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Autore: _Anto    27/08/2014    4 recensioni
"E grazie perché ci sarai ancora, Finn. Io lo so che ci sarai quando percorrerò quella navata e prometterò a Blaine di trascorrere il resto della mia vita con lui. Lo so che ci sarai quando adotteremo due bambini, a uno dei quali daremo il tuo nome, e parlerò loro di quello zio un po’ strambo e impacciato che è stato un guerriero per tutta la vita, che è diventato un eroe e che se fosse stato ancora qui li avrebbe portati al parco, avrebbe comprato loro un gelato e dopo riportati a casa, con i vestiti macchiati di cioccolato e le ginocchia sbucciate per la lunga ed estenuante partita di football avvenuta sull’erba umida di un campo.
Io mi sarei sicuramente incazzato, ti avrei urlato contro e alla fine ti avrei perdonato, perché non sarei mai riuscito a tenerti il broncio troppo a lungo. Era impossibile arrabbiarsi sul serio con una persona come te."
Genere: Introspettivo, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Finn Hudson, Kurt Hummel | Coppie: Finn/Kurt
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Caro Finn…
Cavolo, come inizio è stato un po’ troppo formale per uno che sta scrivendo una lettera a suo fratello.
In realtà già è assurdo che io ti stia scrivendo, ma certe volte la tua mancanza si fa sentire così tanto che ho soltanto voglia di accucciarmi sotto le coperte e piangere fino allo sfinimento, ma l’ho già fatto troppe volte e non voglio che Blaine si preoccupi più di quanto non lo stia già facendo.
Sono passati mesi da quando ci hai lasciati qui e non passa giorno in cui io non pensi a te. I primi tempi non sono stati poi così duri: certo, vedere tutti intorno a me crollare per la tua morte è stato estenuante, ma quando il lutto è passato e ognuno è tornato alla sua vita mi sono reso conto davvero di cos’era successo.
Spesso mi capita ancora di fissare il cellulare alle otto di sera, mentre aspetto ossessivamente quella tua chiamata che arrivava puntualmente a giorni alterni.
E’ in momenti come questi che sento la tua mancanza.
Non puoi capire quanto sia dura qui senza di te. Ma la vita va avanti e in un certo senso sta andando avanti anche la mia. Sorrido, mi diverto e mi godo la vita. Sto cercando di farlo anche per te.
Blaine mi ha chiesto di sposarlo, lo sai? Ci credi che sto per sposarmi?
All’inizio pensavo di essere troppo giovane, ma poi ho pensato a te, a te che è stato tolto tutto il tuo tempo e ho capito che aspettare non serve a nulla. Blaine è l’amore della mia vita, non riesco ad immaginarmi senza lui al mio fianco e ho accettato di sposarlo Finn, perché è la cosa giusta da fare e per una volta in tutta la mia vita, la cosa giusta da fare è anche quella che mi rende felice.
Non sai quanto mi ha aiutato Blaine quando sei andato via. Quando ho quei momenti in cui voglio soltanto accucciarmi sotto le coperte e piangere fino allo sfinimento, lui è lì con me. Mi abbraccia forte e spesso restiamo semplicemente in silenzio. I nostri corpi così vicini da non capire quando finisce uno e comincia l’altro, le dita delle mani intrecciate e i miei occhi nei suoi. È una delle poche cose che riesce a farmi stare bene, ora come ora. È una persona speciale, tu lo hai sempre saputo, e non sai quanto avrei voluto averti accanto nel giorno del mio matrimonio. Voglio bene a Rachel, ma ho sempre desiderato di avere te come testimone. Perché tu lo sei, letteralmente.
Anche se non ci credi, tu ci sei stato, Finn.
Ci sei stato tu ad aiutarmi quando volevo dimostrare qualcosa a mio padre, e tu che eri il quarterback della scuola di football aiutasti me che a quei tempi ero soltanto uno degli sfigati del Glee.
Ti ricordi quando quel giorno nel seminterrato mi ripetesti più volte la parola “finocchio” per ferirmi? Che domande, certo che te lo ricordi, ti sei scusato di quella scenata fino a pochi mesi prima che te ne andassi.
