigaretta in mezzo alle labbra piccole e morbide che lui amava
tanto,con
quella giacca di pelle che sapeva di frutti freschi. Di arance ecco di
cosa
profumava. Oh Gerard... sospirò Frank fra un singhiozzo e
l'altro.
Gerard lo stava facendo impazzire, Frank non riusciva più a
vivere senza di
lui,non ci riusciva . Gli mancavano i baci ,le carezze ,gli abbracci
fare
l'amore e anche solo i stupidi e inutili litigi che avvenivano per
l'aver
passato troppo poco tempo insieme. Ma Gerard lo aveva lasciato,LUI
aveva detto
basta a tutto.
Basta ai baci.
Basta alle carezze.
Basta agli incontri
segreti.
Basta alla loro
storia impossibile.
Il piccolo chitarrista fragile sorrise triste a quel pensiero,e il
sapore delle
sue labbra fece di nuovo capolinea nella sua memoria e i suoi occhi si
impadronirono di nuovo della sua mente. Le lacrime continuavano a
scendere
senza nessuna voglia di smettere. Frank restò lì
racchiuso in sé sotto la
doccia con la testa fra le gambe a singhiozzare in silenzio. Era tutto
davvero
troppo per il suo cuore. Uscì ancora tremolante per la
violenta e fredda doccia
appena fatta si mise i boxer e una maglia e andò verso la
cucina, voleva farla
finita con tutto e con tutti. Arrivato in cucina prese
un coltello e osservò la lama tagliente
e affilata. -Quanto potrebbe fare male?- si domandò - forse
non quanto tutto
quello che sto passando- sospirò per poi toccare con le mani
la fredda lama.
Aveva deciso ,voleva uccidersi,basta combattere,basta provare a
dimenticare,basta far finta che non fosse successo niente. Quella forse
non era
la scelta più giusta,non era la scelta più forte
da fare e lui lo sapeva
bene,ma era stanco di vivere così. Sarebbe stato
un’altra vittima di un amore
non ricambiato. Un'altra vittima di un amore magnifico ma impossibile.
Un
'altra vittima di quel spregevole sentimento che noi tutti chiamiamo
puro e
intenso amore.
“Frankie?”la voce roca di Jamia fece capolinea
dalle scale. Frank guardò di
nuovo la lama per poi scagliarla con violenza contro il piccolo petto.
Un grido di terrore, un uomo steso a terra ,il sangue che invadeva la
fredda
cucina,le luci di un ambulanza,ancora altre grida,lacrime, troppe
lacrime scese
dal viso di quella fragile donna che era la moglie e niente altro di
quell'uomo
che stava per morire.
I dottori lo caricarono sull'ambulanza per portare quel corpo nel primo
ospedale. I dottori cercarono di far scorrere di nuovo il sangue caldo
in quel
corpo freddo e senza vita.
Frank restò li immobile lanciando piccoli gridolini di
dolore.
“E’
vivo” strillo l’infermiere accanto a lui,Frank
chiuse gli
occhi.
Era vivo.. ma lui
non voleva vivere senza il suo amato. Lui non ci
riusciva. Lui voleva morire per far smettere quel dolore che ogni
giorno si
faceva sempre più lancinante e forte.
Un coltello non gli
portò via la vita. Non riuscì neanche in quel
intento e si maledisse per questo.
“E’
colpa tua!” gridò Jamia rivolta al viso di Gerard
in lacrime .
Che cosa aveva
fatto? Si guardò le mani come se lui avesse
accoltellato Frankie.
Frank la ragione
della sua vita.
Frank
l’uomo che amava.
Frank
l’uomo che stava per morire.
Perché
lo aveva lasciato? Perché lo aveva fatto?
Jamia. Lynz. Il
matrimonio.
Ecco le cause della
loro rottura. Gerard era stanco di mentire a
Lynz ma non aveva la forza di lasciarla.. e poi c’era Jamia..
la tenera Jamia
non poteva farla soffrire,così sacrificò il loro
amore,ma così facendo Frank
tentò il suicidio.
Non sapeva cosa
fare. Le lacrime scendevano come non mai e lui era
fermo a guardare Jamia urlare contro di lui mentre piangeva disperata.
Jamia
era al corrente della loro storia era al corrente di quanto Frank
soffrisse per
la loro rottura, ma mai avrebbe immaginato che il suo amato avrebbe
tentato di
morire.
“Il
signor Iero ora sta meglio, sta riposando se volete potete
entrare ma uno alla volta.” Gerard guardò Jamia
respirare profondamente,non
voleva entrare,non c’è la faceva la povera Jam.
“Vado
io”sussurro Gee con un filo di voce spezzata e fredda. Il
dottore gli sorrise e lo guidò fino alla porta della sua
camera. Gerard respiro
a fondo. Entrò dentro la camera con passi lenti e pesanti.
La visione che gli
si presentò davanti gli occhi non fù la migliore
che lui avesse mai visto.
Frankie era su un letto bianco ,il suo viso era dello stesso colore dei
lenzuoli e gli occhi erano cerchiati di viola, la sua espressione era
rilassata
come se stesse riposando proprio come faceva una volta fra le sue
braccia,
aveva il ventre fasciato e un ombra di sangue si scorgeva tra le bende.
Gerard
si avvicinò al corpo addormentato di Frank si sedette
accanto a lui e gli prese
la mano fredda come quella.. no non ci voleva neanche pensare anche se
era
fredda ugualmente.
“Frankie?”sussurro
Gerard accarezzandogli le vene della mano. Frank
mugugnò qualcosa di incomprensibile e strinse i denti. Il
chitarrista aprì gli
occhi e si ritrovò il cantante al suo fianco come sempre
sognato. Frankie
sgrano gli occhi e una lacrima gli solcò il viso.
“No ,no
non piangere più” gli disse Gerard avvicinando il
viso al
suo.”Ora basta piangere” sussurro dolce nel suo
orecchio. Il profumo del
piccolo ragazzo steso sul lettino, entrò direttamente nel
suo naso e lo mandò
fuori di testa.
“Gerard
non puoi venire così.. Gee mi hai fatto soffrire e ora non
dirmi di piangere” balbettò Frank con voce fredda
e distaccata.
Gerard gli
accarezzo il viso e gli sorrise. “Allora piangi se stai
meglio Frankie” il chitarrista lo guardò confuso e
strinse i denti per il
dolore che stava provando ,il dolore della ferita.
“Frank
non sforzarti di parlare.. sennò ti senti male.”
“Quando
mai te ne importato qualcosa Gee?”
“Sempre
amore. Sempre.” Amore? Frank aveva sentito bene? Lo aveva
chiamato Amore.. amore con
“E ora
cosa siamo amore mio?”domando Frank con le lacrime agli
occhi pronte di nuovo a ricoprigli le guancie.
“ Noi
siamo Amanti della demolizione.” Rispose Gerard posando le
labbra di nuovo sulle sue.
Ti amo
pensò Gerard.
Ti amo
pensò Frank.
Continua….
E’ stato
un attimo di ispirazione che mi ha portato a scrivere
questa storia triste.. si lo so.. spero che non me ne vogliate..
Ringrazio chi ha
commentato la mia prima one shot.
Vorrei
aggiungere che questa storia non ha niente a che vedere con
l’altra storia che sto scrivendo. Tutte le parole tutti i
pensieri e le frasi
fanno parte della mia mente e io non scrivo per scopi di lucro.