Anime & Manga > Pokemon
Segui la storia  |      
Autore: Luca 7    15/01/2005    3 recensioni
Avere un padre non è facile...sopratutto quando non l'hai mai visto.... David
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
QUELLO CHE NON HO MAI AVUTO:1.Cap.



Guardava con occhi socchiusi.
L'uomo vestito in nero guardava con occhi socchiusi il sole.
Io ero la,difianco a lui.
Non ho mai conosciuto un uomo più profondo,più taciturno e sopratutto più triste.
Era un maestro....maestro nero si faceva chiamare o meglio lo chiamavano.
Mi hanno affidato a lui....dopo che mia madre era stata data morta sulle montagne Blank.
Uno strano uomo barbuto, un uomo con la barba nera e capelli corti era il maestro,la sua altezza era su 1metro e 90,i suoi occhi erano del colore del cioccolato ,incredibilmente profondi e penetranti.....era strano ma pensavo che avessi qualcosa si quel uomo...prima di tutto avevo gli occhi uguali a quelli di lui...poi la camminata sicura e stabile....praticamente avevo tutto uguale a lui tranne i capelli....lui ce li aveva neri ed io rossi....sembrava quasi mio padre...doveva essere mio padre visto che mi avevano affidato a lui....e lo era...ma io a quella età mi rifiutavo a credere che quell essere taciturno e antipatico fosse mio padre....non era possibile che l'uomo che mamma amava fosse lui....io mi aspettavo un padre allegro e simpatico come me lo aveva descritto la mamma....ma il maestro nero era il contrario di quelle qualità che lei mi aveva citato....no non poteva essere mio padre...anche se in fondo io sapevo che era certamente lui...l'uomo che aveva contribuito al mio Dna e al mio carattere...e poco dopo me sarei stato certo che era lui mio padre.
Lo fissai per un minuto buono e poi contemplai con lui il paesaggio.
Eravamo diretti a Kanto dove lui viveva.
Kanto era molto bella come regione:campi verdi,colline,laghi e montagne ma sopratutto mare.
Io ci ero stato ad abitare fino a quando avevo 6 anni....dopo tutto mia madre è nata a Cerulean .
Vivevo con mia madre,mio nonno e le mie tre zie nella palestra ...cioè non proprio dentro ma avevamo una casa quasi attacata ad essa.
Le zie dicevano che mio padre era un ragazzino stupido ed egoista...probabilmente perchè se n'era andato quando ero nato,mio nonno lo odiava....non voleva neanche sentire il suo nome...l'unica persona che parlava bene del mio vecchio era mamma,lei diceva che lui era coraggioso e allegro...forse era per quello che mia madre si era innamorata di lui.
Mio nonno era il capo dei maestri di Indago....lui diceva sempre che mio padre era stato un incosciente a mettere incinta sua figlia...non so cosa sia successo quando mio nonno scoprì che mamma aspettava un bambino...avevo il sospetto che non sia stato mio padre a scappare ma bensì mio nonno a farlo andare via,mia madre l'ultima volta che l'ho vista mi aveva accennato qualcosa su mio padre e mio nonno....sul fatto che avevano litigato e che mio padre se n'era andato per quello....ma avevo l'impressione che neanche lei sapeva molto su quel argomento.

Il mio presunto padre si alzò e mi fece cenno di andare.
Salimmo sulla macchina e lui la accese e ci dirigemmo verso l'auto strada.
Le ore trascorrevano lente sul auto...restvamo lì lui a fissare la strada e a guidare e io a fissare il paesaggio....tutto era in silenzio...perfino il motore del'auto sembrava che fosse in silenzio....ero stufo...odiavo quel silenzio dovevo rimediare.
"Come ti chiami?"chiesi....visto che ne l'agente dei minori ne la mia famiglia lo chiamavano per il vero nome....lo chiamavano semplicemente o tuo padre o il maestro nero.
Lui si voltò verso di me sorridendomi....faceva effetto un sorriso su quella faccia da duro che prima aveva soltanto l'espressione triste.
"Tua madre non ti ha mai detto come mi chiamo?"incredibile....aveva una voce da negro... o quasi....la sua voce era giovane e piena di sfumature....poteva benissimo interpretare o doppiare uno scuro di pelle!
Io feci cenno di no.
Lui sembrò colpito....poi mi fece un altra domanda...era strana...
"Che cognome hai?"chiese guardando la strada e sapevo che sava stringendo il volante.
"Katchum....io mi chiamo David Kachum signore..."risposi teso.
Lui mi fece un sorriso dolce....poi prese fiato e cercò di formulare una frase....non ci credevo!era commosso!
"I-io mi chiamo Ash....ma puoi chiamarmi papà..."la sua voce tremava mentre pronunciava l'ultima parola.
Io gli sorrisi....non avevo mai avuto un padre.