Io ti ho perdonato, Finn, perché tu ci sei stato. Mi hai dedicato una canzone davanti alla nostra famiglia e ai nostri amici, hai ballato per me e con me, ti sei avvolto nella tenda di una doccia e ti sei beccato un bel po’ di granite in faccia per difendermi.
Sei stato il miglior fratello che potessi mai desiderare di avere accanto e non ti ringrazierò mai abbastanza, semplicemente per esserci stato Finn, e non potrò mai ringraziarti abbastanza per esserci ancora nonostante io non sia in grado di vederti.
E grazie perché ci sarai ancora, Finn. Io lo so che ci sarai quando percorrerò quella navata e prometterò a Blaine di trascorrere il resto della mia vita con lui. Lo so che ci sarai quando adotteremo due bambini, a uno dei quali daremo il tuo nome, e parlerò loro di quello zio un po’ strambo e impacciato che è stato un guerriero per tutta la vita, che è diventato un eroe e che se fosse stato ancora qui li avrebbe portati al parco, avrebbe comprato loro un gelato e dopo riportati a casa, con i vestiti macchiati di cioccolato e le ginocchia sbucciate per la lunga ed estenuante partita di football avvenuta sull’erba umida di un campo.
Io mi sarei sicuramente incazzato, ti avrei urlato contro e alla fine ti avrei perdonato, perché non sarei mai riuscito a tenerti il broncio troppo a lungo. Era impossibile arrabbiarsi sul serio con una persona come te.
E quando sarebbero diventati più grandi, gli avremmo fatto vedere il video del matrimonio dei nostri genitori. Non ho avuto più il coraggio di vederlo, lo sai?
Non penso che riuscirei a resistere un minuto senza piangere. Prima o poi troverò il coraggio di rivederlo, te lo prometto, tanto ricordo ogni istante di quella giornata come se fosse ieri e riviverlo attraverso un video non può farmi troppo male, giusto?
Almeno non può più farmi male del ricordo di quel momento in cui mi hai preso tra le tue braccia mentre mi cantavi una delle canzoni più dolci che potessi mai dedicarmi.
E se chiudo gli occhi rivivo quel momento in cui ci siamo ritrovati a ballare insieme e io ho sorriso con il cuore che mi esplodeva nel petto.
Tu mi guardasti negli occhi e mi cantasti la frase di quella canzone che mi fece sciogliere come un ghiacciolo al sole. Nessuno mai mi toglierà l’emozione che ho provato in quel momento. L’emozione di aver trovato finalmente un ragazzo su cui poter contare e che potevo considerare a tutti gli effetti un fratello.
Tu te le ricordi, vero, quali furono le parole che mi cantasti quella sera mentre stavamo ballando?
Quando sorridi il mondo intero si ferma e guarda per un po’.
Io non le ho mai dimenticate, e sappi che quelle parole adesso valgono anche per te.
Quindi sorridi Finn, non smettere mai, che fin quando il mondo continuerà a fermarsi a guardarti io saprò che tu sei ancora qui a vegliare su di me, con il tuo splendido sorriso che mi rassicurava sempre quando il mondo intorno a me sembrava voler mettercela tutta per ridurmi il cuore in brandelli.
Penso di aver finito le parole da spendere nei tuoi confronti e devo ammettere di stare già un po’ meglio, anche se tutte queste cose avrei voluto dirtele da vicino.
Avrei voluto abbracciarti un’ultima volta prima di lasciarti andare e forse per questo ti ho scritto adesso. Ho provato a cantare una canzone ma avevo bisogno di essere più chiaro e in qualche modo con questa lettera ho voluto salutarti.
Sappi comunque che questo non è un addio. Un giorno ci rincontreremo e ci diremo ciao, ti abbraccerò e parleremo tanto, mentre tu te ne starai lì ad ascoltarmi, fiero del tuo fratellino. Perché ti renderò fiero di me Finn, te lo prometto.
Spero che ti trattino bene lassù, ma qualcosa mi dice che già hai preso il posto del leader e del quarterback di turno. Sei sempre stato bravo a farti riconoscere e sono sicuro che non perderai l’occasione di farlo di nuovo.
Ciao Finn.
Mi raccomando, aspettami e non dimenticarmi mai.              
 
 
 
Mittente: Kurt Hummel, Pianeta Terra
Destinatario: Finn Hudson, Paradiso 
   
 
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