- Ehy Capitano Hitsugaya faccia presto altrimenti la lasciamo indietro

Urlava Rangiku all'uscita di un piccolo supermercato di Karakura, lei ed Inoue avevano fatto un'abbondante spesa in quanto a casa della giovane ragazza umana le provviste scarseggiavano e quella sera avrebbe dovuto dare una vasta scelta ai suoi due ospiti

- Taci Matsumoto! Potresti aiutarmi invece di strillare in quel modo!!!

Toshiro faceva la sua uscita dall'edificio traballando e facendo passi incerti a causa dell'immensa quantità di sacchetti che si ritrovava a dover sorreggere.

- Rangiku-San non abbiamo esagerato? Insomma... a me sembra in difficoltà... non dovremmo aiutarlo?
Chiese timidamente la giovane Inoue rivolta alla tenente.
- Naaaa, Inoue cara anche se Toshiro-Sama ha il fisico di un quindicenne ciò non significa che non sia forte come un adulto...

In quel momento mentre Rangiku stava parlando, alcuni rumori simili a qualcosa che cade arrivarono alle orecchie delle ragazze, esse voltandosi di scatto sbarrarono gli occhi e notarono la figura minuta del giovane capitano ricoperta di contenitori vari (altri erano sparsi lì attorno a lui).

- Si... ecco... è solo un caso, avrà pestato qualcosa che lo ha fatto scivolare.
Concluse sorridendo con imbarazzo.

...Qualche ora dopo a casa di Inoue...

- Allora io vado... vi affido casa mia, siete liberi di fare ciò che volete, per la cena c'è tutto quello che abbiamo comprato, non fate complimenti.

Salutò Inoue poco prima di fare un piccolo inchino e uscire frettolosamente dalla porta, quella sera avrebbe finalmente messo fine alla sua indecisione, quella sera avrebbe chiesto ad Ichigo di uscire.

- Tranquilla carissima qui ci pensiamo noi, tu divertiti e grazie mille per l'ospitalità.

Rispose Ranjiku agitando la mano in segno di commiato e sorridendo spudoratamente. Il giovane capitano si limitò ad abbozzare un accenno di sorriso e alzare leggermente la mano, non parlò, si avvicinò alla spesa e la tolse dai sacchetti, rovistò un po' tra le varie cose acquistate e scelse quelle che gli sembravano più gradevoli all'aspetto. Matsumoto lo guardava mentre se ne stava col gomito appoggiato sul tavolo e si reggeva il mento con la mano, aveva un'espressione stupita... quasi confusa, non capiva per quale motivo il capitano volesse provare a preparare la cena. Per quanto ne sapeva, il giovane non sapeva nemmeno da cosa cominciare.

- Capitano...
- Cosa c'è adesso?
- Lasci fare a me... non sarò esperta in cucina ma posso preparare qualcosa.
- No faccio io...
- Ma lei non...ehm... scusi l'insolenza... ma lei non è capace di cucinare.
- E va bene signora "so far tutto io" preparala te questa maledetta cena se ci tieni tanto.

E detto questo con tono notevolmente spazientito e irritato, Toshiro andò nella camera che Inoue aveva precedentemente preparato per lui il quale, su richiesta, l'aveva fatta preparare lontana da quella di Rangiku.

"Perchè... perchè il capitano è così freddo in questo periodo? Non che non lo sia mai stato ma ultimamente esagera... vorrei parlargli ma ora non è il momento..."

Pensò la donna mentre era occupata nel preparare qualcosa di commestibile con il cibo che le era a disposizione. Ogni tanto quando i pensieri si facevano particolarmente intensi gli occhi le diventavano lucidi, tuttavia non ebbe mai bisogno di fermare una qualsiasi lacrima. E fu così che Rangiku si trovò a dover mangiare in solitudine la sua cena, povera ma buona (parte delle pietanze era bruciata, per questo era poco consistente) anche se quell'amaro che le rimaneva in bocca da prima non voleva accennare ad andarsene. Preoccupata per il suo superiore fece una porzione abbastanza abbondante per quello che il cibo le permetteva e senza far troppo rumore si diresse verso la camera di Toshiro, spalancò leggermente la porta e, vedendolo probabilmente dormiente, entrò silenziosamente e posò il piatto vicino al giaciglio.

