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Autore: Moonljght    30/08/2014    1 recensioni
Sono tornata care e cari miei lettori.
Ancora niente Ziam ma presto ve lo prometto anche loro saranno al centro dei miei pensieri, come fan fiction ovvio perchè loro sono sempre al centro dei miei pensieri!
Sono tornata al contrario con una delle mie coppie preferite, le mie Brittana.
So che piacciono molto anche a voi quindi non vi dico nulla o svelerei la sorpresa.
Vi posso dire solamente che questa è la continuazione della mia prima one shot su di loro.
Grazie per l'attenzione e buona lettura.
Santana!Nerd, Brittany!Punk.
Ancora con la partecipazione straordinaria di Quinn!Bad, Finn!Sweet, con l'aggiunta di Rachel!Punk.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Brittany Pierce, Santana Lopez | Coppie: Brittany/Santana
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Buongiorno ragazzi, eccomi di ritorno con l'aggiornamento,
se così si può chiamare della mia prima one shot su questa bellissima coppia:
Le Brittana.
Per chi non avesse letto il primissimo pezzo ve ne faccio un piccolo riassunto ma comunque mi piacerebbe comunque se lo leggeste.
Santana!Nerd arriva al liceo Mckinley, è il suo primo giorno di scuola.
Si guarda intorno e crede sia una scuola molto bella però fa un brutto incontro: Quinn!Bad, se conoscete Quinn come quella stronza perfettina qui è ancora più cattiva.
Brittany!Punk però la rassicura e finisce con un pensiero di Santana!Nerd che si capisce perfettamente, ha avuto un colpo di fulmine.
Beh, buona lettura.
Els.




 

Solo amicizia?
 
Erano passate un paio di settimane a quel piccolo incindente con i libri.
Brittany non se ne stava attenta per niente alla lezione, era solamente sognante con una mano appoggiata sulla propria guancia candida e bianca.
Chissà cosa frullava nella mente della ragazza, chissà a cosa pensava.
Magari ad un ragazzo o magari semplicemente pensava a cosa avrebbero dato da mangiare a mensa.
Vicino a lei c'era Rachel, una ragazza molto singolare.
Ad ogni domanda che la professoressa poneva questa rispondeva o con uno sbuffo per la domanda troppo facile o con un alzata di mano mentre scuoteva felice il corpo, di sicuro era una ragazza che voleva farsi molto vedere.
Pochi banchi indietro alle due ragazze tatuate e piene di piercing, vi trovavano un ragazzo ed una ragazza.
Quinn era intenta a guardare la lavagna con aria altezzosa e quando la professoressa poneva le domande a lei, quest'ultima rispondeva come se non ci fosse niente di più ovvio nella vita, quanto disgusto per quella ragazza.
Vicino a lei invece c'era il fidanzato talmente diverso da lei che nessuno credeva davvero stessero insieme, non erano fatti minimamente l'una per l'altro.
Lui era immerso nei suoi pensieri come la ragazza bionda che c'era di fronte ma al contrario di Brittany che ogni tanto, quando l'insegnante le porgeva qualche domanda si svegliava da chissà quali pensieri e rispondeva alla domande, questo ragazzo proprio non seguiva la lezione, era perso e quasi dormiente.
All'ultimo banco invece, c'era lei.
La nuova arrivata, Santana.
Era molto brava in quella scuola e per adesso aveva preso voti molto alti in tutte le materie scolastiche.
Essendo la nuova arrivata era ancora presa molto di mira ma adesso c'era veramente lei.
Brittany e Santana infatti erano diventate molto amiche sul serio, nonostante quella ragazza mora che era sudata accanto alla bionda non le lasciava quasi mai in pace.
Santana invece avrebbe potuto rimanere anche tutta la vita sola con quella ragazza per ascoltare quello che aveva da dire.
Quella diceva cose molto intelligenti e anche molto pacifiste, parlavano sempre infatti della guerra che stava capitando in uno dei paesi che finiva sempre con -Stan. 
L'Espanca adesso era seduta accanto al suo compagno di banco, un ragazzo con la pelle quasi uguale alla sua con una piccola cresta sul capo.
Questo era veramente insopportabile, era un giocatore di football e già ci aveva provato con lei.
Un giorno senza dire nulla a nessuno si erano seduti accanto e lui le aveva messo una mano in mezzo alle gambe, come se la ragazza ci stasse.
La ragazza però non ci era stata per niente quindi gli ficcò addirittura una sberla in pieno volto, e tutti i torti non gli aveva.
Adesso quel ragazzo se ne stava seduto accanto a lei e scrutava tutte le ragazze della classe, sopratutto le cheerleader che anche per Santana erano le ragazze più belle della scuola.
Solo una ragazza però riusciva a superare tutte quelle che erano in quella classe, scuola o perfino del mondo intero.
Brittany era così bella agli occhi di Santana, era come se avesse avuto un colpo di fulmine non appena l'aveva vista.
I suoi capelli biondi per lei erano così morbidi e parecchie volte facendo finta di nulla li aveva toccati constatando il fatto che davvero erano così morbidi.
Il suo profumo era qualcosa di meraviglioso, un misto tra pesca e latte.
I suoi occhi era così azzurri che quando Santana ci guardava dentro, le pareva di galleggiare nell'oceano più profondo.
Riusciva anche a specchiarsi in quegli occhi.
Si mise gli occhiali al posto giusto adesso e scosse la testa scacciando quei pensieri dalla testa non appena la professoressa arrivò proprio accanto a lei.

