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Autore: GalwayRain    30/08/2014    3 recensioni
[STORIA TEMPORANEAMENTE SOSPESA]
{Rumbelle • Versione alternativa dell'episodio 03x15}
Neal e Belle cercano di riportare in vita Rumpelstiltskin ma la condizione fondamentale per riuscire è "una vita per una vita".
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-Una vita per una vita, mia cara-
Belle era certa che fosse stato un vero e proprio sibilo. Le diede i brividi.
Genere: Angst, Avventura, Dark | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Belle, Signor Gold/Tremotino
Note: What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Spoiler!, Tematiche delicate
Capitoli:
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Disclaimer: nulla di ciò che è narrato in questa fan fiction è realmente successo, tutto è frutto della mia fantasia. Non possiedo nessuno dei personaggi ivi citati e la storia non è scritta né con fini diffamatori, né a scopo di lucro.


 


 


 


 

Love is not love

Which alters when it alteration finds,

Or bends with the remover to remove.

O no, it is an ever-fixed mark

That looks on tempests and is never shaken;

It is the star to every wand'ring bark,

Whose worth's unknown, although his height be taken.

 

(Sonnet 116)

William Shakespeare, Shakespeare's Sonnet


 


 


 

 

Prologo


 


 


 

Belle era consapevole del fatto che la magia avesse sempre un prezzo. Era stato proprio lui ad insegnarglielo. Tuttavia, aveva anche imparato che c’era sempre un trucco. Questo non glielo aveva propriamente insegnato lui, glielo aveva piuttosto mostrato. Se c’era una sola cosa che aveva appreso stando a contatto con la magia, questa era senza dubbio che le cose non andavano mai come previsto. E, suo malgrado, di esperienze magiche lei ne aveva avute molte da quando aveva incontrato Rumpel per la prima volta. Le pareva fossero passati secoli e al contempo solo una manciata di minuti da quando l'aveva visto nel castello di suo padre durante la guerra, quando ancora era solo l'Oscuro.

 

Rumpel, lo stesso uomo che aveva appena ritrovato e già perso, quasi una maledizione gravasse su di loro. Forse era così, lei stessa stava cominciando a soppesare l'opzione con attenzione, eppure non si era voluta arrendere. Non l’avrebbe mai fatto, cocciuta e ostinata com'era. La vita non era stata facile né clemente con lei, ma le aveva regalato un amore che non credeva esistesse al di fuori dei suoi libri e, anche solo per questo motivo, valeva la pena essere coraggiosi, valeva la pena combattere. Proprio lei, per l'appunto, forte delle sue convinzioni, aveva convinto Neal dell’esistenza di un modo per riportare indietro il Signore Oscuro - non poteva essere altrimenti.

 

Non smetterò mai di combattere.

 

E davvero mai l’avrebbe fatto, né l'avrebbe voluto fare. Eppure, immobile sul confine della radura, il fiato condensato dal gelo dell‘inverno, sentiva che quello specifico metodo non era quello giusto. Era l'istinto a gridarle che alcuni pezzi non combaciavano, che trovarsi proprio , proprio in quel preciso momento, non avrebbe fatto altro che portare guai.

 

-Neal, ti prego, lasciamo perdere- sussurrò guardandosi attorno. La radura sembrava spettrale, illuminata solo dalla fioca luce della luna e da Lumière, il candelabro maledetto che aveva suggerito loro l'esistenza di quel luogo e il motivo per cui si trovavano lì. Perfettamente al centro di essa, era collocata la cripta del Signore Oscuro. O meglio, una sorta di minuscola serratura in pietra sotto la quale si estendeva il luogo in cui riposava Rumpel.

 

-Esiste un luogo, una radura, al centro del bosco a nord del castello. Lì riposa lo spirito dell'Oscuro Signore. Colui che possiede il pugnale ha il potere di risvegliarlo e destarlo dalla morte-

 

Così aveva detto e per loro, sulle prime, non ci poteva essere informazione più preziosa, tesoro da custodire gelosamente. Solo ora, in piedi in mezzo al gelo e all'oscurità, Belle realizzò che forse non si trattava di un tesoro ma di qualcosa di subdolamente pericoloso.