- Buona notte Tosh... Capitano...
Sussurrò ella.
"Matsumoto..."
Il giovane Shinigami era sveglio, aveva sentito.

...Scesa la notte...

"La vita è proprio difficile... anzi, in sè potrebbe anche esser facile, è l'amore che la rende così tremendamente dura... no, forse non è nemmeno questo il problema... sono io il vero problema..."

Toshiro se ne stava seduto sul tetto della casa di Inoue, era uscito a pensare come già faceva da qualche tempo, il suo spirito era logorato dai sentimenti. La notte porta consiglio, dicono, ma il giovane non sembrava seguire il detto: ogni notte era l'inizio di un dolore, un forte dolore al cuore.

"Sono uno stupido... fino a poco tempo fa credevo, anzi, speravo fosse solo attrazione fisica, non volevo dare troppa importanza a quello che provavo... ed ora mi rendo conto che non è questo... non guardavo al suo aspetto. Le cose hanno preso una brutta piega e adesso... sto male per lei..."

- Capitano non dovrebbe passare ogni notte insonne, ha bisogno anche lei di riposo...

La voce di Rangiku ruppe il silenzio della notte e venne udita da Toshiro come melodia.

- Ma...Matsumoto, non dovresti essere a dormire?
- Mi scusi, ma non riesco più a starmene in silenzio, non è più lo stesso da un po' di tempo, passa il giorno senza dire una parola che non sia un ordine o un rimprovero e la notte esce per starsene da solo. Io vorrei il capitano di una volta... io vorrei... il mio Toshiro...
- Il... tuo... Toshiro? Matsumoto che stai dicendo?
- Capitano Hitsugaya... Toshiro...
- Torna a letto, sei stanca e stai farneticando.

Il giovane si voltò dalla parte opposta alla donna dandole le spalle. Ella aveva gli occhi lucidi... una lacrima le scese lungo il candido viso. Non ci pensò due volte, velocemente si avvicinò al suo capitano e lo abbracciò con forza e passione posando poi la testa sulla sua spalla e scoppiando in un mare di lacrime. Toshiro non si aspettava tale reazione... sgranò gli occhi per un attimo per poi socchiuderli e chinare il capo.

- Ti prego non piangere Rangiku...
- Capitano... mi ha chiamata per nome...
Mormorò singhiozzando la donna in risposta alle parole del superiore.
- Vedi forse è un po' tardi per dirtelo ora, o presto dipende da che lato vuoi vedere la cosa... Rangiku io mi sono innamorato di te... lo so non dovrei... è strano, non potremmo avere una storia normale... anzi proprio non potremmo averla... ecco sto andando in confusione... insomma volevo solo...

Un attimo, il tempo di una scossa, l'emozione di un brivido, il tenero, dolce ma al contempo lussurioso bacio di Matsumoto mise a tacere Hitsugaya il quale, con espressione stupita, non potè far altro che lasciarsi trasportare dai sentimenti e dalla bellezza di quegli attimi di piacere. Nessuno dei due mantenne la cognizione del tempo, poco dopo erò la donna si allontanò leggermente.

- Toshiro... non so cosa mi sia preso tutto d'un tratto, scusami...
- Non devi scusarti... io... voglio dire, sono stato bene...
- No... non dovevi, dimenticati tutto! Non possiamo...
- Rangiku aspetta!

Non fece in tempo a finir di parlare che già la tenente era corsa via lasciando dietro di sè un fiore appassito ancor prima di sbocciare... e un bacio intriso di lacrime e passione.