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Autore: Pervinca95    29/08/2014    6 recensioni
Lei ama la vita, lui fare stragi di cuori.
Lei è buona e dalla lingua tagliente, lui odioso e sicuro di sé.
Lei è una ragazza come tante, lui un dio della bellezza.
Lei è Federica e lui è Nick.
Due persone diverse che finiranno per odiarsi a vicenda, ma si sà, l'odio e l'amore sono due facce della stessa medaglia...che piaccia oppure no...
Genere: Comico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Universitario
Capitoli:
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Epilogo- I parte






Dopo che Mattia è tornato e ci ha trovati abbracciati sul divano ha dato di matto, poi, con molta fatica e molta calma, sono riuscita a spiegargli la situazione e la mia imminente partenza. 
Ha strabuzzato gli occhi ed è cambiato radicalmente. Mi ha stretta in un abbraccio fraterno e mi ha scompigliato i capelli con un sorriso malinconico. Mi ha rassicurata dicendo che, terminato il mio mese a Los Angeles, sarebbe tornato a New York per passare più di una settimana con me e col suo amato "Nickuccio". In quel momento mi ha fatta veramente ridere di gusto, soprattutto dopo aver visto gli sguardi di finto amore che mandava a Nick. 
Abbiamo trascorso una serata in piena tranquillità, nonostante tutto. Ma la cosa che più mi ha sorpresa è stato il fatto che mai una volta Mat abbia cercato di allontanare me e Nick, neanche quando stavamo abbracciati sul divano a guardare la tv.
A fine serata, mentre io stavo augurando la buonanotte a Nick, Mattia si è sfregato le mani ed ha guardato il divano, dopodiché ha annuito vigorosamente e ci ha permesso di dormire insieme nel letto, cosicché avrebbe passato lui la notte sul divano. 
Inizialmente sono rimasta spiazzata, poi ho sentito un'ondata di gratitudine e felicità riversarsi dentro di me come la piena di un fiume. L'ho abbracciato e baciato sulle guance più e più volte, e, posso assicurare che, mentre uscivo dal salotto, ho visto Nick dare una pacca sulla spalla di mio fratello e ringraziarlo. 
Per tutta la notte io e Nick abbiamo dormito abbracciati e stretti l'uno all'altra, senza mai spingerci oltre. Prima di addormentarmi l'ho sentito baciarmi sui capelli, sulla tempia e sulla bocca, infine ha sussurrato un "ti amo" che mi ha scaldato il cuore e fatta sorridere anche nel sonno. 
Quando la mattina seguente mi sono svegliata ho trovato il letto vuoto. Mi sono alzata ed in punta di piedi sono andata a vedere se almeno Mattia stesse dormendo, vista l'ora: le sei e mezza.
Mi sono sporta sulla porta ed ho trovato il divano vuoto. Inizialmente ho corrugato la fronte e pensato che fossero andati a scannarsi da qualche parte, poi ho sentito delle voci provenire dalla cucina e mi sono avvicinata silenziosamente. 

- Ci sono le istruzioni, non sai nemmeno leggere- diceva Nick, cercando di calibrare la voce.

- Qui c'è scritto che le uova vanno montate a neve- rispondeva inviperito mio fratello.- Come faccio a montarle a neve se non devo far rumore?!- 

- Esci di casa e preparale per le scale- 

- Tu sei tutto pazzo. Secondo te dovrei stare sul pianerottolo del condominio in pigiama e a montare le uova?! Se qualcuno mi vedesse mi farebbe rinchiudere in manicomio!- sbottava a bassa voce Mattia, facendomi scappare una risatina. 

- Ascoltami bene, o fai come ti dico o ti spezzo le ossa una ad una se so che l'hai svegliata perché ti rifiutavi di andare per le scale- aveva sibilato Nick, per niente amichevolmente.

Mat aveva sbuffato ed afferrato qualcosa.- Ok ok, vado. Però almeno dammi una prolunga, non credo ci siano delle prese là fuori- 

- Ce n'è una accanto all'ascensore, usa quella- 

Incapace di trattenermi ancora dal ridere sono scappata in camera e mi sono rimessa sotto le coperte. 
Mi sono riaddormentata col sorriso sulle labbra e con un enorme calore nel cuore. 

Quando ho avvertito il materasso inclinarsi sotto il peso di qualcuno ho riaperto gli occhi mezza intontita. Davanti a me si è parato Nick e dietro di lui, in piedi, Mattia teneva tra le mani una torta farcita di panna e fragole: la mia preferita. 
Ho sgranato gli occhi per la sorpresa ed un immenso sorriso si è fatto largo a spallate sul mio viso, scacciando la tristezza. 
Nick mi ha baciata dolcemente sussurrando un "buongiorno" sulle mie labbra, poi mi ha aiutata ad alzarmi e siamo andati tutti in cucina per fare colazione con la mia torta. 
È stata la mattina più bella di tutta la mia vita. 