 

Neal, dal canto suo, nonostante avesse udito perfettamente la preghiera della ragazza, non aveva alcuna intenzione di prestarle ascolto. Inspirò profondamente e, pugnale alla mano, cercava la forza di avviarsi verso la serratura incastonata nel terreno gelato. C'era qualcosa di sinistro in quel luogo, doveva ammetterlo -solo un pazzo avrebbe negato una simile evidenza- ma come lei, anche lui l'aveva appena ritrovato e se quello era l'unico modo di riportare indietro suo padre, non si sarebbe di certo lasciato spaventare da un luogo particolarmente fatiscente. Nonostante il gesto del genitore fosse stato nobile, una vera e propria redenzione, non aveva intenzione di lasciarlo andare.

 

-Troveremo un altro modo, ti prego Neal, non farlo- ripeté la ragazza poggiandogli una mano sul braccio nel tentativo di farsi guardare in faccia. Lo capiva, eccome se lo capiva, anche lei avrebbe rischiato il tutto per tutto per lui, avrebbe attraversato le ombre dell'oblio per trovarlo, ma aveva anche imparato a dar retta all'istinto e in quel preciso momento gli stava urlando che quella non era la strada giusta.

 

Strano come quella vocina nella sua testa somigliasse alla voce di Rumpel.

 

Neal la guardò e scosse la testa: quella era l’unica soluzione che vedeva e non sarebbe tornato indietro era ciò dicevano i suoi occhi. Lumière era stato chiaro al riguardo, solo così sarebbero riusciti nel loro intento e lui, il figlio del Signore Oscuro, non aveva alcuna intenzione di fare dietrofront. Di fatti, dopo un ultimo sguardo alla ragazza, raggiunse in pochi passi la serratura, si inginocchiò fra la neve ghiacciata ed osservò la piccola cavità che ne decorava il centro. La accarezzò con le dita per studiarne meglio forma e consistenza, poi capì. Osservò il pugnale che stringeva nell’altra mano ma prima di fare qualsiasi altra cosa, voltò la testa per guardare Belle ancora una volta.

 

-E’ l’unico modo- disse e sembrava quasi cercare una scusa, una giustificazione per ciò che stava per fare. O forse stava solo cercando coraggio.

 

Lei ricambiò il suo sguardo e si strinse le mani al petto, mordendosi il labbro inferiore. Non era certa di potergli offrire ciò che cercava, di poterlo sostenere in qualcosa che la spaventava al punto da farle venire la pelle d‘oca.

 

La magia ha sempre un prezzo.

 

Quale sarebbe stato? E chi l’avrebbe pagato?

 

Ancora la voce di Rumpel nella testa. Desiderava poter avere uno dei suoi libri sotto mano per poter cercare le risposte alle domande che l’assillavano. Se fosse stata solo lei, lì, non avrebbe esitato. Sarebbe stata una sua scelta e solo lei avrebbe dovuto pagare. Ma in quel modo no, Neal era il figlio dell'uomo che amava e se gli fosse successo qualcosa, non se lo sarebbe mai perdonata. Inoltre, Neal aveva una famiglia a cui tornare. Emma ed Henry. Anche se loro non si ricordavano di lui, di nessuno di loro, lei era certa che nei loro cuori lo stessero aspettando per poter essere finalmente riuniti. Era solo lei a dover rischiare, non lui.

 

-Neal- sussurrò con un filo di voce.

 

-Non c'è altra scelta, se volete riportare indietro l'Oscuro-

 

Fu Lumière a rompere il silenzio, ma la sua voce sembrava meno sicura, meno salda rispetto a pochi attimi prima. Belle lo guardò come a volergli leggere dentro e un certo sentore di panico le esplose nel petto nonostante non ci fosse parvenza di pericolo. Era bastato posare gli occhi in quelli evanescenti del candelabro per vedere insicurezza e menzogna.

 

La magia ha sempre un prezzo.

 

-Neal, non farlo- disse decisa, indietreggiando di un passo rispetto all’oggetto maledetto, ma Neal aveva considerato il suo silenzio un assenso e prima ancora che lei potesse terminare la frase, aveva già sollevato il pugnale e senza esitazione alcuna lo aveva fatto scivolare all’interno della serratura.

 

Lentamente una sottile luce color del fuoco, quasi liquida, cominciò a spostarsi correndo lungo le sottili fessure di contorno della cripta, dipanandosi fino a raggiungere anche le decorazioni centrali. Una lentezza carica d'attesa così esasperante che sembrava rubare il fiato di Belle prima ancora che le uscisse dalle labbra. Quando, alla fine, ogni rigagnolo raggiunse il pugnale la luce esplose e Neal fu sbalzato indietro.

