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Autore: malecseal    29/08/2014    4 recensioni
Le vacanze stanno per finire, e i nostri amati semidei vogliono passare un ultimo week end rilassante prima di tornare allo stress dell'espulsione dalle varie scuole... E quando Percy non propone di andare al mare... Beh, Gli altri (e specialmente il suo ragazzo Nico) si preoccupano seriamente che sia malato! Cosa organizzeranno? Una one shot semplice e sfiziosa per annunciare il mio ritorno su EFP dopo le vacanze! Avvisi: PERNICO, PERNICO everywhere (anche se sono tutti presenti!).
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Nico di Angelo, Percy Jackson, Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quando Percy Jackson aveva dichiarato di voler fare una vacanza “alternativa”, nessuno dei suoi amici aveva creduto che il figlio di Poseidone avesse davvero rinunciato alla solita gita al mare.

Lui viveva di mare, la sua idea di vacanza era il mare.

Il suo ragazzo, Nico, lo aveva guardato con gli occhi sbarrati e, preoccupatissimo, si era assicurato toccandogli la fronte con la mano che non avesse la febbre.

“Non sono malato!” Aveva detto Percy infastidito.

“È semplicemente ora che cominci a pensare ai bisogni degli altri!”

Tutti avevano capito che “altri” significava Nico, perché il figlio di Ade odiava il mare, e quella era la prima estate da quando si erano messi insieme.

Da quel momento erano partite le proposte: Annabeth aveva proposto un bel giro in una città d’arte (“Sarà splendido tornare in Italia senza il pensiero di doverci uccidere chissà quale creatura millenaria!” aveva detto entusiasta).

Piper un bel tour per coppiette a Parigi, ma poi Annabeth l’aveva praticamente fulminata con lo sguardo e lei aveva preferito tacere.

Leo aveva accennato a cercare una certa isola di  Ogigia, arrossendo lievemente, ma Percy lo aveva guardato parecchio male.

“Sarà perché lui non ha un bel ricordo di Calipso” aveva pensato il figlio di Efesto.

Nico e Hazel avevano confabulato un po’, poi avevano proposto un tour speleologico delle grotte più belle d’America.

Gli altri avevano convenuto che l’idea era carina, ma senza troppo entusiasmo.

Alla fine Frank aveva proposto un rilassante week end in un albergo di montagna e adesso si trovavano tutti stipati con i bagagli nelle macchine di Annabeth e Percy.

I ragazzi in una macchina, le ragazze nell’altra.

“Uh, scommetto che stanno molto più larghe loro, sono solo in tre!” Commentò Nico, schiacciato nel sedile posteriore tra Jason e Leo.

Percy, alla guida, rise.

“Stanno portando tutti i nostri bagagli, col fatto che sono di meno!”

“Immagino come li hanno messi” Inorridì Leo, immaginando un ammasso informe di bagagli e le teste delle ragazze che facevano capolino dai finestrini tra una valigia e l’altra.

“Si sa come sono…” disse Jason, riferendosi soprattutto a Piper.

“Vanno via due giorni e si portano dietro due valigioni trolley più borsette varie!”

“Già!” lo appoggiò Leo. “Come non capiscono che uno zaino con un paio di mutande e qualche chiave inglese basta!”

“Oh, tu sei un caso a parte!” Lo rimbeccò Nico, e il viaggio passò tra una risata e l’altra.

 

Scesero dalla macchina davanti all’hotel.

Si respirava un’aria pulitissima, l’albergo era immerso nel verde, e a Percy brillarono gli occhi quando vide la piscina a disposizione dei  clienti.

In quel momento arrivò anche l’auto delle ragazze. Annabeth scese dal posto di guida,con l’aria esausta.

“Ehi, dove sono Piper e Hazel?” Chiese Leo, quando gli sportelli posteriori si aprirono e vennero lanciati fuori due enormi  trolley rosa, seguiti dalle due ragazze con tre borse a tracolla ciascuna.

I ragazzi si scambiarono un’occhiata divertita e presero i loro bagagli dalla macchina grigia della figlia di Atena.

Si diressero verso la  reception.

Mentre trascinava il suo piccolo trolley nero, Nico notò alcuni volantini per le escursioni e li prese, con il proposito di leggerli in camera.

Sempre che a Percy non venga in mente qualcosa di meglio, pensò mentre il più grande prenotava la camera.

Erano sistemati bene: Piper avrebbe diviso la stanza con Annabeth, Jason con Leo (“Se ci fossimo messi di coppia Annabeth avrebbe dovuto stare in camera con Leo” aveva detto Jason, così avevano optato per questa decisione), Hazel con Frank e, ovviamente, lui con Percy.