Mentre Nick mi raccontava di come Mattia fosse un incapace, quest'ultimo ha preso un cucchiaino di panna e glielo ha tirato dritto in faccia. Sono scoppiata a ridere al solo vedere l'espressione infuriata di Nick che per vendetta si è alzato, ha aperto il frigorifero ed ha preso un tubo di panna spray. Si è avvicinato a Mattia e gliel'ha mezzo spremuto sulla testa. 
Da lì è cominciata una vera e propria guerra, di cui io sono stata la vittima prediletta. Ebbene sì, perché dopo che quei due si sono ricoperti di panna sul viso e sulla maglietta, si sono girati verso di me che ridevo come una pazza e mi hanno sistemata ben bene. 
Ho corso per tutta la casa chiedendo venia, ma alla fine sono stata agguantata da Nick che mi ha sollevata tra le sue risa e le mie urla disperate. Sono stata riportata con la forza in cucina e adagiata su una sedia. 
I due pazzi si sono messi davanti a me, impugnando due bombolette di panna come fossero fucili, e dando il via alla mia esecuzione. 
Inutile dire che adesso sono ricoperta di panna dalla punta dei piedi fino alla punta dei capelli. Posso ben dire che si sia trattato di un risveglio molto dolce. 

- Vado a farmi la doccia per primo- ci avverte Mat, la cui faccia è ricoperta di panna. 

Nick annuisce e si volta verso di me non appena mio fratello sparisce dietro l'angolo della cucina. Sorride sghembo e mi spinge con la schiena contro il frigorifero, poi porta le mani ai lati del mio viso e m'ingabbia tra il suo corpo e l'elettrodomestico.- Avrei voglia di mangiarti- dice avvicinando le labbra al mio collo. 

Sorrido maliziosa e gli sollevo leggermente la maglietta per portare le mani sulla sua pelle calda. Lo massaggio lentamente mentre la sua bocca si muove esperta lungo il profilo della mia mandibola, leccando la panna e lasciando una scia bollente di baci. 
Non appena arriva vicino alla mia bocca, muovo rapidamente la testa per catturare le sue labbra in un bacio passionale. La sua lingua entra nella mia bocca, diffondendo un buon sapore di panna, e le sue braccia vanno a circondarmi la vita. 
Mi stringe a sé quasi con disperazione, come se potessi sfuggirgli dalle mani e cadere nel vuoto. Dopodiché sono costretta a staccarmi dalla sua bocca per riprendere fiato ed appoggio la testa sul suo petto. 
Nick mi culla tra le sue forti braccia e deposita più volte dei baci sui miei capelli, trasmettendomi calore ed una sensazione di benessere.

- Stanotte pensavo ad una cosa- rompe il silenzio, appoggiando il mento sulla mia testa.- Pensavo a come sia cambiata la mia vita da quando ne sei entrata a far parte. Intendo proprio dal primo giorno in cui ci siamo incontrati.- Sollevo la testa e lui abbassa la sua per guardarmi negli occhi.- Mi hai stravolto completamente l'esistenza, e forse all'inizio mi comportavo in quel modo scorbutico perché non mi capacitavo di come tu, piccola intrusa, potessi farmi quell'effetto.- Sorride e mi sposta dei capelli dalla fronte.- Ma man a mano ho iniziato ad accettarlo e mi sono innamorato di qualsiasi parte di te, persino della tua testardaggine. E forse so di amarti da quel giorno in cui ti seguii perché avevo notato che qualcuno ti stava pedinando- sussurra roco, accarezzandomi il viso.- Ogni volta che finivamo un set e dovevamo dividerci ti guardavo sempre mentre te ne andavi per la tua strada. Rimanevo lì, a seguirti con lo sguardo, fino a che non mi fossi assicurato che saresti arrivata illesa alla tua camera. Dopo poco mi convinsi che sarebbe stato meglio accompagnarti, almeno avrei dormito tranquillo una volta tornato a casa.- Sorride e scuote la testa.- Non capivo perché mi facevi quell'effetto, in fin dei conti io non mi ero mai preso cura di nessuno, era strano che volessi cambiare le mie abitudini per te. Tutte le volte che facevo qualcosa di anormale per i miei standard entravo in conflitto con me stesso ed il giorno dopo cercavo di allontanarti trattandoti male o facendoti innervosire. Ma per quanto mi sforzassi, alla fine, venivo irrimediabilmente attratto da te e tornavo a comportarmi come non ero mai stato solito fare. Dio solo da quanto avrei voluto baciarti quel giorno in cui il fotografo ci ordinò di far finta di baciarci. Stavo letteralmente morendo dalla voglia di farlo, e di lì in poi trattenermi divenne sempre più difficile.- Ride per un momento e mi stringe ancora di più a sé.- Ti ricordi quella volta in cui il fotografo ci disse di muoverci come volevamo? Be' in quel frangente m'inventai l'enorme balla che quando chiedono pose libere significa che devi entrare a stretto contatto con il partner in questione. In realtà non è affatto così. Lo inventai solo perché volevo sentirti vicina, e così ti baciai sul collo a mio rischio e pericolo. Sapevo che mi sarebbe stato difficile trattenermi, però lo feci ugualmente perché morivo dalla voglia di sentire la tua pelle sotto le mie labbra- confessa, facendo aumentare il mio battito cardiaco in modo considerevole.- Sei stata la prima persona a farmi impazzire tanto. Hai stravolto la mia vita e l'hai resa degna di essere chiamata tale. Se prima nella mia vita c'era solo il buio e persisteva l'inverno, tu mi hai illuminato le giornate e le hai allungate come il sole fa in primavera. È inutile persino dirti che ti amo, ormai credo che quelle poche parole non siano in grado di contenere tutto ciò che provo per te. 
Sei la mia vita ed il mio cuore... Sei il mio tutto, e lo sarai per sempre- conclude chinandosi a baciarmi delicatamente, mentre delle lacrime di commozione mi solcano il viso riversandosi a terra. 