 

La ragazza gli fu vicina in un attimo. Gli poggiò le mani sulle spalle, accucciandosi al suo fianco, e cercò di guardare oltre la luce. Strinse gli occhi ma era troppo accecante, riuscì solo a vedere quello che pareva essere un portale -e lei sapeva, ormai, che i portali non rappresentavano mai nulla di buono.

 

Una risata agghiacciante li fece sobbalzare e si voltarono di scatto verso Lumière, ma quel suono non apparteneva a lui. Una donna, una donna completamente verde era al suo fianco e lo accarezzava come si farebbe con un cucciolo ubbidiente di cui si è estremamente soddisfatti. Gli occhi intensi, illuminati da una gelida soddisfazione, li stavano fissando. Il trionfo impossibile da nascondere.

 

-Sapevo che sareste stati tanto sciocchi da credere a qualsiasi cosa, purché fosse la speranza che cercavate- ghignò, -Sei stato bravo, ferraglia arrugginita-

 

-Tu chi sei?- fu Neal a trovare per primo la voce necessaria a porre quella fondamentale domanda.

 

-Ti basti sapere solo che grazie a te avrò il controllo sul Signore Oscuro- ridacchio puntando lo sguardo sulla cripta, fissandola con una bramosia malcelata.

 

La magia ha sempre un prezzo.

 

-Non te lo permetterò mai- qualcosa dentro Belle aveva urlato, ma le sue parole furono poco più di un ringhio furioso. Strinse le dita attorno alla casacca di Neal quasi per impedirsi di correre verso la donna che li aveva imbrogliati. Guardò Lumière, furiosa e accusatoria, e, nell’immagine infuocata del suo viso, vide vergogna.

 

L’altra donna, però, scoppiò in una risata quasi cristallina e rovesciò la testa all’indietro.

 

-E pensi sul serio di potermi contrastare?- domandò sarcastica mentre la sua risata terminava in un risolino fanciullesco. Si sedette sulla roccia su cui avevano posato il candelabro, in attesa.

 

La risposta mordace le morì sulle labbra quando un’esplosione fece tremare la terra sotto i loro piedi e Neal cominciò a boccheggiare sempre più affannosamente man mano che, dal portale, emergeva la figura di Rumpel.

 

-Neal?- lo chiamò sentendo il suo corpo afflosciarsi sotto la sua presa, come se non riuscisse a respirare. Il panico la pervase ma si impose di restare salda. La risata della donna le riecheggiava nelle orecchie mentre stringeva il corpo dell'uomo fra le braccia.

 

-Una vita per una vita, mia cara-

 

Belle era certa che fosse stato un vero e proprio sibilo. Le diede i brividi.

 

Una vita per una vita.

 

Questo era il prezzo da pagare per riavere Rumpel, per riportarlo in vita. Era disposta a pagarlo? Era disposta a lasciare che fosse quella di Neal la vita da spezzare?

 

Un’altra esplosione la fece voltare verso la cripta e capì che il tempo a sua disposizione stava scadendo. Rumpel giaceva sul freddo manto di neve e li guardava incredulo, stringendo in mano il proprio pugnale. Non era Mr. Gold, bensì la bestia. Il coccodrillo. Li guardava come se non riuscisse a fare mente locale, come se la realtà fosse stata codificata in un linguaggio che lui non poteva capire.

 

-Belle? Neal?- li chiamò con voce roca.

 

-Bentornato, Signore Oscuro- una nuova risata spezzo il gelido silenzio della radura, -Ti conviene dire addio al tuo adorato figliolo prima che il suo tempo giunga al termine-

 

Disperazione. Impotenza. Questo vide Belle in Rumpel al di là della confusione, e questo distorse la sua espressione mentre quasi con un balzo raggiungeva il proprio figlio. Lo prese fra le braccia e lei si scostò per fargli spazio. Lo vide cullarlo con tutto l’amore che solo un padre può provare, mentre Neal gli sorrideva debolmente.

 

-Figliolo-

 

Fu solo un sussurro ma non poteva nascondere lo strazio, l'infinita impotenza.

 

Anche lei singhiozzò e strizzò gli occhi cercando di negare ciò che stava vedendo. Non stava succedendo, no, nulla di tutto ciò era reale. Non poteva esserlo. Lei e Neal volevano solo riavere indietro la persona che, seppur in modi diversi, amavano.

 

La magia ha sempre un prezzo.

 

Una vita per una vita.