-Santana, la nuova arrivata.- Sussurrò appena quella scrutando la ragazzina con gli occhi color cioccolata -Allora, dimmi. Cos'era l'ultima cosa che ho detto?- Domandò con aria severa mentre poggiava una mano sul banco della ragazza mentre la guardava adesso negli occhi con cattiveria.
Gli occhi di quella professoressa erano quasi simili a quelli della ragazza bionda che a Santana piaceva tanto.
Una cosa sola li differiva forse, la cosa più importante però:
In quelli della ragazza bionda ci si poteva galleggiare dentro mentre in quelli della professoressa no, non perchè non erano belli ma perchè erano freddi.
Parevano fatti di ghiaccio.
Dopo qualche secondo di silenzio mentre Santana si sentiva raggelare sotto lo sguardo della donna, quest'ultima scosse la testa e disse:


-Non mi hai ascoltata non è vero? Che cosa ci sei venuta a fare tu qui, eh? A scaldare una sedia proprio no. Punizione Lopez.-
Detto questo ritornò alla cattedra e con fare altezzoso, come Quinn forse anche peggio, si sedette alla cattedra con le gambe accavallate.
Squadrò tutte le faccie dei suoi alunni dal primo all'ultimo.
Quinn era con un piccolo ghigno in volto, contenta da quello che era appena successo alla ragazza, Finn era ancora indifferente a tutti e Rachel semplicemente era in attesa che la professoressa ponesse a lei quella domanda dato che lei sarebbe riuscita a rispondere anche a quella domanda.
Erano tutti in silenzio ed attenti la bionda piena di tatuaggi si alzò in piedi di scatto lasciando di stucco tutti.


-Come si permette di trattarla così?- Urlò quasi la studentessa che fino a pochi minuti prima si stava facendo gli affari suoi.
-Siamo degli esseri umani, sa?.. Non può mettere in punizione quella ragazza solo perchè  non ha saputo rispondere ad una domanda, è ingiusto.- Disse tutto d'un fiato, credendoci fermamente a quello che stava dicendo, poi si risedette come se nulla fosse con le braccia incrociate al petto.
Quasi come se la professoressa aspettasse solo questo si alzò dalla cattedra ed avanzò verso la ragazza, se possibile il suo sguardo freddo divenne più forte e le sue parole sembravano emettere vento freddo.


-Signorina Pierce, aspettavo solo questo.- Disse sincera la professoressa con un ghignetto in volto simile a quello che si era prolungato in quello della bionda davanti a Santana. -Anche lei come la signorina Lopez in punizione questo pomeriggio.-
Detto questo si alzò dal banco dove si era appoggiata poco prima e si portò i capelli lunghi e rossi all'indietro sedendosi di nuovo alla cattedra.
In quel momento la campanella suonò, per fortuna.