Gli circondo il collo con le braccia e lo stringo a me in un moto ricolmo d'amore.- Nick- sussurro sulla sua bocca prima di ribaciarlo.- Nick- ripeto con la voce strozzata.- Nessuno mi aveva mai detto qualcosa di così bello- ammetto abbracciandolo. Sorrido e porto gli occhi nei suoi.- Posso plagiare la tua ultima frase e dirti che sei il mio tutto e che lo sarai per sempre?- 

Mi sorride divertito ed appoggia la fronte sulla mia.- Te lo concedo, però dovrai pagare i diritti d'autore- 

- In che modo?- domando portando lo sguardo sulle sue labbra.

- Ne conosco uno molto interessante- sussurra avvicinando la sua bocca alla mia e zittendomi con il bacio più lento e dolce che mai mi avesse dato.
Stringo una mano fra i suoi capelli mentre nella testa mi rimbombano poche parole per me vitali: sempre e per sempre. 




- È qui che devi entrare?- mi domanda Mattia non appena giungiamo tutti e tre davanti all'ufficio di Kate. 

Annuisco e stringo la mano di Nick per farmi forza, poi prendo un grande respiro e busso alla porta. Inizialmente non sentiamo risposta, così nasce in me la speranza che Kate non ci sia e che quindi non potrò partire, ma ben presto sento la sua voce che m'invita ad entrare.
Abbasso con molta calma la maniglia e sbircio dentro la stanza. 

- Vieni pure cara- mi dice Kate sorridendo. 

Le sorrido forzata e spalanco la porta per far entrare anche Nick e Mattia. Ci accomodiamo sulle poltrone del giorno prima ed attendiamo, un'altra volta, che la mia manager cominci a parlare.

- Solo un secondo e poi ti dirò tutto, devo trovare dei fogli- ci avverte mentre sposta cartelle su cartelle. 

Rivolgo uno sguardo a Nick, che fa altrettanto, e gli porgo una mano. L'afferra sorridendo ed intreccia le nostre dita, poi se le porta su una sua gamba e torna a guardare spazientito la mia manager.
Porto lo sguardo su Mattia che se ne sta stravaccato sulla poltrona con l'intento di fulminare Kate. Si gira dalla mia parte e mi strizza l'occhio in un gesto rassicurativo, gli sorrido e mi volto non appena sento Kate cominciare a parlare. 

- Eccoci qua, allora questo è il tuo biglietto aereo, andata e ritorno- spiega porgendomi i fogli.- Purtroppo non l'ho trovato in prima classe- 

- No, va bene così- affermo frettolosamente. Ho una voglia matta di andarmene da questo ufficio il prima possibile. 

- Avrai l'opportunità di portare un bagaglio da stiva e uno a mano, la borsa poi non sarà considerata come bagaglio a mano quindi puoi tenerla tranquillamente. Ti ho provvista di un imbarco prioritario e... cos'altro? Ah sì, il volo durerà quasi sei ore, perciò ti ho preparato dei fogli con tutte le istruzioni e tutte le informazioni sul set nel quale andrai a lavorare, compresa la via dell'appartamento e tutto il resto- 

- Posso vedere?- interviene Nick, prendendo i fogli con l'unica mano libera e sfogliandoli. 

- Domani mattina ci sarò anch'io all'aeroporto, così ci potremo salutare a modo- aggiunge Kate, sorridendomi teneramente.- Mi dispiace veramente molto non poter essere presente al tuo primo lavoro fuori sede- 

- Non ti preoccupare- le dico sorridendo.

- Qual è la data di scadenza del lavoro?- domanda Nick, senza alzare gli occhi dai fogli. 

- È il 26 Gennaio. Dal momento che il 25, 26, 31 e il 1º Federica non lavorerà quei giorni le verranno fatti recuperare- 

- Quante ore di lavoro avrà durante la giornata?- continua a chiedere Nick. 

- Sono sette ore in totale.- Kate si volta verso di me e riprende a parlare.- La mattina Dior ti richiederà per quattro ore, il pomeriggio Guess per tre- 

- Che cosa richiede Dior? Solo abbigliamento?- insiste Nick, appoggiandosi con la schiena alla poltrona e guardando Kate con aria di sfida.- Mi sembrano un po' troppe quattro ore solo per dell'abbigliamento- 

- Infatti Dior non la richiede solo per i vestiti, ma anche per gioielleria e profumi. Guess, invece, solo per l'abbigliamento- risponde con calma la mia manager. 

Nick solleva un sopracciglio e mostra un sorriso di scherno.- E quando aveva intenzione di dircelo? Se non sbaglio un manager dovrebbe mettere al corrente il suo cliente di tutto ciò di cui è a conoscenza- 

- Era quello che stavo per fare- ribatte Kate. 

