Era passato tanto tempo da quando Dean era diventato un demone.
 
Dean winchester era diventato un demone.
 
Sembravano due parole che non potessero stare insieme nella stessa frase: Dean winchester e demone. Eppure era proprio così.
 
Dean aveva sacrificato tutto per salvarlo, una volta era perfino morto. Aveva venduto la sua anima ed era andato all’inferno… e Sam era pronto a scommettere che se avesse potuto, l’avrebbe rifatto… solo che questa volta, il prezzo per la guarigione di Sam non era morire… era molto peggio..Dean non sarebbe morto, la trasformazione da essere umano a demone sarebbe avvenuta mentre era ancora vivo….
 
Sam ricordava tutto.. ricordava tutto di ogni singolo momento in cui picchiò Dean per avergli nascosto una cosa del genere per così tanto tempo, ogni singolo istante in cui con le lacrime agli occhi lo supplicava di non lasciarlo un’altra volta, in cui gli disse che avrebbero trovato una soluzione, lui avrebbe aggiustato le cose, potevano sciogliere il patto, erano ancora in tempo, la trasformazione non era ancora completa…. Dean, la faccia piena di pugni presi da Sam, lo guardò con aria triste e gli disse che non l’avrebbe fatto e che ormai era già troppo tardi.
 
A quel punto si accasciò al suolo e cominciò a contorcersi, a bruciare… Sam prese tra le braccia il suo corpo incandescente….gli bruciava la pelle ma non lo mollò, continuò a pregare il fratello di lottare, di non arrendersi, e Dean continuava a dirgli di andarsene, che doveva allontanarsi da lui, e poi gridava e gridava dal dolore…
 
Ricordava Bobby che entrò scioccato e con un’espressione immensamente triste a vedere quella scena… Dean sofferente tra le braccia di Sam, tutti e due i suoi ragazzi circondati dalle fiamme che lambivano i loro corpi… per questo era tornato in vita? Per vedere uno dei suoi ragazzi fare quella fine sotto i suoi occhi in un mare di agonia?
 
Ricordò Dean che seppur sofferente supplicava Bobby di prendere Sam, di portarlo all’ospedale, lontano da lui… ricordava Bobby che lo strattonava e se lo portava via lontano dalle braccia di Dean, trattenendo le lacrime , non prima di aver dato una dolce carezza triste a Dean.
 
 
 

 
 *
 
Erano passati sei mesi in cui aveva perso ogni traccia di Dean…sapeva di questo nuovo demone che un tempo era Dean Winchester, tutti i demoni ne parlavano, spesso per ferire Sam, dicevano che era uno talentuoso, e Sam che non voleva che gli spiegassero cosa intendevano per talentuoso, li ammazzava tutti prima che avessero il tempo di spiegarglielo…
 
Continuava ad andare in cerca di demoni, ma non vedeva mai Dean, e cominciò ad avere il sospetto che scappava da lui…forse credeva che l’avrebbe ucciso… ma come poteva  anche solo poteva pensare che gli avrebbe fatto del male?
 
Non si arrese, continuò a cercarlo e ad ammazzare quanti più demoni poteva, nella speranza che il messaggio arrivasse, e cioè che il suo caro fratellino Sam voleva vederlo, e NON per fargli del male, ma per parlare… avrebbe continuato ad ammazzare demoni fino a che Dean non avrebbe accettato di incontrarlo.
 
Ma forse al “nuovo Dean” non importa anche se gli ammazzo i suoi “compagni.”
 
Rabbrividì a quei pensieri. Una volta era LUI il suo compagno, di viaggio, di stanza, amico, fratello, confidente, tutto… non quegli stronzi demoniaci.
 
 
Si accasciò al pavimento mettendosi la testa tra le mani e pensò: “Dean torna ti supplico, mi sento così solo senza di te. “
 
 
 
 

 
 
*
Non voleva credere che non ci fosse speranza di salvarlo. Non ancora.
 
Aveva ricevuto una soffiata. In quel momento un cacciatore di nome Lacrosse era sulle tracce del demone che un tempo era stato Dean winchester, forse in quel momento l’aveva già raggiunto nel vecchio capanno abbandonato in Kansas Street. Era l’occasione di Sam, finalmente aveva trovato Dean, non poteva lasciare che sparisse di nuovo e non poteva lasciare che un cacciatore gli facesse del male, o viceversa.
 
