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Autore: _GothAngel_    29/08/2014    4 recensioni
Hello, guys.
Questa è la mia prima FF, siate clementi.
* In questa one shot " A tutto reality all stars " è stata confermata come ultima stagione, di conseguenza " A tutto reality l' isola di Pakitew" non si è mai svolta e mai si svolgerà, come quelle che la seguiranno.*
Dal testo:
"Non c'è da meravigliarsi se non abbiamo mantenuto i contatti, in fondo nel reality nemmeno ci rivolgevamo la parola.
L' ho sempre considerato uno apposto, carino ma insignificante.
D' altro canto, sarebbe scortese da parte mia ignorarlo, era pur sempre stato uno dei miei compagni d' avventura ( ammesso che "A tutto reality"possa essere definito tale) ."
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Courtney, Trent
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
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TRENT & COURTNEY
"AFTERMATH
"

-Perchè diavolo sono voluta uscire con questo freddo?!-
Grido irata attirando lo sguardo confuso di alcuni passanti mentre mi strofino freneticamente le mani nel vano tentativo di riscaldarmi.
Evidentemente uscire di casa in pieno inverno indossando solo un paio di jeans, un maglione di lana, una sciarpa e delle vecchie Nike non è stata un' idea sensazionale, ne prendo atto,ma per lo meno non corro il rischio di diventare un gigantesco ghiacciolo, poichè ora sto praticamente correndo per raggiungere il parco che credo (e spero) sia deserto.
- Ma sì, in fondo a quale persona sana di mente verrebbe in mente di farsi una passeggiata quando fuori ci sono dodici gradi? -
Dico a me stessa per auto-convincermi.
Una volta raggiunta la mia destinazione però, constato che c'è un altro pazzoide che ha avuto la mia stessa idea.
Un ragazzo assorto nei suoi pensieri, seduto di spalle su una panchina, per la precisione.
Rimango ferma a pochi metri da lui e inizio a fissarlo incuriosita, finchè non si volta di scatto, permettendomi di guardarlo in faccia e in seguito di riconoscerlo.
Trent, lo strampalato chitarrista, mi sta invitando a sedermi accanto a lui con un cenno della mano, mentre sfoggia uno smagliante sorriso a trentasei denti.
Mi sforzo di sembrare il più accomodante e cordiale possibile, così ricambio il sorriso e lo raggiungo.
- E' da un po' che non ci si vede!-
Esclama entusiasta, senza abbandonare quel sorriso stucchevole.
Annuisco.
Non c'è da meravigliarsi se non abbiamo mantenuto i contatti, in fondo nel reality nemmeno ci rivolgevamo la parola.
L' ho sempre considerato uno apposto, carino ma insignificante.
D' altro canto, sarebbe scortese da parte mia ignorarlo, era pur sempre stato uno dei miei compagni d' avventura ( ammesso che "A tutto reality"possa essere definito tale) .
-E così, anche l' ultima stagione del reality si è conclusa-
Prosegue lui.
- Già... All Stars è stata davvero complicata da affrontare-
Pronuncio questa frase con incertezza e la mia voce comincia a tremare, poichè ovviamente non mi sto riferendo alla difficoltà delle sfide o alla sadicità del conduttore e Trent sembra accorgersene.
-Duncan e Scott sono due idioti-
Dice appoggiando delicatamente la sua mano sulla mia pelle scoperta e congelata.
So che può capirmi meglio di chiunque altro a causa della sua travagliata storia d' amore con Gwen, che non si è conclusa nel migliore dei modi.
-Già..due cretini-
Asserisco abbozzando un falso sorrisino prima di coprirmi metà del volto con la sciarpa.
-Senti, io abito proprio qui vicino, se vuoi ti offro una cioccolata calda-
Esclama il chitarrista rizzandosi in piedi e porgendomi la mano.
Non posso concedermi nessuna cioccolata calda, causa dieta, ma se rimango ancora un minuto qua fuori rischio di morire ibernata.
Mi limito ad annuire e ringraziare, mentre mi tiro su da sola, ignorando la sua offerta di aiutarmi.