- Mi sembrava di aver capito che avesse finito, se non vado errato aveva detto che oggi avrebbe parlato di dettagli. A me questi non sembrano dettagli- 

- È comunque tutto scritto nei fogli che domani Federica avrà l'opportunità di leggere in aereo- 

- Non me ne frega un fico secco di quello che c'è scritto su quei dannati fogli che lei ha stampato senza un briciolo di fatica. Dovrebbe informare la sua cliente a voce, non con un papiro di roba. Questo è il lavoro di un manager, altrimenti vada a lavorare in un ufficio qualunque se non ne è capace- risponde Nick, facendomi sgranare gli occhi per la sorpresa. 

Kate è rimasta senza parole. Ha la bocca leggermente aperta e un'espressione di puro stupore dipinta sul viso. Nick invece ha la mascella contratta ed un pugno chiuso sulla scrivania. 
Gli stringo la mano ed attiro la sua attenzione su di me. I suoi occhi lanciano saette di rabbia, ma non appena incontrano i miei si addolciscono e lo sento sospirare pesantemente. 

Abbassa la testa e porta una mano davanti agli occhi per massaggiarsi la parte superiore del naso.- Si rende conto che avrebbe potuto far partire una sua cliente senza averle dato le dovute spiegazioni?-  domanda con un tono di voce più calmo, ma al contempo stanco. 

Kate china la testa e punta gli occhi sulla scrivania.- Sì, me ne rendo conto. Non era mia intenzione. Non capiterà più- 

- Bene, me lo auguro vivamente- taglia corto Nick, alzando la testa e guardandola con serietà.- C'è forse qualcos'altro che dovrebbe dirci?- 

- Solo che il set per Dior avrà inizio alle nove del mattino, mentre quello per Guess alle tre del pomeriggio- risponde mesta.

- Altro?- 

Kate scuote la testa e deglutisce.- No, solo questo- 

Nick mi lascia la mano, si alza dalla poltrona e Mattia fa altrettanto, anticipandolo nell'aprire la porta. Rimango seduta ad osservare la mia manager che se ne sta col capo chino e gli occhi persi nei fogli davanti. 
Provo un enorme moto di compassione per lei in questo momento. Mi dispiace vederla così abbattuta per le parole di Nick, in fondo mi ha seguita per tutto il periodo in cui ho lavorato qua. A volte si è comportata veramente come una mamma, standomi vicina ed aiutandomi quando le era possibile, facendo persino rimandare un set perché non mi sentivo bene. Sono cose che non posso scordare, neanche se ha commesso questi errori.

Allungo un braccio e le sfioro una mano, facendole alzare la testa. Le sorrido e stringo le dita sulla mano che le ho agguantato.- Non preoccuparti, fai bene a scrivermi tutto su dei fogli, se no sono capace di dimenticarmi ogni parola che mi hai detto- le dico arricciando il naso.

Mi sorride di rimando ed appoggia l'altra mano sulle nostre.- Però avrei dovuto comunicarti le informazioni più importanti anche a voce. Mi dispiace di non essere una brava manager- 

Scrollo le spalle.- Non m'interessa avere una manager perfetta che si comporta come una macchina. Sbagliare capita a tutti, è naturale.- Le sorrido ed ammicco scherzosamente.- E poi per me sei una manager eccezionale, finora mi hai sempre consigliato la cosa migliore. Sono sicura che anche questa volta non farà eccezione- 

Kate mi sorride maternamente ed aumenta la stretta della sua mano nella mia.- È un onore per me lavorare con te, Federica. Sono contenta che Armando ti abbia assegnata a me quel giorno- 

- Anche per me è un onore- confesso annuendo. 

Prima di andarmene ci abbracciamo e ci diamo appuntamento all'aeroporto per le dieci di mattina. La saluto ed esco dall'ufficio per recarmi all'ascensore dove trovo Nick e Mattia ad aspettarmi. Sorrido ad entrambi e corro verso di loro felice, per poi circondare il collo di entrambi con le braccia e stringerli a me in un abbraccio. 
Nick ride tra i miei capelli e Mattia mi solleva da terra come una bambola di pezza, per poi farmi fare un giro su me stessa come quando ero piccola.
Adesso ci aspetta una nuova meta: il campus.




Sono riuscita a convocare tutti in camera mia: Cristy, che guarda me e Nick con un sorriso malizioso, Ryan, che tiene un braccio sulle spalle di Cristy e mi sorride, Elise, che mi osserva con ammirazione e Tyson che scruta Mattia incuriosito. 
Per un mese non vedrò nessuno di loro. So già che mi mancheranno da morire. Mi mancherà non poter svegliare la mattina la mia migliore amica, mi mancherà non ridere insieme a Ryan, mi mancherà la curiosità di Elise, mi mancherà tutto anche del grande e fragile Tyson.
Sorrido ad ognuno di loro ed intreccio le dita in difficoltà. Non so se ce la posso veramente fare a vedere i loro sguardi sorpresi e addolorati... Sento un braccio di Nick circondarmi le spalle e sollevo la testa per guardarlo. Annuisce e m'indica i miei amici con un leggero cenno del capo, cercando d'infondermi coraggio. 
Ok, devo farlo. Sarebbe inutile rimandare ancora. 

