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Autore: fredfredina    31/08/2014    1 recensioni
ciao a tutti! questa è la mia prima storia e untroduce un uovo personaggio, che si ispira a malefica del film maleficent, ma non è un cross-over. si ispira e basta. ora vi lascio alla storia!!!!!!!!!!!
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Legolas, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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------CAPITOLO 1------

 

Aragorn aveva portato dei piccoli Hobbit a Gran Burrone, uno era stato ferito da uno spettro. Frodo era il suo nome e ne fui subito affascinata, non era da poco scortare dalla Contea fino a qui il grande anello del potere. Re Elrond lo aveva curato al meglio, grazie alle sue doti, ma io per quel piccoletto potevo fare meglio.

 

Tutti sanno la storia della compagnia dell'anello su Arda. Ma di voi, chi l'avrebbe mai detto che un altro compagno si sarebbe unito a quella folle impresa. Una creatura ,ultima della sua specie, e molto potente. Una fata, che viveva nei giardini di Imladris. Lei era la regina ai tempi dell'avvento di Sauron, ma questo vedendo quando pericolose potessero essere le fate, avvelenò le loro terre e uccise i sopravvissuti. La regina fu l'unica a sopravvivere e per molto tempo ed ancora edesso l'oscuro signore la cerca. Malil era il suo nome, e da quel giorno girovagò per tutta la terra di mezzo. Trascorse del tempo nella foresta di Fangorn ,con la compagnia degli Ent, poi conobbe gli Hobbit , andò a Lòrien e si fermo nel Reame Boscoso dove trascorse gran parte del tempo curandosi della foresta. Divenne così la protettrice delle foreste. Ma mai nessun elfo la vide in faccia. Infatti tutti la scambiavano pr un elfa dai particolari poteri. Ma ci sono notevoli differenze che permettono di riconoscerle. Le fate hanno le orecchie molto più lunghe rispetto agli elfi , i capelli sono albini e gli occhi sono simili a quelli dei gatti, ma sono di due colori diversi. Le fate non sono mai state amiche degli elfi e per questo Malil nascondeva il volto sempre sotto il cappuccio. Ma questa è un'altra storia, decisamente più lunga e più noiosa.

 

Con un pizzico di aiuto da parte mia Frodo si riprese, anche se avrebbe dormito ancora per qualche giorno. Così decisi di andare a conscere gli hobbit. Indossai il mio mantello e mi misi il cappuccio sulla testa. Fuori Gandalf parlava con Aragorn, lui mi conosceva, sapeva la verità su di me così come Gandalf.

-sembra che Frodo sia guarito in fretta, tra qualche giorno si dovrebbe svegliare. Re Elrond ne era abbastanza stupito, dubitava che ce l'avrebbe fatta. Tu come te lo spieghi Aragorn?- disse Gandalf mentre guardava nella mia direzione con fare d'accusa.

-Lo hobbit ha una grande forza amico mio, ma qui credo che ci sai lo zampino di una fata- risi, e lui fece lo stesso.

-Gli ho solo dato una spintarella a guarire. Il resto l' ha fatto da solo, mi ricorda molto Bilbo- ah Bilbo, quando venni a sapere che era arrivato qui gli andai subito incontro abbracciandolo forte, era da molto tempo che non lo vedevo. Anche se per il suo compleanno gli mandavo sempre una lettera fatata.

-cosa ti ha spinto ad uscire Malil, qualche elfo del palazzo ti potrebbe vedere-

-tranqullo amico mio, ho il mio cappuccio in testa. E comunque volevo conoscere l'allegra combriccola di hobbit arrivati con Frodo. Stamani cantavano per la guarigione del loro amico-

-io delle questioni da discutere con il re, Aragorn l'accompagni tu? Non vorrei che qualcuno si accorgesse di lei- Gandalf era sempre stato molto protettivo nei miei confronti, ha sempre detto che il mondo non era pronto a riaccolgliere le fate e ormai non c'era nessuno abbastanza vecchio da ricordarsi di me. Se non ,forse, re Thranduil.

-oh Gandalf, tutti si accorgono di lei quando passa, solo non fanno domande. Comunque ,certo ti accompagno io a conoscere gli amici di Frodo- disse Aragorn mentre mi offriva il braccio, lo accettai e poi mi voltai verso Gandalf che aveva un aria preoccupata e pensierosa. Chissà cosa passava per la mente di quel vecchio mago.

Giungemmo in una piazzetta del palazzo dove due hobbit mangiavano allegramente e chiacchieravano mentre l'altro guardava verso la sala di guarigione.

-amici questa è Malil una mia vecchia amica. Ha aiutato Frodo a guarire.- in quel momento tre teste si voltarono e parlarono contemporaneamente.

-come sta padron Frodo?- Sam

-Aragorn perchè ha il cappuccio?- Pipino

-salve mia signora- Marry

-Sam, Frodo sta bene tra qualche giorno si sveglierà . Tranquillo, ho aiutato a curarlo- dissi , precedendo Aragorn che già li stava sgridando.

-mia sigora perchè tenete il cappuccio?- chiese Pipino

-Pipino! Se vuole tenere il cappuccio saranno affari suoi no ?-disse Marry

-Ma neanche le vedo la faccia!-

-Pipino! Non fare lo hobbit maleducato!- gridarono contemporaneamente gli altri.