 
 
Arrivato al capanno sentì dei rumori di lotta. Sam si precipitò subito dentro. La prima cosa che vide fu Dean, un po' sbattuto, e leggermente abbronzato in viso, camicia bianca, sguardo freddo e strafottente, sorrideva… l’ombra di un sorriso gli increspava le labbra.
 
Il cacciatore era a terra, mezzo tramortito, Dean lo sovrastava dandogli un calcetto alle gambe.
 
A Sam quasi mancò il respiro. Si decise ad avvicinarsi al capanno e aprì la porta. “DEAN!!!” gridò mentre l’altro continuava a menare calci.
 
Al suono della voce di Sam, Dean sobbalzò. Si girò lentamente e lo guardò con un’espressione indecifrabile.
 
A Sam batteva il cuore all’impazzata. Sei mesi. Erano sei mesi che non vedeva suo fratello. Fece un respiro profondo. Gli sembrò di aver corso per chilometri.
 
 
“Sam. ” disse Dean. La sua voce era fredda come il ghiaccio; se in sé aveva qualche briciola di emozione nel rivederlo, il suo viso non  ne tradiva alcuna.
 
 
“Dean, ti ho cercato dappertutto." Sam odiava il tono disperato che gli usciva dalla bocca.
 
“Lo so, è per questo che non mi lasciavo trovare. “ rispose, sorridendo.
 
A Sam queste parole ferirono più del sentire pronunciare “Sam."  con quella freddezza. Incurante del pericolo che correva, si avvicinò ancora di più.
 
“Stai cercando di ferirmi per allontanarmi, ma è tutto inutile, io non me ne andrò.”
 
“Intendi non prima di avermi ucciso?” rispose Dean con un sorrisetto sprezzante.
 
“Dean! Non ho mai avuto intenzione di farlo, sei mio fratello!” Sam quasi stava per piangere. Si avvicinò ancora di più.
 
“Lo ero.” rispose Dean con sguardo serio, e anche un po' triste? Sam sperava di sí.
 
“Lo sei ancora. Non ha nessuna importanza quello che sei ora. Rimarrai sempre mio fratello. Dean guardami. “ disse, perché Dean aveva distolto lo sguardo.
 
“Guardami.” Gli girò il mento con la mano per costringerlo a guardarlo. Dean si lasciò fare passivamente. Sam cercò nei suoi occhi qualcosa del vecchio Dean. Aveva un’espressione frustrata. Gli mise una mano sul petto. Il suo cuore. Batteva. Batteva anche forte. Era lui la causa? Sam sperava di sì.
 
Dean gli scacciò la mano che teneva sul petto come se fosse stata una mosca molesta.
 
Sam testardo gli mise entrambe le mani sul viso. "Per favore Dean, vieni a casa con me."
 
“Mi uccideresti?”
"Mai." gli disse Sam.

“E se te lo chiedessi?” sorrise malignamente Dean.

“Preferirei morire. “ rispose Sam.
 
Si guardarono per un momento e Sam sperò di aver convinto Dean a seguirlo, quando con la coda dell’occhio vide il cacciatore che si era alzato all’improvviso, cercare di pugnalare Dean. Sam si spaventò moltissimo , fu più veloce e lo accoltellò al petto.
 
Rimase a guardare il  cacciatore che si accasciò in una pozza di sangue e lentamente esalò i suoi ultimi respiri. Sam si sentì tremendamente in colpa ma non poteva lasciare che uccidesse Dean…
 
Dean nel contempo aveva lo sguardo esterrefatto. Non poteva credere che Sam gli avesse appena salvato la vita. Nel frattempo stavano arrivando altri cacciatori, Sam e Dean se ne accorsero subito e scapparono, ma, con grande rammarico di Sam, Dean si volatilizzò e non lo seguì come avrebbe voluto.
 
 
 




















  Note dell'autrice: 

ciaooo xd questa è una ripubblicazione di una storia che avevo scritto tanto tempo fa, infatti ispirata al finale della 8 x 23...ma era scritta male, l'ho corretta tutta, riscrivendola meglio, spero di strappare qualche sorriso a tutti in vista della decima stagione di Supernatural :))

purtroppo ho perso anche tutte le recensioni che avevo raccolto anni fa in questa storia, ma vabbè xd

Ringrazio Eclipse  per avermi mandato le sue recensioni, anche se l'aveva già letta xd