 

Trattenne il respiro e guardò la cripta. Il portale si stava chiudendo lentamente e la luce che l’aveva creato si stava affievolendo. Neal era ancora vivo e stava mormorando qualcosa al padre che lo stringeva sempre più forte al proprio petto. Le parve di sentirlo pronunciare in risposta solo disperati “no”.

 

Ho sempre voluto essere impavida. Una vera eroina. Per questo accettai di venire con te.

 

Ma ora lei sapeva. Non era stato quello il vero gesto di coraggio, era stato solo un passo verso l’amore, verso ciò cui era destinata. Ora aveva l'opportunità di essere l'eroina che da sempre sognava di essere. Aveva l'occasione di fare qualcosa in più per Rumpel.

 

-Oh, no cara- ridacchiò la donna e fece un passo avanti, sembrava averle letto nella mente ma le fiamme di Lumière divamparono con forza e la avvolsero, trattenendola.

 

Belle lo guardò e capì che anche lui aveva compreso.

 

-Non riuscirò a trattenerla ancora per molto, non farmi rimpiangere questo moto di coscienza- la incalzò.

 

Lei annuì e gli donò un tiepido e rapido sorriso di gratitudine.

 

Si avvicinò a Rumpel e Neal, accucciandosi dietro di loro. Baciò la guancia dell’uomo che amava per un breve ma infinito istante e lui si voltò a guardarla con gli occhi sgranati. Sembrava che tutto ciò che stava avvenendo così velocemente fosse semplicemente troppo per lui.

 

Sussurrò parole morbide al suo orecchio per rassicurarlo, per dirgli ancora una volta che lo amava, poi si alzò. La sconosciuta sembrava aver previsto tutto, sembrava sapere che la vita che sarebbe stata presa era quella di Neal e aveva già messo in conto che la cosa avrebbe annientato la volontà di Rumpel. Quello era, probabilmente, il suo fine ultimo. Ma non aveva calcolato lei, Belle. La coraggiosa Belle che si era innamorata della Bestia. Che aveva combattuto per lui fino allo stremo delle forze e che non avrebbe mai smesso di farlo.

 

Con una rapidità che non le apparteneva corse verso il portale. Chiuse gli occhi con forza, lasciando che il suo ultimo pensiero accarezzasse Rumpel e i ricordi che condividevano, prima di gettarsi nell'abisso. Poi fu solo oscurità.

 

 


 


 


 

Devo farlo io.


 

Devo essere io.


 

Proteggili Rumpel, proteggili tutti.


 

Usa i tuoi poteri per fare del bene e non ti divoreranno mai più.


 

C’è del buono in te, amore, lascia che tutti lo vedono.


 

Lascia che vedano il tuo coraggio.


 

Vivi, Rumpel.


 

Ti amo.


 


 

Note dell’Autrice:

Benvenuti a tutti coloro che sono giunti fino a qui! =)

È la prima volta che scrivo su Once Upon a Time, nonostante ami questa serie sin dalla prima stagione. Inutile dire che il RumBelle è uno dei miei due pairing preferiti, insieme all’OutlawQueen.

Dunque, parlando della storia, come avete potuto vedere, sarà ambientata durante la 03x15, Menti Silenziose, anche se gli eventi prenderanno una piega completamente estranea alla serie. Adoro quell’episodio, ma riflettendoci ho pensato che Belle non avrebbe mai permesso che Rumpel perdesse nuovamente suo figlio, lo ama troppo per permettere che ciò avvenga ed ecco perché ho deciso di provare a dire -scrivere- la mia.

Nel caso (non troppo remoto) in cui non sia chiaro, le ultime frasi in corsivo sono le parole che Belle ha sussurrato a Rumpel quando si è avvicinata a lui.

Parlando del futuro della storia, sarà una “mini fic” e pensavo di dividerla in soli cinque capitoli, tuttavia ammetto che potrebbe sfuggire al mio controllo e prolungarsi XD

Per quanto riguarda gli aggiornamenti, penso di postare un capitolo ogni 7/10 giorni, sperando che nulla mi impedisca di scrivere e rispettare tale scadenza.

Se volete essere sempre aggiornati sulla storia e magari ottenere qualche anticipazione potete farlo grazie alla mia pagina facebook: https://www.facebook.com/galwayrainpage?ref=hl

Ringrazio anticipatamente tutti coloro che dedicheranno un po’ del loro tempo alla lettura della storia. Fatemi sapere cosa ne pensate, ogni tipo di commento e/o critica costruttiva è ben accetto :)

GalwayRain


 


 


 

 

   
 
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