Mi schiarisco la voce e sposto gli occhi su ciascuno di loro.- Io...- comincio a dire, con la gola improvvisamente secca.- Mi hanno offerto un lavoro- butto fuori, celando la maggior parte della verità. 

Elise sgrana gli occhi felice e congiunge le mani sotto il mento, Tyson mi sorride amichevole e... Cristy e Ryan sono gli unici ad aver aggrottato la fronte e socchiuso gli occhi come se stessero cercando d'indagare il mio viso. 

- Non è solo questo quello che volevi dirci, vero?- chiede infatti la mia migliore amica. 

Scuoto la testa e deglutisco a fatica. Nick mi stringe delicatamente la spalla e comincia a muovere la mano su e giù lungo il mio braccio. 
Perché deve essere tutto così difficile? Perché non riesco a dire la verità una volta per tutte? Forse perché ancora una volta ho paura delle conseguenze. Ho paura dei loro sguardi smarriti, dei loro abbracci di arrivederci, delle loro parole di conforto. Non voglio che arrivi il momento di salutarci, sto cercando di allontanarlo con tutta me stessa, ma, come tutte le cose, se deve accadere accadrà. 

- Devo andarmene- sgancio tutto d'un fiato, abbassando la testa e sentendo gli occhi inumidirsi irrimediabilmente.

Avverto Nick irrigidirsi, come se sentire quelle parole lo turbasse ancora, poi si schiarisce la voce e mi stringe a sé.

- Che... che significa?- domanda Cristy dopo un minuto buono di silenzio. La sento avanzare verso di me ed alzo la testa per incontrare i suoi occhi, adesso preoccupati. Ryan dietro di lei è rimasto impietrito, mentre Elise e Tyson sono a bocca aperta. 

- Fede dimmi che è uno scherzo, dimmelo!- urla Cristy, prendendomi per le braccia e scuotendomi piano. Non replico, tanto sono persa a guadare i suoi occhi sgranati e sofferenti. Non le ho mai visto assumere un'espressione simile, così... distrutta. 

- Non sto scherzando- sussurro con un filo di voce.- Partirò domattina per Los Angeles e...- mi si rompe la voce nell'esatto momento in cui vedo le sue guance rigarsi di lacrime. Volto la testa di lato per non assistere ancora a quella visione spezza cuore.- Cris... ti prego- dico soltanto, sentendo il groppo in gola crescere a dismisura. 

- Perché non me l'hai detto prima?- mi chiede, cercando disperatamente il mio sguardo. 

- Perché l'ha saputo ieri sera- interviene Nick, comprendendo che, per me, parlare in questo momento sarebbe impossibile. Mi sto trattenendo con tutte le mie forze dal piangere, ma davanti agli occhi di Cristy sento tutte quelle forze venirmi meno.

La mia migliore amica mi prende una ciocca di capelli e l'accarezza dolcemente, facendomi tornare con lo sguardo su di lei.- Tornerai?- 

Annuisco ed ingoio la sofferenza.- Tra un mese, il 26 Gennaio- 

- Un mese?!- domanda a quel punto Ryan, affiancando Cristy.- È un sacco di tempo- aggiunge mesto. 

Annuisco e nella stanza cala il silenzio. 
Credo che l'espressione distrutta di Cristy rimarrà indelebile nella mia mente per tutti i giorni in cui starò a Los Angeles. 
Alla fine ci sono riuscita, a rompere il cuore alla mia seconda famiglia per la stessa identica causa. E questo pensiero mi ferisce più di qualsiasi altra cosa. 

- Mi dispiace- mi ritrovo a dire ad alta voce, presa dal corso dei miei pensieri. 

Cristy tira su col naso e mi sorride.- Anche a me, non puoi nemmeno immaginare quanto, ma in fondo questo non è un addio... È solo un arrivederci a presto- 

- Già, solo un arrivederci- ripeto cercando di sorridere. E per essere solo un arrivederci fa male da morire. 

- Ci... ci rivedremo...- La voce di Cris s'incrina di nuovo e, nonostante il sorriso, alcune lacrime riprendono a scendere.- Molto presto, non è vero? Un mese e ricomincerò a vederti entrare da quella porta- dice indicando quella di camera e rendendomi più difficile contenere le lacrime.- Un mese e ricomincerai a svegliarmi la mattina coi tuoi metodi discutibili- aggiunge ridacchiando e piangendo contemporaneamente.- Un mese e sarai di nuovo qui con me- conclude perdendo il sorriso e abbracciandomi di slancio.

La stringo a me, nascondendo il viso nella sua spalla, e sento il braccio di Nick allontanarsi. Dopodiché qualcuno tira su col naso e la porta di camera si apre per poi richiudersi poco dopo. 
Alzo la testa e vedo solo Ryan insieme a noi nella stanza. Nick deve aver fatto uscire tutti gli altri per permetterci di stare da soli.

Il mio migliore amico si avvicina e ci sorride.- Chi ha bisogno di un bell'abbraccio di gruppo?- domanda facendoci ridere e piangere allo stesso tempo. 