Avevamo attraversato la frontiera.
Eravamo nella regione di Kanto.
L'autostrada era diversa da quella di Jhotho....le strisce sulla strada erano binache invece che gialle....come le targhe delle macchine...qua erano bianche invece che gialle.
"Ash...quando arriviamo?"chiesi.
Lui sorrise di nuovo"Fra mezzoretta e chiamami papà e sopratutto ora siediti che siamo in autostrada ah..e mettiti la cintura..."
Ops!mi ero messo in ginocchio sul sedile!arrosii e mi misi composto e misi anche la cintura.
Lessi su un cartello che eravamo entrati a Viridian City.
Poi Ash prese un Cd dalla tasca esterna c'era scritto Articolo 31 sulla copertina.
"Ti piaciono ?"mi chiese....
Sì a dir la verità mi piacevano molto....annuì.
Lui sorrise e inserì il Cd nella radio-satellitare-lettore Cd.
"Vediamo....ti piace la finestra?"gli chiesi.
"Sì è la mia canzone preferita!"rispose lui sorridendo ancora.
La musica incominciò.
Ora il viaggio era più confortevole!

Passammo Viridian City e ora davanti a noi si apriva la collina.
Campi verdeggianti,fiumiciattoli e viti si fecero strada nella mia vista.
Dopo un pò ci fu un cartello con una strada extraurbana affianco dove c'era scritto Pallet in rosso.
La macchina svoltò in quella strada di campagna.
"...Andiamo a Pallet?"chiesi ad Ash.
Lui annuì serio.
"E' dove abiti?"chiesi ancora.
"E' dove sono nato e cresciuto...."rispose Ash.

Pallet era un piccolo paese sulle colline.
Le case erano tutte grandi e belle.
Era davvero bello come paese!
Io e mio padre camminammo attraverso le stradine di quel paese tanto tranquillo quanto bello.
Lui si fermò davanti ad una casa bianca abbastanza grande .
"Siamo arrivati...."mi disse.
Io annuì ed insieme ci incamminammo verso la porta.
Poco prima di essere giunti alla porta notai che una luce era accesa.
Magari quando se n'era andato aveva fatto un altra famiglia o qualcosa del genere....ebbi subito un leggero tremolio a quel idea....non mi paceva il fatto di dover condividere quella casa con un altra donna tipo madre.
"....C'è qualcuno..."chiesi con voce tremolante.
Lui mi guardò con tenerezza.....dio mi sentivo morire al idea di avere un altra mamma...non la volevo!
"...Ora conoscerai...."mi disse mio padre mentre io ero rassegnato al peggio.
"Tua nonna...."santi lumi!per fortuna!...non mi dispiaceva avere una nonna...non avevo neanche avuto quella.
Sorrisi felice e lui ricambiò il sorriso con altrettanta felicità.
Poi busso alla porta.
Ci vollero diversi secondi per sentire qualcuno aprire quella vecchia porta.
Era una donna molto bella nono stante la sua età,portava lunghi capelli di un rosso scuro e aveva il viso angelico.
"A-ash?"disse tremante lei.
Mio padre annui.
E la donna andò subito ad abbracciarlo piangendo.
Io intanto mi ero nascosto dietro una gamba di mio padre dall imbarazzo.
"Shhh...mamma sono qui...."la consolò Ash abbracciandola.
La donna si scostò un pò dal petto del figlio sorridendo.
"Dio quanto sei diventato bello....."disse fra le lacrime accarezzando il volto del figlio,poi solo allora si accorse che c'ero anch'io.
Mi guardò con una faccia scoinvolta.
Io ero troppo imbarazzato per presentarmi e continuavo a nascondere la faccia dietro la gamba di mio padre.
Poi il suo sguardo passo al figlio.
Ash fece un sorrisino.
"Mamma....lui è David...è il figlio mio e di Misty..."disse mio padre.
La donna lo fissò a bocca aperta.
"C-come è successo?"chiese poi.
Mio padre fece spallucce.
"E' successo"rispose tranquillo.
Mia nonna spostò Ash per vedermi meglio.
Mi sfiorò i lineamenti e mi accarezzò il viso sorridendomi con dolcezza.
"Ciao..."mi disse sorridendomi.
Io ero più rosso dei miei capelli.
"Salve signora...."risposi ancora intimidito.
Lei restò di stucco poi mi prese e mi strinse la mano ...come fanno gli uomini.
"Tesoro chiamami Nonna e non ne parliamo più...Ok?"mi disse ridendo.
Io annuì sorridendole.
Poi mi abbracciò piangendo di goia.
"Come sei bello David....siete i due uomini più belli che ho mai visto..."mi disse stringendomi ancora di più.
Io l'abbraciai contento.

La casa era bella e grande.
Mi ero messo a guardare la Tv con mio padre mentre la nonna preparava delle frittelle...non l'ho mai detto a nessuno forse a mia madre e a mia nonna ma le frittelle sono uno dei miei piatti preferiti.
Era bello poter avere un padre e una nonna...si aveva una sensazione mai provata pima di allora.

La giornata successiva io e mio padre partimmo di nuovo....questa volta per Poweter City.....dove abitava lo zio Brock.
Era strano ma in quella giornata avevo scoperto come era quello che non avevo mai avuto.


FINE 1 CAP

Allora che ve ne pare?


  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Pokemon / Vai alla pagina dell'autore: Luca 7