Trent infila rapidamente entrambe le mani nelle enormi tasche del suo cappotto e mi fa cenno con la testa di seguirlo.
Gli vado vicina ( restando a distanza di sicurezza) , e iniziamo ad avviarci verso la sua abitazione camminando quasi in sincrono.
Nessuno di noi due sembra intenzionato a proferire parola, ci scambiamo solo degli sguardi imbarazzati sormontati da sorrisi forzati.
Continua così per un paio di minuti, finchè un' anziana signora ci viene incontro, biascicando qualcosa di simile a " che bella coppia! ", prima di allontanarsi sorridendo.
- Veramente non stiamo insie...-
- Lascia perdere Court, queste signore vivono per impicciarsi degli affari degli altri-
Mi sussurra Trent all' orecchio, avvicinandosi pericolosamente al mio viso.
Arrossisco violentemente a causa di questa improvvisa e sconveniente vicinanza, provocando così una risatina da parte del ragazzo.
Ogni contatto, anche minimo, con lui mi rende nervosa.
- Comunque siamo arrivati-
Continua lui mentre tira fuori dalla tasca sinistra un mazzo di chiavi con cui apre successivamente la porta.
Entra lui per primo, imitato immediatamente dalla sottoscritta.
- Puoi sederti, intanto io vado a preparare la cioccolata calda-
Dice mentre si sfila il giubbotto e socchiude la porta alle sue spalle, indicandomi il divano in pelle piazzato in mezzo alla stanza.
- Posso aiutarti se vuoi-
Trillo io.
In risposta ricevo solo uno sguardo sorpreso.
- Lo prendo per un sì!-
Esclamo correndo in quella che presumo essere la cucina seguita da Trent, che subito comincia a frugare nella dispensa.
Tira fuori cacao in polvere, latte, zucchero e una barretta di cioccolata.
- Solo guardando questa roba avrò già preso due chili-
-Anche se fosse, saresti splendida comunque-
Sembra subito pentirsi di ciò che ha detto, infatti comincia a grattarsi nervosamente la nuca e a scusarsi.
Mi avvicino al suo orecchio e con il tono di voce più intrigante possibile gli sussurro - Ora sei tu quello in imbarazzo- Per poi voltarmi e iniziare a trafficare con i fornelli.
Con la coda dell' occhio riesco a guardarlo di nuovo in faccia e noto con piacere che ha assunto un colorito praticamente bordeaux.
Certo però che ha un faccino tenero...no, cosa? Il mio cervello deve essere rimasto esposto al freddo troppo a lungo, rendendomi le idee alquanto confuse.
Nel frattempo Trent sembra essere tornato in se' e sta mescolando un intruglio denso e scuro che emana un intenso odore di cioccolato fondente.
Versa il tutto in due tazze di plastica colorata e completa l' opera aggiungendo una spirale di panna montata e delle variopinte praline di zucchero.
Ne prendiamo una a testa e andiamo a sederci sul divano.
L' odore di zucchero mi pervade le narici, dandomi quasi un senso di nausea,ma sarebbe un gesto maleducato rifiutarmi di bere quella brodaglia ipercalorica dopo aver fatto scomodare Trent per prepararla.
La avvio lentamente alla bocca e mando giù il primo sorso.
Decido di togliermi il pensiero, così la finisco tutta d' un fiato, per poi pulirmi la bocca con la manica della maglietta, in assenza di fazzolettini e poso il recipiente vuoto sul pavimento, seguendo l' esempio di Trent, che ha finito la sua bevanda ancor prima di me.
Mi guardo intorno alla disperata ricerca di qualche spunto per una conversazione, finchè qualcosa cattura la mia attenzione:si tratta di una custodia per strumenti di colore scuro appoggiata a terra, in un angolo.
- Quella è la tua chitarra? -
- Oh, sì...non la suono più da quando la mia band, se così si può chiamare, si è sciolta.
- Sei così bravo Trent, è un vero peccato-
Affermo con dispiacere sinceramente colpita dalle sue parole; nel reality era così attaccato a quello strumento, non riusciva quasi a starne senza, e ora si trova in un angolo a riempirsi di polvere.