Lo includiamo nell'abbraccio e ci stringiamo forte, molto probabilmente per l'ultima volta di qui ad un mese. Appoggiamo la testa sul petto di Ryan ed io e Cristy intrecciamo le nostre mani per poi guardarci. 

- Fede mi mancherai- confessa lei.- In una maniera incommensurabile- 

- Anche tu- ammetto aumentando la presa sulla sua mano. 

- Ehi, e io non mancherò a nessuno?- domanda Ryan, strappandoci un'altra risata. 

Lo abbraccio più forte e sorrido nel guardarlo.- Certo che mi mancherai anche tu- 
 
- Allora... a tra poco- dice Cristy.- Ci sentiremo sempre, vero? Tutti i giorni- 

- Tutti i giorni- ribadisco annuendo. 

Ci stringiamo forte nell'abbraccio un'ultima volta e poi esco di camera per salutare anche Tyson ed Elise. 
Elise mi bacia sulla guancia e si asciuga una lacrima per poi augurarmi il meglio durante il mio soggiorno a Los Angeles. Tyson mi stritola in un abbraccio ed infine mi saluta col suo metodo del pugno-pugno, nonostante le occhiate ammonitrici di Nick. 
Vedo Cristy parlare sottovoce con Nick e poi rivolgermi un sorriso materno. Le sorrido con tutto l'affetto che provo nei suoi confronti e, dopo aver preso la mia roba dalla camera ed averla riposta nella valigia, esco dal campus. Uno dei miei porti sicuri che per un mese sarà lontano dai miei occhi e dal mio cuore. 




- C'è un posto dove vorresti andare?- mi domanda Mattia mentre camminiamo per strada. 

Faccio per pensarci e scuoto la testa.- No, non ho preferenze- 

- Io invece sì- interviene Nick, sorridendo sghembo e prendendomi per mano.- Però prima dobbiamo passare da casa, devo prendere delle cose- 

Mattia lo guarda con sospetto, io con amore e fiducia. Gli stringo la mano ed appoggio la testa sul suo braccio.- Per me va bene. Tu Mat, cosa ne pensi?- domando divertita. 

Incrocia le braccia al petto e continua a fissare Nick, ma stavolta noto qualcosa di diverso nel suo sguardo. Non è più sospettoso o innervosito, bensì calmo e rilassato, come se stesse pensando a qualcosa di piacevole.- È ok- dice infine, tornando con gli occhi sulla strada. 

È la prima volta che mio fratello risponde bene ad un proposta di Nick. Se non ricordo male non era mai successo che fosse così accondiscendente. E quindi mi sorgono spontanee delle domande: cos'è stato a fargli cambiare idea? Lo sta facendo solo perché questo è il nostro ultimo giorno insieme? 

- Ah Mat, tu quand'è che devi partire?- chiedo d'un tratto, accantonando quei pensieri. 

- Avrei il volo prenotato per il 24 mattina, però a questo punto non so nemmeno se farmelo rimborsare e comprarne uno che parta prima- risponde scrollando le spalle e tirando i calci a dei sassolini sul marciapiede.

Quando sto per parlare, Nick mi anticipa.- Puoi rimanere a casa mia fino al 24- dice con mia immensa sorpresa. 

Mattia alza la testa di scatto ed insieme puntiamo gli occhi su Nick.- Dici davvero?- gli domanda incredulo.- Non è che poi mi butti in mezzo alla strada?- 

Nick sorride divertito e guarda mio fratello.- Sarebbe una bella idea, ma no, non ti butterò in mezzo alla strada... A patto che tu dorma sul divano, mi pare ovvio- 

Mattia allunga una mano verso il mio ragazzo e sorride grato.- Affare fatto, qua la mano- 

Lasciandomi nuovamente incredula, Nick gliela stringe. Mi sarei aspettata qualche frecciatina o qualsiasi altra cosa che fanno di solito, ma non di certo questo. Siamo difronte all'apocalisse.
E per tutto il restante tragitto fino a casa non faccio altro che guardarli con un'espressione scioccata dipinta sul volto. Qualcosa è nell'aria, molto probabilmente qualcosa chiamata amicizia. 




- Non mi avevi mai detto di avere una macchina!- esclamo non appena Nick ci porta davanti ad una Lamborghini nera lucida. 

- E che macchina!- aggiunge Mattia passando un dito sulla carrozzeria.- Accidenti, ti sarà costata un occhio della testa. Sbaglio o la Lamborghini è la macchina più costosa al mondo?- 

- Non sbagli- afferma Nick, sorridendo sfacciato nonostante la mia bocca arrivi a toccare terra. Apre il suo sportello e si mette a sedere sul sedile con una leggiadria invidiabile, anche perché io praticamente sprofondo nel mio posto tanto la macchina è bassa. 

Mattia si siede dietro di noi e fischia compiaciuto nel vedere gli interni in pelle.- Questa è un'Aventador quattro posti! Pazzesco- continua a dire, senza che io ci capisca una parola. 

Nick mi rivolge un sorriso divertito mentre preme un pulsante sul cruscotto. Ammiro l'aprirsi di un piccolo sportello dal quale escono degli occhiali da sole squadrati di Diesel, poi Nick li prende e se l'infila. E, cavolo, gli stanno così bene che inizia a battermi forte il cuore! 