-No, il mastro hobbit ha ragione. Sono tramendamente scortese, ma vedi Pipino se mi togliessi il cappuccio ti metteresti a ridere-

-”non penso che si metterebbero a ridere”- pensò Aragorn. Io gli lanciai un occhiataccia.

-se il vostro viso è bello quanto lo sono il vostro profumo e la vostra voce non ci metteremo a ridere di certo- disse Sam arrossendo lievemente.

Io cambiai uno sguardo con Aragorn, che sembrava chiedermi se fossi sicura della mia decisione e annuendo iniziai ad abbassarmi il cappuccio. Per primo gli hobbit spalancarono la bocca, poi vidi la sorpresa e la curiosità sui loro volti.

-mia signora se posso chiederlo, cosa siete? Non sembrate un elfo- chiese Marry

-signori hobbit avete di fronte l'ultima rappresentante del popolo della fate. Al tempo ne era la regina!- Aragorn brutto traditore, io ti ammazzo e non mi importa cosa dirà Arwen! E ora addio alla speranza di essere trattata in modo normale.

-Ma le fate sono scomparse da Arda da migliaia di anni!- replicò Sam – anche se i libri vi descrivono in maniera molto dettagliata e voi ne avete tutti i tratti-

-infatti piccoli hobbit è da migliaia di anni che cammino su questa terra. Noi siamo immortali come gli elfi.- gli hobbit erano molto curiosi e affascinati delle mie storie anche se Pipino era ancora stranito dalla notizia della mia età... ma mi disse che anche se ero così vecchia ero ancora bellissima. Aragorn si congedò da noi poco dopo e noi ci spostammo in un posto meno in bella vista.

Sam era affascinato dai miei capelli, infatti con un po di timidezza aveva chiesto se poteva toccarmeli. Gli alri due invecie non la smettevano di fissare i miei occhi. Uno tende al violetto e l'altro è blu cobalto ma hanno tutti e due macchioline e venature dorate. Noi fate siamo tutte bellissime e affascinanti. Abbiamo un profumo particolare, fresco e dolce, e le persone lo percepiscono in base ai loro gusti. Si dice che una fata sappia quando ha trovato l'amore se il compagno riconosce il loro vero odore. Ma questo io non posso dirvelo. Gli hobbit vollero sapere molte cose . Gli raccontai di come avevo conosciuto Bilbo e dei miei viaggi, fino a sera. Poi controllando che non ci fosse nessuno gli chiesi – volete vedere qualcosa di davvero bello amici miei?- seguii un coro di – certo!- molto eccitato. Così io mi concentrai e dalla schiena spuntarono le mie ali. Ne vado molto fiera. Solo le fate di sangue reale hanno le ali. Assomigliano tanto a quelle di un'aquila , con delle piume di tutte le sfumature del marrone, sono molto forti e veloci ma anche agili e leggere. E come le orecchie sono molto sensibili. Per questo più di una volta dovetti ammonire gli Hobbit di stare attenti. Poi presi Marry e Pipino per le mani e dissi a Sam di stringermi forte la gamba e mi librai in aria. Le loro grida terrorizzate riempiro l'aria ma quando sorvolammo la valle si trasformarono in grida di gioia.

-questa è bella hobbit volanti! Ahahah!- disse Gandalf che sotto di noi stava fumando dell'erba pipa con Aragorn e Re Elrond. Tutti risero e io riportai giù i piccoletti affidandoli allo stregone che li raccomandò di non dire una parola.

-State tranquilla mia signora non diremo niente, ma non capisco come le persone possano essere ostili con creature come voi- disse Sam, gli altri due annuirono e io gli sorrisi grata,poi scompavero verso le loro stanze.

-mia cara Malil, potevano vedervi- disse il re.

-Lo so ma non mi divertivo così de secoli e secoli mio signore e poi nella zona del mio giardino non viene nessuno, per vostro ordine.-

-prudenza Malil , non scordartene- mi disse Gandalf. Io abbassai la testa, pensando che in fondo Gandalf aveva ragione. Avevo fatto uno sbaglio ad essere così imprudente.

-Malil un'ultima cosa, questo pomeriggio sono arrivati degli ospiti per il consiglio che ci sarà tra qualche giorno, discuteremo sul da farsi. Sono degli elfi del reame boscoso e dei nani. La stanza di un elfo è nelle vicinanze del tuo giardino , quindi stai attenta.- annuii e mi incamminai verso il giardino.

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-ci sono molte stanze nel palazzo, re Elrond perchè avete deciso di sistemare Legolas vicino a lei?- chiese Aragorn

-ho avuto una visione Aragorn, del principe Legolas e Malil insieme a Bosco Atro e lei era incinta. Felice e accettata. Quella povera creatura si merita quello che ho visto e ho tutta l'intenzione di dare una mano a farlo accadere.-

-in questo amico mio ti do pienamente ragione. E poi gli elfi silvani hanno avuto sempre rapporti freddi,ma pacifici con il popolo della luce.- concordò Gandalf

-io conosco Legolas da molto. E ha sempre parlato delle fate con voce molto ammirata mai con astio. E sono contento che finalmente troverà la felicità. A meno che il destino non scelga qualcosa di diverso, infondo questo è solo uno dei possibili futuri.- disse Aragorn, anche se nel cuore sperava veramente vedere i suoi vecchi amici finalmente felici ,per sempre.

  
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