Serie TV > Doctor Who
Ricorda la storia  |      
Autore: Sheryl_    30/08/2014    1 recensioni
«Dottore, le hai trovate?» domandò il ragazzo, disperato.
Avevano girato per ore tra i corridoi della nave ma, delle ragazze, nessuna traccia.
«E se qualche alieno le avesse rapite? E se si fossero perse nei meandri di questa nave e non siano più in grado di ritrovare la retta via? E se-»la lista sarebbe continuata ancora a lungo se il Dottore non l’avesse interrotto poggiandogli un dito sulle labbra e sussurrando “Ssssh” con lo sguardo perso nel vuoto.
«Ho una teoria. Per caso tu hai visto la cucina?» chiese, girandosi verso il ragazzo.
Mickey ci pensò un po’ su, poi, dopo essersi levato dalla faccia il dito dell’uomo, rispose che non l’aveva vista.
«Quindi? Che significa?»
«Significa che siamo vittime di un complotto ai nostri danni. Il TARDIS si è alleato con Rose e Martha.»
Genere: Angst, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Doctor - 10, Martha Jones, Mikey Smith, Rose Tyler
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Anno 4654 bis.
Quel giorno, i due soli azzurri splendevano alti nel verde cielo del pianeta di Belkeep.
Due ragazze erano dirette verso una stramba cabina blu parcheggiata nel bel mezzo di un bosco, ma, a causa della scarsa visibilità, si ritrovarono molto spesso a sbagliare strada cosa che, se possibile, fece crescere maggiormente la loro irritazione. 
Subito dietro di loro, demoralizzati, stavano due uomini.
Cercavano, inutilmente, di ottenere l’attenzione delle ragazze, ma queste continuavano dritte per la loro strada, senza voltarsi mai indietro.
Finalmente, arrivarono alla loro meta.
Le due ragazze entrarono senza neanche accertarsi che le avessero seguite e, i due dietro, si pietrificarono, sconsolati.
«Ce l’avranno con noi ancora per molto?» chiese un Mickey che stava per raggiungere l’apice della sua depressione.
«Ho paura di sì, Mickey. » rispose spettrale il Dottore, entrando a sua volta nel TARDIS.

«Dottore, le hai trovate?» domandò il ragazzo, disperato.
Avevano girato per ore tra i corridoi della nave ma, delle ragazze, nessuna traccia.
«E se qualche alieno le avesse rapite? E se si fossero perse nei meandri di questa nave e non siano più in grado di ritrovare la retta via? E se-»la lista sarebbe continuata ancora a lungo se il Dottore non l’avesse interrotto poggiandogli un dito sulle labbra e sussurrando “Ssssh” con lo sguardo perso nel vuoto.
«Ho una teoria. Per caso tu hai visto la cucina?» chiese, girandosi verso il ragazzo.
Mickey ci pensò un po’ su, poi, dopo essersi levato dalla faccia il dito dell’uomo, rispose che non l’aveva vista.
«Quindi? Che significa?»
«Significa che siamo vittime di un complotto ai nostri danni. Il TARDIS si è alleato con Rose e Martha.»