Si gira a guardarmi, forse perché ho la bava alla bocca, e mi sorride sghembo.- Ti piace?- chiede avvicinando la sua testa alla mia. 

Annuisco e cerco di ricompormi.- Sì, è...- Deglutisco e sfioro il cruscotto con la mano.- Molto bella- riesco a dire senza guardarlo negli occhi. 

Sento una mano sotto il mento che mi volta la testa delicatamente e subito dopo le sue labbra sulle mie. 
Mattia molto probabilmente è troppo intento ad ammirare la macchina per curarsi di noi. 
Rispondo molto lentamente al bacio, mentre le labbra di Nick lambiscono ed assaporano le mie. Una sua mano prende una ciocca dei miei capelli e me la porta dietro l'orecchio, dopodiché allontana la bocca, lasciandomi in iperventilazione. 

Mi sorride divertito ed accende la macchina.- Non guardarmi in quel modo, se no sarò tentato di rinchiudere tuo fratello in macchina e di portarti in camera da letto- afferma facendomi surriscaldare in qualsiasi parte del corpo. 

- Di che parlate?- domanda Mattia, riportandomi alla realtà.

- N... niente, di... macchine- mi appresto a dire, incurante della risatina di Nick. Lo fulmino con lo sguardo e rivolgo un sorriso a mio fratello. 

Il rombo del motore mi porta ad infilarmi la cintura alla velocità della luce. Sento lo scemo accanto a me ridere e gli lancio un'altra occhiataccia minatoria.- Vai piano, molto piano- gli intimo trucemente. 

Annuisce divertito ed esce dal parcheggio ad una lentezza esasperante. Lo sta facendo per provocarmi, c'era da aspettarselo.- Così va bene?- domanda infatti, girandosi verso di me con un'espressione da schiaffi. 

Alzo gli occhi al cielo e sospiro.- Ok, hai vinto tu- 

- Benissimo- afferma ingranando la terza ed immettendosi sulla strada. Mio Dio, qui ci lascio le penne! Mi sembra di essere nel film Fast and Furios. 
Nick supera una macchina con uno scatto, facendo ruggire il motore e guadagnandosi tutta l'approvazione di mio fratello che lancia urla da montato. 
Mi aggrappo con un braccio allo sportello e strabuzzo gli occhi come un gatto che vede l'acqua. 

Arriviamo ad un semaforo, inutile dire che siamo i primi della fila, ed accanto a noi si pianta una Maserati bianca con un tizio che fuma al suo interno. 
Nick e Mattia si voltano a guardarlo con aria di sfida, mentre io prego che non accada quello che sta per succedere. Il tizio nell'altra macchina rilancia lo stesso sguardo ed abbassa il finestrino, cosa che fa anche Nick. 

- Bella macchina ragazzo- si compiace l'uomo, probabilmente sulla trentina. Nick annuisce e sorride sfacciato come a dire "eh be', lo so". 

- La strada è libera- continua a dire il tizio.- Che ne dici di arrivare fin in fondo a Weather Street ad una velocità elevata? Vediamo chi vince- scocca un'occhiata divertita e getta la sigaretta.- Maserati contro Lamborghini- 

- Ci sto- risponde subito quello stupido. Mattia si sfrega le mani e si mette comodo sul sedile, ridendo e facendo versi all'uomo della Maserati. 

- Mangerai la nostra polvere- dice mio fratello, guadagnandosi subito l'odio del tizio. 

- Vedremo, amico- ribatte soltanto, alzando il finestrino e calandosi gli occhiali da sole sul naso. 

Nick appoggia un braccio fuori dal finestrino e fa ruggire il motore, in attesa che scatti il verde. Sul suo viso c'è un'espressione di puro divertimento, non so se per la sfida o per la mia faccia sgomenta ed impaurita.

- Ti prego, non fare paz...- non termino la frase che mi ritrovo a cacciare un urlo non appena Nick scatta in avanti. 
Punto gli occhi sul tachimetro e velocemente vedo salire l'asticella. 60...75... 90... 105... Oh mio Dio! Moriremo sfracellati! 

Il vento, proveniente dal finestrino aperto dello stupido, mi fa volare i capelli a destra e a manca, frustandomi il viso e rendendomi difficile vedere la strada. 
Li raccolgo in una crocchia improvvisata e successivamente mi arpiono al sedile con entrambe le mani. 
Nick ingrana la quinta e preme il piede sull'acceleratore, arrivando sullo stesso piano della Maserati che, non mi ero accorta, ci aveva superato. 

- Vai Nick! Spaccagli il sedere!- urla mio fratello, esagitato come un ultras.

- Come vuoi- risponde il mio ragazzo, sorridendo sghembo ed accelerando ancora. 

- Per l'amore di Dio, ferma questo aggeggio!- grido per sovrastare il rimbombo del vento.

Nick ride di gusto e cambia nuovamente marcia... la sesta?! Non ho mai visto macchine che possiedono persino la sesta, in realtà non sapevo nemmeno che esistessero.  
Controllo il tachimetro e per poco non svengo sul sedile: siamo a 170, per la miseria! 