-Non dovevi difendermi.- Sussurrò l'espanica non appena uscirono da quella classe infernale, gli occhi puntati verso il pavimento e una mano ad accarezzare la propria spalla nuda, dato che era metà settembre faceva ancora caldo.
Un velo di timidezza aveva quella ragazza, non risciva proprio a parlare con la ragazza di fronte guardandola negli occhi anche perchè si sentiva nuda, si sentiva sciogliere ogni volta che aveva il suo sguardo posato addosso.
La ragazza di fronte lo sospettava sicuramente perchè ogni volta si avvicinava, le posava delicatamente due dita sul mento e le faceva alzare la testa per costringerla quasi a guardarla negli occhi.
Anche questa volta lo fece ma il suo tocco sembrava diverso, sembrava ancora più delicato e dolce.
I suoi occhi anche erano anche più dolci, il che era davvero dire tanto dato che lei era sempre dolce.
Ma qualcosa, che non capiva cosa sembrava essere diverso.
Cosa però? Voleva scoprirlo davvero.
Sicuramente lo avrebbe fatto con tutti, battersi in quel modo ma nel suo cuore sperò che quel gesto lo avesse compiuto solo per lei.
Quei pensieri li scacciarono delle parole dette dalla ragazza di fronte che con l'altra mano le portò una mano tra i suoi capelli accarezzandoli lentamente.
L'espanica socchiuse gli occhi sotto quelle carezze dolce per poi riaprirli quando non sentì più la sua mano perchè l'aveva ritirata dai suoi capelli.


-San..- E solo quel soprannome faceva perdere un battito alla moretta che spalancò gli occhi per guardare in quelli azzurri della ragazza.
-Stiamo parlando di te, non potevo non difenderti.- Si avvicinò all'orecchio dell'espanica per sussurrare questa cosa con la dolcezza più infinita, portò una mano sulla sua e la strinse con la sua, posando poi un bacio sulla guancia della ragazza.
Nonostante la carnagione molto scura della mora, questa arrossì avvampando.
Non sapeva se fosse per le parole o per il bacio ma si sentiva morire, era felice.
Quando la ragazza staccò le sue labbra dalla guancia dell'altra portò una mano sulla sua per sfiorarla e senza neanche fiatare la strinse alla sua, intrecciandoci le dita con le sue.
Il cuore di Santana non sapeva neanche più da che parte andare, si sentiva come se stesse per avere un'arresto cardiaco, il cuore stava morendo lentamente, la testa stava girando inebriata dal profumo che emanava la bionda e le farfalle che aveva in quel momento nello stomaco sembravano gigantesche.
Avanzarono così per il corridoio, mano nella mano senza badare a nulla e a nessuno mentre avanzavano insieme in un' altra aula.



 
 
 
[.....]

 
Quel pomeriggio stranamente non era male, beh Santana era con Brittany, non poteva di sicuro essere un completo disastro.
La professoressa era molto buona quel pomeriggio, non si riusciva neanche a capire perchè ma tutti quelli che erano in punizione ne erano davvero contenti.

Era soltanto una noia però rimanere in punizione, oltre al fatto che quello penava su chi voleva andare al college.
Santana era sempre stata il genietto fino da quando era piccola, infatti già sua madre, nonostante mancassero anni, l'aveva già iscritta al college dell'Ohio, neanche parlare di quando sua madre scoprì che era rimasta in punizione quel pomeriggio, tanto meno con Brittany che non sopportava.
Santana si passò una mano tra i capelli mentre appoggiata con la guancia al banco guardava la sua amica -per cui aveva una grandissima cotta- e sorrideva nel vederla per l'ennesima volta immersa nei suoi pensieri.
C'erano quelle volte in cui la mora voleva entrare nella testa per la bionda solo per sapere cosa pensava, non era di molte parole quest'ultima e non se la sentiva neanche di chiederle che cosa le passasse per la testa, le pareva fuori luogo sempre.
La vide dopo poco girare la testa verso di lei ed allora anche lei fece lo stesso portando lo sguardo sul banco della bionda, come se fosse la cosa più interessante da guardare adesso.
Si passò la lingua sul labbro inferiore che ripetutamente mordeva mentre pensava a cose che non sapeva neanche lei, voleva solo distrarsi per non guardare quella sua amica che era davanti a lei.
Era solo un'amica? 
Questa domanda le ronzava nella mente come se fosse una piccola zanzara fastidiosa.
 Solo amicizia o..?
Scosse la testa non appena sentì la professoressa annunciare la fine della punizione.
Come era possibile, erano solo passati trenta minuti.
La professoressa non stava guardando per niente i ragazzi, anzi guardava dietro di loro qualcuno che era alla porta, probabilmente il suo fidanzato.
Ecco perchè si tolse la pinza dai capelli che erano raccolti e si sistemò in classe davanti a tutti mentre il ridacchiare degli altri studenti risuonavano nella classe, pure Brittany rideva.
Lei invece non ci trovava molto da ridere, anzi era felice per la professoressa dato che adesso i suoi occhi non sembravano più di ghiaccio ma al contrario erano qualcosa di limpido e molto trasparente.
Adesso aveva gli occhi veramente simili a Brittany.
Se Brittany fosse stata innamorata?
Magari di un ragazzo..
Questo pensiero non era ben accetto nella mente di Santana ma per fortuna una mano sulla propria spalla gli e lo fece dimenticare.