Dev' essere cambiato parecchio in questi mesi, eppure a me sembra sempre il dolcissimo chitarrista impacciato dal viso dolce, sì insomma, il ragazzo perfetto, quello che tutte vorrebbero.
Sulla base di questa affermazione comincio a chiedermi come Gwen abbia potuto farselo scappare, se io stessi con uno come lui me lo terrei ben stretto....ma che razza di pensieri sta formulando oggi la mia testolina?
- Ti piacerebbe imparare a suonarla?-
Chiede speranzoso lui, interrompendo il corso dei miei pensieri.
-Non so se sono in grado e poi...non vorrei creare altro disturbo-
- E dai,solo qualche nota! Se proprio vorrai ricambiare, in futuro potrai sempre insegnarmi a suonare il violino! -
Asserisce infine facendo l' occhiolino.
A chi interessa saper strimpellare o no le corde di uno stupido, insignificante violino? Io ero stata obbligata da mio padre e fui ben felice quando Bridgette lo distrusse in " A tutto reality l' isola".
Trent che nel frattempo ha recuperato la chitarra, si risiede accanto a me e mi appoggia la chitarra sulle ginocchia, aiutandomi a imbracciarla nel modo corretto; tutto questo contatto fisico mi rende nervosa.
- Devi solo mettere un dito qua e uno qui-
Per lui è semplice, ma io riesco solo  a pensare al suo braccio destro che in questo momento mi circonda la spalla.
Nella testa ho il caos più totale, il cuore a mille e lo stomaco sotto sopra, probabilmente invaso da milioni di farfalle.
-Hai capito, Court?-
- Che cosa?...Oh, ehm, in verità non proprio...-
Farfuglio in preda al panico.
Sorride.
Ha un sorriso così amorevole e rassicurante che riesce a tranquillizzarmi, almeno finchè non mi prende la mano e comincia a farla scorrere sulle corde della chitarra; stupidissimo strumento sta rovinando un momento così potenzialmente romantico! 
Sono in fibrillazione, sto andando fuori di testa.
Mi volto verso di lui facendo cadere la chitarra a terra, ma prima che possa dire qualcosa, annullo definitivamente la distanza che c'è tra il mio viso e il suo, lasciando incontrare le nostre labbra.
Cinque, dieci secondi sembra paralizzato, mi stacco da lui e lo guardo negli occhi, sforzandomi di mantenere uno sguardo dignitoso.
E' chiaramente sconvolto, dovrei dargli il tempo di realizzare, ma in questo momento l' unica cosa che vorrei dargli è un ceffone in piena faccia.
Gli occhi mi iniziano a pizzicare, sento le lacrime bagnarmi le gote rosse di rabbia e imbarazzo allo stesso tempo.
- Courtney io....-
Non ho intenzione di ascoltare il suo sciocco blaterare, voglio solo andarmene il prima possibile, così mi rizzo in piedi e corro fuori nonostante stia nevicando.
Ma Trent mi ha seguita e non ci mette molto ad afferrare la mia mano per fermarmi.
-Lasciami andare! -
Grido tra i singhiozzi cercando di liberarmi dalla sua presa.
-Courtney devi ascoltarmi! -
- E perchè dovrei?!-
Sono al limite della sopportazione.
Trent mi avvicina a sè stringendomi la mano.
-Bè, primo perchè sta nevicando e tu rischi di prenderti una polmonite...-
Fa scivolare le mani fino ai miei fianchi; ora siamo ancora più vicini.
- E secondo per questo..-
Non mi da il tempo di rispondere  che mi prende il viso tra le mani e mi bacia con foga, quasi lo stesse aspettando da tutta la vita.
Appoggio una mano sul suo petto e l' altra sulla sua spalla, mentre lui mi accarezza la schiena, provocandomi brividi in tutto il corpo ( brividi tutt' altro che spiacevoli).
Poi dischiude appena le labbra permettendo alla sua lingua di sfiorare più volte la mia; nemmeno il freddo è più un problema, con il suo bacio Trent è riuscito a riscaldare ogni antro del mio corpo minuto, che per questa notte, e in futuro, rimarrà totalmente sotto il suo controllo.

   
 
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