Superiamo di poco la Maserati e lancio uno sguardo al conducente dell'altra macchina. Anche lui sorride come un pazzo suicida, bene, sono accerchiata da folli sprezzanti del pericolo.

- Mi aspetto grandi cose da te in questa curva- dice Mattia, dando una pacca sulla spalla a Nick. 

Sbarro gli occhi e li punto sulla strada. Una curva?! Oh santissimo cielo! Ci schianteremo contro il muro di qualche edificio, me lo sento. 
Nick dal canto suo sembra, non solo tranquillissimo, ma anche divertito come mai prima d'ora. 
Stacca una mano dal volante e per poco non mi sale l'istinto omicida.

- Metti le mani su quel cavolo di volante!- grido come un'ossessa. 

Ride ed ubbidisce, poi si sistema meglio sul sedile e lancia un'occhiata allo specchietto retrovisore.- Ce l'abbiamo alle costole, a questa curva lo butto fuori- afferma. 

- Cosa?!- urlo mentre Mattia grida un: - Grande!- 

Guardo la stretta curva avvicinarsi e poi Nick; poi di nuovo la curva e subito dopo Nick. Dice sul serio allora, oh Signore! 
Accelera di nuovo e stringe il volante in pelle tra le mani, guardando serio la strada. 
Il cuore inizia a battermi all'impazzata in contemporanea con la sgranatura totale dei miei occhi e col sudore che comincia ad uscirmi dalle mani.
La curva si avvicina sempre di più e noi non smettiamo di accelerare. Moriremo sul colpo.
Mattia ha smesso di parlare e sono sicura che sia in pena come me in questo momento. 

Il battito del mio cuore lo sento salire fino alle orecchie nel momento in cui Nick cambia velocemente marcia portandola alla quarta, lascia l'acceleratore per un nano secondo e sterza con violenza appena giungiamo alla curva. 
La parte posteriore della macchina slitta sul cemento con un ruggito acuto e, prima che si possa scontrare con il muro di una casa, Nick pigia sul freno, facendo arrestare le ruote. 
Il tizio nella Maserati si ferma qualche metro più indietro ed osserva Nick con gli occhi fuori dalle orbite. 

- Mio Dio, ce l'abbiamo fatta- sussurra Mat, incredulo. 

Deglutisco, con il cuore che batte ancora come un forsennato, e noto la sgommata nera sul cemento dallo specchietto retrovisore. 
Porto rapidamente gli occhi su Nick e l'osservo sgomenta. Si volta verso di me ed appoggia la testa sul sedile per poi portarsi gli occhiali tra i capelli. 

- Piaciuta la corsa?- domanda sorridendo beffardo. 

Boccheggio per qualche istante e poi ritrovo contegno.- Sei uno stupido decerebrato senza un briciolo di giudizio!- grido, scossa per quel che è successo.- Avresti potuto perdere il controllo della macchina e...- Le sue labbra mi tappano rapidamente la bocca e tutte le offese che avevo da rivolgergli mi muoiono sulla punta della lingua. 
Mi bacia con trasporto e porto una mano tra i suoi capelli per tirarli leggermente, come punizione per ciò che ha fatto. 

Sorride sulla mia bocca e si allontana di qualche millimetro.- Secondo te avrei permesso che ti potesse succedere qualcosa?- mi chiede in un sussurro, baciandomi a stampo. 

- Rimani comunque uno stupido decerebrato senza un briciolo di giudizio- ribatto divertita, prima di baciarlo un'ultima volta. 
Mi prende il volto tra le mani ed approfondisce il bacio, insinuando la sua lingua nella mia bocca. Passo una mano dietro il suo collo e mi avvicino a lui.

- Va' a mori' ammazzato!- urla Mattia, in italiano, dal finestrino. 

Io e Nick ci stacchiamo e puntiamo gli occhi su mio fratello. 

- T'è piaciuta la nostra polvere?!- continua, stavolta in inglese.- Ci vediamo bello! Alla prossima!- conclude facendo "ciao" con la mano al tizio della Maserati ed alzando subito dopo il finestrino.- Che c'è?- ci chiede non appena nota i nostri sguardi.- Dopotutto ha perso, è giusto farglielo pesare- afferma ridendo. 

Scuoto la testa divertita e Nick sorride, dopodiché riaccende la macchina e ripartiamo verso la nostra meta. 










Penultimo angolo dell'autrice :(

Buongiorno! So che vi starete facendo delle domande del tipo "ma questo non doveva essere l'ultimo capitolo?"
Avete perfettamente ragione! Solo che ho deciso di dividere questo epilogo in due parti perché mi stava vendendo lunghissimissimo. Vi sarebbero serviti due giorni per finirlo di leggere ahahah, ed ancora non ho terminato di scriverlo O.O
Forse lo sto facendo così lungo perché non voglio separarmi nemmeno io da Fede e Nick *piange disperata* */\*
Poi non volevo farvi attendere troppo con questo capitolo, quindi un motivo in più per dividerlo :)
Spero vi sia piaciuto! Grazie per tutta la vostra pazienza e per le vostre recensioni stupende!!!! Adoro leggerle!!! 
Un bacione e... */\* all'ultimo capitolo! *sigh* 

  
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