Intanto, le due ragazze, stavano chiacchierando davanti a una bella tazza di Tea fumante.
Si raccontavano aneddoti interessanti e divertenti e non riuscivano più a smettere di ridere.
Il nervosismo provato fino a qualche ora prima sembrava essersi affievolito e ora apparivano decisamente più rilassate.
«Secondo te abbiamo esagerato?» chiese Martha dopo che le risate causate dall’ennesimo ricordo si erano dissolte.
«No, le loro facce disperate erano fantastiche!» rispose Rose mentre entrambe scoppiarono nuovamente a ridere.
«Continuo a pensare che dovrei cominciare a portarmi dietro una videocamera, per questi momenti.» aggiunse, ridacchiando.
Continuarono a parlare ancora per qualche tempo, poi, insieme, decisero di dare una possibilità ai due uomini.
Così, uscirono dalla cucina diretti verso la sala di pilotaggio e li trovarono seduti vicini a confabulare tra loro.
Appena le videro si alzarono velocemente e si le raggiunsero con dei sorrisi che andavano da un orecchio all’altro.
Mickey prese Martha a braccetto e si allontanarono mentre lui sosteneva di volerle parlare.
Rose li osservò allontanarsi mentre un sorriso si faceva spazio sul suo viso, sapeva che avrebbero risolto in poco tempo, quei due erano una coppia fantastica.
«Rose.» la chiamò il Dottore, si avvicinava a lei.
La ragazza lo osservò e rimase in silenzio ad attendere che le dicesse ciò che aveva da dirle.
Aveva le braccia incrociate sotto al seno e un sopracciglio sollevato in un’espressione ironica e, il Signore del Tempo, non poté fare a meno di trovarla semplicemente… adorabile.
«Dimmi.» lo incitò lei, cercando di mostrarsi arrabbiata, nonostante non lo fosse veramente.
Ma era così divertente vederlo mentre cercava di fare pace.
«Mi dispiace.» cominciò lui, arrivato ormai davanti a lei.
«Per cosa esattamente?» chiese lei, con una lieve traccia di sarcasmo nella voce.
«Oh, andiamo! Non è stata colpa mia! Quelle donne ci hanno praticamente rapiti.» sbottò lui, lievemente irritato.
«E il quasi matrimonio con la regina? A proposito, dobbiamo aggiungere anche Belkeep alla lista di luoghi in cui siamo banditi?» domandò ridendo, il Dottore la guardava quasi incantato. Amava sentirla ridere e, se possibile, diventava ancora più bella.
Confortato dall’atmosfera che sembrava alleggerirsi posò le mani sui fianchi della ragazza e avvicinò il proprio viso al suo.
«Ammetto che le cose mi sono leggermente sfuggite di mano.»
«Solo leggermente?» la ragazza inarcò entrambe le sopracciglia e posò le sue mani sul petto dell’uomo.
«D’accordo, è stato un totale disastro. Ma è stato terribilmente divertente.» replicò lui.
Rose stava per rispondere che sì, lo era stato e che lo avrebbe rifatto altre mille volte perché amava vivere queste avventure insieme a lui.
Non riuscì a pronunciare neanche una di quelle parole perché il Dottore aveva catturato le sue labbra tra le proprie.
Per Rose fu una delle sensazioni più belle della sua vita, le sembrava di essere in paradiso come se niente e nessuno fosse in grado di rovinare quel momento perfetto.
L’odore del Signore del Tempo era ovunque ed era il profumo più buono che avesse mai sentito, profumava di Casa.
Il Dottore non aveva mai provato una felicità tale ed era da tempo che non sentiva i suoi due cuori battere in modo così forsennato.
L’avrebbe stretta a sé per sempre, senza lasciarla mai andare.
Si sentiva, finalmente, completo.


 
 



Il Dottore si risvegliò.
Si accorse di essere tutto sudato e, velocemente, si tolse le coperte che lo coprivano.
Il suo sguardo mostrava la più profonda disperazione, un dolore incredibile mischiato a tracce di rassegnazione.
Era successo ancora.
L’aveva sognata ancora una volta.
Aveva sognato la sua Rose Tyler.
Sapeva che quella notte, per l’ennesima volta, non avrebbe più chiuso occhio.
Oramai le sue notti erano piene di incubi, sogni orribili sulla guerra del tempo o, come ormai succedeva molto frequentemente, sulla ragazza tutta rosa e gialla che aveva conquistato i sue due cuori.
La ragazza di cui si erano perdutamente innamorato.
Si alzò lentamente dal letto diretto verso la stanza occupata da Rose per tutto il tempo che avevano viaggiato insieme.
Non aveva toccato nulla, aveva lasciato tutto com’era in attesa di un suo ritorno.
Perché ci credeva ancora.
Lei sarebbe tornata per lui come aveva sempre fatto.
Inspirò profondamente l’odore in cui era immersa la stanza e, per un momento, gli sembrò che Rose fosse ancora accanto a lui a sorridere con quel suo modo unico di sorridere, infilando quella graziosa lingua tra i denti, e pronta a partire verso l’avventura.
Insieme a lui, per sempre.









E' una delle mie prime fanfic su Doctor Who, spero vi piaccia.
Ho sempre sognato vedere Rose e Martha come migliori amiche e ce le vedo benissimo a viaggiare insieme al Dottore e Mickey. Sono terribilmente adorabili.
Pensavo anche di scriverci qualche fanfiction a riguardo, ma stavolta non si tratterebbe di un sogno del Dottore u.u
Mi piacerebbe un sacco vederlo così felice, amo follemente la coppia Doctah/Rose, non posso farci nulla. 
Fatemi sapere cosa ne pensate con commenti o critiche :3
Allons-y!

 
   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Doctor Who / Vai alla pagina dell'autore: Sheryl_