Digrignò
i denti.
Odiosissimo
Ebreo.
Eppure lo
conosceva da tanti anni e ora, al terzo anno di liceo si scoprì geloso
di Kyle Broflovski.
Un
ragazzo che odiava, un ragazzo che era diverso da lui, un ragazzo ebreo che
lui… che lui… amava?
Scosse la
testa.
Come gli
saltava in mente? Lui era etero,
convinto.
Gli
piacevano le belle ragazze, quelle con minigonne che lasciavano intravedere i
glutei sodi e perfetti, come… come quelli di Kyle
e…
No,
aspetta, ancora quei pensieri?
Lui Kyle lo odiava, dal profondo del suo cuore, lui… lui
era solo un… -Fottutissimo Ebreo…-
sussurrò guardandolo da lontano per poi sputare a terra.
Ma
allora, se pensava questo di Kyle, perché gli
veniva voglia di affondare le mani nei ricci rossi di lui? Perché voleva
specchiarsi in quelle iridi verdi e baciare quelle labbra rosee e morbide a
prima vista?
Perché,
per la prima volta, Erik Cartman aveva dubbi sulla
sua sessualità?
Sputò
un’ altra volta a terra.
Se avesse
potuto si sarebbe preso a calci in culo da solo.
Lui era etero, E-TE-RO.
E
disprezzava ancora di più Kyle da quando aveva
confessato a lui e ai suoi amici di essere gay.
Insomma,
lui non poteva essere attratto da una checca ebrea!
No, Erik Cartman era tutto, ma non gay, non una checca, no.
A lui
piaceva la figa, non l’ uccello!
Ma allora
perché qualche notte prima aveva sognato di possedere Kyle?
Di farlo
urlare, gemere, di sentire le sue suppliche.
La
mattina dopo una evidente erezione lo aveva mandato in
bestia e il desiderio di vendetta scattò in lui.
In quel
momento si ricordò il ritornello di una canzone.
Dimmi
che male c’è
Se ami un altro come te
L’amore non ha sesso
Il brivido è lo stesso
O forse un po’ di più
L’ amore non
ha sesso?
È davvero così? Era questo che Kyle
aveva capito urlando al mondo intero la sua omosessualità?
Non bisognava condannare una persona così? O era Erik quello da
condannare per le sue idee, ispirate soprattutto al suo idolo, Adolf
Hitler…
La sua camera è piena di poster ispirati al nazismo e di
svastiche.
Se il
cuore batte forte
Dà la vita a quella morte che vive dentro te…
Che Kyle fosse un po’ effeminato lo
aveva sempre pensato, ma non a tal punto da credere che fosse gay.
Eppure quando un giorno, ai giardini di fronte casa di Stan, su una fredda panchina aveva annunciato con un
semplice -Sono gay…- quello che era realmente, un tepore all’ altezza del cuore si fece strada in lui e il
compiacimento di quella confessione lo avvolse.
Il
mio amico mi confida le sue cose
Anche quelle che non sa
Poi mi guarda mentre spegne il suo sorriso
Spera sempre in quell’amore che non ha
Perché
Kyle lo fissava da lontano con un sorriso dolce?
Perché
non riusciva a ricambiare?
Semplice,
uno sporco Ebreo, per di più checca, non meritava nulla da lui.
E nel
vedere che Cartman non ricambiava il sorriso di Kyle si spense.
E quelle
parole risuonarono dure e taglienti nella mente di Erik.
Poi
mi guarda mentre spegne il suo sorriso
Spera sempre in quell’amore che non ha
-Che cosa vuoi da me?- Si chiese infilando le mani nella
tasca del pesante giubbotto.
Nel
cammino dell’amore
Scende sempre quel dolore dentro te
Perché? Perché quella stupida canzone risuonava a spezzettoni dentro di lui?
Perché una gelosia lo invase nel vedere Kyle
parlare allegramente con Token?
Perché voleva che lui lo guardasse ancora rivolgendogli il
sorriso di prima?
Troppi perché è poche risposte.
C’è
chi ti guarda con disprezzo
Perché ha il cuore di un pupazzo dentro
Se a chi dice che non sei normale
Tu non piangere su quello che non sei
Lui non sa che pure tu sei
Uguale a noi e che siamo figli dello stesso Dio
Lui aveva
il cuore di un pupazzo?
Sì.
Era stato
il primo, nonostante tutto, a ridere in faccia a Kyle
a prenderlo in giro per la sua omosessualità, ad insinuare che aveva da
sempre la vagina e non il pene.
E ora
come si sentiva?
Stupido.
Idiota.
Infantile.
Inutile…
Dimmi che male c’è
Se ami un uomo come te
Se il cuore batte forte
Dà vita a quella morte che vive dentro te…
Che male c’è se
anche lui amava un uomo?
Che male c’è nel
sentirsi checca?
Che male c’è… nell’ amare un fottuto Ebreo di nome Kyle Broflovski?
Iniziò a camminare nella
direzione del ragazzo.
Lo prese per mano lanciando un’ occhiataccia a Token.
-Cartman, cazzo
fai?- Chiese Kyle irritato.
Ma Erik prendendo un respiro profondo
non parlò, ma canto.
-Dimmi che male
c’è
Se ami un uomo come te
Se il cuore batte forte
Dà vita a quella morte che vive dentro te…-
E lo
baciò.
Perché
finalmente Erik Cartman capì che andare oltre
le apparenze serviva, scalare quella montagna che erano i pregiudizi in cui era
sempre cresciuto servì.
Perché
solo così facendo, riuscì a trovare la vera felicità, nell’ amore che Kyle gli
avrebbe donato.
C’è
chi ti guarda con disprezzo
Perché ha il cuore di un pupazzo dentro
Se a chi dice che non sei normale
Tu non piangere su quello che non sei
Lui non sa che pure tu sei
Uguale a noi e che siamo figli dello stesso Dio…
FINE
Mia prima yaoi, non ne ho mai scritta una, ma
adoro le EricxKyle e anche le KennyxKyle.
Comunque, spero che vi sia piaciuta, alcuni spezzettoni
della canzone sono della canzone di Anna Tatangelo. Bhè, che dire, fatemi sapere o
meno se vi è piaciuta, ciao ciao kiss!^^