“Allora, qual è il programma?” Chiese il figlio di Ade al suo ragazzo una volta in camera, osservandolo mentre sistemava il suo borsone azzurro.

Quello sorrise e lo abbracciò.

Dunque… io direi adesso… indovina?”

“Oh Jackson, penso di aver capito!” Disse Nico divertito, divincolandosi un po’.

“Ehi, sono così prevedibile?” sorrise Percy.

                                                                                      ***

“Largo alla bomba più sexy del pianeta!!”

Urlò Leo, esibendosi in uno spettacolare tuffo a bomba e finendo appena vicino a Piper, impegnata a scambiarsi effusioni con Jason.

“Sono esplosivo, vero miss mondo?” Chiese sarcastico a Piper, riemergendo accanto a lei e sputando un rivolo d’acqua.

Per tutta risposta lei rise e lo ricacciò con la testa sott’acqua.

Nico avrebbe tanto voluto entrare in acqua per unirsi al divertimento degli altri, ma l’acqua era così tanta, e così bagnata…

E fredda, concluse il ragazzo infilando un dito in acqua.

Probabilmente sembrava un idiota accucciato a bordo piscina nel suo costume nero con i teschietti a infilare e ritrarre continuamente il dito dall’acqua, si disse.

“Dai Nico! Non fare il figlio di Ade!”

Urlò Percy nuotando allegro verso di lui.

“Non mi piace fare il bagno! Anche in montagna devi perseguitarmi!”

“Dai, unisciti a noi!” Disse il figlio di Poseidone afferrandolo per i polsi.

“Non oserai…” protestò Nico infuriato, avendo  inteso quello che il ragazzo stava per fare.

Percy scoppiò a ridere e lo trascinò in piscina tirandogli le braccia.

Nico cacciò un urlo di cui non ebbe il tempo di vergognarsi, perché appena tirò la testa fuori dall’acqua cominciò a dimenarsi attaccato al corpo di Percy come una cozza su uno scoglio.

“Aiuto! È gelida! Salvami idiota, sto annegando!”

Ma come fa Percy a stare con l’acqua che gli arriva al petto? Forse un potere da figlio di Poseidone?

Ehm… Nico… qui all’inizio l’acqua è alta un metro e trenta. Non puoi annegare.”

“Oh.”

Il ragazzo si staccò da lui cercando di assumere un’aria vagamente seria.

“Me ne ero accorto. In realtà… mi lamentavo perché era fredda. In realtà sapevo di non poter affogare.”

Tutti scoppiarono a ridere, e Annabeth tirò una bella gomitata nello stomaco a Leo che stava per dire a Nico che non aveva dato esattamente l’impressione di una persona sicura.

Alla fine si erano divertiti davvero.

Nico e Percy avevano fatto la lotta in acqua contro Jason e Piper, con lei e Nico sulle spalle dei propri ragazzi.

Nico avrebbe vinto se all’ultimo Piper non avesse usato la lingua ammaliatrice per farlo girare dall’altra parte, spedendolo poi a fare un bel volo in acqua.

Quando videro che il sole stava per tramontare decisero di uscire e andare a prepararsi per la cena.

Si riempirono di piatti tipici della zona, e quando salirono nelle proprie stanze con la pancia piena poterono affermare tutti quanti che il primo giorno del loro week end rilassante era andato alla grande.

“Jackson, riesci a fregarmi anche in montagna! Possibile che tu non riesca a pensare a un divertimento asciutto?”

Esclamò Nico, infilandosi nel letto vicino a Percy dopo aver fatto una doccia.

Lui rise e gli fece poggiare la testa sul suo petto.

“Sono fatto così…” si giustificò. “Ma prometto che domani faremo quello che vuoi tu, ok?”

Nico sbuffò, affondando la faccia nel corpo del più grande per non far vedere che sorrideva.

                                                                               ***

“Avrei dormito, se qualcuno non avesse fatto rumore per tutta la notte.”

 Commentò Jason in tono pratico a colazione, spalmando una generosa dose di Nutella sul pane tostato.

Percy e Nico si guardarono imbarazzati: la loro camera era attaccata a quella sua e di Leo.

“Tranquilli ragazzi” li rassicurò Piper prima di schioccare un bacio sulla guancia al proprio ragazzo.

“Magari Jason è solo invidioso!” lo punzecchiò.

Lui arrossì violentemente. “Ma no, che dici Piper! Comunque che si fa oggi?”

Percy con tono allegro propose una bella passeggiata nei sentieri attorno (glielo aveva proposto all’orecchio Nico, che non avrebbe mai avuto la disinvoltura di proporlo a tutti).