-Se andassimo al parco?- Chiese con un sorriso la bionda incastrando fin da subito le iridi azzurre in quelle color cioccolato dell'espanica.
-Ottima idea.- Esclamò la ragazza con un sorriso timido e annuì lentamente prima di alzarsi dalla sedia e raggiungere la ragazza che già era davanti la porta dell'aula.
Non appena la raggiunse però, la bionda iniziò a correre come una pazza tra i corridoi urlando semplicemente -Chi arriva ultima paga penitenza!-
Subito dopo Santana si mise a correre per raggiungere l'amica che era già arrivata in strada.
Corsero per tutto il marciapiede, Brittany davanti e la mora dietro a seguirla.
Non aveva mai corso così tanto ma rideva come una bambina, stessa cosa che faceva Brittany.
Dopo poco arrivarono al parco con il fiatone, sopratutto Santana che non era proprio una di quelle che correvano era molto pigra e preferiva leggere un libro piuttosto.
Brittany ovviamente arrivò per prima e si lasciò cadere sulla prima panchina che vide mentre si passava le mani tra i capelli biondi leggermente sudaticci, portandoli all'indietro.
Santana si lasciò cadere accanto a lei ma l'altra la spinse via per scherzo come se non si potesse sedere.
Ridacchiarono entrambe, Santana le fece una sorta di labbruccio ed allora Brittany non riuscì a non resisterle facendola sedere accanto a se.


-Allora, qual'è la mia penitenza?- Chiese curiosa Santana mentre posava la testa sullo schienale della panchina porgendo la testa verso la bionda.
La bionda alzò semplicemente le spalle e si mordicchiò un labbro, giocando con il proprio pezzetto di metallo circolare che aveva sulla lingua pensando ad una risposta da dare alla moretta accanto a se.
Senza neanche pensarci poi si avvicina a pocchissimi centimetri dal suo viso e sussurro al suo orecchio -San, baciami.-
La bionda sposta le labbra dall'orecchio della ragazza e la guarda aspettando che gli dia una risposta.
Santana si sentiva davvero morire adesso, non riusciva neanche a parlare.
Il cuore era semplicemente scoppiato nel petto e si sentiva sanguinare quasi.
La guardò mentre le proprie labbra tremavano e senza dire una parola si avvicinò al suo viso per posarle un piccolo e timido bacio a stampo sulle labbra.
Le labbra della bionda erano sottili e piccole mentre quelle della mora erano molto più carnose e larghe però sopra a quelle dell'altra erano perfette.
Dopo poco il piccolo bacio a stampo si trasformò in qualcosa di più intenso quando Santana si stava per staccara ma la bionda esatasiata per le labbra dell'amica sopra di se la prese per un fianco stringendolo con poca forza mentre lentamente iniziava a muovere le proprie labbra sulle sue.
Chiuse gli occhi mentre un sorriso molto dolce le si disegnò in volto inclinando la testa.
La mora portò le mani tra i suoi capelli accarezzandoli con dolcezza mentre continuava a baciare le labbra che da molto bramava.
La bionda le segna il contorno delle labbra con la lingua e aspetta che la mora schiuda le labbra per insinuarla nella sua bocca facendo intrecciare la lingua con la sua per alcuni minuti.
Senza fiato le due ragazze sono costrette a staccarsi da quel bacio così lento e dolce che apparentemente tutte e due desideravano, si.
Anche Brittany provava qualcosa per Santana.
Adesso la mora ne aveva la conferma.
Non era solo amicizia.


 
 



 

 
 



 
 
 
 
   
 
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