Tutti furono ben felici di accontentarlo, ringraziando Zeus, Poseidone, Ade e tutti gli dei maggiori e minori che Percy non avesse scelto di nuovo un divertimento acquatico. (“Ci farà diventare tutti dei pesci lessi!” si era lamentato una volta Leo.)

Riempiti degli zaini si erano avviati allegramente nei sentieri all’ombra degli alberi.

Camminarono per circa un’ora ammirando la natura intorno a loro, a cui Leo rischiò di dare fuoco in un momento in cui lo avevano punzecchiato sulla sua vita sentimentale.

“Sta cambiando il tempo” Disse a un certo punto Annabeth preoccupata, notando grossi nuvoloni scuri.

“In montagna cambia in un attimo.” Annuì Jason, e in quel momento un lampo squarciò il cielo.

“Uhm, il tuo papino è arrabbiato?” Scherzò Leo rivolto al biondo.

“Non è il momento di scherzare Leo!” rispose lui preoccupato, cercando un riparo lì intorno.

                                                                                             ***

Cominciò a piovere violentemente, e alla fine avevano trovato una cavità in un roccia in cui entravano a malapena tutti e otto.

Percy si sedette a terra e fece sedere Nico sulle sue gambe. Lui si appoggiò nella cavità tra il collo e la sua spalla.

“Ripeto che riesci sempre a fregarmi. Ti avevo detto che non volevo vedere acqua!” Mormorò, in modo che non potesse sentirlo nessuno tranne Percy.

Nico era molto riservato, e non si erano mai scambiati un bacio in pubblico.

Percy lo strinse più forte e si guardò intorno.

Leo aveva sfidato Annabeth ad accendere un fuoco prima di lui, e nonostante la ragazza si impegnasse con tutte le regole teoriche per accendere un buon fuoco, Leo la batteva ad ogni tentativo stendendo semplicemente la mano sopra ai ramoscelli.

Piper e Hazel chiacchieravano in un angolo, mentre Jason e Frank discutevano su chissà cosa.

Nessuno faceva attenzione a loro due. Meglio così.

“Beh, mio padre mi vuole molto bene” sogghignò Percy.
“Non vuole farmi stare senza il mio elemento.”

Nico sorrise, guardando Percy negli occhi.

Era un idiota, sì, una vera testa d’alghe, e certe volte Nico aveva voglia di prenderlo a schiaffi ogni parola che pronunciava.

Ma poi lo guardava negli occhi e desiderava solo continuare a guardarlo per sempre…

Neanche si accorsero di aver avvicinato le loro labbra, tanto era stata una mossa istintiva.

Percy assaporò le labbra di Nico e fece correre la mano sulla sua schiena, quando furono interrotti da un lungo fischio.

“Ragazzi, andateci piano!” Li punzecchiò Leo.

Nico  si ritrasse bruscamente, rosso in volto.

“Non ti facevo così svergognato, di Angelo, stai sempre così in disparte!” continuò senza pietà il figlio di Efesto.

“Piantala, Leo, torna al tuo focherello!” Cercò di farlo smettere Hazel, ma ormai  l’atmosfera si era decisamente riscaldata senza bisogno di fuochi.

Dopo un po’ di tempo in cui Nico sedette imbarazzato vicino a Percy senza spiccicare una parola, convennero tutti che la pioggia era diventata abbastanza leggera da riprendere il cammino.

“Avanti, non dirmi che ti vergogni per quello che dice Leo. Insomma, lui è LEO!”

Cercava di sdrammatizzare Percy con Nico. Già si vedeva l’albergo in lontananza e Percy e Nico erano rimasti un po’ indietro senza il rischio di perdersi.

Lui scosse la testa.

Percy già era pronto a sbuffare e a rimproverare Nico per essere sempre il solito, ma non fece in tempo.

Il più piccolo gli afferrò il viso tra le mani con un sorrisetto malizioso e, alzatosi in punta di piedi, lo baciò velocemente sulle labbra.

Percy rimase un attimo stordito, visto che erano in mezzo a una strada con gli amici a meno di venti metri, ma prima che potesse riprendersi Nico già era sgattaiolato a raggiungere gli altri.

È decisamente impazzito, si disse.

Il figlio di Poseidone lo guardò mentre si allontanava e scoppiò in una risatina.

Senza dubbio quel week end in montagna gli era piaciuto più di tutte le giornate al mare.

 

 

ANGOLO AUTRICE: insomma gente, sono tornata xD ho da parte un bel po’ di storie, di cui pubblicherò un capitolo a settimana! Questa era una one shot schifosetta e senza pretese, ma spero comunque che vi piaccia… Era un piccolo salutino da parte mia che sono finalmente tornata nella mia casetta <3 alla prossima!

 

  
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